La ragazza si chiuse in camera e buttò un sospiro per calmarsi, strisciando lentamente la schiena sulla porta, per poi sedersi sul pavimento.
Chiuse gli occhi per un po', poi guardò intorno a lei.
Il soffitto era dipinto in modo strano, ma si intonava benissimo con il colore della stanza.
Osservò la sua collana, brillava.
La strinse con una mano per darsi forza e si alzò da terra, scrollandosi la gonna del vestito.
Si sedette invece sul morbido letto a baldacchino, su cui affondò.
Le coperte erano leggere, in seta, ma anche morbide e confortevoli.
Perché Nightmare non aveva mai provato a trovare un qualcuno che lo salvasse, perché si era chiuso in quel castello, rifiutando tutto e tutti?
Poteva essere che era davvero colpa del fratello e non sua?
In fondo si, era un bastardo, ma non ci poteva fare nulla.
Lo sguardo della giovane cadde su un carillon, appoggiato sul comodino.
Era rosa e azzurro, leggermente sbiadito.
Lo accarezzò con un dito, e immaginò le canzoni che poteva contenere.
Dopo un po' di tentennamenti, lo prese fra le mani e lo mise in funzione.
Partì una melodia a lei del tutto sconosciuta, non era una di quelle musiche che solitamente si trovano in un oggetto simile, era calma ma...diversa.
Era bella, ma anche malinconica, ricordava il passato.
(T/n) stette in silenzio ad ascoltarla, chiuse gli occhi, si distese, e si lasciò cullare, mentre pensava.
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«Di nuovo? Ma, papà, sei appena tornato! E sei ferito...io...non voglio lasciarti...potresti farti davvero male stavolta...»
«Bambina mia, è mio dovere andare. Se mi faccio male, è per difenderti, per difendere tutti noi.»
«N-No, ti prego, papà...»
«Non ti lascerò mai, ci sarò sempre per te...(t/n)...»
Bugiardo.