USG - United States of Galaxy

By Floryana_flo

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Kasumi ha un obiettivo: tenersi lontana dai guai! Ma, essendo il capo di una flotta di pirati, è difficile... More

Premessa e Commiato
Prologo
1. Amore e odio
2. Dalla memoria di ADHA-s
3. L'amore sparisce e ciò che lascia è solo odio
5. Pausa
6. Le ricchezze del Lux (prima parte)
7. Le ricchezze del Lux (seconda parte)
8. Epilogo
9. Uno strano messaggio
10. Un fiore che sboccia non fa rumore
11. Un fiore che sboccia fa rumore
12. Epitaffio ai vivi
13. Epitaffio ai morti
14. Epitaffio a lei
15. Desideri Pericolosi: Primo desiderio
16. Desideri Pericolosi: secondo e terzo desiderio
17. La fine del mondo
18. Deimos (prima parte)
19. Deimos (seconda parte)
20. Deimos (terza parte)
21. L'anemone e l'orchidea
Pubblicità (prima parte) - Le pubblicità delle macchine sembrano trailer
EXTRA: Bollini, interviste e altro!
Pubblicità (seconda parte) - Di sale, acqua e Donato
22. Correre è il mio destino
23. Una pizzeria ai confini della Galassia (prima parte)

4. Quando un gelataio decide di vita e di morte?

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By Floryana_flo

Kasumi e Jii entrarono nella sala riunioni della Nave. Solitamente non la si usava mai, preferendo il più comodo ponte di comando, ma quella era un'occasione particolare.

[Dal database di ADHA-s] C'era infatti un problema: non si discuteva mai liberamente perché ogni conversazione veniva registrata e poi salvata nei server centrali della Capitale dei Pirati; quindi, se alle orecchie di qualcuno là in città qualcosa avesse dovuto sembrare strano, si veniva convocati immediatamente di persona e, nel peggiore dei casi, condannati a morte.

Diciamo che tutti più o meno tenevano alla vita, pertanto era normale che gli Ammiragli facessero costruire stanze segrete separate dal sistema centrale delle Flotte.
Certo, la sala riunioni non era decisamente uno di quegli stanzini, ma per come veniva adoperata dall'equipaggio della Sole Nero, ci andava abbastanza vicino.

Il luogo era un po' angusto, con il lungo tavolo di marmo nero ovoidale a riempirlo quasi del tutto.
I posti degli Ufficiali erano occupati, tranne per qualche eccezione: quello di Kasumi, sistemata sempre a uno dei lati più stretti, e quello di Jii, rigorosamente a quello opposto.

A parte quel mobile, non vi era altro nella stanza: né schermi, né telecamere, né microfoni.
Le pareti erano spoglie, senza l'ombra di un quadro o di un tappeto e, una volta dentro, le porte si chiudevano automaticamente rendendo impossibile sia l'entrata che l'uscita finché l'Ammiraglio non ne avesse dato l'autorizzazione.

La donna squadrò velocemente i suoi uomini prima di sedersi: alla sua destra, vestita con un elegante trench bianco, vi era la sua fidata Vicentine, dolce ragazza a capo della sicurezza. Certo, i suoi modi potevano sembrare un po' sgarbati, ma era dotata di una sensibilità unica, difficile da descrivere a parole.

Al suo fianco c'erano il vice Ammiraglio Xemi e la sua fidanzata Zhera, quest'ultima a capo delle squadre d'assalto. Coppia di assassini spietati, ho descritto in precedenza fin troppo bene le loro inclinazioni per dover ripassare in vostra compagnia chi siano. Ma per adesso vi basti sapere che al tempo mi stavano poco simpatici.

Alla sinistra di Kasumi v'erano Miki, responsabile dell'armeria, e al suo fianco la cecchina Eleonor.
Una coppia particolare, non mi dilungherò troppo su di loro, sappiate solo che il primo era un emo dichiarato, la seconda invece veniva presa costantemente in giro per la chioma bionda anni '80 che nessun shampoo galattico era riuscito a domare.

Vicino a loro il dottor Walt, chimico provetto dai forti squilibri mentali, si agitava sulla sedia, preoccupato per il velo di pesantezza che era calato nella stanza.
Quasi un evento, ma era accompagnato da Live, il capo della polizia interna della flotta, eccezionalmente presente anch'ella alla riunione visto che non era quasi mai sulla Sole Nero.

A seguire la dottoressa Ross, Ufficiale capo dell'infermeria, leggeva il suo libro, ignorando tutti i presenti.

Stranamente mancava il terribile cuoco della Nave, il quale era solito non perdere mai nemmeno una singola riunione per poter sparlare della moglie del Gran Ammiraglio, suo bersaglio preferito di maligni pettegolezzi.

A nessuno invece sembrò strano di non veder partecipare alla riunione il pilota della Nave e me: il primo perché non aveva contatti con l'equipaggio e viveva da asociale, preferendo di gran lunga gestire la Sole Nero da una più comoda e pratica console di comando installata nella sua cabina, e io... beh, perché non ero gradita, vista la mia programmazione primaria che mi imponeva di far rapporto al Gran Ammiraglio. [Fine informazioni]

Dopo questo breve sguardo ai partecipanti, Kasumi e Jii presero posto al tavolo.

-Bene, che la riunione cominci! - annunciò la donna.

Gli altri fecero un cenno d'assenso col capo prima di squadrasi male l'un l'altro.
Inutile dire che nessuno di loro andava d'accordo, preferendo ogni volta prevalere sui partecipanti, anche litigando con Kasumi se necessario.

Ella, dal canto suo, non se ne preoccupava più di tanto e molto spesso dava loro carta bianca, lasciando assoluta libertà di scelta nelle missioni.
Tuttavia, se erano stati convocati là significava che qualcosa non andava, e ciò si traduceva con una sola parola: guerra! Loro tutti erano in guerra e il primo che si fosse imposto sugli altri avrebbe vinto quella riunione.
Non si vinceva nulla sinceramente, solo la soddisfazione di vederli crollare, che fossero ufficiali o anche il loro capo, non importava: l'importante era prevalere, sempre.

In quel clima teso, prima che qualcuno potesse dire qualcosa, Walt alzò subito la mano.

-Domanda, domanda! - esclamò alzandosi in piedi con un enorme sorriso in volto, a quanto pare l'unico là in mezzo che non riusciva a leggere l'atmosfera.

-Dimmi pure.

-Questa è la riunione per chiedere un gelataio a bordo, vero?

Un borbottio seccato si diffuse fra gli ufficiali.

Kasumi si mise una mano al volto, massaggiandosi le tempie e cercando di ignorarlo.

-Shhh, - fece la dottoressa Ross, per un istante tornata alla realtà.
Lo afferrò per la manica del camice da laboratorio cercando di tirarlo giù: - Siediti Walt, questo non è il momento.

-Ma insomma, che ci fa un idiota come lui qua? - chiese Zhera, molto infastidita per la piega che aveva preso quella discussione.

-Vacci piano con le offese! - le rispose un po' alterata l'altra - Lo sai che Walt ha dei problemi e fa sempre così...

-Su, Zhera, non è successo niente... - si intromise Xemi cercando a sua volta di calmare la donna.

-No, te lo dico io cos'è successo... - per continuare il suo discorso si alzò in piedi con fare teatrale. Già che c'era, ne approfittò per portare in alto la voce di alcune tonalità, come a far capire a tutti il suo astio per quella situazione: - Il tuo adorato capo ci ha costretto a partecipare a questa riunione del cazzo solo perché non ha le palle per ammazzare quel bambino e quindi spera di farci votare a sfavore, eludere gli ordini, salvare la tipa e il figlio e finire quest'avventura a tarallucci e vino!
Quindi si bloccò per simulare una pausa, come una grande attrice, e solo dopo aver squadrato i presenti uno ad uno, fissandoli bene negli occhi, riprese il suo discorso: - Ah no, scusa, perché se lo viene a scoprire il Gran Ammiraglio ci ammazza tutti. Ho dimenticato forse qualcosa?

-Direi di no... - mormorò Kasumi, confermando così ai presenti di aver scoperto tutte le sue carte.

-Se posso prendere la parola, - si intromise nella discussione la dottoressa Ross - la sottoscritta è contro questo ordine barbaro e sanguinario, seguirò l'Ammiraglio e con me immagino ci sia anche il caro Jilian.

Quest'ultimo fece un cenno d'assenso immediatamente imitato anche da Vicentine.

