Profondi come il mare

Por darknessbright_

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Nathan Walker è tutto quello che ogni ragazza desidera: impertinente, carismatico e senza dubbio bellissimo... Mais

PERSONAGGI
CAPITOLO 1 - ELIZABETH
CAPITOLO 2 - ELIZABETH
CAPITOLO 3 - NATHAN
CAPITOLO 4 - ELIZABETH
CAPITOLO 5 - NATHAN
CAPITOLO 6 - ELIZABETH
CAPITOLO 7 - ELIZABETH
CAPITOLO 8 - ELIZABETH
CAPITOLO 9 - NATHAN
CAPITOLO 10 - ELIZABETH
CAPITOLO 11 - NATHAN
CAPITOLO 12 - ELIZABETH
CAPITOLO 13 - ELIZABETH
CAPITOLO 14 - ELIZABETH
CAPITOLO 16 - ELIZABETH
CAPITOLO 17 - NATHAN
CAPITOLO 18 - ELIZABETH
CAPITOLO 19 - NATHAN
CAPITOLO 20 - ELIZABETH
CAPITOLO 21 - NATHAN
CAPITOLO 22 - ELIZABETH
CAPITOLO 23 - NATHAN
CAPITOLO 24 - ELIZABETH
CAPITOLO 25 - ELIZABETH
CAPITOLO 26 - NATHAN
CAPITOLO 27 - NATHAN
CAPITOLO 28 - ELIZABETH
CAPITOLO 29 - NATHAN
CAPITOLO 30 - ELIZABETH
CAPITOLO 31 - ELIZABETH
CAPITOLO 32 - NATHAN
CAPITOLO 33 - NATHAN
CAPITOLO 34 - ELIZABETH
CAPITOLO 35 - ELIZABETH
CAPITOLO 36 - NATHAN
CAPITOLO 37 - NATHAN
CAPITOLO 38 - ELIZABETH
NUOVA COPERTINA
CAPITOLO 39 - ELIZABETH
CAPITOLO 40 - NATHAN
CAPITOLO 41 - NATHAN

CAPITOLO 15 - NATHAN

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Por darknessbright_

*** Il freddo meschino dell'inverno si infila in camera mia da una piccola fessura che ho lasciato aperta sul balcone davanti a me. Guardo velocemente la sveglia sul comodino.

- 4:45 -

Attorno a me un silenzio penetrante e rumoroso. Scosto mal volentieri la coperta morbida che fa da scudo al freddo gelido che continua impassibile a farsi strada nella stanza. Mi adatto al buio velocemente e decido di alzarmi: devo chiuderla se voglio dormire. Una volta in piedi mi dirigo a passo incerto verso il balcone, un soffio ghiacciato m'incrina la pelle, mi vengono i brividi. Metto le dita attorno alla maniglia e chiudo. Ora sono completamente sveglio. Attorno a me il buio totale. Il passaggio dal caldo del mio letto all'Antartide nella stanza fa svegliare d'un tratto la mia vescica: devo andare in bagno. Esco da camera mia e percorro il lungo corridoio senza fare troppo rumore, non voglio svegliare mia madre. Il suo profumo invade l'aria attorno a me appena passo davanti camera sua, come al solito. Tiro dritto fino al bagno, non posso più aspettare. Qualche minuto dopo sono fuori e di nuovo in corridoio, cammino piano. Il silenzio profondo della notte un po' mi mette a disagio, riesco a sentire perfettamente il battito regolare del mio cuore. Prima di andare in camera mia mi appoggio contro lo stipite della porta della camera di mia madre e sorrido, mi piace guardarla dormire e pensare che tocca a me prendermi cura di lei adesso. Sono pur sempre l'uomo di casa, lo dice sempre. Ha i capelli biondi sparsi sul cuscino, mi da le spalle totalmente avvolta in una coperta color panna, solo un piede sfugge da quell'abbraccio. Decido istintivamente di coprirla come lei ha fatto con me in tutte le notti fredde come questa. Ora tocca finalmente a me. Mi avvicino lentamente al letto e afferro una parte di coperta, nel coprirla la mia mano tocca il suo piede involontariamente. È ghiacciato. Troppo ghiacciato anche per il freddo di questa stagione. Poggio la mano aperta un po' più in alto, sul polpaccio. Ancora ghiaccio. «Mamma» dico improvvisamente preoccupato, la scuoto appena. Non si muove. Faccio velocemente il giro del letto e mi posiziono davanti a lei con l'ansia che regna sovrana al centro del mio petto. «Mamma» dico a voce alta afferrandole il braccio. Non si muove. Il mio cuore rallenta come i secondi di quell'esatto momento mentre la scuoto con forza. Non si muove. «M-mamma...» la mia voce è incrinata e troppo alta quando avvicino il viso al suo, trattengo il fiato. Il silenzio incombe pericoloso su di me e mi confessa piano la sua tragica verità: è lui tutto quello che mi rimane, il mio compagno di vita d'ora in avanti. Lei non respira, e nemmeno io. Le scopro in fretta il petto che resta immobile mentre il mio sale e scende in una corsa infernale. Tutto quello che è successo dopo è per me un film muto di cui ero l'unico spettatore... ***

Apro gli occhi di scatto con il fiato corto, il cuore a mille, assaltato dai brividi e in una pozza di sudore. Niente di nuovo per me. Mi sveglio così almeno una volta a settimana e me lo porto dietro inevitabilmente tutto il giorno. Penso sia la punizione che mi spetta per essere lo stronzo egoista che sono. O forse è solo la vita che si prende gioco di me allietandomi con il momento peggiore che ho vissuto per ricordarmi che quel silenzio assordante è sempre lì ad aspettarmi e ansioso di rivedermi.

Andrew dice che si tratta di trauma e io colgo sempre l'occasione per ricordargli di farsi i cazzi suoi. Mi alzo dal letto di cattivo umore e con quel rumore fastidioso che mi ronza in testa. Sarà una giornata del cazzo.

A confermare la mia previsione ci pensa Elizabeth poco dopo quella stessa mattina.

In realtà le cose tra di noi sono esattamente allo stesso punto degli anni precedenti, se non fosse per la fissazione che ho preso per osservare i suoi movimenti. Forse la guardo più del dovuto.

Lei comunque dopo il nostro pacifico discorso su Amber e su quanto fossi tossico per lei non mi ha rivolto più la parola. Ci siamo visti tutti i giorni, oltre che al Lee's con i ragazzi e suo fratello, e lei a stento m'ha guardato.

Credo che la questione di Amber l'abbia fatta dare di matto e l'espressione contrariata che aveva sul viso mentre la sua amica mi corteggiava mi ha fatto passare la notte in bianco. Il suo viso e il modo in cui si tormentava i capelli mi hanno mandato fuori di testa...

Un'altra cosa che sta per mandarmi fuori di testa e purtroppo non nello stesso senso figurato dell'espressione precedente, è Matt sonounidiotainsignificante Doyle.

Da quando Elizabeth ha iniziato a fare con me il gioco del silenzio sono costretto a vederlo tutti i giorni.

Questa mattina però non sono dell'umore giusto per sopportarlo.

Il fato, o sempre l'ironia simpatica che accompagna la mia esistenza, mi da il buongiorno con un vomitevole bacio tra Elizabeth e Matt.

La rabbia rimasta sopita in me dal risveglio sembra essersi destata e si diffonde ora rapida nel petto. Tendo immediatamente le spalle mentre le labbra carnose di Elizabeth si scontrano con quelle dell'idiota. Trattengo il respiro immobile davanti a quella scena di cui non sono protagonista.

«Vi spostate o devo aspettare ancora per molto?» la mia voce è dura e non riesco a smettere di guardarli. Beth ha un sussulto, lo stronzo invece sembra essere soddisfatto. Come se baciarla lo rendesse meno insignificante, in realtà forse lo rende solo più fortunato.

Il rumore che mi tiene compagnia mi intima e mi implora di cancellargli quel sorriso dalla faccia. Un pugno ben assestato e il casino finisce.

«Non mi sembra che tu non possa passare» dice lo stronzo in un improvviso slancio, avrà mangiato pane e coraggio a colazione.

Ora lo ammazzo e vediamo se parla ancora.

Poi Elizabeth posa la mano sul braccio di Matt evidentemente preoccupata dalla mia possibile reazione e scorgere quello sguardo timoroso placa la mia voglia di ucciderlo.

La mia reazione sarebbe eccessiva, lei penserebbe che sono pazzo e io non voglio metterle paura. Sono uno stronzo ma odio spaventare le donne.

Ho rivolto la mia attenzione a lei e le ho intimato di baciarsi altrove ma lei ha fatto l'esatto opposto e l'ha baciato di proposito. Stronza.

Tutta la mia pazienza si è dissolta in un attimo e sono andato via come una furia per evitare scenate. Al diavolo lei e quel deficiente, se lo tenga pure.

Per il resto della giornata ho ignorato la sua esistenza ma il suo profumo non ha fatto altro che alimentare la mia rabbia. Lei, siccome fa sempre la cosa giusta al momento giusto, si è improvvisamente ricordata che esisto.

Al termine della mattinata ha iniziato a parlarmi del progetto e dei suoi fottutissimi crediti, come se m'importasse qualcosa.

All'improvviso mi ha toccato il gomito con gentilezza in quel gesto apparentemente insignificante agli occhi suoi e di tutti, non ci ho visto più. Dovevo allontanarmi da lei.

Le ho intimato di non toccarmi, di lasciarmi in pace, ma lei è maledettamente testarda...

Mi ha seguito a casa nonostante sembrassi un folle appena scappato da una clinica riabilitativa e la giornata è precipitata. Da quel momento tutto è cambiato.

Quando è entrata in casa mia ha inspirato forte e ha rilassato le spalle.

Vederla lì ha interrotto per qualche momento l'angoscia di quella mattina, il silenzio che mi perseguita e la gelosia che mi stringe e mescola ancora lo stomaco. L'ho guardata attentamente, i capelli sciolti sulle spalle di un colore troppo rassicurante e un profumo che mi uccide.

È davvero bellissima.

Penso a Andrew e al premio di miglior amico dell'anno quindi prendo fiato e la sorpasso. Lei mi blocca il polso.

Non so dirvi esattamente cosa sia successo dopo.

Credo di essere impazzito perché lì in casa mia sembrava occupasse il posto giusto, perché ho ripreso a respirare quando le mie mani sono finite nei suoi capelli. L'ho sfiorata lentamente, e tutta la rabbia è scivolata via, fuori da me. Ho poggiato la fronte contro la sua e per qualche secondo mi sono sentito meno solo, il rumore del suo respiro ha annientato quel maledetto silenzio. Distrutto in un istante.

I suoi occhi mi hanno confermato che la voglia di toccarla che sento non è solo la mia, che il suo corpo mi vuole come la voglio io.

«Dimmi che mi odi» l'ho quasi implorata, doveva dirmelo per darmi la forza di riflettere e non buttare l'amicizia di una vita in un secondo.

«Ti odio Nathan Walker, più di quanto tu possa immaginare...» la sua voce è un sussurro e sortisce l'effetto contrario a quello che speravo.

Questo basta al mio cuore difettato per iniziare a battere. I suoi occhi, il tono e l'aria spaesata che ha mi fanno sorridere. Credo di non aver mai sentito frase più bella e per la prima volta in sei anni, mi sento al posto giusto.

Al diavolo Andrew Gray e le mie maledette buone intenzioni.

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PER TUTTI I LETTORI, SÍ... PROPRIO PER TE

Ti ringrazio per essere arrivato fin qui, anche il capitolo quindici è terminato.

La vostra opinione per me è molto importante e sarei molto contenta di sapere cosa vi piace e cosa invece non vi piace di questo capitolo e della mia storia in generale. I vostri consigli mi aiuterebbero a migliorare.

Se ti è piaciuto lascia una ⭐️

Tornerò presto con un nuovo capitolo, stay tuned ! 👋🏻

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