Capitolo 33: Imprevisti al parco

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Aprì lentamente gli occhi e cercò di abituarli alla luce del giorno. Quando vi fu riuscita, si accorse che il sole che filtrava da dietro le tende era ormai alto nel cielo, segno che probabilmente era già mattinata inoltrata. D'altra parte era andata a letto molto tardi la sera prima e quindi non c'era nulla di male nell'aver recuperato un po' di sonno: era pure sempre domenica, non doveva lavorare e poteva godersi la giornata.

Cercò gli occhiali sul comodino, li indossò e poi prese il telefono per controllare i messaggi, sperando ovviamente di trovarne qualcuno da parte di Shuichi: il suo desiderio fu esaudito. Sulla strada di casa la sera prima si erano accordati per tornare al Forest Park l'indomani pomeriggio, Shuichi sarebbe passato a prenderla dopo pranzo. Probabilmente doveva aver cambiato idea, dal momento che nel messaggio che le aveva mandato circa una quarantina di minuti prima le chiedeva se le andava di uscire a pranzo prima di andare al parco. Sorridendo felice, rispose subito al messaggio:

"Scusa se ti rispondo solo ora ma mi sono svegliata poco fa. Cosa ne dici di fermarci a prendere dei panini e poi mangiarli al Forest Park? È da un po' che non faccio un picnic :)
XOXO"

La risposta di lui non tardò ad arrivare:

"Mi sembra una buona idea. Passo a prenderti alle 12:00"

Ripose nuovamente il cellulare sul comodino e l'occhio le cadde sulla scatolina con il braccialetto che Shuichi le aveva regalato. La prese e l'aprì, estraendo il braccialetto e rigirandoselo fra le mani come se fosse il migliore dei tesori. Il ciondolo a forma di stella brillò alla luce del giorno ancor più di come aveva fatto la scorsa notte con le luci artificiali della città. Le tornarono in mente le sue parole:

"Forse anche tu sei un po' come Manhattan: riesci a risplendere anche nel buio e chiunque ti guardi non può non restarne affascinato"

Sorrise mordendosi il labbro inferiore e godendosi quel momento di pura felicità: era raro che Shuichi si lasciasse andare a commenti del genere, così distanti dalla sua persona stoica e apparentemente poco sensibile, priva di qualsiasi predisposizione al romanticismo. Forse, dopo tutto quello che aveva passato, anche lui era riuscito a cambiare e a limare un po' quel lato così rigido del suo carattere. Dopo quel regalo e quella serata trascorso insieme si sentiva più sicura riguardo ai sentimenti che Shuichi provava per lei e alle sue intenzioni, nonostante ancora qualche dubbio non fosse del tutto scomparso. Quel "ti amo" che aspettava da anni non era ancora arrivato, così come la richiesta ufficiale di essere di nuovo la sua ragazza. Per un attimo, quando lo aveva visto estrarre la scatolina, nella sua testa si era immaginata una proposta di fidanzamento con tanto di anello come quelle che si vedono nei film, ma poi era riuscita a mantenere abbastanza lucidità mentale da capire che era troppo presto per una richiesta di quel genere.

Riprese il cellulare e scattò una foto al braccialetto inviandola a Shiho, che la visualizzò dopo qualche secondo. La giovane scienziata non rispose al messaggio ma preferì chiamarla.

- Hello?- la salutò allegramente.

- Te lo ha regalato lui?- chiese a bruciapelo, senza nemmeno salutarla.

- Buongiorno anche a te eh?- le fece notare la cosa.

- Scusami, ciao Jodie-

- Very good!- esclamò soddisfatta nella sua lingua madre - Allora, ti piace?-

- È molto bello, ma te lo ha dato Shuichi?- chiese nuovamente, in cerca di una conferma.

- Ovvio, chi altri dovrebbe avermelo dato?-

- Un ritorno di fiamma di Clay?- scherzò.

- Sei tremenda!-

- Te lo ha regalato per un motivo particolare?-

Tomorrow (I'm with you)Where stories live. Discover now