una nuova avventura per la gi...

By Matilda1b

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tutti sanno che essere genitori, o avere a che fare con dei bambini in generale, è difficile. ebbene come re... More

#prologo 0: la cacciatrice e la maga
#Kana
#le voglie
#una sorpresa per Freed
#il giorno dei miracoli
#di coperte scarlatte, fughe e mani unite per restare in equilibrio
#le prime parole di Axel Dragoneel
#il periodo dei perché di Erik Cheney
#cornetto alla crema o al cioccolato? questo è il dilemma!
#una partita a nascondino non così facile
#due fratelli, uno spogliarellista, una stalker ed un bambino
#Cammy e le favole della buona notte
#babysitter? no problem, abbiamo gli spiriti stellari!
#...in quel giorno di dicembre
#l'amore di una madre e l'amore di un fratello
#la partita prima di natale
#fermarsi a piangere
#Sciarpe, cappelli e doppie personalità
#conseguenza
#"vi prego lasciatemi andare in pensione!" anche detto: il giorno delle novità
#Natan e i gemelli
#chi la fa, l'aspetti
#cosa vuol dire coraggio?
#l'anniversario
#dice il saggio: trovare un drago ancora vivo è più semplice che ingannare Erza
#diecimila grammi di promesse mancate, un pizzico di bugie ......
#la sorella cantante oppure perdersi non è sempre male
#abbiamo finito con i marmocchi in questa storia?
# la sorella lettrice: un "povero pazzo" e una Fangirl.
#i Dreyar e l'arte delle Ship. Prima parte
#it's show time (prima parte)
#it's a Show time (parte due)
#tutti al mare! (prima parte)
#tutti al mare (parte due)
#in un giorno di sole
#una catena di piccole sfortune
#ricerche e casini vari
#ritrovi e incontri
piccolo avviso!
cambio di programma...
#per trovare un cuore gentile
#caro Jason
#alle volte le cose non vanno secondo i piani...
#mia sorella sta morendo
#in una notte buia e scura, splendeva qualcosa...
#errori in buona fede ed errori dettati dalla fretta.
#alcune cose cambiano più lentamente altre in un battito di ciglia....
#non tutti i principi sono come quelli delle favole... Parte 1: l'arrivo.
#non tutti i principi sono come quelli delle favole...infatti
#Babysitter? Non avevamo gli spiriti stellari? No? Bene! Guai assicurati!
#di lieti fini e patti con il diavolo
#Freed inizia a desiderare disperatamente un libro su...
#l'ora dei saluti e l'ultima lettera
#tra tutte quelle promesse infrante, una rimarrà.
#Caleb fa delle scoperte che non è certo siano buone per il suo piano
#Nelly dice lo stesso tipo di bugie che le ha detto suo padre.
#la partita dopo Natale.
#la coscienza di Caleb
#il Surfista, il fanboy e la principessina perfettina.
#nei capitoli precedenti.... il riassuntone! O forse no....
#i Dreyar e l'arte delle Ship (parte due)
#chiacchiere e un arrivederci mascherato da addio
#la lady e il mago. (prima parte)
#la Lady e il mago parte 2: la richiesta
#la lady e il mago parte tre: la gita
#la fortuna sarà anche cieca ma la sfiga, che ci vede benissimo...
# "non guardatemi così! È colpa vostra!"
#tali madri tali figlie: il segreto della chiave perduta
#i quattro momenti in cui Xavier aveva cercato di realizzare il suo piano e...
#due pazzi semplicemente rotti.
#mani intrecciate
#epilogo
ringraziamenti

#Jason Dreyar e Nelly Raimon

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By Matilda1b

#Jason Dreyar e Nelly Raimon

  Doveva essere una semplicissima mattina, dove gli uccellini cantavano,

 i fiori sbocciavano, 

qualcuno a Fairy Tail si riprendeva dai festeggiamenti fatti il giorno prima, insomma il solito.

 Se non fosse che Freed Justine stava preparando una sacca con tutto il necessario per partire per un viaggio.

