Skyler's pov.
E' passato un giorno da quando ho visto Alexia al bar e dopo quell'occasione non abbiamo più parlato a lungo. Solo una conversazione di cinque minuti e niente di più.
L'ultimo mercoledì qui a Los Angeles.
A casa va tutto bene... benissimo. Mia madre sta già iniziando a preparare il trasloco, anche se io voglio ancora aspettare. Le valigie le farò sabato o domenica... bho.
Devo prima parlare con Alexia e Justin. Zayn lo verrà a sapere da 'Lexi', ma glielo devo comunque dire, non voglio passare dalla parte della maleducata.
Proprio per questo sto andando a casa della mia migliore amica. Pensa che io abbia problemi con Justin, quindi mi voglia sfogare con lei.
Busso alla sua porta e dopo averla salutata ci sediamo sul divano, una accanto all'altra.
"Che succede?" Mi chiede mentre io guardo davanti a me. Giro il capo verso di lei e le sorrido prima di iniziare a parlare: "Ti ricordi che mi sono trasferita qui per il lavoro dei miei?" Dopo che annuisce continuo: "Sono stati sei mesi bellissimi, nonostante tutti i momenti brutti. Ti volevo solamente dire grazie e scusa. Grazie per esserci sempre stata e scusa se sono stata una stronza di merda alcune volte."
"Non capisco." Dice sforzando un sorriso.
Le prendo le mani.
"Alexia, guardami. E' una cosa importante."
"Non sei incinta, vero?" Chiede corrucciando le sopracciglia. Tira un sospiro di sollievo quando nego con la testa.
"Lunedì ritorno a Londra." La sua espressione cambia immediatamente.
"C-cosa?" La stringo in un abbraccio, trattenendo le lacrime, mentre si lascia coccolare.
Le asciugo le lacrime e le sorrido malinconicamente.
"L'ha deciso mio padre, scusami." E si fionda di nuovo fra le mie braccia.
Ultimo mercoledì a Los Angeles: il peggiore di tutti.
-
Mentre torno a casa, noto Zayn uscire da casa sua con un mazzo di chiavi in mano.
"Biondina." Gli vado incontro e gli do un abbraccio.
"Tutto bene?" Chiede corrucciando la fronte ed accarezzandomi una guancia.
"Sono stata da Alexia-" Mi si bloccano le parole in bocca, mentre mordo l'interno guancia per restare tranquilla, "-e le ho annunciato che lunedì, lunedì torno a Londra." Mi asciugo le lacrime e mi metto gli occhiali da sole di Justin, per nascondere la mia espressione il più possibile.
"Sky..." Mi tira in un abbraccio, mentre mi lascio andare.
"Solo... non dire niente a Justin, ci penso io." Gli dico per poi tornare nelle sue braccia.
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"Oggi mio padre è venuto nella mia classe a fare supplenza." Mi dice Justin, mentre prende una sigaretta.
"Basta fumare. Ti si annebbia il cervello." Dico ruotando gli occhi. Gli prendo la sigaretta e la rimetto nel pacchetto, per poi metterlo nella mia borsa.
"Quanto sei fastidiosa." Dice mettendo un braccio intorno le mie spalle.
Le altre panchine del parco sono maggiormente occupate da famiglie, per questo ci siamo messi in una zona un po' più isolata.
"Ho una proposta da farti." Dice giocando con i miei capelli, mentre io socchiudo gli occhi.
"Non faremo sesso su questa panchina." Dico puntandogli un dito contro.
In risposta da parte sua ho una leggera risata e poi dice: "Non intendevo quello. Magari... ti va di andare a cena fuori questa sera?" Il mio cuore perde un battito. Siamo usciti parecchie volte insieme e non capisco il motivo della mia reazione.
"Mi devo vestire elegante?" Gli chiedo accennando un sorriso.
"Non esagerare." Fa una smorfia con la faccia, da farmi spuntare un sorriso furbo sul viso. Poi premo le mie labbra contro le sue.
"Va bene, ci sarò."