-Incredibile... - aggiunse Eleonor - il grande Generale dell'Impero, perso il suo titolo, è divenuta il fedele e servizievole cagnolino di Kasumi. Mi sorprende sempre dove e come può finire una mente brillante, oramai ridotta a una macchiolina di sé stessa.

La diretta interessata non le rispose, ma interiormente ribolliva di rabbia a quelle parole.

-Bene, - continuò Kasumi ignorando gli sguardi rabbiosi che si lanciavano le due - e con me siamo già a quattro! Xemi...

-Mi spiace, - aggiunse subito questi bloccando il suo discorso sul nascere - ma io sto con Zhera.

-E anch'io! - esclamò Eleonor, che fino a quel momento aveva peso dalle labbra dell'assassina.

A questo punto Live si schiarì la gola, come a far presente agli altri di voler prendere la parola: - Allora io sono con Zhera. Sinceramente non mi interessa la piega che sta prendendo sta' storia e mi va bene un po' tutto, ma vorrei che questo impiccio finisse al più presto.

-E i...io, - subito dopo il suo intervento si intromise un po' a fatica anche Miki, cominciando a sudare freddo e guardare con la coda dell'occhio la canna della pistola premuta al suo fianco da Eleonor - ecco, noi... cioè me medesimo, io, sono abbastan... - non riuscì a finire la frase che la pistola gli venne conficcata meglio - Cioè sono molto... molto molto d'accordo con Zhera.

Quest'ultima iniziò a ridere in modo sguaiato. Ora erano cinque contro quattro. L'Ammiraglio aveva perso!

-Che c'è, Kasumi, ti è caduta la lingua? Non dici niente, forse? - urlò l'assassina, seriamente divertita da quella situazione e pregustando già in bocca il sapore della vittoria e nelle orecchie le prossime urla della sua vittima.

-Mh... - mormorò l'altra - Allora Eleonor, non ti dispiace uccidere il bambino, vero?

-Eh? No, un attimo... perché proprio io? - chiese, rizzandosi sulla sedia a quelle parole.

-Beh, tu sei a favore, quindi immagino non ti dispiaccia la responsabilità delle tue scelte.

La biondina deglutì spaventata. Decisamente non si aspettava che la situazione prendesse una piega del genere.

-Che c'è ora, vuoi forse cambiare idea? - le chiese Zhera con un accenno di rabbia nella voce - Ti è forse venuta un po' di coscienza? Perché non mi sembrava quando prima mi hai detto che li avresti smembrati entrambi, anche senza il permesso di Kas...

-Ti prego, non lo dire... - mormorò questa quasi piangendo, coprendosi il viso con le mani. Non era tanto perché voleva evitare di mostrare agli altri il suo lato sadico, ma perché non voleva far arrabbiare l'Ammiraglio - Non lo dire.

-Ora manchi solo tu... - disse all'improvviso Vicentine, che fino a quel momento aveva osservato impassibile l'evolversi della situazione, spostando l'attenzione verso il dottore.

Prima che questi potesse dire qualcosa, Kasumi si rivolse a loro con un sorrisetto sulle labbra: - Ho già trovato il tuo gelataio, Walt.

-Sono con te! - esclamò colmo di gioia, alzandosi d'impeto in piedi e battendo le mani sul tavolo, seriamente emozionato da quel risvolto - Ha sentito, dottoressa Ross? Finalmente avremo tanto gelato a bordo! - si rivolse all'altra, dando per scontato che anch'ella scoppiasse di felicità a quella notizia.

-Sì, sì, è bellissimo, ma ora siediti, dai... - gli rispose la donna imbarazzatissima, afferrandolo con forza dal camice di laboratorio.

Nel mentre, senza nemmeno far caso a quel siparietto, un vociare confuso si diffuse per la stanza e gli Ufficiali erano già in piedi per dirigersi alla porta.
Consapevoli che ormai la fazione di Kasumi avesse vinto, non c'era più motivo di rimanere rinchiusi in quello stanzino e nessuno voleva più condividere con gli altri nemmeno un'ulteriore molecola di ossigeno.

-Ottimo, allora abbiamo finito! - disse Vicentine alzandosi contenta assieme a Live. Entrambe si fiondarono all'ingresso per mettere più spazio possibile da quei pazzi.

Eleonor, dal canto suo, si limitò a fare un respiro di sollievo, posando un fazzoletto in fronte per asciugare il sudore.
Miki invece, ancora al suo fianco, piangeva di gioia."Grazie Walt! Mi devo ricordare di offrirti una cena" pensò fra sé e sé.