 Un viaggio lungo un paio di giorni, forse anche quattro o cinque

. Era la prima volta che faceva un viaggio "lungo" da quando era arrivata Nelly ed una piccola parte di lui non poteva fare a meno di essere entusiasta di questa idea.

 Era comunque un mago Santa Mavis. 

Prese una cartina di Fiore ed iniziò a ricontrollare punto per punto il percorso che avrebbe dovuto affrontare.

 Assorto com'era non si accorse della bambina dai capelli ramati che osservava ferita dietro una porta.

 Lei non voleva che il suo papà se ne andasse.

Ma non poteva neanche chiedergli di restare, era tutto contento di andare in missione senza la nipote

La bimba ebbe un tuffo al cuore, ma questa era la realtà.

 Lei era sua nipote, e lui non era il suo papà.

 Il suo papà era morto poco prima della sua nascita, quando era morta anche la sua mamma, di cui portava il nome. 

Freed era solo lo zio che si occupava di lei.

 Lui le voleva bene, ma non avrebbe mai preso il posto del suo papà o della sua mamma.

 Mai. 

Così la piccola rimase ad osservare il sorriso sulle labbra dello zio, mentre lui si muoveva per lo studio.

 -oh, Nelly eccoti. Andiamo sennò si fa tardi da Mira- gli fece poi amabilmente, non appena si accorse della sua presenza. 

La piccola annui mentre due ciocche le ricadevano sul volto, dandole fastidio

. Quelle due ciocche proprio non ne volevano sapere di stare dietro le orecchie della bambina, quindi spesso le tornavano a pizzicarle le guance.

 Dopo aver fatto uno sguardo d'irritazione nei confronti delle ciocche di capelli, la piccola si sforzò di fare un sorriso all'uomo dai capelli verdi.

 In fin dei conti se l'avesse vista piangere non sarebbe mai partito e lei voleva che lui fosse felice.

Così gli prese la mano ed andarono alla gilda.

 Là, Mira li stava già aspettando, con Jason palesemente eccitato. 

Il piccolo biondo di quasi otto anni era il più eccitato di tutti. 

Certo gli dispiaceva che il suo papà se ne andasse, ma passare dei giorni con Nelly gli faceva sempre piacere.

 Nonostante quella bambina fosse insolitamente fredda e seria, cosa strana per la sua età, lui la adorava.

 Adorava vederla ridere con Mark, fare quei sorrisi nascosti quando gli adulti ne combinavano una delle loro, vederla in una silenziosa intesa con Axel ,adorava quegli occhioni che brillavano di ammirazione quando guardava lo zio Freed, ma, soprattutto, adorava gli sguardi curiosi che mostrava quando vedeva qualcosa che non conosceva.

 Anche la bella barista adorava la figlia dell'amico.

 A lei Nelly piaceva, sia perché adorava in generale i bambini, sia per le occhiate che Jason le lanciava. 

Lui la guardava come se lei fosse la sua sorellina. 

A tratti però quello sguardo sembrava qualcosa di più maturo, che stonava con il bambino di otto anni.

 Jason era sempre stato un bambino molto maturo, ma con Nelly sembrava quasi diventare un adulto. 

Con i suoi occhi azzurri osservava vigile ogni movimento ed ogni espressione della piccola, la osservava con uno sguardo che l'albina conosceva bene.

 Era il medesimo che il master riservava a tutti, lo stesso di Gildars a Kana, di Alzack ad Asuka e a Sylvia... lo stesso che Freed cercava invano di trattenere guardando Nelly.

La donna, questo sguardo ed il comportamento di Jason nei confronti di Nelly, non sapeva come prenderlo.

 Insomma Jason era solo un bambino, ma non poteva negare al figlio di provare sentimenti... 

soprattutto questi che erano così belli.... ma doveva un po' ridimensionarli.

 Tutti questi pensieri stavano girando nella testa di Mira mentre puliva un bicchiere ed i due protagonisti dei suoi pensieri si trovavano di fronte a le a disegnare.

 O meglio Nelly colorava un disegno che Jason le aveva fatto prima che arrivasse. Tutta concentrata metteva la lingua di fuori mentre si impegnava a colorare tutto senza andare fuori dai bordi e con colori decenti.

 Su questo la bambina era intransigente, era capitato più e più volte che la piccola si infuriasse e sbattesse i piedi nel caso un disegno che stava colorando non veniva bene come voleva. Era una bimba mooolto puntigliosa e precisina.

 Nello stesso tempo il bambino più grande la guardava tutto sorridente. 

Era il medesimo sguardo che la faceva riflettere.

-master...se n'è accorto?- 

– difficile non notarlo Mira...- fece il vecchietto alla "nuora". 

- il punto è che sono preoccupata. Insomma per Jason Nelly non è una semplice sorellina...- 

- già... ma credo che anche Jason se ne sia reso conto.- replicò il vecchio.

 - Jason! Vieni un attimo qui!- il biondo si alzò e lasciò la ramata a colorare ed a soffiare sulle due ciocche che le ricadevano sul volto.

 - si Nonno?- chiese il piccolo all'uomo seduto sul balcone- ti va di svolgere il tuo primo incarico?- 

-COOOOOOOOOOOOOSSSSSSSSSSSSSAAAAAAAA?!?!?!?!?!- urlarono in coro Mira e coloro che erano presenti in quel momento 

– tranquilla Mira deve solamente tenere compagnia ad una vecchietta qui in città... non è neanche un vero e proprio incarico, ma può fare esperienza. Dopotutto Elfman ha iniziato quando aveva la sua età, ed anche Luxus, non vedo perché lui non possa fare altrettanto. Allora ti interessa?- 

-SIIII!!!!!!!!!- urlò di rimando tutto eccitato il piccolo.

Nel sentire tutte quelle urla la piccola Nelly alzò lo sguardo ed osservò l'amichetto a cui brillavano gli occhi.

E sospirò.

Anche lui doveva andare in missione.

Ed anche a lui brillavano gli occhi come per lo zio. 

E già la piccola era pronta a lasciarlo andare. 

Maledizione!

Proprio quel giorno quando Mark era stato portato in gita con il nonno, Natan e Axel?

che poi, quanto diavolo ci voleva a farla diventare grande, così che potesse riuscire a partecipare alle missioni anche lei? 

 -però Nelly può accompagnarmi?- chiese ancora Jason, perché gli dispiaceva lasciare l'amichetta dopo che le aveva promesso di rimanerle accanto mentre lo zio era assente.

 La piccola ramata sbatté più volte le palpebre, dubitando di ciò che aveva sentito. 

Davvero la voleva con sé al suo primo incarico?

- va bene- acconsentì il mater mentre a Nelly spuntava un grandissimo sorriso.

Dieci minuti dopo erano entrambi in direzione della casa dentro cui abitava la signora anziana a cui dovevano tenere compagnia.

 -allora dovrebbe essere di qua...- 

-ma Jason di qua ci siamo già passati.- 

-si lo so...-

 - allora ci siamo persi.-

 fece la piccola mentre il più grande si scompigliava i capelli perché cercava idee su come fare .

 La ramata si mise in punta di piedi e passò la sua manina tra i capelli biondi dell'amico. -ma...Nelly che fai?-

 - ti do una mano, così magari le idee si staccano dalla tua testa e verranno fuori come il genio della lampada.- spiegò, mentre un timido sorrisetto comparve di sbieco nel suo visino. 

Jason sorrise lieto mentre l'orgoglio si ingigantiva.

 Lui era comunque un mago di Fairy Tail ed era il figlio del grande dragon slayer dei fulmini. 

Doveva dare il meglio.

 i due finalmente riuscirono a trovare la casa, dopo numerosi tentativi e diversi sbagli. 

furono talmente felici della riuscita dell'incarico, che neanche guardarono il nome scritto sopra all'unico campanello, e suonarono.

