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Ritorniamo a casa, non andiamo subito a dormire, prima ci mettiamo a ripulire tutto il casino lasciato in giro per il salone. Buttando una marea di piume.
Facendo anche sparire ogni traccia dei sacchi pieni, successivamente, con calma andiamo tutti a dormire.

Kenzie si addormenta subito appena tocca letto, neanche il tempo di finire il discorso che stavamo facendo, già russava. Stavamo parlando della giornata appena trascorsa e del bacio con Blake; troppo bello per essere vero, credere che se ne fosse dimenticata.
Per fortuna almeno questa volta non ha urlato, sennò Travis si sarebbe palesato in camera.

Io rimango sveglia un po', guardando fuori dalla finestra e osservo il silenzio della notte. Per fortuna la stanza si affaccia sul giardino e non su altre case. Posso osservare tranquillamente l'erba fresca di tosatura, l'odore inebria anche le mie narici, dandomi però anche un leggero fastidio. Non amo molto l'erba appena tagliata, ha un odore fin troppo forte, però mi da quel senso di pulito, di sistemato.

Mi stringo nella felpa e guardo ogni minimo dettaglio del giardino Jenkins, ricordando anche tutte le volte che io e Travis abbiamo giocato lì; nascondino, palla avvelenata, guardie e ladri, i giochi d'acqua che facevamo.
Erano bei tempi e molto felici, eravamo piccoli e non avevamo in testa i problemi che abbiamo ora. Eravamo così spensierati.
Mi sposto dalla finestra e vado verso la porta senza fare rumore, lancio un'occhiata a Kenzie, continua a dormire tranquilla. Esco dalla stanza e scendo al piano di sotto, uscendo poi dalla porta sul retro e mi siedo sul dondolo, portandomi le gambe al petto.

«Uno... due... tre...»

Corro verso il mio nascondiglio preferito, stando attenta però che Travis non sbirci, bara sempre!
Mi avvicino allo scivolo e mi metto dentro la casetta, nascondendomi sotto la finestra, così posso vedere dov'è Travis. Alzo la testa sbriciando e, ora sta camminando in giro per il giardino a cercarci tutti.
Ha già barato! Non ha contato fino a cento.

«Kenzie ti ho vista!» urla Travis correndo verso l'albero dove si è messo a contare.

Dietro di lui c'è anche Kenzie che lo segue, gli afferra anche la maglietta per farlo cadere ma finiscono entrambi a terra. Sono molto competitivi.
Mentre loro sono a terra Isaac corre verso l'albero, liberando tutti, facendoci vincere.
Ho un fratello forte!

Trattengo una risata per aver vinto e mi sollevo dal mio nascondiglio, per tornare dagli altri. Mi giro per uscire, davanti a me mi ritrovo Blake. Anche lui stava giocando?
Non vuole mai giocare con noi, dice che non è più un bambino, ma anche Travis e Isaac giocano e non sono tanto più piccoli di lui.
Il suo sguardo è puntato su di me, i capelli sono ben ordinati e alcuni boccoli gli cadono sugli occhi.

«Abbiamo vinto!» lo informo, sorridendo.

Però lui non sorride, non lo fa mai, «non stavo giocando Bimba.» che antipatico.

«Oh... pensavo di si.» smetto di sorridere, imitando il suo sguardo serio, però poi mi avvicino a lui e gli prendo la mano, «dai... fai un gioco con noi ti divertirai.» lo tiro fuori dalla casetta.

Non vado tanto lontana perché lui si ferma e lascia la mia mano, «non sono più un bambino!» alza il tono della voce.

Non mi piace quando fa così, però non voglio che stia solo, deve giocare con tutti noi.

Mi avvicino nuovamente e gli punto il dito contro, «Hai dieci anni e sei ancora un bambino!» esclamo, «quindi giochi.» lo afferro nuovamente per la mano e non aspetto una sua risposta tirandolo con me verso gli altri.

La luce fuori dal tunnel.Where stories live. Discover now