π’•π’Šπ’π’ 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 οΏ½...

By lokiismysaviour

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Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, Tony Stark, anche conosciuto come il celebre Iron Man, rice... More

premessa dell'autrice
book trailer
do i call mrs potts?
you're crazy, total crazy
their soldier
who the hell is zelda?
you aren't asgardian
you've been in our lives
we are not monsters
always too many promises
deceased
not our fault
she looks like aunt meg
a living weapon
i owe you a dance
ursa minor
let 'em see this
the name suits you
her body's a perfect machine
welcome back
just my mission
we need you
trust me
legally bought
let's go to D.C.
one in a million
master of tricks
faded 0.1
faded 0.2
for you it's a welcome back, brother
don't give me hope
a lot to talk about
power of the blue cube
hi, mr stark
fight against the lord of thunder
benatar speaking
burn this place to the ground
what did the tree say?
i missed you so much
please, don't make me wait
kidnapped
we'll kill him, together
women are driving
better get going
one last time
face the evil
endgame
epilogue
spazio autrice

an infinity stone

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By lokiismysaviour

Zelda's POV

Tenni stretta la mano contro il braccio sinistro, dove era stata sapientemente avvolta una benda che copriva entrambi i punti colpiti dai proiettili. Per fortuna che non avevano intaccato le ossa, altrimenti a quest'ora non mi sarebbe bastata una semplice benda. E poi, nonostante le mie ferite riuscissero a chiudersi più velocemente, ciò non voleva dire che il processo sarebbe stato istantaneo, specialmente con danni del genere.

"Credo che tu abbia avuto torto, Zelda. O perlomeno in parte." proruppe Steve sedendosi di fianco a me, per terra, con la schiena poggiata contro la parete del Quinjet.

"Intendi sul fatto che era una trappola? Non puoi negare che non lo fosse." risposi voltandomi verso di lui.

"Il fatto è che... Non era solamente una trappola. C'era altro, e non faceva parte di questo mondo."

"Non ti seguo, Steve. Spiegati."

Anziché cercare di darmi spiegazioni a parole, prese un tablet posato di fianco a lui ed avviò un video: esso mostrava un liquido rosso che irradiava una luce dello stesso colore, chiusa in un cilindro trasparente. In sottofondo, riuscivo a sentire un mormorio continuo.

"Sarebbe?" domandai perplessa.

"Una Gemma dell'Infinito. Quella della Realtà, per l'esattezza. È l'unica Gemma fluida, ma può diventare solida."

"Dove hai trovato questo video?"

"Era all'interno di un USB che abbiamo trovato per terra. Abbiamo trasferito il suo contenuto nel nostro database per analizzarlo con calma. Dopo che Thor ha ucciso Thanos, le Gemme dell'Infinito sono sparite nel nulla, ovviamente trannne quelle di Visione e Strange. È la prima volta che ne vediamo una da allora." replicò il Capitano mettendo da parte il tablet.

"Le persone in sottofondo... Parlano russo. C'entra l'HYDRA in tutto questo, non è vero?"

"Credo di sì. Tu e Bucky dovrete aiutarci."

Sospirai leggermente, osservando il buio della notte costellato solamente dalle stelle, sparse come migliaia di granelli di sabbia luminosi nel cielo nero. "Faremo del nostro meglio." assicurai a Steve con l'accenno di un sorriso.

Dopo un po' il Quinjet rallentò e cominciò a richiudere le ali su stesso, scivolando lungo la pista che lo avrebbe fatto rientrare nella Torre. Il Capitano si tolse l'elmetto blu scuro e recuperò il suo scudo per sistemarselo dietro le spalle. Presi le mie armi e me le agganciai alla cintura e dietro le scapole con il braccio sano, così da non sforzare troppo quello ferito.

Scendemmo dal velivolo non appena la pancia di esso si aprì, rivelando l'interno della Torre. Steve ci ordinò di andarci a cambiare e poi di tornare tutti in salotto per una ricognizione generale; ero stata l'unica alla quale aveva mostrato il video, e quindi doveva farlo vedere anche gli altri.

Presi l'ascensore e arrivai nella mia stanza, crollando sul letto esausta. "Jarvis, secondo te si possono riparare due fori di proiettile su un tessuto simile?" chiesi riferendomi alla manica del giubbotto.

"Non dovrebbe essere un problema riportarla allo stato originale, Caporale."

"Perfetto, grazie."

