7. Stronzo

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...mi guidó al quartier generale e mi tenne stretta. Lo guardai e le mie guance diventarono immediatamente rosse...

"Dove stiamo andando?", chiesi a Levi dopo un po'.

Non mi diede risposta.

Stronzo, pensai.

Una volta lì, mi ordinò di sedermi sulla sua scrivania. Eseguii l'ordine. Levi si voltò e si tolse la giacca. Cosa sta facendo? All'improvviso fui in grado di intravedere la parte superiore del suo corpo, che era splendidamente scolpita, attraverso la sua camicia bianca e pulita; e non riuscii a smettere di fissarlo. Non potei fare a meno di arrossire vedendo ciò che avevo davanti. Si appoggiò a uno dei suoi cassetti e iniziò a cercare qualcosa.

Per distogliere lo sguardo, osservai il suo ufficio. Era pulito e letteralmente luccicava. Tutte le sue cose erano ordinate e ogni oggetto aveva un posto specifico. Anche se vidi della sporcizia tra gli scaffali. Un ossessionato dalla pulizia, eh?

'Un po' sciocco', pensai e ridacchiai un po'. La sua testa si voltò nella mia direzione e inarcò un sopracciglio.

"Di cosa stai ridendo, idiota?"

"Niente. Sono davvero impressionata dalla pulizia della stanza, tutto qui.

...

Ma lassù c'è della sporcizia."

Alzò lo sguardo alla mia frase, ma non riuscì a vedere nulla.

Ops. Era troppo basso e capii subito di aver commesso un errore... Strinse gli occhi scuri e mi chiese: "Cosa hai appena detto?"

Potevo vederlo, ma solo perché ero seduta più in alto. "Non sto scherzando, caporale, e non volevo prendere in giro la tua altezza-"

Si avvicinò rapidamente a me e ci trovammo faccia a faccia, ma voltai la testa dall'altra parte.

Mi guardò e la mia faccia assunse un tono rosa scuro. Si inginocchiò all'altezza del mio fianco. "Caporale-", balbettai.

Cominciò a togliermi le scarpe. Avevo paura, perché pensavo, che sarebbe stato molto rudimentale mentre mi fasciava. "Posso farlo io." aggiunsi velocemente.

"Tch." disse

"Idiota" continuò.

Chiusi gli occhi, preparandomi al dolore, ma i suoi movimenti furono molto affettuosi. Con cautela, mi spostò un po' più in alto i pantaloni e mi tolse i calzini. Poi iniziò a toccarmi la caviglia delicatamente con la giusta quantità di pressione. Mentre lo faceva, non riuscivo a staccare gli occhi da lui. Il modo in cui si muoveva, come le sue dita toccavano cautamente la mia pelle. Mi fece venire la pelle d'oca. I suoi capelli gli caddero sul viso perfettamente, mentre cercava di scuoterli indietro, per portarli nella posizione iniziale.

Il mio cuore accelerò come non aveva mai fatto, oh dio, cosa sta succedendo?

Il caporale sentì il mio nervosismo e senza nemmeno guardarmi: "Perché sei così rossa, idiota? Hai paura di me?", chiese.

Potrei dire che la domanda fosse retorica, ma volevo sprofondare nel terreno o semplicemente scappare via da lì.

Levi mi fasciò velocemente ma allo stesso tempo dolcemente; non riuscii a nascondere la mia sorpresa. "Grazie.", dissi velocemente e cercai di alzarmi e scappare, ma come se sapesse cosa sarebbe successo, mi afferrò il braccio prima che io inciampassi e cadessi. Mi guardò infastidito.

La tua bugia (Levi x Reader)Where stories live. Discover now