Che ipocriti! Questo pensava sempre Gi. Erano i primi a dire di comportarsi in modo adeguato, ma loro erano i primi a non farlo. Durante le lezioni era vietato l'utilizzo del cellulare, eppure quando il loro squillava, rispondevano. Sempre.
Spesso Gi pensava fosse un problema solo dei professori della sua scuola. In fondo se ci si basa solo sui k-drama, questo problema non viene preso in considerazione. Eppure....
Arrivava a pensare che essendo in una scuola pubblica questo era il trattamento riservato ai non figli di papà.
Sperava sempre queste cose. Perché pensare che dappertutto questo, questo era il comportamento dei docenti, delle persone che avrebbero dovuto insegnare loro a vivere, allora che rispetto avrebbero mai avuto le altre persone?
Gi era stata educata molto bene. L'unico difetto che aveva era quello di rispondere a tono a chiunque, nessuno poteva metterle i piedi in testa. Nessuno.
E se quel chiunque fosse stato suo padre, a lei non importava. Rispondeva a prescindere.
Molto spesso faceva dell'ironia, che però il capo non capiva. Veniva picchiata per questo. Schiaffi e manate.
Si rinchiudeva in camera e piangeva silenziosamente. Si riprometteva di non parlare più a sproposito ma aveva sempre infranto le promesse. Era stupida, e lo sapeva. Ma era nel suo DNA. Non poteva farci nulla.
Prese la maglia e dopo aver chiuso la porta di camera sua si tolse quella del pigiama, per mettersi quella nuova.
Una volta messa si assicurò di avere i capelli al proprio posto e prese tutto l'occorrente per fare lezione. Come sempre le faceva in cucina. Almeno non veniva disturbata più di tanto, essendo la madre al lavoro, la sorella pure e il padre anche.
Aveva più luce possibile, e pur essendo quasi alla fine dell'inverno, dove ci si spetta un tempo atmosferico migliore, la luce mancava. Quindi ne approfittava.
Si sedette e iniziò a guardare Instagram. Poi a dieci minuti dall'inizio delle lezioni la madre la chiamò al cellulare.
Gi sbuffò per il semplicissimo fatto che le rimanevano solo dieci preziosi minuti prima di cominciare, e ne avrebbe sprecati tre come minimo per la chiamata.
Rispose.
'Dimmi mamma' rispose semplicemente.
'Buongiorno anche a te tesoro!'
'Buongiorno' disse annoiata. 'Perché mi hai chiamata a dieci minuti dalle lezioni?' Chiese.
'Da oggi tu e Taeyong farete la stessa classe. Quindi state insieme per fare la videolezione! La scuola sa già tutto e oggi lo faranno presentare. Sii gentile con lui. Non vi siete nemmeno parlati! Fate pace se avete litigato, ora siete fratelli. Dovete andare d'accordo!! Ora vado che mi stanno chiamando, ciao-' la chiamata si interruppe subito.
'Eomm-' Gi sbatté per più volte le palpebre. Non ci credeva. Doveva mostrarlo a tutti?!?
Taeyong arrivò con un quaderno tra le mani e si sedette accanto alla mora. <Tua mamma l'ha detto> disse togliendosi tutte le colpe. Colpe che effettivamente non aveva.
<Io- Aish! Ora cosa mi diranno tutti?! Mannaggiaaa!> Taeyong rise per l'espressione usata dalla sorella.
<Non sei felice di far vedere quanto bello sia tuo fratello?> chiese avvicinandosi alla ragazza. Gi si voltò di scatto. <No! Già la mia vita è un inferno là dentro. Ora tutte le ragazze mi staranno addosso. Solo per... per colpa tua, e della tua s-stupida faccia> disse Han-gi impappinandosi.
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Pink ^~^ Taeyong FanFiction ^~^💖
Fanfiction<Taeyong, no. Siamo fratelli> <Solo di nome, non abbiamo legami di sangue.... e se fossimo stati veramente fratelli ti avrei resa mia comunque> 。・°°・°°・。 An Han-gi è una ragazza semplice. Ha 17 anni, e vive...
4. Inizio della settimana
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