Royal Love - Una favola reale...

De JortiniStory25

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Cosa accade quando una ragazza normale incontra il principe d'Inghilterra? Mais

Anticipazioni
Capitolo 1 - Oxford
Capitolo 2 - Caffè
Capitolo 3 - Incontri
Capitolo 4 - Una serata con il principe.
Capitolo 5 - Fratelli Gemelli
Capitolo 6 - Protezione
Capitolo 7 - Ingrediente Segreto
Capitolo 8 - Paparazzi
Capitolo 9 - Un week-end da reali
Capitolo 10 - Gita a Cavallo
Capitolo 11 - Corteggiamenti Indisiderati
Capitolo 12 - Festa universitaria
Capitolo 13 - Birthday Princess
Capitolo 14 - Impazzire
Capitolo 15 - Idiota
Capitolo 16 - Pensiero costante
Capitolo 17 - Inciso nella mente
Capitolo 18 - Quando meno te lo aspetti
Capitolo 19 - Ciò che provo per te
Capitolo 21 - Voglio te
Capitolo 22 - Come nelle favole
Capitolo 23 - Amami come sai fare
Capitolo 24 - Dichiarazioni
Capitolo 25 - L'amante del principe
Capitolo 26 - Protezione
Capitolo 27 - Il vero colpevole
Capitolo 28 - L'intervista
Capitolo 29 - Rinascere
Capitolo 30 - 5 anni dopo

Capitolo 20 - Manca come l'aria

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De JortiniStory25

Martina

<< Dove sei stata? >> urla Lodo appena entro nel mio alloggio, << Mi hai fatta spaventare da morire >> continua poi mettendosi una mano sulla fronte. Sono distrutta dentro, non so perché ma ho come la sensazione che mi manca qualcosa, una parte di me importante. Tutto quello che ho provato questa notte è stato potente, una scossa si era accesa dentro di me e mi faceva sentire viva e potente. Le sue mani su di me, i suoi occhi nei miei, mi toglievano il respiro. Quanto vorrei sentire ancora quelle sensazioni, quanto vorrei sentire la sua pelle contro le mie, le nostre bocche che si cercano e si assaporano tra loro. Le mani tra i capelli, sotto i vestiti, con le nostre anime che entrano in contatto tra loro, fondendosi, facendomi venire i brividi. Dentro la mia testa lo vedo ancora mentre mi guarda con adorazione, mentre si gusta ogni singolo momento, con gl'occhi pieni di un piacere sconosciuto. Non avrei mai pensato di sentire tutto questo, questa potenza che mi ha travolto e sconvolto. E desidero averne ancora. Ho il suo profumo addosso, sento ancora il suo tocco su di me, le sue labbra che mi baciano ovunque. Ho un fremito quando ci ripenso. Ora mi sento vuota, come un corpo senza anima, senza una parte di se. Sapevo benissimo a cosa andavo in contro, sapevo che non sarebbe potuto andare diversamente, non rimpiango nulla perché è stata la notte più bella di tutta la mia vita, però ora mi sento come se mi avessero strappato il cuore. Non so bene cosa mi stia accadendo, so solo che mi manca da morire, mi manca come l'aria. Trattengo le lacrime come ormai faccio da ore, non voglio piangere, non voglio sentirmi debole, infondo l'ho voluto io, mi sono cacciata in questa situazione sapendo benissimo cosa sarebbe successo, non posso cambiare le cose. Però così almeno avrò il ricordo di lui e di tutto ciò che mi ha fatto provare. Qualcuno al mondo saprà farmi provare ancora quelle emozioni? << Sono rimasta da Jorge >> borbotto io alle due mie amiche che mi scrutano intensamente, io con non calanche lancio la mia borsa sul letto e mi tolgo la giacca mentre loro continuano ad osservare ogni mio movimento, << Rimasta da Jorge in che senso? >> chiede poi Lodo, << Mi sono addormentata sul suo divano >> mento il meglio possibile, non voglio che capisca cosa è successo, << Diego? >> chiedo io per cambiare discorso ma Alba e Lodo non sembrano convinte della mia risposta. << Sta bene... >> risponde Lodo un po' turbata, << Lui non ci credeva che lei fosse lì, credeva che la morfina gli facesse venire le allucinazioni >> spiega Alba << E lei ha pianto >> dice indicando Lodo, << E' stato brutto vederlo in un letto di ospedale >> fa spallucce la mora per giustificare il suo pianto, << Puoi dirlo che ti piace... insomma ormai puoi anche ammetterlo Lodo >> la istiga Alba, << Non è così, mi dispiaceva per lui e basta >>, << Si Lodo come no >> borbotto io e lei mi fulmina << Parliamo di te che rimani a dormire da Jorge >> incrocia le braccia al petto lei. Smetto di respirare e poi mi ricompongo prima di voltarmi a guardarla, << E' successo Lodo, cosa devo farci, gli facevo compagnia stavamo guardando un film e poi mi sono addormentata, mi sono svegliata questa mattina con Jorge che russava >> invento io, cercando di creare più dettagli possibili per rendere più reale questa bugia, ma ancora non mi sembrano convinte, << Dovevi approfittarne >> scherza alba. << Si sta per sposare >> borbotto io a voce bassa perché dirlo mi fa male, male al cuore. << La notizia ha già fatto il giro dell'università >> dice poi Lodo, << Del mondo vorrai dire >> la corregge Alba << Tutti sanno che sono stati aggrediti >>, << Per fortuna stanno bene >> dico io pensando a cosa sarebbe potuto succedere, i brividi mi percorrono il corpo, << Diego lo dimettono domani, anche se mi sembra un po' troppo presto, è costretto ad usare le stampelle povero >> dice la bruna senza pensarci, noi ci voltiamo a guardarla, le sue preoccupazioni per lui sono evidenti e non riesce più a nasconderle, questa cosa l'ha toccata nel profondo, proprio come è successo a me, pensare a Jorge ferito mi ha lasciato senza fiato. << Già poverino, ma tanto ci sarai tu ad aiutarlo >> la scherna ancora Alba, << La smetti di prendermi in giro? Pensa che stasera devi uscire con Facu >>, la riccia spalanca la bocca, << Oddio non ci stavo proprio pensando dopo tutto quello che è successo >> inizia ad agitarsi visibilmente, << Perché gliel'hai detto ora sta in ansia tutto il giorno! >> dico a Lodo << Almeno non sta addosso a me >> ribatte lei e mi scappa una risatina. Usciamo per andare a lezione e Robert ci raggiunge, << Ho saputo quel che è successo... spero stiano bene >> dice poi ritornando sul discorso dell'assalimento del principe, << Si stanno bene >> gli dice Alba, << Come fate a saperlo nessuno ha lasciato dichiarazioni in merito? >> dice poi lui confuso con i suoi occhi azzurrissimi che cercano i miei. << Io e Alba siamo andate da Diego, è ferito ma sta bene, mentre Tini è andata a trovare Jorge, ha solo un taglio al braccio >> spiega Lodo e Robert rimane di sasso, << Così li avete visti! >> afferma poi lui, io faccio un piccolo cenno di sì con il capo, non posso smettere di pensare a ieri sera, a lui, alle sensazioni che mi ha dato. << Ci ha chiamate Mechi per dircelo e ovviamente siamo andate da loro >> dice Alba. Robert sembra leggermente confuso o infastidito. Poi in un secondo l'atmosfera cambia. Sento la sua presenza, la sento nell'aria, dentro di me. Mi volto e lo vedo arrivare da un corridoio, come una stupida rimango lì a guardarlo, mi sento fatta di pietra non riesco a muovermi. Poi mi passa per la testa il fatto che lui non dovrebbe essere qua. Dovrebbe riposarsi a casa sua e poi non c'è Diego con lui, non dovrebbe andare in giro come gli pare, è pericoloso. << E' già tornato? >> chiede Alba confusa, << Non dovrebbe essere qui >> dico io senza nemmeno guardare i miei amici, ma continuando a puntare il mio sguardo su Jorge. << Siamo in ritardo >> dice poi Robert << La lezione sta per iniziare >>. A mala voglia mi volto e mi dirigo verso la mia aula. Continuo a pensarlo ed è più forte di me, non so dove sbattere la testa, voglio smetterla di averlo nella mente, smetterla di preoccuparmi per lui, ma non ci riesco, non riesco a liberarmi di lui, di tutto ciò che mi fa provare. << Ti senti bene? >> mi chiede poi Lodo << Sei strana da quando sei tornata questa mattina >>, << Sto bene Lodo, ho solo un sacco di cose per la testa >> spiego io in grandi linee senza scendere nei particolari, << Sei sicura? >> insiste lei, << Sicura Lodo >> borbotto. Finite le lezioni mi fiondo nell'alloggio di Jorge, voglio sapere cosa ci fa qui. Busso alla porta, pochi secondi dopo è davanti a me e l'effetto che mi provoca non so nemmeno spiegarlo. Tutto si ravviva, tutti prende vita. << Perché sei qui? Non dovevi riposarti finché non torna Diego? >> gli dico io un po' arrabbiata, non mi va che vada in giro, è pericoloso. << Non mi andava di stare nel mio appartamento >> dice con un filo di voce, percepisco che per lui è difficile quanto per me. In un secondo mi afferra la mano e mi trascina dentro la sua stanza, la porta sbatte quando lui la chiude e inizia a baciarmi, a stringermi. Mi lascio trasportare da lui, dai suoi baci e dalle sue amozioni, poi ritorno con i piedi per terra e lo spingo via. Il distacco tra di noi mi fa tremare. << Jorge non possiamo >> dico senza fiato, << Non posso farcela, io voglio te >> esclama lui lasciandomi di stucco. Anche io voglio lui, ma è tutto così difficile e complicato, mi fa paura, sto andando incontro alla distruzione mediatica se qualcuno dovesse scoprirlo, e mi fa male non poterlo avere, mi fa male dentro, se non smettiamo subito finirà che davvero uno dei due si farà del male. << Non renderlo ancora più difficile di quanto è >> dico, lui punta i suoi occhi su di me e il mondo si ferma. Si avvicina piano, lo sento respirare il mio profumo come se volesse imprimerselo nella mente per ricordarlo e io faccio lo stesso. Le sue mani mi toccano il viso, spostandomi qualche ciocca ribelle. Appoggia la sua fronte sulle mia mentre io lo lascio fare, ne ho bisogno per stare meglio. Capisco che sta provando le stesse cose che provo io, non vuole lasciarmi come io non voglio lasciarlo, ma è così che deve andare e ci distrugge entrambi. Non avrei mai pensato di potermi sentire così. Mi bacia la fronte con una delicatezza e una passione struggente, faccio fatica a trattenermi dalle lacrime, ma faccio di tutto per non mettermi a piangere. Sento il suo respiro spezzato, poi tutto svanisce quando indietreggia. << Vai Martina >> dice lui non guardandomi in faccia << Devi andare via, altrimenti... non posso andare avanti >>. Le sue parole mi toccano il cuore, mi volto lentamente e me ne vado senza girarmi indietro. E' come se mi avessero appena portato via la cosa più bella della mia vita, faccio fatica anche a camminare per raggiungere la mia stanza, con lo sguardo assente e la mente che vaga tra i ricordi ormai incisi dentro di me. Mi lascio travolgere per l'ultima volta da quelle sensazioni, da quelle emozioni intense che è riuscito a farmi provare prima di lasciarle andare per sempre. Appena entro nella mia stanza, mi lascio andare contro la porta e scivolo a terra, sotto gl'occhi di Lodo e Alba, << Martina >> sento l'ansia nella voce di Lodo e poi entrambe corrono verso di me. I miei occhi si riempiono di lacrime e inizio a piangere come non avevo mai fatto prima, piango per sfogare tutta la rabbia, la frustrazione che mi avvolge, per lasciarmi andare. Non volevo farlo è stato più forte di me, ho bisogno di buttare fuori tutto altrimenti sarei esplosa prima o poi. E' stato peggio di dire addio ad una persona, sto abbandonando le mie sensazioni per non sentirmi più così, per non sentirmi più male, perché ho bisogno di lui ma non posso averlo, perché lo desidero ma non può essere mio e questo mi distrugge, fa in mille pezzi la mia anima.


Jorge.

Sono qui seduto sul mio letto, nell'alloggio. Non riuscivo a stare in quella casa dopo tutto quello che è successo, tutto profumava di lei, tutto mi ricordava lei. Stavo per impazzire li dentro, con il costante pensiero di non poterla più avere che mi divorava l'anima. Pensavo che qui, nell'alloggio mi sarei sentito meglio e poi si è presentata alla mia porta, è stato più forte di me, non so spiegarlo ma quando me la trovo davanti tutto cambia, non mi importa più di nulla se non di lei. Sembrerò un pazzo ma la amo, amo da morire tutto ciò che la riguarda, ma non posso amarla, non posso dirglielo, è già difficile, troppo difficile così. Ho l'istinto di sbattere la testa contro il muro, perché non posso essere un ragazzo normale? A quest'ora sarei con lei, mano nelle mano per questi corridoio, a vederla ridere e invece, nei suoi occhi c'è una tristezza infinita, è distrutta ed è tutta colpa mia, solo perché io non so lasciarla andare, solo perché non posso fare a meno di lei. E' stato difficile mandarla via, volevo tenerla qui con me, ma non posso far finta di nulla, mi devo sposare è un dato di fatto, è la realtà. Mi si è spezzato ancora una volta il cuore quando è uscita da questa stanza, non credo di poter sopportare ancora il fatto che se ne vada per lasciarmi. Perché mi trovo in questa situazione? Perché non posso amarla come voglio? Voglio renderla felice, voglio vederla ridere dalla mattina alla sera, svegliarmi accanto a lei, sfiorare la sua pelle morbida, mordere le sue labbra saporite, voglio viverla fino in fondo, scoprire ogni cosa di lei, portarla dove nessuno l'ha mai portata. Dovevo proprio innamorarmi? Doveva proprio entrare a far parte della mia vita? Ricordo ancora quando l'ho incontrata, quando il suo caffè è finito sulla mia camicia, ho pensato a quanto fosse bella quella ragazza, con i suoi occhi grandi dispiaciuti per l'accaduto e il fatto che non sapesse nemmeno chi io fossi. In quel momento tutto è cambiato dentro di me, tutto si è trasformato e ho iniziato a sentirmi in modo diverso. Mi piaceva guardarla, osservarla, mi piaceva il modo in cui mi faceva sentire e lo fa tutt'ora, anche se sono un principe per lei io sono semplicemente un ragazzo. Come posso smettere di pensarla? Devo trovare un modo altrimenti ne uscirò pazzo. Voglio solo lei e non riesco a pensare ad altro. Cerco di riposarmi ma anche nei sogni lei è presente. Mi sorride. Un rumore mi sveglia, quando vado ad aprire la porta mi trovo difronte Facu, << Stavi dormendo? Sono le otto Jorge >> mi fa notare lui entrando nella mia stanza, << Cosa ci fai qui? >> gli domando, sembra un po' agitato ed è vestito particolarmente bene, << Devo uscire con Alba >> ammette lui con un gran sorriso, vorrei averlo io un sorriso del genere, vorrei poter portare fuori anche io la mia ragazza ma non posso e questo mi incupisce ancora. << Tutto apposto? >> mi chiede lui, << Si è tutto ok, sono ancora un po' stordito dall'attacco che abbiamo subito >> rispondo io, << Capisco, non deve essere stato facile >> mi mette una mano sulla spalla lui << Ci siamo spaventati tutti per fortuna state bene >> continua. << Immagino, ci siamo spaventati anche noi, è successo tutto così in fretta, per fortuna Diego sta bene, altrimenti mi sarei sentito in colpa per il resto della mia vita >>, << Tranquillo Jorge, Diego è un osso duro, e da quanto so ha fatto colpo su Lodo >> ridacchia poi << Qualche ferita può aiutare >>, rido con lui, immagino Diego come si sia sentito quando Lodo è corsa da lui. Almeno lui può essere felice. << Bene io scappo... ho un appuntamento che mi attende >> dice entusiasta mio cugino, << Buona fortuna Facu, anche se credo tu non ne abbia bisogno >> gli auguro io, lui mi sorride e apre la porta, prima di sparire si volta verso di me, << Dovresti amare chi vuoi amare >> mi dice e poi se ne va. Dovrei ma non posso, mia madre mi ucciderebbe, il popolo odierebbe Martina per il semplice fatto che non è di sangue nobile e io non voglio che lei venga massacrata mediaticamente, voglio che sia felice e sicuramente non potrebbe esserlo con me, con tutte le conseguenza che ne verranno, con tutte le regole che dovrebbe seguire, non voglio darle una vita del genere, anche se la amo, la desidero più di ogni altra cosa, ma non la renderei felice in questo modo, anzi peggiorerei solo le cose, finirebbe per odiarmi. Mi stringo la testa tra le mani, lascio un urlo prima di lanciare il porta penne, che ho sulla scrivania, al muro. Il fiato si fa pensante, perché proprio a me doveva capitare questo? Perché non posso semplicemente amarla come merita? Mi lascio andare, mi siedo a terra con la schiena appoggiata al letto e mi lascio trasportare dalla frustrazione che ho dentro di me. Finché tutto svanisce. << Sei per caso impazzito? >> sento la voce di Diego e apro gl'occhi di scatto. E' mattina e io sono ancora qui nella stessa posizione, con le penne tutte in giro che ho scaraventato la sera prima. << Cosa diavolo ci fai qui? >> domando io alzandomi, << Mi hanno dimesso e mi sono fatto portare qui, pensavo fossi del tuo appartamento >> dice poi lui camminando verso di me con le stampelle e poi si siede sul letto. << Non potevo restare la >> ammetto io mentre lui mi guarda confuso, << Sono stato via poco più di un giorno si può sapere cosa diavolo è successo? >> chiede. Inizio a raccontargli di quando lei si è presentata a casa mia per vedere come stavo, a come l'ho fatta rimanere perché non volevo che se ne andasse, a come l'ho amata con tutto me stesso quella notte, a come mi sono sentito finalmente libero, finalmente io. Lo racconto come se fosse una storia, come se non fosse mai successo realmente perché se ci penso mi sembra incredibile aver provato quelle cose. Gli racconto di come se ne è andata, di come mi si sia distrutto il cuore quando l'ho vista andarsene, come mi sono sentito vuoto, come se la mia anima l'avesse seguita abbandonando il mio corpo. << Oddio la ami >> dice lui e i brividi mi percorrono il corpo, la amo e non posso fare nulla. << Si la amo >> ammetto. Pensavo di sentire una predica, mi ha sempre detto di stare attento, che se mi fossi innamorato di lei sarebbe stata la fine, invece mi appoggia una mano sulla spalla, << Non so davvero come aiutarti, vorrei davvero farlo, ma anche se potresti stare con lei la metteresti in una situazione orribile lo sai vero? >>, << Lo so >>. Lui sospira e poi mi guarda << Ho una brutta notizia da darti >> continua poi, << Cioè? >> chiedo tanto niente può ferirmi più del fatto che Martina non può essere mia. << Stasera hai un appuntamento con Cathryn >> è come se il mondo mi cadesse addosso, potrei sopportare tutto ma non lei, non ora. << Mi dispiace ma devi... altrimenti peggiorerai solo le cose Jorge >> mi fa notare lui ed è vero, se non faccio quel che mia madre dice oltre ad aver perso Martina perderei anche la possibilità di frequentare l'università, e non posso perdere tutto in questo momento, sto già crollando ora. << Eccoti finalmente >> corre da me Cathryn, vestita di tutto punto per il nostro appuntamento, mia madre ci osserva fiera dall'alto della scalinata, << Diego sta bene? >> chiede lei << Si Mamma, sta bene >> rispondo io, mi ha mandato un auto con un'autista perché ovviamente Diego non può guidare, mi manca la mia spalla, almeno avrei avuto da lui un supporto mentre sto con Cathryn. << Divertitevi >> sorride mia madre << E' ora che vi conosciate meglio >> continua lei indugiando su ciò che avremmo dovuto fare. Andiamo in un ristorante e la noia mi assale, lei continua a parlare senza mai smettere, di cose che non mi interessano nemmeno, di cose superficiali, mentre la mia testa vaga sempre su di lei, ai ricordi che ho con Martina, non ascolto nemmeno quello che Cathryn dice, mi sembra di essere in una bolla, riesco solo a vederla e sentirla come se fosse qui. Mi manca come l'aria. << Jorge! Mi stai ascoltando? >> chiede poi irritata, << Si ti sto ascoltando >> mi schiarisco la voce per far finta di nulla, lei mi guarda di traverso, << Ho una sorpresa per te... >> dice poi maliziosa << Siccome ormai è ufficiale che ci sposiamo >> allunga una mano sul tavolo per appoggiarla sulla mia, la sensazione che mi provoca è totalmente contraria a quella che provo con Martina, il freddo mi invade, vorrei solo spostare la mano, ma se lo faccio potrei finire nei guai, insomma lei deve essere la mia futura principessa e non posso trattarla male solo perché non la voglio, soprattutto in pubblico dove tutti ci guardano. << Ho preso una stanza qui...per noi >> continua poi, io rimango di sasso, non voglio passare la notte con lei, ero già pronto al fatto di mettermi nel mio letto a pensare a Martina, a sognarla. << Sei felice? >> chiede poi non vedendo nessuna mia reazione. << Si certo >> mento io, tolgo la mano dalla sua ricominciando a mangiare. Finita la cena l'ansia mi assale, vorrei scappare lontano, correre senza fermarmi, correre... correre da lei. Arriviamo in camera e in un secondo mi se getta al collo, << So che non sei entusiasta di sposarmi caro principe, ma cambierai idea >> dice in modo sensuale e poi mi bacia. Le sue labbra sulle mie non mi danno nessuna sensazione. Non mi muovo nemmeno, vorrei solo allontanarmi. << Quanto lo desideravo e ora lo desidererai anche tu >> borbotta lei. Con un gesto si fa scivolare giù il vestito restando in intimo, la guardo senza che nessuna emozione si accenda dentro di me, mi sento vuoto, e il motivo è semplice, questa ragazza non è lei, non è Martina. Si avvicina ancora in modo sensuale e inizia a sbottonarmi la camicia. Inizio a pensare di lasciarla fare, forse... forse potrei dimenticarmi di lei. "Non succederà mai" dice una voce nella mia testa. Fermo le mani di Cathryn, lei fa un'espressione incredula, la rabbia le invade gl'occhi. << Non voglio Cathryn >> le dico io << Non voglio venire a letto con te >>. << Sei un stronzo... dovrai farlo, sarò la tua principessa e dovremmo avere dei figli, sai come funziona >>, non serve che me lo dica, so benissimo come funziona la monarchia, so cosa devo fare per il mio popolo, ma non la voglio e non riesco a stare con una ragazza se ne amo un'altra, con cui desidero essere in questo momento, con cui desidero condividere queste cose. Con cui desidero condividere la mia intera esistenza.

Autore: Eccoci qui con un altro capitolo. Martina e Jorge devono imparare a vivere separati, ma a quanto pare per loro non è così semplice. Martina crolla non riuscendo più a trattenersi, sa benissimo di non poter stare con lui, mentre lui impazzisce, la vuole e la desidera, ma si rende conto che anche se non fosse per il matrimonio sarebbe impossibile averla, per la vita che fa, per ciò che Martina dovrebbe subire. Come andranno le cose d'ora in poi? Riusciranno a stare lontani? A presto con il prossimo capitolo! <3 

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una storia sulla ship migliore di questa edizione, sarah x liljolie. non credo abbia bisogno di una descrizione, le conoscete fin troppo bene