❇Veneficum❇

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Le recensioni di questo servizio sono finalizzate al solo scopo di aiutare l'autore, lo stile con cui sono scritte è semplice roleplay legato al personaggio, mai attacchi personali agli utenti.

Bentornati mortali! Oggi leggerete le divine parole che userò per recensire Veneficum, la storia di _callmealice0_.

Bentornati mortali! Oggi leggerete le divine parole che userò per recensire Veneficum, la storia di _callmealice0_

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Partiamo, come sempre, dalla copertina. Posso dire che mi piace, il colore risalta e l'immagine è interessante. L'unica cosa è la scritta: il font la rende difficile da decifrare e, infatti, avevo scambiato le "E" per "A". Comunque è tra le mie preferite fin'ora. Finalmente qualcuno sceglie delle copertine realizzate come il nostro Signore comanda!

La trama esterna, invece, non mi entusiasma.

Si incentra sul mistero rappresentato da questo caro Lorenzo, il quale è definito enigmatico. Questo, però, non mi invoglia la lettura, visto che è solo un aggettivo inserito lì senza contesto.
Tu mi potresti rispondere che si capirà nel corso della storia perché hai usato tale termine, ma io faccio fatica a iniziarla se quello che scrivi nella trama non mi attira. 

Piuttosto, spiegami che cosa caratterizza il tuo universo magico, anche solo un accenno per attirare l'attenzione.

Perché la tua storia è diversa dalle altre? Descrivi in poche frasi la sua particolarità, perché solo quello potrà farti emergere. Poi, come ci insegnano i nostri amici demoni, aggiungere un po' di presagi nefasti e qualche sofferenza non guasta. Quindi, invece di scrivere questo:

Utilizza la profezia come tema centrale della trama e circondala con le frasi di contesto di prima

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Utilizza la profezia come tema centrale della trama e circondala con le frasi di contesto di prima. Devi amalgamarla alla descrizione, perché altrimenti sembrano parole senza significato.

Ma andiamo avanti e addentriamoci nel primo capitolo: è molto confuso, sono costretta a dire. La terza persona è un buon modo per mostrare delle scene d'azione dove ci sono più punti di vista, ma questo vuol dire che stai manipolando due personaggi diversi, e il lettore deve capire chi fa cosa.

Inoltre, queste prime righe sono spaesate quanto un demone in un evento di beneficenza: pensa di dover torturare i mortali che lo circondano, perché è la sua natura, ma, allo stesso tempo, non riesce a trovare nessun peccatore da punire.

Analogalmente, non si capisce da che parte stia il nostro famigerato Lorenzo. Prima ci viene detto che sta facendo la cosa giusta perché i Maghi Aulici sono i corrotti della società, ma poi anche lui infrange serenamente le leggi. È un tentativo di rappresentare un personaggio grigio? Perché, per adesso, sembra solo contraddittorio.

Piccolo escursus sull'incantesimo che i maghi Aulici scagliano, "Deflecto", che ha il potere di indebolire notevolmente chiunque ne viene colpito. Ecco, questo maleficio mi sembra un modo bislacco per fornire una via d'uscita semplice ai protagonisti in ogni occasione. Potrei anche sbagliarmi, ma questo mi da l'impressione di  un sistema magico poco studiato.

Comunque, tralasciamo i dettagli tecnici e scorriamo nei capitoli. Si passa al giorno dopo e la ragazza che, per qualche misteriosa ragione era stata attirata nel luogo del duello tra i maghi, si risveglia a casa sua dopo essere stata abbandonata dal magnetico Lorenzo. Mi piace la naturalezza con la quale fa finta di non aver appena vissuto un'esperienza mistica e si preoccupi solo perché deve passare qualche ora con la sorellastra, Chanel.

Comunque devo dire che, per ora, ho notato una buona potenzialità negli eventi narrati, ma una scarsa presenza di emozioni. Tutto viene esplicitato, ma lo "Show don't tell" dovrebbe essere la prima regola di uno scrittore. Quindi, invece di concentrarti sull'azione, scrivila variando i verbi con cui descrivi e osando con qualche aggettivo più ricercato.

Per esempio scrivere solo "Urlò" dopo un'esclamazione non mi comunica nessuna informazione.
Proverei a sostituirlo con un
"Urlò, per poi avvertire un acuto bruciore al braccio, quando il nome dell'artificio vi si incise profondamente." e poi, angelo dall'anima contorta, continui con la spiegazione del perché accade ciò. In questo modo non blocchi la narrazione e tutto è più fluido, come gli idilliaci fiumi del Paradiso.

Nel secondo capitolo ci viene introdotta la famiglia della ragazza, Emma: anche qui, trovo che l'insieme degli eventi è troppo precipitoso. Se lei che si sveglia e la mattinata non sono così importanti, allora non descriverlo e lascia spazio alle cose più importanti. 

Non sprecare candidi fogli di carta per parole che non aggiungono informazioni. E, ancora una volta, invece di descrivere la sorellastra odiosa (che poi è l'ennesimo personaggio stereotipato, denigrato solo perché ha interessi diversi dalla protagonista e ha avuto diversi frequentatori) mostraci la sua arroganza! Mostrala mentre dialoga con Emma e, magari, si comporta malignamente con lei. Raccontarlo, invece, rende la tua storia poco coinvolgente.

Passando ai lati tecnici, le descrizioni sono carenti. L'atmosfera nel primo capitolo può essere creata solo tramite quelle e io, nonostante le mie capacità divine, non sono riuscita a immaginarla. In generale, il problema di quest'opera è che non riesce a uscire fuori dalle pagine. Non riesce a coinvolgere il lettore, i personaggi sono poco interessanti e, purtroppo, la prima impressione non è positiva.

Anche la punteggiatura in alcuni punti è inserita erroneamente, per esempio ho trovato un inciso messo tra una virgola e un punto e virgola, quindi consiglio una revisione. Un modo per riuscire a sceglierla correttamente è ripetere la frase a voce alta, o anche a mente, e farsi guidare dall'intonazione. Questo, però, è il problema minore della storia.

Per quanto riguarda quel magnifico intreccio che è la trama, posso dire che le idee ci sono e le basi si presentano solide, ma tutto questo deve essere contornato da un contesto ben descritto. Quindi, il mio consiglio finale per te, piccolo mortale, è quello di arricchire la narrazione con delle descrizioni, tagliando le parti non necessarie e approfondendo quelle che provocano delle emozioni nei tuoi personaggi. Soprattutto, ricordati la regola celestiale che tutti dovremmo seguire: "Mostrare e non raccontare."

Termino questa recensione, fin troppo prolissa, assegnandoti il tuo pacchetto Premium:

Degustazione di pregiate bevande, provenienti da varie etnie, nella cantina privata del sovrano della Valacchia, Vlad Tepes III, detto Dracula. È previsto anche un piccolo aperitivo.

Arrivederci mortali.

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