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Il tutto è inevitabile anche quando raggiungiamo il primo orgasmo, si il primo, perché la nostra fame continua.

Mi sollevo su di lui, appoggiando le mani sul suo petto, i miei fianchi si muovono andando incontro al suo bacino.
Il modo in cui mi guarda, come stringe i miei fianchi, mi fa sentire audace, sexy.

La pressione che sento in questa posizione è maggiore, quasi da togliermi il fiato, ma non mi fermo. Non è il momento.
E neanche Blake sembra intenzionato a volersi fermare.

Piega le gambe e sposta le mani stringendo il mio sedere, assecondando i miei movimenti. Siamo entrambi mantidi di sudore, intorno a noi ci sono i nostri profumi che si mischiano, insieme ai nostri gemiti.
Tutto mi sarei aspettata ma non che facessi sesso con Blake.
Ma era inevitabile no? Cioè era forse segnato che potesse succedere, che ci sia una forte attrazione fra di noi si era capito.
Ma noi due insieme... mi destabilizza.

Non so come pensarla, come prenderla, so solo che devo godermi il momento e non pensare al dopo.
Perché non c'è nessun dopo, non ci sarà mai. È solo un momento questo.

Vuoi convincere te stessa o qualcun altro? È così e basta.

«Smettila di pensare.» mi ammonisce dandomi uno schiaffo sul sedere.

Arrossisco, per il suo gesto improvviso,«non lo sto facendo.» mi giustifico subito.

«Come no.» si tira su a sedere e avvicina il suo viso al mio, «prendi in giro te stessa piccola Campbell, ma non me.» soffia sulle mie labbra.

Guardo i suoi occhi e non gli rispondo, ha ragione e se lo contraddico finisce con i nostri soliti battibecchi, e poi come posso contraddirlo se è dentro di me?

Mi da un colpetto con i fianchi per riportare la mia attenzione su di lui, e ci riesce. Gli prendo il viso e premo le labbra sulle sue, lasciandomi nuovamente trasportare dal momento.
L'ho detto che le sue labbra sono una droga? No perché lo ripeto.
Sono morbide, carnose... e quella lingua poi.

Sposto una mano dal suo viso, appoggiandola sul suo ginocchio e muovo i fianchi, aderendo maggiormente i nostri bacini. Rilasciamo entrambi un gemito alla pressione dei nostri corpi.
Sento le mie pareti stringersi intorno a lui, sto per venire di nuovo.

Ribalta le posizioni spingendomi sotto di lui, sposta le mani sulle mie cosce, facendomele piegare contro il mio petto. Inizia a spingere con più pressione, più veloce.
Sento le vertigini, le mie pareti tremano e le mie gambe pure. Sono quasi al limite.

Alzo lo sguardo per guardarlo, incontro i suoi occhi, sono scuri e non mi lasciano un secondo. Non lo fanno sopratutto mentre raggiungiamo insieme l'orgasmo.
Il suono che ne esce dal fondo della sua gola è qualcosa di animalesco, primitivo. Un suono che probabilmente farò fatica a dimenticare come il suo profumo.

Non ha usato il cento per cento di se, si è trattenuto, un po' questo mi dispiace ma per il resto no.

Puoi sempre rifarlo. No, non succederà più.

Prima di uscire da me lascia le mie cosce, facendomi rilassare e riprendere fiato, i suoi fianchi si muovono più lentamente prima di mettere completamente fine a questo contatto.
Sento un vuoto, non perché lui non sia più li, sento un vuoto differente.

Mentre si sposta per buttare il preservativo usato io mi giro su un lato e copro il mio corpo con il lenzuolo.

Ripenso a quello che abbiamo fatto, a come lui sia riuscito a distogliere la mia attenzione dagli ultimi eventi successi. Non ho pensato a Travis, a Kenzie, a Peter a nessuno.
Sembra che dopo essere entrata dalla porta di questa casa io abbia lasciato i miei pensieri fuori. 
Infondo tutte le volte che sono con lui succede questo, dimentico sempre ciò che mi circonda. E questo mi destabilizza.
Non voglio avere alcun effetto da Blake, voglio che tutto resti uguale come sempre.

La luce fuori dal tunnel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora