una nuova avventura per la gi...

By Matilda1b

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tutti sanno che essere genitori, o avere a che fare con dei bambini in generale, è difficile. ebbene come re... More

#prologo 0: la cacciatrice e la maga
#Kana
#le voglie
#una sorpresa per Freed
#il giorno dei miracoli
#di coperte scarlatte, fughe e mani unite per restare in equilibrio
#le prime parole di Axel Dragoneel
#il periodo dei perché di Erik Cheney
#cornetto alla crema o al cioccolato? questo è il dilemma!
#Jason Dreyar e Nelly Raimon
#una partita a nascondino non così facile
#due fratelli, uno spogliarellista, una stalker ed un bambino
#Cammy e le favole della buona notte
#babysitter? no problem, abbiamo gli spiriti stellari!
#...in quel giorno di dicembre
#l'amore di una madre e l'amore di un fratello
#la partita prima di natale
#fermarsi a piangere
#Sciarpe, cappelli e doppie personalità
#conseguenza
#"vi prego lasciatemi andare in pensione!" anche detto: il giorno delle novità
#Natan e i gemelli
#chi la fa, l'aspetti
#cosa vuol dire coraggio?
#l'anniversario
#dice il saggio: trovare un drago ancora vivo è più semplice che ingannare Erza
#diecimila grammi di promesse mancate, un pizzico di bugie ......
#la sorella cantante oppure perdersi non è sempre male
#abbiamo finito con i marmocchi in questa storia?
# la sorella lettrice: un "povero pazzo" e una Fangirl.
#i Dreyar e l'arte delle Ship. Prima parte
#it's show time (prima parte)
#it's a Show time (parte due)
#tutti al mare! (prima parte)
#tutti al mare (parte due)
#una catena di piccole sfortune
#ricerche e casini vari
#ritrovi e incontri
piccolo avviso!
cambio di programma...
#per trovare un cuore gentile
#caro Jason
#alle volte le cose non vanno secondo i piani...
#mia sorella sta morendo
#in una notte buia e scura, splendeva qualcosa...
#errori in buona fede ed errori dettati dalla fretta.
#alcune cose cambiano più lentamente altre in un battito di ciglia....
#non tutti i principi sono come quelli delle favole... Parte 1: l'arrivo.
#non tutti i principi sono come quelli delle favole...infatti
#Babysitter? Non avevamo gli spiriti stellari? No? Bene! Guai assicurati!
#di lieti fini e patti con il diavolo
#Freed inizia a desiderare disperatamente un libro su...
#l'ora dei saluti e l'ultima lettera
#tra tutte quelle promesse infrante, una rimarrà.
#Caleb fa delle scoperte che non è certo siano buone per il suo piano
#Nelly dice lo stesso tipo di bugie che le ha detto suo padre.
#la partita dopo Natale.
#la coscienza di Caleb
#il Surfista, il fanboy e la principessina perfettina.
#nei capitoli precedenti.... il riassuntone! O forse no....
#i Dreyar e l'arte delle Ship (parte due)
#chiacchiere e un arrivederci mascherato da addio
#la lady e il mago. (prima parte)
#la Lady e il mago parte 2: la richiesta
#la lady e il mago parte tre: la gita
#la fortuna sarà anche cieca ma la sfiga, che ci vede benissimo...
# "non guardatemi così! È colpa vostra!"
#tali madri tali figlie: il segreto della chiave perduta
#i quattro momenti in cui Xavier aveva cercato di realizzare il suo piano e...
#due pazzi semplicemente rotti.
#mani intrecciate
#epilogo
ringraziamenti

#in un giorno di sole

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By Matilda1b

#in un giorno di sole


e l'alba sorse.

Alla fine non ci poteva fare nulla.

Il sole era sorto ed il giorno era iniziato.

Quasi quasi, visto che non era riuscito a chiudere occhio per tutte quelle ore, iniziò a vestirsi.

Persino mettersi i vestiti non riuscì a fargli perdere tempo.

Lasciò un tenero bacio sulla testa di sua sorella e scese.

Alla fine delle scale, con il ventre gonfio della gravidanza, ci stava Mira.

Ovviamente, neanche lei era riuscita a dormire.

Il sedicenne le diede un bacio sulla guancia ed uno sulla pancia.

-ti va di perdere tempo preparando la colazione?- chiese furba la donna, conscia che quello sarebbe stato uno degli ultimi momenti con il figlio per molto tempo.

Jason fece un timido sorriso, che valeva più di mille parole, ed insieme uscirono da quella casa per andare alla gilda.

Forse lo sapevano, o forse no, ma Luxus stava guardando la porta.

E continuò a guardare la porta di legno anche dopo che i due se ne andarono.

Da una parte voleva fermare il figlio.

Voleva dirgli che era troppo giovane, di lasciar fare certe cose agli adulti e di starsene tranquillo a casa con sua sorella ed il resto dei mocciosi.

Eppure sapeva benissimo che Jason non era troppo giovane.

Dopo tutto aveva la stessa età della Cheerleader quando scappò di casa, ed era poco più grande di lui quando si unì alla gilda.

Luxus sapeva che Jason era più grande di quando Mira entrò alla gilda.

Eppure come padre, sotto sotto non riusciva ad accettare che Jason andasse in un luogo in cui lui non avrebbe potuto proteggerlo.

Alla fine Luxus Dreyar rise.

Rise perché Jason Dreyar gli somigliava più di quanto ci si aspettasse, quindi l'unican cosa che Luxus poteva fare era credere in suo figlio.

Credere che lui sarebbe tornato e che sarebbe diventato migliore.

E nel frattempo il sole iniziava a riscaldare un pochetto Magnolia con i suoi caldi raggi, a riscaldarla per quanto possibile visto la fredda aria pungente di dicembre.


-ragazzi vi devo dire una cosa...a metà Dicembre partirò e starò via per molti mesi-

Mark ricordava esattamente ogni parola.

Inizialmente pensava fosse uno scherzo.

Poi aveva notato che Nelly non lo stava guardano e che Hurley si era fatto leggermente cupo.

Fu allora che si accorse che non era uno scherzo.

Jason sarebbe partito.

Se ne sarebbe andato per mesi.

Nove, aveva detto.

NOVE MESI SENZA JASON?!?!

non riusciva a crederci.

Poi vide lo sguardo di Jason e si ricordò: quante volte Jason aveva detto di voler partire?

Tante.

Tantissime.

Alla fine quello era il suo sogno e loro come amici dovevano sostenerlo.

Quindi sorrise.

Mark sorrise e lo incoraggiò quanto più possibile.

Poi lo tempestò di domande, come tutti gli altri.

Quando Jason rispose agli amici, tutti decisero di godersi il tempo con lui e poi si fecero promettere che al suo ritorno avrebbe raccontato un sacco di storie.

E Jason fu felice.

Quella fatidica mattina Mark si alzò dal letto come una molla.

Si mise la fascia arancione tra i capelli e corse da sua madre, buttandosi con molta grazia sul suo letto, tentando di svegliarla.

In un primo momento Kana pensò che fosse Natale: Mark faceva certe scene solo per le feste o per i giorni particolarmente belli.

Invece era troppo presto per natale.

-Mark si può sapere che hai oggi?- chiese Kana, guardando suo figlio.

-oggi Jason parte e voglio andare a salutarlo, immaginavo che anche tu volessi salutare- spiegò il ragazzino mentre guardava innocente la madre.

La donna alzò gli occhi al cielo.

In fondo era vero che voleva salutare il nipote, soprattutto per avvisarlo delle sua predizioni, però avrebbe preferito essere svegliata in tutt'altro modo.

Ma Mark, testone com'era, non avrebbe mai capito certi concetti.

Quindi poco tempo dopo i due erano alla gilda.

Ognuno mangiava e guardava di sott'occhi il bar della gilda.

Elettra ogni pochino entrava ed usciva dalla cucina.

Nelly invece beveva il suo the con tutta la calma del mondo, mangiando di tanto in tanto il suo mandorlato.

Probabilmente tutti avrebbero pensato che, stranamente, la ragazzina fosse tranquillissima.

Invece Mark ipotizzò che aveva talmente tanta ansia da non riuscire a mangiare.

-ma dov'è Jason?-chiese a voce alta il brunetto, mentre tutti, con una silenziosa intesa, indicarono la cucina.

Cucina da dove stava uscendo Jason con in mano una fetta di torta al cioccolato (quasi sicuramente per l'ultimo arrivato), in compagnia di tutti i piccoli.

E tutti avevano dei baffi di cioccolato che andavano di pari passo allo sguardo imbarazzato di Jason.

Nelly ridacchiò, probabilmente Jason era imbarazzato dall'idea di non essere riuscito a negare una fettina di torta ai piccoli.

E lo stesso pensiero era condiviso da Hurley, anche lui presente per salutare l'amico.

Eccezionalmente erano tutti presenti per dare un saluto a Jason.

-ah, Mark, Benarrivato, ho qui pronta la tua colazione. Ad essere onesto l'ha presa anche Erik e ha detto che è buona, te la lascio qui e prendo il succo all'arancia?....ok, mi sento osservato.- disse il biondo, protagonista dei pensieri di tutti.

Uno zaino color cachi era appoggiato su uno degli sgabelli del balcone, probabilmente era il suo.

Ma in effetti nessuno guardava lo zaino, tutti guardavano veramente il dragon slayer del fulmine.

Aveva ragione a sentirsi osservato.

Mark sorrise -hey Jas...grazie-

 -per la torta?- chiese confuso il biondo, mentre Nelly si metteva una mano in faccia esasperata.

Mark rise -anche- e poi non disse più nulla.

Semplicemente gli si avvicinò e prese la torta mentre gli lasciava accidentalmente qualcosa nel pugno della mano.

Il biondino lo guardò stupito, per poi sorridergli.

Mark si mise a sedere accanto a Nelly, prendendole silenziosamente la mano.

Gli adulti si misero a scherzare e a parlare con Jason, raccontandogli dieci mila raccomandazioni e consigli.

Kana gli si avvicinò e mentre gli teneva con la mano una spalla gli sussurrò -sta attento. Le mie carte dicono che avrai un percorso lungo e travagliato. Perderai due cose molto importanti: una tornerà da sé, l'altra la troverai al ritorno che sarà molto più difficile dell'andata. Ti aspetta un futuro luminoso ma pieno di insidie e ostacoli.-

a Jason venne un brivido lungo la schiena

-in compenso-sorrise con fare complice la maga delle carte facendogli l'occhiolino-questa è la volta buona che ti troverai una ragazza- disse sfoggiando la carta degli amanti.

al che Jason si pietrificò. 

sapeva che doveva succedere, sapeva che sarebbe successo...

eppure... un po' ci aveva sperato...

Hurley si avvicinò all' "amico".

Mira quasi poteva vedere il bambino di tredici anni prima avvicinarsi per la prima volta, tendere una mano a Jason per tirarlo fuori da una bolla.

Hurley batté una mano sulla schiena e poi, incerto, si lasciò abbracciare, ricambiando.

-aspetta.- bofonchiò il rosato, dandogli i suoi occhialini.

Un muto accordo.

Una promessa da mantenere.

Jason lo guardò con determinazione e annuì.

Poi fu il turno di Celia e di Sylvia le quali, dopo un veloce abbraccio, fecero mille raccomandazioni. Jason sorrise e si fece promettere che le due si sarebbero occupate di sua sorella e il/la "nuovo/a arrivato/a".

entrambe annuirono e poi Celia gli diede una foto.

Una foto che avevano scattato quel giorno di Luglio al tramonto.

Ad uno ad uno tutto abbracciarono e salutarono l'amico, facendo anche dei regali che forse sarebbero potuti essere utili.

Storm e Jude gli diedero un piccolo ombrello, Xavier, Justin, Julia, Bianca e Bobby gli diedero una mappa stellare (fatta insieme agli zii Gerard, Lucy e Yukino), Axel gli lasciò una scatola di fiammiferi, Erik e Skiadrum delle magliette di ricambio, Elettra e Nelly penne, un quaderno e dei fogli per delle lettere (un velato suggerimento per scrivere),Victoria e Shanw (con ovviamente Hayden) gli diedero una sciarpa ed un cappello e vista la stagione era l'ideale, invece i gemelli e Natan regalarono un libro di erbe(sotto consiglio della madre, ma venne apprezzato).

Ciò che lasciò molti di stucco fu la spada che Erza gli regalo (dicendo che era un regalo da parte della sua amica Kagura).

Jason mise tutto nel suoi zaino e si voltò verso la madre.

Lei ed Elettra gli diedero un ultimo abbraccio e Luxus gli scompigliò i capelli.

Poi Jason si mise lo zaino in spalla e sorrise a tutti.

Andò al portone seguito da Hurley e da Nelly.

