38 Theo

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«Grazie per la magnifica serata», sento la signora Jackson dire a mia mamma. «La cosa invece per la quale non ti potrò mai ringraziare abbastanza è tutto l'aiuto che ci date con i nostri figli, sopratutto quando li lasci dormire sotto il tuo tetto».

«Sabrina ti conosco praticamente da tutta la vita e ci siamo sempre sostenute a vicenda, quindi non mi devi dire grazie per una cosa del genere», risponde mamma mentre l'abbraccia. «Soprattutto perchè anche tu fai la stessa cosa per noi quando siamo in viaggio per lavoro». 

«Detto ciò saluto i miei figli, poi accompagniamo Daniel a casa di quelli lì prima di partire con mio marito alla volta del nuovo progetto a Vancouver». Nuovo progetto di lavoro per i signori Jackson? Non oso nemmeno immagirare come si sentono i gemelli, anche se ormai si sono abbituati a questa situazione. 

Questa sera è stata una delle poche volte nel corso della settimana quando tutte le persone più care per la mia famiglia stanno sedute allo stesso stavolo a parlare mentre ci godiamo l'ottima cena preparata in casa seguendo le ricette di nonna. Ovviamente mi piace anche quando andiamo a casa dei Jackson, sopratutto adesso che la loro famiglia si è nuovamente riunita e che le cose per loro finalmente stanno prendendo la giusta direzzione. 
Io, personalmente non so come potrei reagire se tutto questo un giorno dovesse finire.
Aspettate un attimo, perchè ho iniziato a pensare al peggio. Cosa mi sta succedendo questa sera?

Emily viene a stare accanto a me con Skye Blue in baccio, per poi appoggiare il suo corpo contro il mio. «Theo questa sera sei stato abbastanza silenzioso, assolto nei tuoi pensieri e praticamente non hai proferito parola», dice. «Che fine ha fatto il mio bellissimo fidanzato chiacchierone?»

«Scusa?» domando. 

Alza gli occhi al cielo. «Come non detto». 

Devo fare una cosa prima che me ne dimentichi. «Liam, mamma ha detto che puoi tranquillamente restare qui per questa notte e domani mattina prima della partita ti accompagno insieme a Ryan a casa tua per prendere l'equipaggiamento». 

«Ragazzi forse è meglio se torno a casa, non voglio creare problemi o robe del genere», dice prima di essere interrotto da mia mamma. «In questa casa non voglio sentire mai più nessuno dire che crea disturbo, perchè non è vero. Qui, come ho già detto a mio figlio, siete sempre i benvenuti». 

Tutti i presenti rimangono per qualche momento perplessi dopo le parole che mamma ha appena pronunciato. «Allora va bene, resto volentieri questa notte a dormire». 
Liam sgrana gli occhi quando si gira verso di me, come se avesse paura di rifiutare e personalmente lo posso capire. La donna che mi ha messo al mondo possiede la capacita di mettere in soggezione chiunque quando le cose non vanno come vuole lei, ma credo che questa sua capacita sia dovuta al lavoro. 

«Bene ragazzi, visto che si è fatta una certa ora forse è meglio se andate a riposare», dice papà. «Domani sarà una giornata molto impegnativa per tutti voi e anche se sarà soltanto una partita amichevole dovete vincere. Mettetecela tutta». 

Una volta tornato nel seminterrato prendo un pigiama, delle coperte e dei cuscini da mettere sul divano per Liam, mentre Ryan, Emily e mia sorella sono andati nelle rispettive camere. «Giusto per sdrammattizare un pò, voglio dirti che questa notte non desidero sentire rumori strani provenire dalle vostre stanze», mormora per poi scoppiare a ridere. 

Inizio a ridere anche io. «Stai tranquillo che le pareti di casa sono insonorizzate, quindi se dovesse succedere qualcosa di strano non sentiresti niente», dico facendogli l'occhiolino. «Qui ti lascio tutto il necessario per la notte e se vuoi guardare la televisione li sul tavolino c'è il telecomando. Comunque adesso vado anche io, ti auguro la buonanotte». 

«Buonanotte amico mio». 

Una volta in camera mi ritrovo Emily sdraiata sul letto a guardare il telefono mentre alla tv trasmettono un film su uno dei tantissimi supereroi che esistono. Non gli presto molta attenzione e vado in bagno per indossare il pigiama. 

«Sinceramente non ho potuto fare a meno di notare che prima tu hai detto che sono il tuo bellissimo fidanzato chiacchierone. Personalmente mi sento onorato ma allo stesso tempo offeso per quello che mi hai detto», ridacchio. 

«Ho solo semplicemente detto la verità». 

«Ma sei arrabbiata?»
Non finisco nemmeno la frase che si gira verso di me con un'espressione strana sul volto.
Errore numero 5 tratto dal libro delle regole da rispettare stipulato dal nostro gruppo di amici durante gli anni: mai chiedere ad una donna in modo brusco se è arrabbiata, specialmente se la vedi in quello stato.

Ci mette alcuni minuti per rispondere. «Non sono arrabbiata con te, più che altro volevo sapere perché sei rimasto in silenzio durante tutta la serata e se qualcuno ti chiedeva qualcosa gli rispondevi in modo molto strano».

«Sarà semplicemente perchè ho troppi pensieri che mi frullano in testa», dico avvicinandomi sempre di più a lei per poi baciarla. «Personalmente non avrei mai pensato che bastasse un bacio per farti tornare il sorriso». 

Ancora quello sguardo. «Allora vuol dire che non mi conosci bene come pensavo, occhi azzurri», dice.  «Comunque questa sera mi sono occupata io dei cani. Sono tutti fuori nelle rispettive cucce e gli ho pure dato da mangiare gli avanzi della cena, come ordinato da tua mamma». 

«Brava la mia piccola. Per le prossime settimane cerca di non prendere troppi impegni perchè ho in mente alcune sorprese per te e questa volta non ti voglio nemmeno sentire che vuoi sapere tutto adesso visto che non ti piacciace ricevere delle sorprese». 

«Va bene e per tua curiosità non ti riesce molto bene la mia personale imitazione», mormora facendomi la linguaccia per poi girarsi con la schiena rivolta verso di me. 

Scoppio a ridere. «Cosa farei senza di te?»

«Spera di non scoprirlo mai», dice ma non so perchè c'è qualcosa di sospetto. Per questa sera lascio perdere, abbiamo bisogno di riposo per la giornata di domani.

Let Me Love You 2//Theo RaekenWhere stories live. Discover now