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Kenzie

Ti stringerei tra le mie braccia
ti strapperei via il dolore
grazie per tutto quello che hai fatto
perdono tutti i tuoi errori.
-Hurt Christina Aguilera

La cosa migliore di abitare in una casa grande è quella che se la notte resto sveglia e voglio urlare, nessuno mi sente.
Non disturbo ne mamma ne papà, stanchi da lavoro che cercano un po' di pace quando posano la testa sul cuscino, non disturbo nessuno se non la mia quiete.

Sopraffatta, è così che mi sento, sono a limite della mia sopportazione, pensare pure che oggi ci sarà anche la mia esibizione non giova sulla situazione. Sono tesa come una corda di violino, in ansia perché tutto potrebbe andare male e non riuscirò sicuramente a fare niente.

Sono anche nervosa perché non ho dormito, dopo la videochiamata con Isabell non ho fatto altro che perdere tempo sui social, piuttosto che provare a dormire e riposarmi un po'.
Ho camminato per la mia stanza, ascoltato musica e letto qualcosa qua e là, ma dormire zero.
Ho preso anche due caffè.

C'è chi direbbe che è normale non dormire, dopo due caffè, ma c'è pure da dire che non sempre non mi da l'effetto sperato, infatti di solito riesco ad addormentarmi anche dopo averlo bevuto. Ma non è questa volta.

Sarà che la conversazione con Bell mi ha fatto pensare a molte cose; su Bradley, su Travis e su molto altro.
Loro due però sono il mio perno costantemente. Non so più che fare esattamente, vedo che sto uscendo dal mio posto sicuro e che la strada che ho davanti mi è sconosciuta.

Mi guardo indietro e non c'è Travis, quella persona che per me è sempre stata presente e che ho sempre voluto nella mia vita, in qualsiasi modo e forma. Guardo davanti e vedo sfocato, distinguo una figura ma non la vedo.
O forse non voglio vederla.
L'appuntamento con Bradley mi destabilizza, così tanto che mi porta a fare più di un passo indietro.

Bradley mi piace, mi trovo bene con lui, passiamo tanto tempo insieme, sopratutto nell'ultimo periodo, ma non mi piace a tal  punto di iniziare qualcosa di serio.
Non è paura e non c'entra assolutamente Travis.

Non voglio e basta.

Non mi esprimo. Infatti stai muta, fai solo danni.

Sposto le coperte con prepotenza e mi alzo dal letto, avviandomi verso il bagno. Non starò distesa a guardare il soffitto pensando a due persone, non starò neanche lì a pensare a quanto la mia mente sia incasinata in questo momento.
Ho già passato la notte insonne a pensare troppo, non farò lo stesso con la giornata.

Devo concentrarmi sul mio disastro preannunciato di sta sera.
Andrà male, me lo sento, sbaglierò sicuramente qualcosa o cadrò.
L'emozione è tanta, troppo forte da gestire anche per una come me, neanche i compiti in classe fanno quest'effetto.

Apro l'acqua della doccia, mettendola fredda e mi metto sotto al getto, lasciando cosi che scacci via la mia tensione e i miei pensieri. Vorrei fosse possibile, come quando chiudi gli occhi e ti addormenti senza sogni, solo tu e il buio.

Mi dò una veloce, guardandomi allo specchio, e faccio una smorfia diffonde alla mia figura: i capelli si sono asciugati male e sembro una matta, i vestiti mi fanno sembrare sciatta, ma non starò qui un'ora in più, tanto mi cambierò a fine giornata.
E prima che arrivino le otto di sera potrei già essere priva di capelli o peggio.

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