Dragonfly Blog

By Reginafenice

62.5K 5.7K 891

"Non devi preoccuparti di quel che potrei pensare se scoprissi la tua vera identità, perché, se c'è una cosa... More

1. L'OPINIONE CHE HANNO DI ME
Diana Cavalieri
2. IL LICEO É CASA SUA - 1
3. IL LICEO É CASA SUA - 2
Edmund Lloyd
4. SONO FORTE A CRITICARE LA GENTE
5. UN REMO SOLO NON SERVE -1
6. UN REMO SOLO NON SERVE - 2
7. VOGLIO SAPERE IL SUO NOME
8. CHE RAZZA DI ACCOGLIENZA -1
9. CHE RAZZA DI ACCOGLIENZA - 2
10. UN VALORE CHE NEPPURE IL TEMPO PUÓ CANCELLARE
11. PEGGIO NON PUÓ ANDARE
12. DEVO PARLARTI
13. TU MI FAI DAVVERO ARRABBIARE
14. AVREI FATTO MEGLIO A STARE ZITTA - 1
15. AVREI FATTO MEGLIO A STARE ZITTA - 2
16. ADESSO SIAMO PARI - 1
17. ADESSO SIAMO PARI - 2
18. DEVE ESSERE L'AUTOBUS - 1
19. DEVE ESSERE L'AUTOBUS - 2
20. QUANDO MI ARRABBIO CI VEDO NERO
Alessia
21. L'HAI VOLUTO TU - 1
22. L'HAI VOLUTO TU - 2
23. CIAO, POSSO SEDERMI QUI?
24. UN SALTO SUL GIORNALE
25. NON CI PARLIAMO MOLTO
26. CHE MALE CI SAREBBE?
Davide
27. PRINCIPI AZZURRI AL PRIMO LAVAGGIO
28. LA PALADINA DELLA GIUSTIZIA - 1
29. LA PALADINA DELLA GIUSTIZIA - 2
30. LA PALADINA DELLA GIUSTIZIA - 3
31. I GOSSIP SONO INVENZIONI CRUDELI
32. SE SOLO TU MI CONOSCESSI
33. AVANTI, DILLO, CHE SONO STRANA! - 1
34. AVANTI, DILLO, CHE SONO STRANA! - 2
35. QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA - 1
36. QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA - 2
37. QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA - 3
38. QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA - 4
39. CHI È IN A SCUOLA, È OUT A DRAGONFLY - 1
40. CHI È IN A SCUOLA, È OUT A DRAGONFLY - 2
41. NON É DA TUTTI I GIORNI
43. UN'INFONDATA FANTASTICHERIA - 2
44. AVREBBE DOVUTO SAPERLO
45. UN CUORE DOLCE, UN SACCO DI SPINE
46. SONO TORNATO IN ME - 1
47. SONO TORNATO IN ME - 2
48. SONO TORNATO IN ME - 3
49. NON CERTO COME TE
50. SEI GIÁ QUALCUNO PER ME
51. BASTA COSÍ POCO PER SPEZZARE UN'AMICIZIA
52. TANTO NON INDOVINI
53. UN FANTASMA PIÚ REALE DI TE
54. COME POTREI STANCARMI DI ASPETTARTI?
55. SÌ, MA NON GRIDARLO COSÌ FORTE
56. SE L'AVESSE SOLAMENTE CREDUTO POSSIBILE
57. NON PREOCCUPARTI DI FERIRMI
58. SAPPI CHE TI ODIERÓ, SE TE NE VAI -1
59. SAPPI CHE TI ODIERÓ SE TE NE VAI - 2
60. UNA VOLTA É ABBASTANZA
61. COME TUTTI I FOGLI BIANCHI
62. SCUSA, POTRESTI RIPETERE?
63. NON VOLEVA PIÚ SAPERNE NIENTE
64. SO COSA VUOL DIRE
65. QUANDO MI VEDRETE, CAPIRETE - 1
The Dreamer
66. QUANDO MI VEDRETE CAPIRETE -2
Enrico La Talpa, alias Giovanni
67. ORMAI É ACQUA PASSATA -1
68. ORMAI É ACQUA PASSATA -2
69. MI HA CHIESTO SE LA CONOSCEVO
70. MI DISPIACE SENTIRTELO DIRE
The West Wind
71. NON SAREBBE PIÚ STATO COME PRIMA - 1
72. NON SAREBBE PIÚ STATO COME PRIMA -2
73. NON VOGLIO RIMPIANTI
74. LA MUSICA FA MALE
75. NON É TROPPO TARDI
76. NON É MAI STATO LUI
77. MOLTO PIÚ CHE UN PO', MA ANCHE MOLTO MENO
78. DI COSA DOVREI ESSERE FELICE? -1
79. DI COSA DOVREI ESSERE FELICE -2
80. SAREBBE A DIRE CHE NON POSSO
81. A ME PIACE SCRIVERE
82. LA GENTE ADORA PIANGERE
83. UN DRAGO ROSA NON S'É MAI VISTO