Mi alzai a fatica dal letto ed entrai nel bagno, togliendomi per primo i guanti neri e poi con più cautela il resto dei vestiti.
Tolsi la benda piena di sangue, ormai secco, e guardai le due cicatrici che si erano appena formate al posto dei due buchi di proiettile. Terminai di spogliarmi e aprii lil rubinetto della doccia, fiondandomi sotto l'acqua fredda. Pulii tutto il sangue che era rimasto sulla mia pelle e mi lavai i capelli per rimuovere l'odore acre di bruciato che avevano assorbito dall'esplosione.
La mia mente era completamente svuotata, come se stessi cercando di proteggermi dai miei stessi pensieri, e forse era un bene. Lasciai che l'acqua scivolasse sulla mia pelle martoriata dalle cicatrici, una volta mimetizzate dal colorito diafano dovuto alle numerose ibernazioni – tuttavia, ora che ero tornata ad avere una carnagione rosea e più naturale, erano perfettamente visibili. Il problema della rigenerazione accelerata dei tessuti era che non si ricostruivano mai perfettamente bene, o perlomeno non sempre, e di conseguenza lasciavano cicatrici in ogni punto colpito.

Uscii dalla doccia, mi avvolsi in un asciugamano e andai a prendermi dell'intimo, una t-shirt e dei leggins da indossare, per poi tornare nella stanza nei piani superiori, lasciando che i capelli si asciugassero naturalmente.

Probabilmente aspettavano solo me, perché erano già tutti riuniti e seduti sui divani. "Scusate, ci ho messo troppo." borbottai andando a prendere posto fra Sam e Bucky.

Steve mostrò il video a tutti, accettando considerazioni personali e opinioni. Mi persi nei miei pensieri, cercando di trovare un pizzico di logica nelle azioni dell'HYDRA: avrebbero voluto prendere possesso di tutte le Gemme dell'Infinito? Questo voleva dire che si metterebbero anche sulle tracce di Visione e Stephen Strange. Che cosa avrebbero dovuto farci, se le avrebbero acquisite tutte? Questo piano misterioso avrebbe coinvolto anche me oppure Bucky? O magari entrambi?
Non sapevo che cosa pensare. Quando io ero ancora sotto il loro controllo più assoluto, l'unica Gemma che importasse loro veramente era quella della Mente e, qualche tempo prima, quella dello Spazio.

All'improvviso vidi tutto nero, come se un velo oscuro fosse caduto sul mio viso. Qualcuno rise in una maniera tale da farti accapponare la pelle. «Illusa!» sentii gridare nella mia testa un uomo, parlando in russo. Un lampo mi illuminò la visuale, solamente per mostrarmi mio fratello e i miei amici morti. Poi tornai a vedere il buio.

"Zelda, sei fra noi? Stai bene?" mi riscosse Bucky, scuotendomi leggermente il braccio.

"Dobbiamo chiamare Wanda." mormorò Steve, ma la sua voce era lontana e ovattata.

"L'ho appena fatto." replicò la voce di Bruce.

Strizzai gli occhi e tornai a vedere l'ambiente familiare della Torre. "Ah, ehm... Sì, ci sono."

"Rilassati, Tigre." proseguì Tony facendo un cenno con la testa nella mia direzione.

Portai lo sguardo sulle mie mani, dove le unghie si erano conficcate così tanto nei palmi tanto da farmi uscire un rivoletto di sangue da ogni mano. E poi ero in piedi, in posizione di combattimento, e non ricordavo neppure di essermi alzata. Tornai a sedere, schiudendo i pugni e accavallando le gambe.

"Eri come in trance. Sei sicura di stare bene?" insistette Natasha.

Annuii in modo poco convincente e spostai la mia attenzione su Bucky. Era preoccupato per me, lo vedevo dal suo sguardo, ma non sembrava aver avuto la mia stessa allucinazione. Gli rivolsi l'accenno di un sorriso rassicurante, ma ero sicura che non gliel'avevo data a bere.

"Allora direi di... Continuare." propose Steve sistemandosi le maniche della camicia azzurra che stava indossando.

Annuii nuovamente, cercando di focalizzarmi solo sulle sue parole e quelle degli altri, con scarso risultato.

"Qualcuno può tradurci quello che stanno dicendo in sottofondo?" si intromise Bruce.

Ascoltammo di nuovo il video e fu Bucky a parlare. " 'Ce l'abbiamo! Abbiamo appena iniziato il nostro cammino verso la redenzione e dovremmo mettercela tutta per trovare le altre.'" tradusse velocemente con tono cupo, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e il mento sui pugni chiusi.

"Si riferiscono alle altre Gemme, senza dubbio. Ma come hanno fatto a trovare l'Aether? Non ci sono Convergenze per i prossimi tremila anni, e Ovunque è stata distrutta." chiese Thor corrucciando le sopracciglia.

"Dovremo capirlo. Nel frattempo, abbiamo chiamato Visione e Wanda. Arriveranno fra poco." constatò Sam. Le porte dell'ascensore si aprirono per rivelare una ragazza dai capelli mossi ed un essere dalla pelle rossa, con una tuta grigia, un mantello giallo e una gemma scintillante dorata sulla sua fronte. "Mi correggo, sono appena arrivati." aggiunse.

