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Parcheggiamo di fronte la scuola, anche se non può entrare Mackenzie si ferma per una decina di minuti: il tempo di salutare Bradley e stare un po' con me e Rachel.

Mi appoggio alla sua macchina, ascoltando la lamentela di Rachel, che ha dovuto aspettare suo fratello Myles per arrivare a scuola in tempo. A quanto pare non si è svegliato subito, neanche con le urla di Reed in giro per casa.

Strano da parte sua, anche perché è il primo a fare tanto frastuono la mattina.

«Giuro se mio padre non mi prende una macchina ci scappa il morto, non posso prendere sempre l'autobus, ne aspettare i porci comodi dei miei fratelli.» manda un'occhiataccia al duo poco più in là da noi.

«Beh guarda, tu almeno hai due fratelli che ti porterebbero a scuola tranquillamente.» osservo io.

Sposta lo sguardo su di me e annuisce, «in effetti, ho due idioti che farebbero di tutto se glielo ordinassi.» mormora, «ma ehi.. non vale! Tu avevi un motorino, io non ho avuto questo privilegio.»

Inarco un sopracciglio, «come lo sai? Non lo uso da più di un anno.» domando.

«Ricordi? Abitiamo nello stesso quartiere. Dio mio stare a contatto con Reed ti sta rendendo stupida.» risponde incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa.

Rido, «grazie Rachel, le tue parole sono sempre così carine.» uso un finto tono di offesa.

Alza le spalle, «non c'è di che, qualcuno deve pur dirtelo.» accenna un sorriso e poi guarda Mackenzie e assottiglia gli occhi.

L'amica al mio fianco sta sorridendo come un'ebete alle parole sussurrate di Bradley. Non si sono tolti gli occhi di dosso e sul suo viso c'è sempre stampato un sorriso: non si è presa una semplice cotta, si vede che ora è esattamente dove doveva essere da tempo.

Si piacciono e su questo non si può dire il contrario, basta semplicemente vederli insieme per capirlo.

Il suo ragazzo le fa un cenno in direzione della nostra nuova amica che la guarda accigliata.

«Cosa?» le domanda divertita voltandosi verso di lei.

«Ma hai un fottuto cerotto sulla fronte?» le domanda quasi inorridita guardando il cerotto rosa con piccoli disegni d'unicorno.

Kenzie si tocca il cerotto e ridacchia, «sì, ho dato una testata ricordi?» le chiede di rimando.

«Sì che ricordo, ma quel coso ha dei fottuti unicorni sopra.» indica il cerotto.

«Beh siccome è al centro della fronte e gli unici cerotti che ho trovato sono stati questi, l'ho messo. Almeno uso la scusa di avere le corna senza averle.» risponde divertita e manda allo tempo stesso un'occhiata a Bradley, mimando con le labbra un "ti tengo d'occhio B."

Mi copro il viso ridacchiando mandando anch'io un'occhiata al biondo che alza gli occhi al cielo, «potrei dire la stessa cosa Snow.» ribatte scherzoso.

Sono certa che nessuno dei due farebbe mai un gesto simile, ma non si può negare la gelosia perenne che hanno l'uno per l'altro. Sono molto possessivi tra loro, -non tossici-ma così si capisce quanto ci tengano.

«Bah.. sono carini però.» esclama in fine Rachel.

«Li vedrei bene anche addosso a te.» la punzecchia Kenzie. Rachel alza gli occhi al cielo sorridendo.

«Sì, ma preferisco qualcosa che rientri più nel mio stile.» ribatte e poi mi prende a braccetto, «ora però, noi andiamo. Kenzie tra poco dovrà andarsene ed è meglio lasciarla un po' sola con il suo B.» canzona l'altra, facendole il verso sul nomignolo.

La luce fuori dal tunnel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora