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(Il capitolo continua con il pov Blake.
Buona lettura.🖤)

Al suono della penultima campanella, non vado direttamente in classe, raggiungo il retro del cortile per fumare una sigaretta. Il corridoio della scuola ancora pullula di studenti: chi cambia i libri e chi corre dritto alla prossima lezione.

Sono le ultime settimane prima delle vacanze natalizie, quindi la voga generale è questa: chi vuole levarsi interrogazioni per non studiare durante le vacanze e chi spera che le vacanze inizino già domani.

Chiudo la felpa, una volta fuori e accendo la sigaretta, appoggiandomi contro il muro. Il cielo è grigio, niente sole, a quanto pare più tardi dovrebbe piovere, infatti il coach Harris mi ha già avvisato che probabilmente lavoreremo nel campo interno, che utilizziamo solo durante l'inverno.

Non preferisco una stagione all'altra, credo però che la primavera sia il perfetto compromesso tra il caldo e il freddo: le piogge sono poche e la sera si sta discretamente bene. D'inverno non posso usare la mia moto, per via delle strade prevalentemente ghiacciate, mentre in primavera questo problema non c'è.

Questo mi fa pensare che devo fermare la moto e metterla in garage, non la lascerò a casa di mio padre, non mi fido di Travis. Ha già rimosso le ruote alla macchina, non oso immaginare cosa farebbe alla mia moto se la vedesse lì, incustodita. Infatti penso la metterò nel garage dell'altra casa finché non potrò riutilizzarla.

Non mi metto in strada con il rischio di fare qualche incidente, la vita è una sola e non morirò sulla strada.

Sposto lo sguardo sulla porta, nello stesso momento che quest'ultima viene spalancata, da lì escono Cynthia e Mackenzie, quest'ultima spinge la bionda, facendola cadere a terra.
Inspiro la mia sigaretta mentre le guardo e ascolto cosa si dicono.

«Forse non hai capito il tuo cazzo di posto, Cynthia.» esordisce Kenzie abbassandosi verso l'altra, prendendole il viso e strizzandolo con la mano.

Un gemito esce dalle labbra di Cynthia e alza la mano per afferrare i capelli ricci di Kenzie, che prontamente si scosta e afferra il polso girandoglielo.

«È quella puttana che non ha capito quale sia il suo posto!» urla Cynthia.

In risposta Kenzie le da un pugno dritto in faccia, «sono stata troppo buona con te, ho lasciato che Isabell aggiustasse le cose, ma mi hai stancata. Devi pulirti la cazzo di bocca quando parli della mia migliore amica!» alza il tono della voce, rossa dalla rabbia.

Non si può più fumare una sigaretta in santa pace.

Non le dividerò, non è un mio problema questo, con Cynthia ho già fatto la mia parte, che se la vedano gli altri a rimetterla al suo posto. Io l'ho avvisata, non mi pronuncio mai due volte.

«La difendete tutti, quando sapete bene che ha anche una doppia faccia! Lei non merita un cazzo, ne lui ne la sua vita!» ribatte Cynthia, facendo arrabbiare maggiormente Kenzie.

La mora si abbassa, arrivandole alla sua altezza e le afferra i capelli biondi, «ascoltami bene stupida bionda di merda: quella che non merita niente sei tu, sei solo un'invidiosa del cazzo, odi così tanto Isabell perché sai che lei è migliore di te.» si solleva, tirandola su con lei, «ti brucia il culo perché lei aveva attirato l'attenzione di Christopher, nello stesso periodo che lui se la faceva con te, ti brucia che ti abbia mollata per Isabell. E ora non è tanto diverso, mia cara, i ragazzi ti usano soltanto, sei solo una scopata facile per loro.» ferma il viso difronte al suo.

La luce fuori dal tunnel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora