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Se ci sono errori non fateci caso, revisiono più tardi, buona lettura♥️

I bambini imparano
più da come ti comporti
che da come gli insegni.
-William Edward Burghardt Du Bois


Sposto lo sguardo sul giardino, dove si trovano tutti; bambini e adulti.
I bambini giocano in tutto il giardino, sparsi qua e là, mentre gli adulti stanno vicini al tavolo con la torta e i regali a conversare tra di loro.

Una festicciola in grande per qualcosa di così piccolo, dove bastava una semplice torta e due candeline, se tanto doveva esserci un festeggiamento.

Papà ha insistito tanto a festeggiarlo, come ogni anno ha invitato gli amici più stretti con i figli, invitando anche i nostri vicini di casa.

Non mi piace essere al centro dell'attenzione ne tantomeno mi piace stare in mezzo a tutta questa gente, preferisco stare nell'ufficio di papà a leggere, insieme a lui magari. Sarebbe un compleanno migliore.

Avrei preferito fosse così il giorno del mio compleanno, solo con papà, al massimo anche con mio fratello. Basta poco per essere felici, non c'è per forza bisogno di fare tanto per un giorno come tanti.

Ma papà ha insistito tanto e sembra felice.
Tutti sembrano felici, allora perché io non sono felice?
Infondo sto facendo otto anni, oggi, solo un numero in più rispetto all'anno scorso.

Sono solo un bambino giusto? E come tale dovrei andare a giocare insieme agli altri bambini, no?
Allora perché preferisco starmene in disparte a guardare la mia festa svolgersi e desiderare di essere solo con papà?

Tutti corrono in giro con i loro costumi di Halloween, felici e urlanti, mangiando anche le caramelle raccolte durante la giornata. Questa mattina Travis, dopo il suo primo giro del quartiere, me ne ha portati alcuni.
Ma a me non piacciono i dolci, quindi li ho lasciati a lui.

Continuo a guardarmi intorno, a far scorrere i miei occhi su chiunque incontro, sentendomi sempre allo stesso modo, desiderando sempre di più che tutto finisca al più presto e che papà mi porti nel suo ufficio a leggere un libro nuovo.

Come se fosse stato attratto dal mio pensiero su di lui, Travis con il suo costume da cowboy mi raggiunge, tenendo la mano al piccolo folletto che vive nella casa accanto. Più che folletto però è una principessa senza corona, al suo posto, porta un cappellino con su scritto "buon compleanno".

«Blake! Perché non vieni a giocare con noi? Stiamo per giocare a nascondino, chi vince ha tutte le caramelle!» esclama pimpante mio fratello, indicando una pentolaccia a forma di teschio piena di dolciumi.

Scuoto la testa, «non mi va.» rispondo semplicemente, disinteressato dalla sua proposta.

Sbuffa, «ma è il tuo compleanno, devi divertirti al tuo compleanno!» esclama nuovamente e mi prende la mano per tirarmi.

Tiro indietro il braccio, «non voglio giocare.» ribadisco più serio e infastidito. Non lo sopporto quando deve insistere.

Lascia perdere sbuffando di nuovo e sposta lo sguardo su Isabell, intenta a guardarci e mangiare una caramella, i suoi occhioni curiosi si spostano da me a Travis, spostandoli poi successivamente su di me.

La luce fuori dal tunnel.Where stories live. Discover now