Capitolo 4

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Le sue labbra calde e umide mi sfioravano la guancia senza mai appoggiarsi.
-Dato che non ricordiamo niente... potremmo riprovare e fare finta che questa sia la tua prima volta... tanto non cambierebbe molto: sarò sempre io e sarebbe sempre sul mio letto... - disse con voce roca, a contatto con la mia pelle.
Portò una mano sul lenzuolo accanto al mio corpo e la fece salire sul mio fianco e sul ventre.
Spalancò la bocca. -Dovrei fare sesso con te, ora?
-Mm-Mm - fece risalire la mano e la portò appena sotto il seno.
-Vedi come sei egoista?! Pensi solo a te, e al tuo piacere! - gli tolsi la mano dal mio ventre e lo allontanai da me.
-Ma sto pensando anche a te! Così almeno capiremo se è stato sbagliato tutto quello che è successo! E poi siamo in due che proveremo piacere.
-Ma certo che è sbagliato! Noi ci odiamo! E' stata solo una notte in cui eravamo ubriachi!
-Questo lo so! Però se non ricordiamo niente, dovremmo ricordare.
-Non ha niente di logico la tua proposta!
Sospirò. -Si, hai ragione, non so come mi sia potuto venire in mente. -si sedette sul letto e guardò davanti a lui, come se avesse detto veramente una cazzata. Cazzo, io sto per fare una cazzata!
Mi alzai di scatto a sedere e gli saltai addosso.
-Che fai? - mi osservò, sorpreso.
I nostri nasi si sfiorarono e i nostri occhi erano incastrati l'uno nell'altro; i suoi ricaddero sulle mie labbra e io non capii più niente.
-Non lo so. - iniziai ad ansimare. Forse avrei dovuto allontanarmi, era sbagliato... invece, dalla mia bocca uscirono parole ben diverse da "Dimentichiamo tutto". -Baciami.
Lui mi guardò incredulo, ma poi sfiorò le labbra con le mie, una volta, due volte, poi si appoggiò con più pressione.
La sua lingua picchiettò sul mio labbro inferiore, chiedendo l'accesso e io, in tutta risposta, schiusi le labbra. Le nostre lingue si cercarono e si trovarono subito, danzando in un ballo lento, ma poi sempre più passionale. Le sue mani passarono sulla mia schiena per metà nuda e per metà coperta dal lenzuolo, mentre io gli accarezzavo il petto e lui rabbrividì.
Rotolò sul letto e in un istante mi ritrovai sotto di lui, mentre le nostre labbra non accennavano a staccarsi. Gemetti nella sua bocca e lui emise un suono gutturale.
Sorpresa dalla mia audacia, le mie mani scorsero sul suo petto sempre più giù, fino all'elastico dei suoi boxer. Il lenzuolo che ci divideva venne spazzato via, mentre le sue labbra mi lasciavano una scia di baci caldi e umidi sul collo, sulla clavicola e poi sul petto. Quando arrivarono al seno, gemetti ancora e questo lo invogliò ad arrivare ai capezzoli. Uno strano calore si propagò dallo stomaco fino al bassoventre e questo mi spinse a tirare giù l'elastico dei suoi boxer.
Luca si fermò e alzò lo sguardo verso di me.
-Sei sicura?
-L'abbiamo già fatto due volte, ricordi? - gli sorrisi timidamente.
Lui restò serio e, ansimando se li tolse, lanciandoli per terra. Pensai che solo l'eccitazione mi avesse spinta a dire di si, però in quel momento era quello che volevo: volevo sapere come mi ero sentita la sera prima, anche se il giorno dopo forse me ne sarei pentita.
Riprese il suo percorso con le labbra e stavolta invertì il giro, raggiungendo le mie labbra come traguardo.
Continuando a baciarmi, a tastoni aprì il cassetto del comodino affianco a noi e prese una bustina argentata.
Sentii la sua erezione premere sulla mia pancia e questo mi fece rabbrividire ancora di più, anche se mi faceva piacere fargli questo effetto. Luca si appoggiò su un gomito e si staccò da me giusto il tempo di infilarsi il preservativo, poi mi guardò negli occhi e si posizionò tra le mie cosce.
-Luca... - sussurrai, sperando che mi sentisse.
-Si?
-Ti prego, fa piano... non so com'è...- lo supplicai, sentendomi ridicola per aver rivelato la mia vulnerabilità a colui che fino al giorno prima mi prendeva in giro davanti a tutti.
Lui accennò un sorriso. - Tranquilla... ma non ti assicuro niente: sono più eccitato del dovuto.
Mi lasciò un bacio sul collo e poi, quando divaricai di più le gambe, si spinse in avanti. Una fitta di dolore mi contorse tutto il bassoventre e io gridai.
Lui restò fermo dentro di me e mi guardò negli occhi. -Quando sei pronta, inizio a spingere... se esco ora ti farò ancora più male. Strano però che ti faccia ancora così male- mi guardò comprensivo, ma poi interrogativo.
Feci un respiro profondo e chiusi gli occhi.
-Sono pronta. - lo ero davvero, nonostante il dolore che provavo.
Quando iniziò a spingere, lentamente, gridai di nuovo. Era decisamente una situazione dolorosa. Il dolore rimase, ma diminuì man mano che spingeva.
-Apri gli occhi, Bea. - mi sussurrò e io feci come aveva detto.
Due pozze verde chiaro mi guardarono cariche di desiderio e io non potei che ricambiare lo sguardo.
Quando il dolore iniziò a farsi più piacevole, mi sfuggì un gemito e, istintivamente, gli cinsi la vita con le gambe perché andasse leggermente più a fondo.
Luca aderì sopra di me e il mio seno toccò il suo petto, poi sfiorò le labbra con le mie. Quando vidi la sua espressione tirata, mi accorsi che si sta trattenendo e alzai il bacino verso di lui, per fargli capire di andare più veloce.
Le spinte diventarono più ritmiche e più profonde, mentre io stavo arrivando all'apice del piacere e al limite. Non avevo mai provato una sensazione così travolgente prima di allora e non avrei mai creduto che ciò che dicevano i film e i libri fosse del tutto vera.
Emettei un lungo gemito mentre venivo e lui mi seguì poche spinte dopo.
Imperlato di sudore, Luca si accasciò sopra di me, rimanendo ancora dentro di me; rimase sospeso con le labbra a pochi centimetri dalle mie, mentre entrambi ansimavamo. Poi alzai di poco la testa e lo baciai, scossa non sapevo nemmeno da quale voglia.
Mi mordicchiò il labbro inferiore e io risi per il solletico che mi aveva fatto.
- Luca?- una vocina proveniente dalla porta mi fece aprire gli occhi di scatto e mi accorsi che anche lui li sgranò. Interruppi il bacio e insieme ci voltammo verso la vocina: un bambino di sì e no sei anni, molto simile a Luca, praticamente la sua versione in miniatura. Era senza dubbio il fratello, quello delle foto.

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