39

3.6K 124 127
                                    




È da mezz'ora che sto guardando la stessa frase, leggendola e rileggendola, ma continuo a restare ferma lì.
Sono distratta, infastidita più che altro, dagli schiamazzi di Cynthia e dalla voce di mio fratello. Li sento nonostante abbia messo le cuffie.
Ho dovuto metterle per non sentirli, ma è stato inutile.

Sbuffo spazientita e mi appoggio allo schienale, lasciando il libro e togliendo le cuffie.

«Riuscite per tre secondi a stare zitti?» domando a loro stizzita.

Entrambi si girano verso di me, Cynthia è seduta sulle gambe di mio fratello, mentre le mani di lui sono sulle cosce nude della bionda. Anche oggi ha dimenticato i vestiti sul letto.
Sul viso di Cynthia c'è un cerotto abbinato al top rosa e il trucco è il doppio del solito, sopratutto sul collo. Chase a differenza porta fiero i suoi tagli sul volto e il suo labbro spaccato.

«Che c'è non riesci a leggere?» mi canzona Chase, «non è un mio problema.» aggiunge tornando a stuzzicare Cynthia.

Sul mio viso spunta una smorfia schifata e mando poi un'occhiataccia alla bionda, che mi sorride soddisfatta.

«Perché sa leggere?» mi deride quest'ultima, toccando il collo del ragazzo sotto di se.

«Sicuramente più di te.»

Spostiamo tutti lo sguardo verso Blake, nel momento esatto in cui parla, tiene la testa china su un piccolo quaderno e la matita in mano, non gira lo sguardo verso di noi ne tantomeno fa altro, la sua attenzione è sul foglio.

Lo osservo per qualche secondo e poi distolgo lo sguardo da lui. Mi è capitato di guardarlo ogni tanto nell'ultima mezz'ora, ma si è limitato solo a questo, stamattina mi sono ripromessa di non avere più a che fare con lui. Specialmente a scuola, visto che lo vedo più spesso qui.

Ho fatto una scommessa e la vincerò. Dovrei tagliarti fuori per sempre.

«Non pensavo che le servisse un avvocato difensore.» risponde mio fratello.

«Non credo che serva anche a Cynthia.» risponde di rimando Blake.

Mando un'occhiata al professore, sembra non notare niente, anzi non ci da retta da quando ha messo le cuffie. Di tanto in tanto si è mosso o ha borbottato contro lo schermo del telefono.
Ma del resto non ha dato la minima attenzione a noi quattro, cosa che dovrebbe fare visto il motivo per cui ci ritroviamo nello stesso posto.

Non sarà un professore a fermare me e Cynthia dal litigare, ne tantomeno i due ragazzi.
Non sono sicura che sia un bene tenerci tutti nello stesso posto.

Distolgo lo sguardo dal professore e guardo di nuovo i due ragazzi infondo alla stanza. Non stanno più dando alcuna attenzione a me e Blake, stanno direttamente per simulare un porno.
Che schifo, che andassero via.

Non hanno neanche alcun pudore nel sapere che non sono soli; Cynthia si struscia tranquillamente su mio fratello e quest'ultimo le stringe il sedere spingendola più sulla sua patta.
Sono sicura che tra poco lo fanno pure in classe, tanto basta solo spostare due indumenti.

Distolgo lo sguardo da loro ancora più schifata di prima e osservo il libro davanti a me, chiedendomi come ci si sia passati dall'essere poeti con una visione divina della donna, a pornostar in ogni secondo della giornata.

Che ti aspettavi da loro due scusami? Niente.

È per gente come loro che continuo a pensare di essere nata nell'era sbagliata.

Alzo lo sguardo quando noto un movimento del professore e senza guardarci si avvia alla porta, «torno tra poco, non scappate.» dice uscendo dalla stanza.

La luce fuori dal tunnel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora