➊➋

251 15 15
                                    

Siamo venuti in un ristorante tipico per mangiare qualcosa di buono, magari diverso dalla solita pasta che ci prepariamo sul Bus, e siamo seduti attorno ad un grande tavolo rotondo, manco fossimo i cavalieri.

Thomas mi aveva avvertito prima del fatto che non si sarebbe seduto accanto a me, perché vuole evitare di fare cose compromettenti. Non sono riuscito a non ridere, ma gli ho dato ragione, nonostante mi dispiaccia non averlo vicino. Fortunatamente si è messo quasi davanti a me, più o meno, circa....su 'sto tavolo non si capisce un cazzo. Comunque, lo vedo in faccia ecco, è seduto vicino a Leonardo.

Abbiamo già ordinato e ora stiamo chiacchierando un po' per ammazzare il tempo in attesa dei piatti. Al mio fianco c'è Vic, che oggi è particolarmente loquace, o almeno, più del solito. Mi sta raccontando di come quando era piccola giocava sempre in giardino e rincorreva gli insetti...sì, molto interessante. In realtà sto facendo finta di ascoltarla, ma con la coda dell'occhio cerco di controllare Thomas; so che è un po' da psicopatici, ma Lello di preoccupa leggermente.

Arrivano le nostre pietanze e tutti smettono di parlare, iniziando a mangiare.

Ogni tanto i nostri sguardi si incontrano e sorridiamo beffardi, ma cercando di non farci scoprire, anche se tutti sono concentrati sui propri piatti.

Mi sto godendo tranquillamente la mia Shepherd's pie quando, per l'ennesima volta nel giro di cinque minuti, lo guardo, ma questa volta il ragazzo accanto gli sta dicendo qualcosa, all'orecchio. Metto su una faccia stranita, cercando di capire che succede.

Ride, Lello ride appena finisce di parlargli segretamente, e anche Thomas. Cosa gli avrà detto di tanto divertente?

Sposto in secondo piano quel pensiero non appena vedo il castano avvolgere un braccio attorno alle spalle del biondo, con un sorriso stampato in faccia. Thomas non lo sposta.

Sto iniziando a scaldarmi.

Sposta la sua mano sul lato del collo del biondo, accarezzando impercettibilmente la pelle e facendogli i grattini sotto all'orecchio. Vedo Thomas irrigidirsi sul posto, ma non muove un muscolo per fermarlo, poi alza gli occhi lentamente, verso di me. Sento di avere uno sguardo omicida nelle iridi, infatti appena lo incontra sembra come paralizzato, e si gira verso Lello. Lo guarda con una faccia interrogativa, cercando di dirgli 'che stai facendo?' con quell'espressione, ma il castano sembra non capirlo, o semplicemente lo ignora, e torna sul suo collo.

Mi sto innervosendo, e non poco, ma che cazzo fa?

Leonardo inizia un tragitto che va dal collo di Thom, lungo il braccio e poi ancora sotto, dove la mia visione è ostacolata dal tavolo.

Il biondo diventa rosso in volto e inizia ad agitarsi, giuro che adesso mi alzo e tiro un pugno a quel cogl-

Ok, si è staccato.

O almeno, Thomas l'ha scansato, e poi l'ha guardato malissimo. Probabilmente Leonardo avrebbe continuato qualsiasi cosa stesse facendo se non l'avesse fermato. Non appena rimette al suo posto la mano, si gira verso di me e mi guarda quasi con aria di sfida. 

La prima cosa che mi viene in mente è 'WHAT THE ACTUAL FUCK?'.

Non ho capito, gli piace il mio Thom? Ma da quando? Perché non me ne sono mai accorto?

Mi blocco un attimo, rendendomi conto di quello che ho appena pensato: ho davvero definito Thomas 'mio'?

Mi soffermo qualche minuto su quella piccola parola, cercando di capire perché mi sembra così...ambigua?

...e mi rendo finalmente conto.

Lui non mi appartiene, e mai lo ha fatto. Solo perché ci baciamo e abbiamo questa 'cosa', non significa che stiamo insieme o che non può piacere agli altri o frequentare altre persone. Non so nemmeno se lui ha mai pensato di chiedermi di essere il suo ragazzo. Magari si vuole solo svagare un po', magari ha solo bisogno di svuotarsi le palle da qualche parte, magari non gli piaccio davvero, e se si stesse approfittando di me? Penso abbia ormai capito che mi interessa in quel senso...

𝘱𝘶𝘵 𝘺𝘰𝘶𝘳 𝘭𝘰𝘷𝘪𝘯𝘨 𝘩𝘢𝘯𝘥 𝘰𝘶𝘵 𝘣𝘢𝘣𝘺 | 𝐞𝐭𝐡𝐦𝐚𝐬 [IN PAUSA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora