Tutto è cambiato

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16 capitolo

POV'S CHANTEL

Sono finalmente arrivata a casa, ad aspettarmi a casa c'era kylie, l'ingresso era pieno di valige, il soggiorno pieno di fiori e palloncini

Io: ragazzi non dovevate, davvero

Kylie: si capo, dovevamo, i tuoi locali si sono ripresi alla grande, non abbiamo più debiti

Io: solo merito tuo...

Kylie: abbiamo gestito tutto come avresti fatto tu, abbiamo continuato a aggiungere i guadagni sul tuo conto privato, ora sta a te decidere

Io: non so che dire, sono fiera di vere voi

Kylie e Charles: e noi fieri di avere un capo come lei

Io: ragazzi, mangiamo e dopo chiamerò i miei genitori e gli comunicherò le mie scelte

Ci sedemmo al tavolo, ed iniziammo a mangiare, ridevamo, chiacchieravamo, mi raccontavano tutte le avventure di quelle due settimane,

Kylie: pensa un pò, ho dovuto togliere quel tappeto perché Charles ci inciampava sempre hahah

Io: hahahaha

Charles: come io non ho potuto usare il range rover, perché lei non riusciva a salirci

Io:hahahahah

Continuò cosi fino al pomeriggio , i ragazzi si sono ritirati nei loro appartamenti, allora prendo il telefono e chiamo papà

Rodrigo: principessa, finalmente

Io: ciao papà, devo comunicarti alcuni cambiamenti

Rodrigo: dimmi amore...

Io: siamo liberi, il debito con il boss è stato estinto, in più non siamo nemici, quindi possiamo stare tranquilli

Rodrigo: non avevo dubbi, così quando tuo fratello tornerà, potrà stare tranquillo

Io: Andrew non tornerà, non ha più nessun diritto, ne sull'azienda ne sul business qui, esattamente da dieci minuti fa

Rodrigo: in che senso principessa, non capisco?

Io: ero stanca di dover rimediare hai vostri errori rischiando la mia vita, così vi ho fatto fuori, se non sbaglio verso le dieci Cornelius ti ha fatto firmare tre nuovi contratti vero?

Rodrigo: si..

Io: bene, uno era il cambiamento del tuo testamento, dove dichiari me tua unica erede, il secondo era la rinuncia alle quote tue, della mamma e di Andrew, il terzo la mia garanzia, dove dichiari che non mi torcerai mai un capello, e che quando starai male l'unica a prendere decisioni sarò io

Rodrigo: perché...io

Io: perché, a te servivo solo per fare il lavoro sporco, mentre Andrew veniva elogiato da tutti, bene questa volta no, io ho rimediato, io tengo tutto, sta sera Cornelius vi porterà in aeroporto, andrete a capri un' isola italiana, pensione anticipata, aprirò una sede qui dell'azienda, mentre quella di bari la gestirà Cornelius, visto che conosce il mio modo di fare affari.
Mio padre acconsenti ed attaccò

vi starete chiedendo, ma non odiavi Cornelius, si non ho mai sopportato Cornelius, ma fu l'unico a dirmi la verità, verità che solo ora ho compreso, uscita da villa Ortiz, mentre ero in auto gli ho inviato un messaggio, dove gli spiegavo cosa volevo che facessi, lui acconsenti subito, e mi rispose con <hai suoi ordini capo>, non vi nego mi ha fatto strano leggere che lui mi reputasse il suo capo, tempo fa io e Cornelius, avemmo una conversazione seria, dove non ci insultammo, era il giorno del funerale di Marcus, io la mattina sparii, non volevo proprio andarci, Cornelius fu l'unico a capire dove ero andata, quando arrivò da me mi tirò uno schiaffo...

FLASHBACK

Io: ma sei impazzito?

Cornelius: signorina lasci che le dica una cosa, piangere e scappare non la porteranno a niente, non credere in se stessa, nelle sue capacità la distruggerà soltanto, che penserebbe Marcus?, lei non è debole, e se ne  renderà solo quando capirà di essere l'unica in grado di gestire l'impero di suo nonno, lei sarà il capo, ma solo quando ci crederà in primis lei, ora in auto

FINE FLASHBACK

Era un discorso che non mi sarei mai aspettata da lui, e inizialmente credevo che non avesse ragione, ma quando ero in viaggio per New York, ho iniziato a credere che avesse ragione, quando ho visto che riuscivo a tener testa ad un boss, che fa quel lavoro da anni, ho creduto in me stessa, per questo ho scritto a Cornelius.
Adesso io ero finalmente CHANTEL MARTINEZ  il capo e potevo gestire i miei affari come mi pareva, il mio unico problema ora era dimenticare
Quel dio greco di DAVID ORTIZ...

La mia storia Where stories live. Discover now