Se c'erano due che dovevano accompagnarlo fino al limite erano quei due.

Jason sorrise mentre varcava l'uscio e poi sventolò la mano.

Al polso una striscia arancione.

Dietro di lui, il sole splendeva.

Quando il portone rosso si chiuse, Kana si voltò verso suo figlio.

-Mark che fine ha fatto la tua fascia?-


-sei pronto?- chiese Hurley mentre lui e Nelly si fermavano alla stazione.

Il rosato a destra e la ramata a sinistra del biondo.

Jason fece un passo avanti e si voltò verso i due.

-si...sono pronto.-disse il ragazzo ai margini della foresta.

Avrebbe incontrato la sua cliente in una radura.

Era una cosa strana, ma chi era lui per giudicare?

-bene allora...ci vediamo.- disse Hurley.

-scrivimi appena arrivi, mi raccomando!- disse invece Nelly guardandolo.

Jason si allontanò passo dopo passo, perdendosi nel verde.

I due valletti rimasero ad aspettare.

Entrambi nella vana speranza che Jason ritornasse indietro perché aveva dimenticato qualcosa.

Ma non accadde.

Jason quella mattina, mentre l'aria di dicembre si faceva sentire ed il sole spendeva dominando incontrastato il cielo azzurro, non tornò indietro.


Si mise a sedere sudi un tronco caduto in attesa della sua misteriosa cliente.

I raggi solari lo scaldavano leggermente e tutto ciò lo fece, man mano tranquillizzare.

Teneva lo zaino sotto le inocchia e intanto si ripassava il discorso da fare e le domande da porre.

Attese la committente per una ventina di minuti e, quando l'eccitazione scomparve, venne alla luce la stanchezza della notte in bianco.

Il poveretto neanche si accorse che gli occhi gli si erano chiusi.

Ma sì, infondo anche se dormiva la cliente stava già facendo tardi no?

Mentre dormiva gli venne in sogno una donna.

Era molto bella: aveva gli occhi color liquirizia e dei capelli castani raccolti in una crocchia adornata d'oro e gioielli.

Sulle spalle, una pelle di vacca e addosso una toga bianca.

Aveva l'aria di una regina.

-buon giorno Giasone- disse la donna

-ma guardi io mi chiamo Jason.-

-lo so, Jason deriva da Giasone- continuò ella. - sono la tua cliente-

-a perfetto...ma perché ci incontriamo in sogno?- chiese stupito il ragazzo

-beh perché mi è più facile così. Ora ti ho assunto per svolgere una missione importante: tu diventerai uno dei miei eroi...sarai uno degli Eroi dell'Olimpo.- continuò la bruna.

-hem...va bene... ma in cosa consiste tutto ciò?- chiese titubante Jason, approfittando della pausa della donna.

-vedi Jason, io vengo da un altro mondo. In questo mondo c'era una diversa versione di te...- iniziò a spiegare ella.

-viene da Edolas?-chiese stupito il sedicenne.

La donna lo guardò male.

-no, non da Edolas...vengo dal mondo della tua amica...com'è che si chiamava? Moe? Cloe?-

-Zoe? Parla della zia Zoe?-

-ah si! Esatto, Zoe, lo spirito stellare. Bene io vengo da quel mondo lì. Il nostro mondo è in pericolo, e gli Dei non vogliono capirlo, a prova di questo io sono stata catturata. Ma per questo giorno avevo pronti 7 eroi.-

-e lei vorrebbe che io fossi uno di questi eroi?-

-esatto! O meglio, vorrei che tu sostituissi uno dei sette eroi.- continuò la donna

-sostituire? ASPETTI LEI VUOLE FARMI FARE LA FINE DI ZIA LIS!- disse scandalizzato Jason, indicando la sua interlocutrice.

Ella alzò gli occhi al cielo -non so chi sia, ma a meno che non le abbiano mai chiesto di prendere il posto della sua versione di un altro mondo perché è venuta a mancare, allora non credo che farai la sua fine-

-è...è....è ESATTAMENTE CIO' CHE E' SUCCESSO!-

--oh...allora farai la sua fine, diventerai il mio Eroe Jason Grace - 

-eh?!-

-vedi, Jason Grace è morto pochi mesi fa, ma lui era uno della profezia dei sette mezzosangue. La sua morte non era prevista dalle parche, non per quel giorno. E adesso ne manca uno. Per questo sono qui. Noi Dei teoricamente non dovremmo interferire, ma se vogliamo salvarci, mio marito dovrà chiudere un occhio...perciò te lo chiedo: Jason Yuri Dreyar, diventa uno degli eroi dell'olimpo e salvami.-

Jason fu scosso.