"Un piacere rivedervi." li accolse Natasha.

Mi alzai in piedi quando la ragazza mi porse la mano.

"Mi chiamo Wanda Maximoff. Ho sentito parlare di te." mi comunicò la castana con tono deciso, ma dopotutto gentile.

"E io di te, Wanda. Zelda Wyatt." replicai stringendole la mano e spostando lo sguardo sull'essere al suo fianco. Poteva considerarsi un uomo? Forse sì."

"Sono Visione, un intelligenza artificiale capace di avere emozioni e comportamenti umani." si presentò l'altro, porgendomi a sua volta la mano. Gliela strinsi, leggermente stupita; aveva la stessa voce di Jarvis, solamente... Più umana, se possibile.

"Quella che hai sulla fronte è la Gemma della Mente?" chiesi senza troppi giri di parole.

"Si, è la fonte della mia conoscenza e della mia forza. Senza di essa non potrei vivere." mi rispose Visione.

"Sono terribilmente dispiaciuto, dico davvero, non volevamo interrompere la vostra luna di miele come dei guastafeste, ma è per la vostra sicurezza." intervenne Tony, e non so perché ma notai una punta di sarcasmo nel suo tono di voce, che sperai che i due sposini non cogliessero.

"Sarebbe finita fra due giorni, in ogni caso. Abbiamo un nuovo Thanos in circolazione?" domandò Wanda sbrigativa, incrociando le braccia al petto e scrutando il liquido color cremisi, in pausa sullo schermo del televisore.

"Più o meno. Questa volta è un'organizzazione terroristica a volersi impossessare di tutte e sei le Gemme." spiegò Steve, lanciando un occhiataccia a Stark, che roteò gli occhi con un sospiro.

"Di quante, sono già in possesso?" proseguì Visione.

"Solo quella della Realtà." affermò Thor.

"Per questa sera direi che basta così. Decideremo sul da farsi fra qualche giorno, dopotutto abbiamo Visione qui con noi, ora, e Strange ha già messo in sicurezza il Santuario." concluse Steve congedandoci. Feci per alzarmi e andare via, ma quest'ultimo mi afferrò per il braccio con delicatezza. "Aspetta, tu e Wanda no." mi disse facendo cenno alla ragazza di avvicinarsi.

Conoscevo i suoi poteri e di cosa era capace, ma non ne ero affatto intimorita.

"Steve, sto bene, davvero." cercai di dissuaderlo, senza successo.

"Prima ti sei completamente estraneata da noi – e hai avuto quella reazione violenta. Wanda, riesci a vedere nella sua mente?" disse prima riferendosi a me e poi all'altra.

La ragazza avvicinò a me e, dalla punta delle sue dita, uscirono dei piccoli fili scarlatti che si insinuarono nella mia tempia destra. Le sue iridi azzurre presero una leggera sfumatura rossa, ma tornarono subito al loro colore naturale quando lei balzò all'indietro. "Ah!" gridò portandosi una mano alla fronte, sbattendo più volte le palpebre e strizzando gli occhi come in preda ad un dolore fastidioso.

Steve e io ci avvicinammo a lei, per aiutarla a tenersi in piedi. "Wanda, stai bene? Che cosa hai visto?" le domandò Cap mentre la ragazza si rimetteva composta, continuando a reggersi la testa.

"I tuoi... I tuoi pensieri sono... Vivi. È come se fossero vivi, mi respingono e mi attaccano. Mi dispiace Capitano, non riesco a fare nulla." si scusò la rossa, scuotendo la testa e camminando via verso i piani inferiori.

Abbassai lo sguardo e seguii i passi di Wanda per andare verso la mia stanza.

"Zelda." mi chiamò da dietro Steve, facendomi voltare.

"Dimmi." replicai tranquilla, per niente scossa dalla rivelazione della ragazza. L'HYDRA aveva ancora potere su di me e il mio cervello, quindi non mi ero meravigliata troppo.

"Mi dispiace di non poterti aiutare."

"Non devi essere dispiaciuto. Me la saprò cavare da sola, con questa storia." gli assicurai.

"Buonanotte."

"Buonanotte, Rogers." conclusi con un piccolo sorriso, prima di voltarmi e prendere l'ascensore.

-

TAN TAN TAAAAN
Che plot twist, signori! L'HYDRA ha già una Gemma dell'Infinito, chissà come avranno fatto a trovarla 🤔.
Questo capitolo è stato abbastanza complicato da scrivere, non sono brava a far interagire tante persone tra loro :").
Spero vi sia piaciuto il capitolo e ci sentiamo alla prossima uwu!

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