Qualcosa di speciale

By mitimart

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⚠️IN REVISIONE: I capitoli con "•" sono quelli revisionati⚠️ Scarlet , è una ragazza normalissima che vive ne... More

Prologo
1.Però è bello.•
2.Inizio ad andare nel panico.•
3.Che cosa ho fatto.•
4.Noah.•
5.Non è stata una buona idea.•
6.Josh.•
7.Doccia.•
8.Federico.•
9.A piccoli passi.•
10.È fatta.•
11.Ho esagerato.•
12.Kyle e il vento.•
13.Che cosa mi succede?•
14.Far scattare una molla.•
15.Simulazioni.•
16.Fa male.•
18.Tempo perso.•
19.Punto di partenza.•
23.non avere paura di me.
24.Lei era il mio mondo.
25.pensaci bene.
26.Oh si invece
27.Un buco in testa
28.Mi ha fregata.
29.Non cel'ho fatta.
30.È tutta rossa.
31.Non farcene una colpa.
32.È off limits.
33.Jenna
34.Perchè?
35.Cimice
36.Cosa te lo fa pensare?
37.Era un mio amico
38.Cipolla?
39.Saltiamo tutti in aria
40.Non.dire.niente.
41.Mi sciolgo.
42.Non dire cazzate.
43.Smentisci
44.È bella.
45.È pazzo.
46.Natale (pt. 1)
47.Lontano.
48.Timmy e Timothy
49.Natale (pt.2)
50.Fratello?
51.Will
52.Lei è il male.
53.Asylìa
54.Ma che succede?
55.diceva di amarla.
56.Cosa devo ricordare?
57.Zecca
58.Lontana da te.
59.Non dovevi venire.
ATTENZIONE
60.Ma è solo un secondo.
61.Pollicina
62.Ancora.
63.Marilyn
64.Shaw
65.Non è reale.
66.Ma sentilo
67.Porta chiusa
68.Cameron
69.Dopo domani
70.Voglio tornare a casa
71.Cosa sta succedendo
72.Non guardarti in dietro
Epilogo
Sono viva & nuova storia

17.Grazie.•

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By mitimart

"Ma come faccio ad utilizzarli?"
Chiedo in un impeto di coraggio facendo voltare nuovamente Cameron nella mia direzione.
Non so quanto tempo sia passato esattamente ma sembrano anni che siamo qui immersi nel silenzio tombale mentre lui guarda fuori dalla finestra non volendomi lasciare da sola ma nemmeno "soffocarmi" con la sua presenza.
"Vorresti utilizzarli?" Mi risponde voltandosi con tutto il corpo nella mia direzione e incrociando le braccia al petto; il suo sguardo ha un qualcosa di severo come a volermi dire che questa è una pessima idea e che non posso farlo.
Perché no?
"Non lo so... insomma è comunque qualcosa dentro di me che a quanto pare non riesco a controllare, magari se mi dici come usarli la cosa sarà meno "distruttiva"?" Continuo leggermente titubante ed evitando di guardarlo direttamente negli occhi, è una semi verità in realtà; il vero motivo è semplicemente il fatto che se riuscissi a prendere il controllo di questo potere magari riuscirei anche scappare per tornare a casa.
Tuttavia questo Cameron non lo deve sapere.

Mi guarda e non sembra per nulla convinto dalle mie parole, per un attimo comincio a pensare di non essere stata per nulla brava a nascondere il mio vero obbiettivo iniziando a sentire un leggero velo di sudore impregnarmi i palmi delle mani, sto per ritirare tutto e scusarmi per non aggravare la situazione ma la sua voce mi precede
"Vedi... il fatto che tu sia stata tutto questo tempo a sopprimere questa energia che tieni dentro di te, a tenerla nascosta, senza nemmeno saperne l'esistenza rende il tutto molto più difficile. Non si impara subito a controllare i propri poteri; ci vuole tempo e tanto controllo. Per questo il metodo più comune per farli uscire fuori é stimolare l'emozioni, in particolare la rabbia" comincia a spiegare prendendo tutta la mia attenzione.
Quindi durante la simulazione cercavano di farmi arrabbiare?
"Il tuo potere aveva cominciato ad uscire fuori già prima della simulazione, questo sempre a causa della tua fragilità emotiva; probabilmente non avevi mai provato nulla del genere prima d'ora e questo ha fatto si che quella piccola barriera, che impediva al tuo potere di fuori uscire deliberatamente fino ad adesso, si distruggesse lasciandolo libero. Probabilmente per un tentativo di auto difesa." Si avvicina di qualche passo per poi abbassarsi alla mia stessa altezza piegandosi leggermente sulle ginocchia.

"La cosa che però non mi spiego è: come mai avevi questo blocco? Non è cosi comune e in più dietro a queste cose c'è sempre una motivazione esterna."
Fa una leggera smorfia come se fosse indeciso sulla prossima mossa da fare, poi noto la sua mano infilarsi nella tasca destra della felpa e tirare fuori un pezzo di carta; lo posiziona sotto il mio naso mostrandomi l'immagine che c'è raffigurata e-
"Conosci questa donna?" Mi chiede.
Socchiudo leggermente la bocca spalancando gli occhi nel vedere la foto; è una delle tante attaccate suo muro di camera mia che raffigura me da bambina insieme a mia madre.
Perché ce l'ha lui?
"Dove l'hai presa?" Rispondo riportando lo sguardo sul suo volto che è leggermente corrucciato
"L'ho portata con me dopo che ti siamo venuti a prendere quel giorno, chi è lei?" Insiste facendo un secondo cenno verso la foto.
Rifletto un secondo prima di rispondere
"È mia madre" dico non sottolinenando il fatto che è quella morta ma comunque non sembra un dettaglio rilevante dato che Cameron annuisce lentamente prima di rimettersi la foto in tasca.
"Comunque l'unico modo per utilizzare i tuoi poteri è farti arrabbiare, o comunque farti perdere il controllo delle tue emozioni. Se adesso cominciassi a pensare ininterrottamente al tuo potere nella speranza di utilizzarlo non funzionerebbe, devi riuscire a trovare l'input in modo da farlo uscire ma allo stesso tempo controllarlo." Riprende il discorso precedente con totale disinvoltura.
"Inoltre devi scoprire di cosa si tratta."

"In che senso?" Mi sistemo in modo da essere completamente seduta e senza la coperta sopra le mie gambe.
Di cosa si tratta?
"Vedi ;come il potere di Josh è il teletrasporto mentre quello di Fede è la capacità di prevedere il futuro, bisogna capire in cosa consiste il tuo. Ben ha detto che ha visto un laser colpirci, sono abbastanza sicuro che provenisse dai tuoi occhi ma potrebbe essere partito anche dalle mani. Inoltre scoprendo quale sarebbe questa tua capacità riusciremmo anche a capire come controllarla per evitare che si ripeta quel piccolo... inconveniente."  Spiega gesticolando leggermente e mettendosi seduto anche lui sul letto di fianco a me.
"E come faccio a scoprire di cosa si tratta?" Gli domando allora mentre continua a guardarmi come se fosse in attesa di qualcosa.
Nemmeno io so che cos'è
"Sicuramente devi basarti su quello che provi quando sentì che sta per "esplodere", mi hai già parlato di una strana sensazione ecco già da quello si possono capire diverse cose. Esattamente cosa senti?" Mi chiede guardandomi dritta negli occhi
"La maggior parte delle volte è solo ... bruciore, si propaga per tutto il mio corpo e mi sento la pelle in fiamme però il peggio è quando arriva agli occhi ; lí diventa insopportabile." Gli spiego vedendolo annuire come se fosse una cosa completamente normale.
Non lo è
Per niente

"Ecco qui il cerchio si restringe; se senti bruciore non è sicuramente un potere legato all'aria o all'acqua, nè qualcosa che riguarda il controllo emotivo-"

"Quella volta in cui mi hai detto che gli altri erano andati a Denver per fare rifornimento avevo capito che mi stavi mentendo. Lo so , ne sono sicura; era una bugia." Lo interrompo vedendolo serrare la mascella e serrare le labbra in una linea, si passa una mano tra i capelli rilasciando un sospiro rumoroso.
"Okay. Va bene, non riguarda sicuramente l'aria o l'acqua; Ben ha visto un laser e tu hai detto che quando il bruciore arriva ai tuoi occhi diventa insopportabile, questo conferma la mia teoria. Il presunto laser parte dagli occhi, è già qualcosa.
Hai mai provato qualcos'altro oltre a quel bruciore?" Continua.
Ci rifletto un attimo e sinceramente si; ogni qual volta che capita di fissarti dritto negli occhi un'altra sensazione si propaga per tutto il mio corpo.
Per questa non riesco ad identificarla; so che semplicemente c'è.
Deciso di tralasciare questo dettaglio quando me ne viene in mente un altro
"Non è sempre ... brutto-nel senso, non fa sempre male oppure da fastidio; alcune volte il calore che sento è come un tepore piacevole che si irradia per tutto il mio corpo, però questo non è mai arrivato agli occhi nè è mai diventato... troppo" gli spiego, lo vedo corrugare le sopracciglia in un cipiglio confuso ed aprire la bocca un paio di volte prima di rispondere
"Quando ti è successo?"
E lì mi vengono in mente le poche volte in cui quel tepore ha fatto la sua comparsa e si ricollegano tutte a-
Lui
Oh.

Aggrotto le sopracciglia a mia volta cercando qualsiasi altra situazione per fargli un esempio ma oltre a Cameron non sembra esserci altro.
"Non lo so" mento iniziando a cercare da sola un risposta a questa... cosa.
"Non lo sai?" Ribatte lui con tono scettico e guardandomi un sopracciglio alzato per niente convinto dalle mie parole.
"Non è successo molte volte... in più è stato solo qualche secondo. Nulla di più" continuo allora mordendomi nervosamente il labbro inferiore e distogliendo lo sguardo.
Sento il suo sguardo su di me e sono convinta che continui a non credermi.
Tuttavia non indaga oltre
"Altre sensazioni strane?" Dice infatti, scuoto la testa in segno di negazione riportando gli occhi sul suo volto e vedendolo annuire
"Comunque per capire di cosa si tratta faremo altre simulazioni, adesso il peggio teoricamente è passato; non ci saranno più disastri simili essendo che comunque ormai è uscito definitivamente." Mi spiega alche un dubbio che avevo tralasciato fino ad adesso mi colpisce come uno schiaffo.
"Hai detto che vi ho colpiti con un laser?" Gli domando vedendo poi le sue sopraccigli aggrottarsi in un'espressione confusa
"Si?" Risponde facendomi strabuzzare leggermente gli occhi
"E gli altri stanno bene? State bene? Ho procurato danni a qualcuno?" Comincio a chiedere a raffica sentendo il panico propagarsi, sebbene la mia voglia di scappare sia davvero tanta e facendone fuori un paio la cosa risulterebbe semplificata, non farei mai davvero del male a qualcuno di loro.
Loro non ne hanno fatto a me
Per adesso
Cameron mi fissa come se mi fossero spuntate tre teste prima di vedere le sue labbra piegarsi in un sorriso che non riesco ad interpretare, scuote leggermente la testa prima di rispondere.
"A quanto pare Fede aveva avuto una visione su quello che sarebbe successo; così siamo riusciti a spostarci in tempo prima di essere effettivamente colpiti." Dice con uno sguardo non proprio rassicurante, decido comunque di fidarmi e non indagare oltre.

Il silenzio cade nella stanza ma nessuno dei due sembra aver intenzione di parlare
Le mie domande sembrano essere finite, a parte quelle di cui so già che non avrò alcuna risposta, in più la situazione mi sembra abbastanza chiara; durante la simulazione hanno cercato ti farmi arrabbiare mettendomi davanti Ben nel corpo di mia madre, sono riusciti a ricrearla tramite la foto e sono anche riusciti a tirare fuori il mio potere.
Effetti indesiderati a parte.
"Quindi l'unico modo per utilizzarlo è ... perdere il controllo?" Ridomando giusto per fermare il flusso dei miei pensieri e rompere questo silenzio tombale, lo vedo scuotere la testa leggermente in segno di negazione
"È l'unico modo per tirarlo fuori , per controllarlo invece devi raggiungere un certo livello di empatia; riuscire a stare calma per non perdere il controllo." Ripete, annuisco e mi torna in mente quello spiacevole inconveniente avvenuto quando ho tentato di scappare; quindi lì qualcuno di loro aveva perso il controllo?
Succede anche a chi è abituato a gestire i propri poteri?

"È così che voi riuscite a controllarli? Diventate completamene impassibili per evitare di esagerare?"  Gli chiedo allora vedendo la sua espressione farsi corrucciata per alcuni secondi.
Troppe domande?
"È diverso; noi li controlliamo perfettamente e riusciamo ad utilizzarli senza dover scaturire nessun tipo reazione emotiva. Tuttavia quando siamo arrabbiati oppure tristi, magari anche felici, può succedere che quella parte di noi soccomba e ci faccia perdere il controllo. Non succede spesso , o meglio, cerchiamo di non farlo succede però non é impossibile; siamo umani dopotutto."
È questa sua ultima frase è intrisa di un pizzico di amarezza, forse involontaria o forse no.
Anche il suo sguardo si fa leggermente cupo per pochi attimi prima di tornare normale, vorrei chiedergli perché di questo suo piccolo momento di sconforto che probabilmente lui crede che non abbia minimamente notato. Tuttavia non lo faccio perché probabilmente me ne uscirei con frasi che non aiuterebbero minimamente la situazione; me ne ero quasi dimenticata che anche loro avessero effettivamente dei sentimenti, un cuore che magari appartiene a qualcuno da cui torneranno quando tutto questo sarà finito.
Una famiglia magari

In realtà, forse, mi capiscono più di quanto immagino.
Decido di non indagare comunque.
"Ti è mai successo?" Gli chiedo invece portandomi le ginocchia al petto e circondandole con le braccia, il mento appoggiato su esse mentre osservo l'espressione pensierosa di Cameron
"Si, non troppe volte ma è successo. Abbiamo avuto a che fare con persone che non erano minimamente collaborative; persone come te che avevano un potere che però risultavano molto difficili da... trattenere. In quei casi è difficile rimanere calmi e cercare di non farsi prendere dalla rabbia per diversi fattori."
E dopo questa sua risposta un piccola luce di speranza mi fa brillare gli occhi; se hanno avuto a che fare con altre persone oltre a me vuol dire che poi queste persone le hanno riportate a casa? Quindi è così che funziona; mi fanno fare pratica con il mio potere poi mi lasciano libera per andare a cercare il prossimo obbiettivo?
Allora basta imparare velocemente come fare a controllarlo
Involontariamente le mie labbra si piegano in un sorriso.
Tornerò presto a casa

"Perché sorridi?" Chiede Cameron ridestandomi dai miei pensieri, a differenza mia la sua espressione è rigida e per nulla contenta.
"Stavo pensando... forse non è così tanto male avere questo potere. Voglio davvero imparare a controllarlo" gli dico sinceramente tralasciando il fatto che prima finisce sta cosa prima me ne tornerò a casa.
Le sue sopracciglia si aggrottano in un'espressione confusa e sembra totalmente stupito da questa mia risposta
"Si?" Inclina leggermente la testa come se stesse guardando la cosa più strana nella stanza.
"Si. Possiamo cominciare subito da domani?" Continuo sorridendo sempre di più nel tentativo di convincerlo e , davvero, per la prima volta da quando mi hanno portata qui sento vera e propria felicità dentro di me, mi sembra di vedere la luce alla fine del tunnel che indica la via d'uscita.
Manca poco
"Va bene ma... sei sicura di farcela? Non vuoi riposare qualche altro giorno?" Mi domanda sempre con quello sguardo spaesato
"Si, ce la faccio. Davvero" lo rassicuro annui ero con vigore.
Mi fissa per qualche altro secondo prima di alzarsi dal letto e stirarsi i vestiti
"Bene, allora sarà meglio che ti riposi adesso. Domani cominceremo con le altre simulazioni." Afferma cominciando a dirigersi verso la porta
"Io adesso vado di sotto, se hai bisogno di qualcosa chiama oppure scendi. Se vuoi mangiare diccelo che prepariamo qualcosa." Continua con una mano appoggiata sulla maniglia della porta pronto ad uscire, annuisco semplicemente in risposta.
Mi fissa nuovamente per alcuni attimi prima di girarsi e fare per andarsene  definitivamente ma lo blocco prima di ripensarci.
"Cameron." Lo chiamo vedendolo fermarsi e girarsi nella mia direzione con sguardo interrogativo
"Grazie" gli dico semplicemente cercando di fargli un sorriso sincero.
Vorrei davvero dirgli che mi ha migliorato la giornata con quelle sue parole ma mi trattengo non volendo risultare troppo confidente.
Lui semplicemente mi guarda confuso prima di rispondere
"Quando vuoi."
E poi esce definitivamente chiudendosi la porta alle spalle.

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