Da una parte non voleva andare in un altro mondo, però se lei era in pericolo...

il più grande peccato di Fairy Tail è sentire qualcuno chiedere aiuto e voltarsi dall'altra parte.

-va bene. Ma prima...-

-ottimo! Allora mi prenderò i tuoi ricordi ed in seguito ti restituirò quelli di Jason Grace-

-ASPETTA, CHE?-

-Ti avevo detto che mi serviva Jason Grace, e visto che non posso riportarlo in vita, avrò te che lo sostituirai: avete lo stesso aspetto, poteri molto simili e un carattere che si può modificare grazie a ricordi di Grace. Alla fine cosa ti rende te? I tuoi ricordi? La tua personalità? Beh, piano piano lo sarai di nuovo, tra nove mesi....se sarai ancora vivo.-

-non erano questi gli accordi!-

-non ho più tempo mio eroe...-

-almeno posso sapere chi posso maledire?- ringhiò Jason, già preparandosi alle urla di Nelly quando lei avrebbe scoperto che in quei nove mesi non gli avrebbe scritto.

Si sarebbe beccato una bella strigliata al suo ritorno.

La donna lo guardò, mentre piano piano scompariva.

-Giunone. Io sono Giunone, dea dei matrimoni-

ah bene, pensò Jason, la dea dei matrimoni è una stron...

il sogno finì, così come era iniziato

e...

prima ancora che un fulmine lo colpisse, Jason stava avendo una pessima giornata.

Si svegliò sull'ultimo sedile di uno scuolabus, senza sapere di preciso dove si trovasse, mano nella mano con una ragazza che non conosceva...


Nelly aveva paura.

Aveva paura che fosse rimasta sola, che Jason non sarebbe più tornato da quella radura.

Eppure tutto questo era stupido.

Alla fine, dopo che lei e Hurley avevano capito che Jason non sarebbe tornato, si diressero ognuno per due strade diverse, salutandosi con la mano.

Nelly decise che quella mattina avrebbe approfitto della giornata soleggiata e sarebbe andata a trovare Chris facendo la strada più lunga.

Tanto aveva nove mesi da perdere.

Arrivò alla tavola calda della signora Isabella ma vide che c'era qualcosa di sbagliato nella giovane ventinovenne.

I capelli neri elisci, di solito legati con un nastro rosa, erano disordinati e sporchi.

Gli occhi blu scuro, sempre così allegri e gentili, erano gonfi di lacrime.

Stava parlando con un uomo che non aveva mai visto.

Il labbro tremava e le lacrime sgorgavano.

Nelly si avvicinò e si mise a parlare con la donna.

 Cercando di dare conforto a quella signora che per lei era diventata una sorta di zia o di sorella maggiore (sia per lei che per Jason).

Il signore, un medico, si mise a parlare anche con Nelly, riferendole ciò che già stava dicendo alla signora.

La ragazzina annuì e poi andò a casa della nonna.

L'orologio che lei e Jason le avevano regalato era ancora sul muro e dolcemente ticchettava.

Nelly andò incamera da letto di Chris e si mise a sedere su di una sedia lì accanto.

-avvicinati- disse la donna con un filo di voce.

Nelly prese una delle mani rugose di Chris tra le sue.

-sai...ricordo ancora il giorno in cui tu e Jason siete venuti da me per la prima volta.- borbottò la donna, con lo stesso tono finto burbero che usava di solito sulla sua sedia a dondolo.

-mi ricordo dei passi troppo leggeri per appartenere ad un adulto. Ed infatti erano due bambini. Pensavo che foste venuti per prendervi gioco di una povera vecchia come me, ed invece poi mi avete sorpresa.- disse l'anziana mentre Nelly sorrideva malinconica.

Erano già passati otto anni da quel giorno.

Come poteva pensare quella bambina di quattro anni ,che non arrivava neanche alla sedia a dondolo, che quel giorno la sua vita si sarebbe stravolta?

-non so se tiricordi...ma quel giorno ti dissi che assomigliavi ad una persona...e oggi ne sono certa...- 

-beh, spero fosse una brava persona- disse Nelly con un tono accondiscendente.

Ancora non aveva lasciato la mano della nonna.

-si...lo spero anch'io...sai, la persona di cui parlavo...ero io.- disse la donna con voce tenue e leggiadra.

Come se la sua voce si dovesse perdere nel vento e nessun altro dovesse sapere quel segreto.

Nessuno a parte Nelly.

-c....cosa?-sussurrò sconvolta la ragazzina.

-già...mi ricordavi me.- disse l'anziana, stringendo la mano della nipote.

-tu, Nelly Raimon mi ricordavi me...ed è stato allora che ho iniziato a sospettare la tua vera identità. Quando il giorno dopo la vostra visita venne la madre di Jason, le chiesi il tuo cognome...

lei aveva già letto il campanello e aveva già compreso tutto. Quando poi sei venuta a chiedermelo, il giorno del tuo decimo compleanno, compresi che tu lo avevi appena scoperto...

sono stata felice di avere una nipote, e sono stata felice di passare questi anni con te e Jason...

siete stati i miei nipoti e siete stati la cosa ,migliore che mi sia capitata dalla morte di mio figlio Sonny...il tuo padre biologico.- disse Chris, mentre con l'altra mano cercava di accarezzare la testa di Nelly.

Nelly sarebbe dovuto essere sorpresa, avrebbe dovuto urlare, piangere, sorridere perché alla fine quel "segreto" segreto non era.

Avrebbe dovuto arrabbiarsi con il tempo, che non le aveva dato abbastanza attimi con Jason e Chris, 

oppure con se stessa, perché non lo aveva rivelato a Chris che lo sapeva.

Avrebbe dovuto arrabbiarsi con Chris che non le aveva detto nulla.

O con Mira, anche lei conscia di ciò che stava per accadere.

Invece Nelly ghignò mentre scuoteva la testa.

Non aveva tempo da perdere arrabbiandosi in quel momento.

-tipico di te Chris-

-tipico di noi, tu dopotutto sei come me.- disse la nonna alla nipote.

-sai Nelly- continuò l'anziana dopo qualche attimo di silenzio.

-il mio unico rimpianto è di non averti mai vista. Un tempo potevo vedere come tutti, poi piano la vecchiaia mi ha tolto questa possibilità: e nonostante tutto mi manca poter vedere. 

Sei, un tempo conobbi una ragazza strana.

 Accadde uno pochi mesi prima della morte di Robin.

Era un compagnia di un giovanotto sulla ventina con i capelli biondi e due grandi occhi azzurri coperti da un paio di occhiali quadrati ,era vestito con eleganza e sorrideva. 

La ragazza, poco più piccola, indossava un magnifico vestito, con il corpetto rosso cremisi e i ricami blu scuro e un ampia gonna color magenta, aveva delle maniche di velluto blu scuro.

 Non so perché mi rimasero in testa.

 Ma mi presero per mano e ci fecero ballare.

Qualcuno aveva messo della musica e quei due avevano invitato due poveri vecchietti a ballare. Io ero contraria, ma Robin ci teneva tanto. 

Ballai per un po' con il giovanotto biondo e mi disse con tono gentile "per favore, guardami". 

Aveva uno sguardo speranzoso e dolorante, come se con quelle parole stesse dicendo addio e avesse paura, aveva uno sguardo triste.

 Per questo feci ciò che mi disse. 

Studiai tutto del suo volto e delle sue movenza. 

Poi lui e la ragazza si scambiarono di posto ed io ballai con lei.

Fu stano ballare con quella buffa ragazza, ma lei aveva un sguardo sicuro e mentre volteggiava con grazia ed eleganza mi disse "guardami".

 Non aveva il tono gentile del ragazzo, non era triste.

 Era sicura, era altezzosa e fiera.

 Usò un tono con cui sembrava di più che stesse facendo un favore a me.

 Eppure la osservai.

 Osservai i suoi occhi color rubino e i suoi capelli color rame, avrà avuto sedici anni circa e sorrideva.


Sorrideva ma secondo me era triste.

 Non so perché non mi sono dimenticata di quei due.

Finito il ballo dissero addio e se ne andarono, raggiungendo un ragazzo ed una ragazza. 

Di quella ragazza con cui ballai rividi solo il vestito, alcuni anni dopo.

 Era nella vetrina di un negozio e pensavo di prender lo per mia nuora, tua madre.

 Lo comprai ma scoprii che era troppo piccolo per lei.

 Onestamente pensavo di restituirlo, ma tua madre mi disse di tenerlo perché forse un giorno sarebbe servito.

Nello stesso momento si toccò il ventre e seppi che saresti arrivata.

 Forse è per questo che ricordo così bene quella ragazza ed il suo compagno, quel vestito è ancora in soffitta. Prendilo. È tuo -raccontò Chris, mentre Nelly inclinava il capo.


Era una buffa coincidenza il fatto che quei due ragazzi assomigliassero tanto a lei e Jason (anche se Jason non portava gli occhiali).

-adesso scusami cara, ma ora ho molto sonno...mi prepareresti una tazza di the? Lo volevo chiedere a Jason ma ieri mi ha detto che oggi sarebbe partito.- chiese con tono stanco.

-certo nonna...a che gusto?- le chiese Nelly masticando la parola nonna per la prima volta.

Cristina Raimon sorrise -ai frutti rossi, nipote.-

e Nelly Raimon si alzò dalla sedia e lasciò dolcemente la mano della nonna, andando con passo sicuro ed elegante verso la cucina.

Cristina, sentendo quel modo di camminare, a cui era sempre stata abituata, chiuse gli occhi e rivide la ragazza del luglio di molti anni prima.

Cristina Raimon si addormentò.

Nelly preparò il the e lo portò dalla nonna.

Lo appoggiò e si mise a sedere.

Le strinse una mano e attese.

Il sole splendeva ed il ticchettio dell'orologio era l'unico suono udibile.

Nelly rimase lì anche dopo che il the divenne freddo.

Rimase lì seduta, tenendo la mano fredda di Chris tra le sue.

Un tentativo di scaldarla in quel freddo giorno di dicembre?

no.

no per scaldarla c'era il sole che splendeva.

Isabella entrò nella stanza rompendo la triste magia.

I capelli neri in disordine, gli occhi rossi per il pianto.

-lei è?- chiese timidamente, incerta.

-si.- disse la maga senza alcuna emozione.

Si voltò e con gli occhi freddi e imperterriti lo disse di nuovo -si...-

un vano tentativo di far rendere conto a se stessa di ciò che era accaduto.

Si alzò e lasciò la fredda mano che stava iniziando ad irrigidirsi.

Isabella scoppiò a piangere mentre il marito Phineas, un architetto che aveva avuto modo di conoscere, l'abbracciava e la consolava.

Nelly li guardò con un piccolo sorriso intenerito che non raggiungeva i suoi occhi.

incrociò l'uomo che aveva visto con Isabella quando era entrata, gli fece un segno d'assenso con la testa. 

l'uomo disse solo due parole, ma Nelly non le udì.

E mentre se ne andava, senza nessuno che le tenesse la mano, ed il sole splendeva, la tazza di the rimase sul comodino, conscia che nessuno l'avrebbe mai bevuta.

E sapete quale fu la cosa più triste?

Era che quel the era l'unica cosa veramente buona che Nelly Raimon avrebbe mai cucinato.


ANGOLO AUTRICE:

e dopo questa in molti mi odieranno. 

ebbene per chi non avesse riconosciuto la frase sottolineata (anche se ne dubito) è l'inizio del libro: L'eroe Perduto. 

il primo libro dove compare Jason. 

ebbene questo capitolo è stato un parto, ci ho messo ANNI per scriverlo, oltre tutto che una volta revisionato ho dovuto cambiare alcune carte in tavola... 

però è il punto cardine della storia e ho gettato le basi per i prossimi due libri (di tredici capitoli l'uno circa) 

Jason è andato nel riordanverse (da cui era stato tratto) ma tranquilli, tornerà e non lo perderemo, visto tutti i racconti di Hurley e Nelly. 

e a proposito di Nelly. 

l'ho detto che era uno dei miei personaggi preferiti? 

 lo so che non sembra, visto come la tratto, ma è così!

comunque torturerò un altro pochetto Nelly per i prossimi capitoli, e poi lascerò più spazio agli altri. 

lo giuro. 

immagino in più che siate stupiti da cosa sia successo, ma avrete modo di scoprirlo sia nella collaborazione  con   @Semidea7 , che deve ancora uscire...e comunque sarà più chiaro verso la fine della storia. 

a beh, un bacio, Maty

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