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Mentre scendo le scale di casa con i miei tacchi, chiamo ad alta voce Bentley che mi raggiunge. Vado verso il divano e mi siedo sul poggia testa per mettermi le scarpe. Hanno circa sette centimetri di tacco e spero di resistere fino alla fine.
"A che ora rientrano mamma e papà?" Chiedo a mio fratello, che mi guarda con le braccia incrociate.
"Quando terminano la loro cena." Mi sposta una ciocca di capelli dalla fronte, mentre io gli sorrido appena.
Un messaggio da Justin mi fa prendere la borsa ed andare verso la porta.
"Se mamma e papà rientrano prima di mezzanotte, scrivimi." Dico prima di uscire di casa e raggiungere la macchina di Justin.
"Bonsoir." Dico entrando in macchina. Le mie labbra incontrano quelle sue, soffici e carnose.
"Ciao."
"Dove andiamo?" Mi allaccio la cintura ed ammiro la sua bellezza. I capelli tirati in un ciuffo, la camicia bianca con le maniche tirate su al gomito e i pantaloni eleganti.
Smettila di fare certi pensieri, Skyler.
"In un qualche ristorante." Mi fa l'occhiolino prendendo e stringendo la mia mano sinistra.
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"Ho mangiato troppo." Dico allontanando il mio piatto con un dolce al cioccolato a metà. Poggio la schiena alla sedia e guardo Justin, che finisce il suo dessert.
"E' bellissimo questo posto." Parlo a bassa voce, per non risaltare fra il brusio di tutte le altre persone presenti in sala.
"E' roba tranquilla." Risponde Justin facendo cenno al cameriere di avvicinarsi.
"Il conto e due bicchieri di champagne." Si sporge di poco verso il cameriere. Mentre quest'ultimo porta via i nostri piatti, rivolgo la mia attenzione a Justin che mi guarda con occhi adoranti.
"E' la prima volta che vengo in un ristorante dopo la mia ex..." Dice Justin non staccando un attimo lo sguardo dal mio.
"Per me è la prima volta con un ragazzo." Continuo prendendo un bicchiere di champagne appena portato dal cameriere.
"Ecco a voi il conto." Justin lo prende e lo rimette giù.
"Brindiamo a..." Penso a cosa poter brindare, mentre alzo in alto il calice; poi Justin mi interrompe: "A cosa ti piacerebbe brindare?" Socchiudo gli occhi non riuscendo a capire perfettamente dove vuole arrivare.
"Alla tua felicità." Confesso poggiando la mano libera sotto il mento.
"Allora brindiamo alla nostra felicità." Il tintinnio dei bicchieri, che si toccano appena fra loro, ci fa sorridere contemporaneamente, mentre ce li portiamo alle labbra.
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Quando mi ha riportato a casa, l'ho fatto scendere e salire in camera mia. I miei non erano rientrati e gli altri stranamente dormivano. Gli ho coperto gli occhi, affinché non vedesse i segni del trasloco e l'ho condotto per le scale, mentre sghignazzava.
Abbiamo fatto l'amore. Ed in quel momento mi sono sentita così, così leggera e compresa.
Mi sono sentita me stessa.
Mi ha fatto sentire amata.
Abbiamo parlato, riso e cercato di fare meno rumore possibile.
I nostri vestiti in giro per la stanza ed i nostri corpi nudi fra le lenzuola.
La luce fioca della luna illuminava appena la stanza.
-Poi sono arrivati i miei; è scappato di fretta nell'armadio, mentre io ridevo silenziosamente sotto le coperte.
Si è vestito e se ne è andato dalla finestra.
Gli ho dimostrato tutto il mio amore e lui ha fatto altrettanto con me.
28-05-16
-Blue Braun.
-Spazio autrice
Parto con il dire che siete diventati tantissimi e vi amo sempre più.
Un sacco di lettrici mi hanno scritto e devo dire che siete dolcissime e molto, molto gentili♡♡
Cosa più importante... non so se avete già intuito, ma la storia sta per terminare...
Precisamente non so quanti capitoli mancano, ma ho già una visione ben stabilita del finale.
Un kiss zuccherato a tuttiiii.
-Antonia.xoxo
P.S.: scusate per gli errori :))