L'unica che fino a quel momento non si era mossa era Zhera, che fissava quel branco di idioti con sguardo infuocato.

-Un attimo! - urlò sovrastando quei mormorii concitati che impregnavano la sala - Ma siete tutti idioti?! Qua c'è in gioco la nostra vita e vi basate su un gelataio inesistente?

-Come inesistente...? - le chiese Walt sbiancando di colpo.

-No, dai... - si intromise Jilian - Sta scherzando, era un esempio.

-Walt, è inesistente ok? Ti sta, anzi no, ci sta prendendo in giro! - esclamò l'assassina puntando il dito verso Kasumi.

A quella parole il dottore si accasciò sulla sedia e grosse lacrime gli si formarono agli angoli degli occhi.

-Kasumi... - mormorò con voce rauca rivolto alla donna - Perché...?

-E poi, perché dobbiamo affidarci al voto di uno con evidenti problemi mentali?!

-Zhera, ora esageri... - cercò di dirle Xemi, ma ormai la donna aveva fatto esplodere tutto il suo caratteraccio, intenzionata a dichiarare guerra aperta al loro capo.

Ella era già in piedi, intenta ad urlare accuse a Kasumi: traditrice, venduta, debole...; tutte cose che a questa entravano da una parte e uscivano dall'altra. Non si era mai preoccupata delle opinioni degli altri e decisamente quello non era il momento per iniziare a farlo.
Ascoltava in silenzio, fumando tranquillamente la sua kiseru, noncurante delle critiche perché in quel momento l'unica cosa che aveva in testa era solo quel bambino.

Nel mentre Walt, dopo le ultime parole di Zhera, se ne stava rannicchiato, a piangere senza sosta. Le rosse gote erano rigate di lacrime, il colore degli occhi non si riusciva più a distinguere tanto erano gonfi e i capelli corti neri erano più scompigliati del solito perché ogni volta che era triste posava una mano in testa e se la accarezzava, come un tic nervoso.

-Ross... - mormorò fra un singhiozzo e l'altro, stringendo forte forte, come farebbe un bambino col suo peluche preferito, le maniche del suo camice - Ma io sono davvero così strano...?

-No, ma cosa dici? Non ascoltare Zhera, lo sai com'è fatta - le ripose l'altra accovacciandosi vicino a lui e posandogli una mano sulla gamba, come a cercare di calmarlo.

-Su su... - Live gli si era avvicinato, prendendolo per una spalla e tenendolo vicino a sé - Non è successo niente... - aveva poi rivolto uno sguardo rabbioso prima a Zhera e poi a Kasumi - Ma insomma, dille qualcosa! - esclamò rivolta al capo- Non vedi in che condizioni è Walt?! E poi ti fai trattare così?

Ma la donna non fece nulla, continuando a fumare la sua pipa con nonchalance.

-Tu, vipera insignificante, - aggiungeva Zhera come un fiume in piena - razza di puttan...

Non riuscì a finire la frase che si trovò all'improvviso un coltello premuto alla gola. Non si era accorta di nulla, eppure era la migliore assassina dei Pirati, nessuno poteva prenderla alla sprovvista... no, un attimo, qualcuno c'era: Jilian!

-Jilian, tu...

-Non dire altro o ti ammazzo, e lo sai che non mi faccio scrupoli anche se Xemi dovesse odiarmi. Ti consiglio di lasciar perdere questa storia e stare zitta. Ci penseremo noi a questa faccenda se tu non vuoi immischiarti, ma ora smettila.

E mentre l'assassina ribolliva dalla rabbia che la stava rodendo dall'interno, Kasumi non aggiunse altro e si alzò, uscendo dalla stanza e continuando ad ignorare le urla dell'altra che la richiamavano.

(continua...)

**********

Nuovo aggiornamento e... solo oggi mi sono accorta che il nome Jillian è femminile...
Perdonami, Jii, ma ormai sei così e ti becchi un nome femminile!

Scommetto che nessuno ha capito nulla degli ufficiali, ma tanto ci sarà tempo per conoscerli. Piaciuti? Uno più folle dell'altro per adesso... ma chissà, potrebbero sorprendere.

Alla prossima con "Le ricchezze del Lux"!

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