Juliet
Passarono due settimane, e la situazione con i miei amici non era cambiata nonostante avessi provato più volte a rivolgergli la parola.
Era l'ora di scienze e il prof ci aveva divisi in gruppi per un progetto. Nel mio c'erano: Dylan, Gordon, Jason e un nostro compagno, Ian.
Ian:
(Sì raga, è Shabnam di Deadly Class. Sorry ma sono ossessionata da questa serie, tanto che sto pensando di scriverne una storia, voi che ne dite?)
A fine lezione rimanemmo in classe per organizzarci.
<<J: quindi a casa di chi lavoreremo?->>, notai il moro agitarsi e gli presi la mano, <<-Dyl, tutto bene?>>.
<<D: s-sì, solo che da me stanno facendo dei lavori e non posso ospitarvi>>, annuii e guardai gli altri.
<<Ja: da me c'è Rose col suo gruppo>>
<<G: mia mamma ospita le sue amiche del club del libro>>.
<<J: oookay...ehm, Ian?>>.
Chiesi sorridendo speranzosa.
<<I: oh, sì, a casa mia si può fare>>, confermò.
Cominciai a battere le mani felice come una bambina.
<<J: grazie mille>>.
Gli diedi un bacio sulla guancia facendolo arrossire. Dylan posizionò immediatamente il braccio sulle mie spalle e mi avvicinò a sè lasciandomi poi un bacio a stampo.
<<G: bene, ci vediamo alle 16:00>>.
Salutai gli altri con un cenno della mano e in aula rimanemmo solo io e il mio ragazzo.
<<J: eri geloso di Ian>>, lo presi in giro.
<<D: può darsi...>>, risi scuotendo la testa.
<<J: sei un caso perso O'brien>>.
<<D: siamo tornati ai cognomi, piccola?>>, chiese prendendomi per i fianchi.
<<J: magari...ti dispiace?>>.
<<D: dipende>>.
<<J: da cos->>, non mi fece terminare che mi baciò.
<<D: scusa, ma stavi parlando troppo>>.
Ridacchiai e feci scontrare nuovamente le nostre labbra.
...
Prima di andare a casa del nostro compagno mi cambiai vestendomi un po' più comoda.
Quando arrivai all'indirizzo scritto nel messaggio ero a bocca aperta, davanti a me s'innalzava una villa bianca stupenda.
Mi fece entrare una donna sulla cinquantina, che mi scortò in salone, dove erano già presenti gli altri.
<<I: grazie Maya, ora puoi andare>>, la bionda annuì e si dileguò.
<<J: cazzo, quando avevi intenzione di dirci di possedere tutto questo?>>, domandai guardandomi attorno.
<<Ja: gli ho posto la stessa domanda>>.
<<I: avevo paura che mi avreste rivolto la parola solo per questo motivo>>, sembrava un cane bastonato, così l'abbracciai.
Notai lo sguardo di Dylan contrariato, così guardai Ian, che essendo basso, aveva la testa sul mio seno. Mi staccai subito e mi misi accanto al mio ragazzo.
Lavorammo per due ore e per tutto il tempo Gordon e Jason non mi rivolsero la parola, il moro nel frattempo era andato in bagno.
<<J: adesso basta, sono stanca>>.
<<G: fai una pausa>>, fece spallucce.
<<J: sai perfettamente che non intendevo questo>>, mi accigliai.
<<G: bene, allora parla>>, mi esortò.
<<J: sentite ragazzi, mi dispiace di non avervi detto che stavo con Dylan, ma avevo paura che Tyler lo venisse a sapere>>.
<<Ja: siamo i tuoi migliori amici, non ti sei fidata di noi>>.
<<J: temevo che il discorso potesse saltare fuori>>.
<<G: ed è successo, non nel migliore dei modi aggiungerei>>, alzò leggermente il tono della voce.
<<J: Rose poteva evitare di parlare>>, risposi allo stesso modo.
<<Ja: no, ha fatto bene, altrimenti ce l'avreste tenuto nascosto per quanto tempo ancora?>>.
<<J: non lo so, va bene?>>, ormai stavamo litigando di nuovo.
<<I: ragazzi volete and->>.
<<J/Jas/G: stai zitto!>>, urlammo.
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo scoppiando poi a ridere.
<<J: allora?>>.
<<G: perdonata>>.
Jason annuii e ci abbracciammo.
Dyl scese le scale e ci guardò confuso.<<D: è questo l'effetto che fa la mia assenza?>>, chiese fintamente offeso.
<<J: evidentemente.->>, risi, si sedette accanto a me con il labbruccio e gli diedi un bacio sulla guancia facendolo poi sorridere, <<-Dai, ora riprendiamo>>.
E finalmente lavorammo come un vero gruppo.
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A future for us ~ Riverdale after years
FanfictionJuliet Jones, figlia di Jughead Jones e Betty Cooper, abita insieme alla sua famiglia e i suoi amici a Riverdale. L'arrivo di un ragazzo, però, stravolgerà la vita della giovane in una maniera totalmente inaspettata. Piccola premessa, non seguirò e...