5 - Il thé del Teide

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Doveva essere così e d'un tratto fui certa di una cosa: non avrei tradito la fiducia di Fedora, avrei difeso i segreti tra quelle rocce fino alla morte. Provando a risultare più convinta, ribattei:- Io...io ne sono la custode.-

Nonostante ormai fossi in canotta il caldo era insopportabile, come lo furono le parole taglienti della Lupa: - Come puoi tu, umana, difendere il Santuario della Dea e i suoi segreti?-

- Come svolgo i miei compiti è affare mio. - ribattei brusca, sentendo il sudore colarmi fastidiosamente tra le scapole e provai ad aggiungere più gentilmente: - L'importante è il risultato...-

Il suo sguardo gelido mi trafisse disgustato:- Il risultato...?-

Osservò prima me e poi gli altri presenti nella sala e poi di scatto, furiosamente si alzò e con un balzo mi bloccò contro il muro del camino prendendo a gridare: - Il risultato!? Il risultato!?-

Vidi Cristian e Pablo allarmati pronti a lanciarsi sulla Lupa per difendermi, ma con un coraggio che non credevo di avere gli feci un cenno di diniego per fermarli, mentre quella donna continuava a gridare a pochi centimetri dal mio viso:- Il risultato è che due cuccioli e della feccia umana fanno a bada a uno dei luoghi più sacri alla Dea!! E io non posso restare con le mani in mano di fronte a questo tradimento!-

Premette con forza sullo stipite del camino aggiungendo:- L'erede della pseudo famiglia che avrebbe dovuto proteggere le sorgenti latita lontano dal suo branco...- e avvicinandosi pericolosamente al mio collo aggiunse -...e dalla sua sottospecie di Compagna umana. -

Cristian si fece avanti pronto a difendermi, ma io lo frenai:- Cristian fermati.-

La donna gettò uno sguardo di sufficienza al biondino e poi tornò su di me rabbiosa: - Tu non puoi dare ordini ai tuoi predatori...- disse riferendosi a quanto appena accaduto con Cristian ed aggiunse:- ...tu non sei in grado di  vegliare sul Branco della Neve...- e afferrando il ciondolo al mio collo concluse lapidaria: - ...e tu soprattutto non puoi essere la custode del Santuario.-

In quell'istante avvennero una serie di eventi che ancora non mi spiego: la Lupa si allontanò da me come scottata dal ciondolo appeso al mio collo, il camino dietro di me prese a emettere fiamme e vampate che per un attimo ebbi il terrore che l'intera casa andasse a fuoco e il tatuaggio scoperto sulla mia spalla sinistra prese a brillare dando vita al fiocco di neve che sembrava illuminarsi di una luce azzurrina come fosse costituito dai cristalli trovati nel Santuario.

Fu soprattutto quel simbolo sulla mia pelle a impressionare la donna dai capelli rossi che mi guardava sconvolta, al che con una forza e un coraggio che solo l'intruglio del Maestro del Fuoco avrebbe potuto darmi risposi decisa e letale: - Per volere della Dea io sono un membro del Branco della Neve, Compagna dell'Alpha e custode del Santuario di Limes.-

A quelle parole il fuoco prese a scoppiettare, le fiamme divennero così alte da superare la canna fumaria e l'immenso disegno del cristallo di ghiaccio inciso sulla parete prese a tingersi nuovamente di rosso e nero, come se bruciasse dall'interno, facendo risplendere la scritta "Lupi De Leonibus Familiae".

- Come vede si sbaglia.- aggiunsi continuando a fissarla con forza.

La Lupa guardò ancora una volta il camino, il mio ciondolo ed infine il mio tatuaggio che riluceva e poi composta fece un passo indietro dicendo:- E' ora che io vada.- e senza aggiungere altro si diresse verso la porta, mormorando prima di chiuderla dietro di sè:- Staremo a vedere Compagna dell'Alpha per quanto ancora questo sarà il volere della Dea.-

Il tonfo del portone di legno segnò la fine di quello strano incontro e soprattutto della tensione che avevamo accumunato tutti in quel salotto. Ancora spaventata ed incredula mi appoggiai al bracciolo della poltrona di Massimo, la mia pelle e il mio sangue sembrava come ribollire, mentre il sudore che mi imperlava la fronte. Il bagliore del tatuaggio stava a poco a poco scomparendo, così come quello nel muro sopra il camino dei De Leonibus, ma la sensazione di calore e coraggio dovuta all'intruglio del Maestro del Fuoco ancora non mi abbandonava, tanto che vedendo i miei due amici sulla soglia, non riuscii a non chiedere: - Pablo che diamine c'era in quel thé ?-

Lui sorrise entusiasta per  l'esito di quell'incontro e sollevando leggermente le spalle confessò: - Un poco de Tequila.-



Buongiorno a tutti! =) Spero il capitolo vi sia piaciuto!

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Buongiorno a tutti! =) Spero il capitolo vi sia piaciuto!

Che ne pensate? Alice è decisamente cresciuta non trovate? In Wizard non sarà più "solo" la solita ragazza imbranata, anche perchè gestire un branco e un santuario le ha gettato addosso un po' di responsabilità, speriamo sia all'altezza! E soprattutto, dopo tanta fatica, speriamo che "sgridi" per bene Mr.Indifferenza quando tornerà :P

A presto!

Francesca Caeli

Wizard - The W seriesWhere stories live. Discover now