13. Epitaffio ai morti

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-Ah... ah miss... – I suoi respiri si fecero sempre più pesanti. – miss la prego, mi perdoni...

-E se io dicessi di no? – Fece con voce suadente.

-Mmmhhh no! No, imploro il suo perdono!

-Ah, povero verme, credo che ti debba sculacciare.

-Mhhh... e legare?

-Oh sì...

-BASTA! – esclamò all'improvviso il viaggiatore, interrompendo quella scena vietata ai minori. – FINITELA, TUTTI E DUE. Tu – e puntò un dito verso la donna – lascialo. E tu – quindi spostò la mano verso l'altro – smettila di godere.

Va bene, proviamo a ricominciare, per la seconda volta.

Epitaffio a lei

-Beh, la terza credo sia la volta buo-...

Ma non riuscì a finire la frase che sentì dietro a una roccia dei mugugni e dei mormorii sommessi, con annessi anche colpi di fusta e sospiri.

-Dannazione.

Epitaffio a lei

-Ok, ci siamo tutti?

-Sì – risposero in coro gli altri due, annuendo alla domanda del viandante.

Ma un meteorite colpì la superficie del pianeta riducendo tutto in cenere.

-MA MI STATE PRENDENDO IN GIRO?!?

* * *

Evitando di rivangare tutti i fallimenti di questo inizio disastroso, finalmente i tre erano pronti a svelare le loro carte.

Il viandante era piegato su sé stesso, con le mani poggiate sulle ginocchia. Ansimava, visibilmente stanco, ormai esausto dopo tutto quel trambusto. Si asciugò con la manica le goccioline di sudore che trasudavano fra una benda e l'altra, ove non erano fissate bene e lembi di pelle arsa e cadente si potevano scorgere: – Bene – mormorò fra un respiro e l'altro – ora possiamo iniziare a parlare della Galassia.

Il pianeta era ormai definitivamente distrutto ma, quasi come un miracolo dopo il meteorite, l'invasione di locuste, una guerra, un'invasione aliena e il concerto di Al Bano, tutto ciò che rimaneva era, fra uno striscione e l'altro, degli slip e qualche oggetto non meglio identificato, la lapide di lei.

Ancora intatta. Immacolata nel suo lucente bagliore di luce che la accarezzava e si rifletteva per quel morbido marmo. Raggio fautore di una vita che stava pian piano rinascendo per quelle desolazioni.
Sacrale ricordo di una lunga attesa che-...

-Ebbasta con sta lagna! – esclamò Jack.

-Che cazzo stai dicendo ora?! – gli chiese il tipo quasi ringhiando e avvicinandosi pericolosamente a lui.

-No no, niente, lascia stare...

-Perché se dobbiamo iniziare da capo sta storia io giuro che ti uccido. Sono già novecentocinquantotto parole e se qualcun altro si lamenta ancora della lunghezza dei capitoli faccio una strage!

-Dai, sta' sereno – gli disse Jack porgendogli la mano.

-Vuoi forse togliermi dal Governo?

-Oh, ma finitela! – esclamò la donna, davvero infastidita da quella stupida scenetta fra i due – Sembrate degli idioti!

-Scusa... – iniziò l'affarista, fermandosi a osservare meglio la nuova arrivata che gli stava di fronte. – Ma prima ti ho attaccato perché mi hai ricordato una persona che conosco...

-Oh, lo so bene, ciccio... – E un sorriso divertito increspò quelle sue labbra diafane – Io ti ricordo Ka-su-mi. – Questa volta pronunciò quelle sillabe in modo seccato, quasi che fosse un peccato sfuggevole e non un semplice nome. – Anzi, farei meglio a dire Giulia.

-Vedi, – il viandante allungò il braccio nella sua direzione, porgendole il palmo. L'altra posò delicatamente la mano nella sua e fece qualche passo verso di lui, – Lei è Camelia ed è il tuo Sesto Generale.

-Aspetta, cosa?!

-Che uomo superficiale. Non conosci nemmeno i tuoi Generali. E se proprio lo vuoi sapere, Jack, lui è il tuo Terzo Generale dell'Impero, Enoch.

-Cazzo – fece l'affarista stringendo la mano a pugno. – Non dovevo ubriacarmi durante la cerimonia di nomina.

-Palese. L'avevo capito fin da subito che tu sei quello da cui stare alla larga.

-La pecora nera dell'Impero – continuò Enoch.

-L'italiano rozzo.

-Il povero sciocco.

-Il perdente.

-Che schifo.

-Sei-...

-E VA BENE!! Ho capito, cavolo – sbuffò Jack. – Non vi piaccio, ma questo non vi autorizza a mettermi in discussione, sono il vostro capo!

-Purtroppo... – mormorarono entrambi a denti stretti.

-Guardate che vi sento! 

(Continua...)

***********
Doveva essere il finale: hanno detto solo ca****e.

Dai, la terza è la volta buon-... ah no, non è vero... 

Alla prossima con "Epitaffio ai vivi (finale)" !!

USG - United States of GalaxyWhere stories live. Discover now