Entrarono nella casetta della signora, dove una donna dai capelli grigi sembrava aspettarli. 

Aveva gli occhi chiusi ed era seduta sopra una sedia a dondolo.

 -salve! Noi siamo i maghi di Fairy Tail!- fece il piccolo Dreyar mentre Nelly stava ritta al suo fianco.

 -hem...signora?- provò di nuovo Jason, cercando di ottenere l'attenzione della anziana signora.

 -due bambini? Non siete un po' troppo giovani per essere dei maghi?- chiese l'anziana con una voce fredda. 

- beh... so di essere solo un bambino e che questo è il mio primo incarico ad essere onesto... ma.- -mandare ad occuparsi di una vecchia signora cieca due bambini è assolutamente fuori luogo. - ribatté ancora la donna. 

Questa ad essere onesti Jason non se l'aspettava.

 Ma cosa pretendeva? 

Di essere accettato anche dal resto del mondo?

 Di strada ne aveva ancora da fare, come poteva pretendere che gli adulti si fidassero ciecamente di lui.

 Dopotutto era solo un bambino di otto anni, ed anche se aveva un grande potere non era forte come suo padre o come i suoi zii.

 -ascolti! Va bene siamo solo due bambini, ma Jason è molto responsabile. E poi essere bambini non è una scusa per non mettersi in gioco nei momenti importanti. Lei fa bene a non fidarsi di noi avendoci appena conosciuti, questo non glielo toglie nessuno. Ma crede davvero che saremmo venuti se Jason non fosse stato ritenuto pronto? Siamo maghi eppure ci occupiamo di una vecchia signora che neanche ci vede. Questo è perché siamo solo all'inizio della nostra strada. Questo è l'incarico di Jason e lui saprà svolgerlo bene perché è bravo con le persone ed è gentile come la zia Mira. Quindi se ne faccia una ragione perché noi rimaniamo. Punto.- intervenne Nelly, in difesa dell'amico. 

Aveva parlato con tono fermo e serio, mentre le solite due ciocche le erano ricadute di nuovo sul viso, ma alla bambina non importava niente.

 Lei voleva solo difendere l'amico perché lui se lo meritava.

 Perché se nessuno gli dava la possibilità, come si poteva pretendere che potesse crescere ed imparare?

 A detta di Nelly, come si può pretendere di sbagliare e di imparare, se nessuno ti faceva provare?

 Forse Jason non era pronto, ma , come aveva letto nel suo ultimo libro, s'impara a nuotare cercando di  non affogare.

 -Nelly...- Jason per poco non si commosse per le parole di Nelly, ma trattare così la cliente, per di più anziana, non era molto educato e cordiale.

 La vecchia intanto, ancora smise di dondolarsi sulla sedia e tenne il capo fisso su di loro, finalmente aprì gli occhi opachi e grigi. 

Erano vuoti.

 Segno che la donna era cieca.

 -ti chiami Nelly, vero?- domandò ad un certo punto. 

- si signora.-

- bene Nelly, vieni un po' qui.- Jason la guardò mentre la piccola, con passo elegante e la schiena ed il capo dritti in quel momento Jason si sentiva orgoglioso e spaventato.

Da una parte non poteva che essere grato delle parole di Nelly, dall'altra non poteva perdonarsi che lei si mettesse nei guai a causa sua.

 -sali.- disse la vecchia toccandosi le ginocchia, mentre la bambina provò ad arrampicarsi per salire. Fallendo, perché la sedia era troppo alta per lei.

Jason sorrise dolcemente e la prese in braccio, come quando era arrivata ben quattro anni prima, e la appoggiò tra le ginocchia della signora.

 Non fu un grande sforzo perché era sempre stata leggerissima. 

Anche in quel momento che aveva quattro anni.

 -allora Nelly... sei più piccola del tuo fratellone, giusto?-

 -ho quattro anni meno di Jason.- fece la piccola, con un tono educato. stranamente nessuno dei due corresse la vecchietta sulla loro parentela.

 Forse perché si sentivano veramente fratello e sorella. 

-strano. Sai quando ti ho sentito parlare credevo che fossi tu la maggiore. Non tutti avrebbero il coraggio di fare ciò che hai fatto te. Dimmi Nelly, quanti anni hai?-

 -quattro signora.-.La donna fece un espressione stupita e poi si mise a ridere a crepapelle.

 - allora dimmi, come fa una signorina così piccina ad essere tanto matura?-

 -il mio papà è molto maturo, ed io voglio assomigliare il più possibile. Così un giorno potrò chiamarlo papà anche quando c'è- fece la bimba seria.

 -ah davvero? E come chiami il tuo papà scusa?- 

-lo chiamo "zio Freed"- 

-quindi...è tuo zio?-

 - il mio vero papà è morto prima che nascessi, mentre la mia mamma è morta quando sono nata... però lo zio per me è il mio papà...ma lui non vuole. Credo abbia paura di prendere il posto del mio vero papà.-

 -... sai Nelly, quando hai detto quelle cose, mi hai ricordato tanto una persona. E devo dirlo, hai fegato, e questo lo rispetto visto che in pochi avrebbero fatto quello che hai fatto tu. Quindi va bene Jason. Ora, per favore vammi a fare un the-

 fece l'anziana al giovane, che scattò verso la cucina, lasciando la bimba sulle ginocchia dell'anziana. 

-scusi signora- chiese la piccola, voltando il capino ramato dall'amico alla vecchia.

 -dimmi Nelly- 

- come si chiama, che lei non si è presentata.-

 -oh, giusto. Io sono Cristina, ma tu puoi chiamarmi Chris. Ed ora che siamo un pochino in confidenza, posso chiederti una cosa, Nelly?-

 -certo!- -Jason il the lo fa buono?-

 -lo fa buonissimo. Ma il migliore è quello ai frutti rossi.-

Proprio in quel momento il biondo fece capolino e chiese alle due che tipo di the dovesse preparare. Chris sghignazzò e rispose di volerne assaggiare uno ai frutti rossi.

 ...

-ma non potevamo prendere il treno?!- fece una scocciata Evergreen. 

-non c'è un treno che portava nella nostra destinazione, lo sai.- fece Bickslow mentre un coro di "lo sai" si levava grazie alle sue bamboline.

 Freed camminava paziente, cercando di non dare troppo peso ai compagni. 

Senza badare al fatto che la missione stava durando troppo, per i suoi gusti. Va bene che in fin dei conti ci avessero messo solo mezza giornata per completare l'incarico e dopo due giorni e mezzo stavano già rientrando a Magnolia, ma..

.era inutile girarci intorno, gli mancava Nelly.

 Stava bene?

 Era arrabbiata per il fatto che lui fosse partito, lasciandola da solo per giorni?

Aveva mangiato abbastanza? 

Era andata a dormire presto?

 Oppure aveva di nuovo passato la notte a leggere i suoi libri di magia?

 Era stata brava?

Giocava ancora con Sylvia e la piccola Cammy?

 Era felice?

 Jason stava badando a lei?

-a pensarla così tanto forse la consumi.- fece Bickslow, come se avesse letto nei pensieri del verde

 . -non so di cosa tu stia parlando-

 -oh andiamo, sei preoccupato per la tua bambina,e non provare a negarlo ti si legge in faccia.- s'intromise Ever

 – non sono preoccupato per mia nipote -  -io non capisco che tipi di problemi hai con la paternità. Insomma l'hai adottata e lei non aspetta altro di poterti chiamare papà. E tu la guardi come se fosse figlia tua., quindi qual è il problema- 

- il problema è che non sono suo padre. E non voglio sostituirlo, penso che non sia rispettoso nei confronti del suo vero padre.- 

-che è morto.- fece Bickslow

- ah beh se non vuoi farle tu da padre, penso che ci sia un altro candidato.- disse improvvisamente Luxus.

 - come?- -oh, Mira ed il vecchio dicono che Jason alle volte guarda Nelly come se fosse figlia sua... e la cosa in realtà l'ho notata anch'io.- spiegò il biondo.

 -ma...Jason ha otto anni! Che vuoi che ne sappia di come si tratta una figlia?!- disse Freed shoccato. 

.-io ti dico solo ciò che ho visto. Ed è vero che Jason alle volte si comporta da fratello maggiore e alle volte da padre con Nelly.- camminando e parlando uscirono finalmente dal bosco mentre Freed era rimasto con diverse domande.

 Decise però di concentrarsi sul tragitto per arrivare alla stazione, prendere il primo treno per Magnolia e arrivare alla gilda il più velocemente possibile.

 Poi una bancarella attirò la sua attenzione.

 Ed un idea si fece spazio sulla sua mente.

-scusatemi qualche secondo.-

 circa un quarto d'ora dopo erano sopra il treno, verso casa.

 Arrivarono a destinazione quando il cielo era rosa ed il sole stava scappando dalla luna.

 Alla gilda, stranamente non trovarono né Nelly né Jason. Quando chiesero spiegazioni al master, lui disse loro che i due bambini avevano fatto amicizia ed erano andati a trovare la loro nuova amica, ma che stavano tornando.

 Proprio mentre la mente di Freed si riempiva di scenari orribili, e Luxus stava per urlare a suo nonno, il portone si aprì per lasciare entrare i due bambini.

 Che subito si fiondarono dai genitori.

 -PA'! Com'è andato il viaggio? E l'incarico era difficile? Avete affrontato qualche cattivo?- iniziò a parlare a manetta Jason. 

Intanto Nelly sorrideva e si faceva tenere in braccio dallo zio, mostrandogli il disegno che le aveva fatto Jason e che lei aveva colorato qualche giorno prima.

 - e lo sai che il nonno mi ha fatto fare il mio primissimo incarico? Ora sono anch'io un mago a tutti gli effetti!-

 -COOOSA? VECCHIO CHE HAI COMBINATO MENTRE IO NON C'ERO?-

 - su su nipote, non ti preoccupare. Jason e Nelly sono stati ad aiutare una vecchia signora cieca per un pomeriggio.- sminuì il vecchio, mentre anche a Freed venne un infarto. 

-già! Nelly mi ha accompagnato perché non volevo lasciarla sola. Poi Chris è molto gentile, ed oggi l'ha conosciuta anche la mamma, perché ha detto che non ci potevamo andare altre volte, se non ci parlava per bene- i due uomini, mentre Ever e Bix se la ridevano dietro, osservarono per conferma la bella diavolessa. 

Ella li guardò con un segno di scuse, confermando la veridicità delle parole del piccolo. Per poco Freed non svenne con ancora Nelly in braccio.

 Dopo alcuni minuti, durante i quali Freed e Luxus si dovevano riprendere, il verde si ricordò improvvisamente cosa aveva preso alla bancarella prima di tornare.

-ah Nelly ti ho preso un regalo.- alla bimba si illuminarono gli occhi, perché adorava il fatto stesso che lo zio si fosse preoccupato per lei, l'uomo tirò fuori un nastro viola, tendente al rosa scuro. Con quello le legò delicatamente del due ciocche ribelli dietro la testa, facendo un piccolo fiocco. Nelly sorrideva e Jason li guardava con un bel sorriso, nato di riflesso per la felicità della bambina.

-papà- fece il piccolo, invitando il genitore ad avvicinarsi

si mise a sussurrare all'orecchio del padre- papà perché lo zio è così stupido?- l'adulto ridacchiò leggermente mentre il bambino continuava- finché lo zio sarà così baka vorrà dire che farò io da papà a Nelly... perché lei è la mia prima sorellina.-

Jason guardava Nelly come Alzack guardava Asuka e Sylvia, come Gildars guardava Kana ,  come Lyon guardava Victoria, come Erik guardava Cammy, come lo stesso Freed cercava di non guardare Nelly...

come un padre guarda la propria figlia 





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