36

3.5K 121 67
                                    


Correggo domani♥️



A casa ci ritorno, non esattamente con i miei piedi però, Travis mi ha aiutata ad arrivare alla porta di ingresso.
Ho i muscoli completamente indolenziti e i piedi non li sento più, lui a differenza mia sembra più tranquillo. Anche se il suo viso non ha ancora ripreso un colore naturale. È completamente rosso.

Il coach non ha avuto pietà per nessuno dei quattro, specialmente con me. Non so cosa voglia insegnarci con questo, ma mi deve due polmoni nuovi e due gambe sane.
Sono stanca e l'unica cosa che voglio fare è buttarmi sul letto e dormire, dormire e non svegliarmi più. Ma so che la mia fantastica sveglia mi riporterà alla realtà in due secondi.

«Ci vediamo domani, sempre se sopravvivo.» lo saluto mentre prendo le chiavi di casa.

«Avrai solo un po' di muscoli indolenziti.» mi beffeggia, scompigliandomi i capelli.

Lo guardo infastidita e gli tolgo la mano, odio essere toccata, specialmente se sono sporca. Perché sì, mi sento sporchissima e la veloce doccia nello spogliatoio non ha servito.

«Facile per te dirlo, ci sei abituato a Harris!» borbotto infastidita e apro la porta di casa, «ora vai a lavarti, puzzola.» aggiungo facendogli la linguaccia.

Prende la maglia odorandola, «questo, piccola Bell, è l'odore di un uomo.» esclama sorridendo, addirittura spuntano le sue fossette. Sono uguali a quelle del fratello.

Stai pensando a Blake? Oddio sei stata infettata. Cosa?! No!

Scuoto la testa ridacchiando, «si, come no, vai a casa idiota.» lo spingo per il petto e entro in casa.

«Buonanotte Bell.» rimane ancora fermo guardandomi.

«Buonanotte T.» lo saluto un'ultima volta prima di chiudere la porta.

Una volta dentro casa, la prima cosa che faccio è andare in camera, fare una doccia come si deve e poi scendere di sotto a preparare la cena.
Il solito.

La cena è silenziosa, almeno da parte mia; io faccio finta di non essere con loro, loro fanno finta che io non ci sia. Neanche Isaac mi rivolge la parola per tutto il tempo, si limita semplicemente a parlare della prossima partita che farà. E parla con Chase per quanto riguarda la sua.
La partita che doveva esserci venerdì alla fine è saltata, e rinviata. Ora i ragazzi si stanno preparando per quella che ci sarà nel fine settimana, e questa volta ci sarà.

Il resto della serata la passo tranquilla, nella mia stanza, beandomi finalmente del mio letto comodo che mi fa crollare subito dal sonno.

***

Il giorno dopo sono uno zombie; ogni muscolo e ogni punto del mio corpo è dolorante, a tal punto che non riesco neanche a sollevare un dito. Mi trascino per i corridoi della scuola lamentandomi di continuo, al punto da infastidire Kenzie per il mio continuo borbottare.

«Bell non sei costretta a seguire i suoi ordini!» mi rimprovera all'ennesimo lamento.

Mi imbroncio e la guardo, «non mi vuole lasciare stare, gli piace torturarmi.» cerco di intenerirla con la mia voce dolce.

Mi mette una mano sul viso, «smettila, non mi farai cedere piccola peste, e ribadisco non sei costretta a seguire i suoi ordini.» asserisce seria.

Scosto la sua mano e sul suo viso scorgo un accenno di un sorriso divertito, lo vedo percettibilmente, ma è lì.

«Non riusciresti a rifiutarti neanche tu.» affermo sicura e mi fermo davanti al mio armadietto.

«Lascia la squadra e vieni da me, ti divertiresti di più e non ti torturerei come fa lui.» propone. Lo farei sul serio, amo passare il tempo con Kenzie sul ghiaccio.

La luce fuori dal tunnel.Where stories live. Discover now