42. UN'INFONDATA FANTASTICHERIA - 1

614 64 4
By Reginafenice

Non sono certo di nulla tranne che della santità
degli affetti del cuore, e della verità dell'immaginazione.
John Keats

Non è per niente facile trovarsi sotto esame, con addosso lo sguardo della persona della quale più di tutti si desidera la stima. Ed è ancora peggio, se questa persona ha anche il potere di metterti in agitazione.

Per evitare lo sguardo di Diana, e per mantenersi il più possibile coerente con la sua scarsa media in Italiano, Edmund finse noncuranza per l'esito dell'interrogazione.
E poi, non era certo il voto ciò che lo preoccupava, al momento.

Si guardava attorno con ostentata negligenza, lasciandosi distrarre da qualsiasi cosa gli capitasse sott'occhio. Per la prima volta, in maniera del tutto inaspettata, i particolari più comuni e banali sembravano farsi più che mai interessanti ai suoi occhi.
Notò che Claudia giocava col cellulare da quando lui aveva memoria, che Federico aveva i calzini rossi, bianchi e verdi e che Marta aveva un orribile paio di pantaloni di un color grigio-pigiama con una scritta stampata a lettere cubitali sul didietro, probabilmente la marca - famosissima - che doveva testimoniare il costo del capo di abbigliamento selezionato.

«... Lo Spettatore, ovvero una delle riviste più note del...».
Edmund volse bruscamente lo sguardo a fissare Diana.
Un nome familiare pronunciato da una voce ancor più familiare lo spiazzò e attirò la sua attenzione. Non avrebbe mai osato mettere in relazione quel nome e quella voce...

Maledizione! Per una volta che gli importava davvero sapere di cosa si stava parlando durante un'interrogazione di Italiano...!
Si fece più attento, temendo già di aver perso fin troppo.
Forse Diana aveva notato il suo improvviso interesse, perché gli lanciò un'occhiata furtiva ed incerta.
Quell'occhiata - che Edmund non sapeva bene decifrare - gli lasciò un sapore strano, come di un ricordo perduto che non aveva fatto in tempo ad afferrare.
Perché Diana aveva quell'aria colpevole?

La mente di Edmund si ribellava ad ogni tentativo di mantenersi entro i limiti della razionalità e così lasciò che in uno dei propri angoli inesplorati si venisse a formare un pensiero piuttosto insistente.
Appena quel pensiero affiorò in superficie, Edmund non fu più in grado di ricacciarlo a fondo.
Diana poteva essere Lo Spettatore?

L'ignaro soggetto di questa domanda stava recitando con voce insicura il nome dei fondatori, la data di pubblicazione, la posizione politica, e tutto quanto ancora poteva esserci da dire sulla rivista The Spectator. Sapeva davvero tanto, su quella rivista...!

Edmund si guardò attorno. Quelli fra i loro compagni di classe che stavano attenti all'interrogazione (ed erano in scarsissimo numero) ammiravano a bocca aperta la straordinaria conoscenza di Diana su un argomento che doveva essere programma di III o di IV. Molti di loro, probabilmente, non conoscevano neppure l'esistenza di una simile rivista.

La professoressa sembrava sospettare che Diana si stesse inventando tutto. E c'erano vari motivi per sostenere quest'ipotesi: primo, Diana aveva oltrepassato le già alte aspettative che la prof aveva su di lei; secondo, il tono di voce insicuro non si adattava molto alla sua conoscenza approfondita e precisa dell'argomento; terzo, sicuramente la prof stessa non si ricordava così tanto.
La prof annuiva costantemente con il capo, e taceva.
Forse era arrivata alla stessa conclusione di Edmund: Diana sapeva tutto ciò su quell'argomento per un suo particolare e speciale interesse.
E poi - Edmund non ne era proprio sicuro - Diana aveva pronunciato il nome della rivista in italiano, invece che in lingua originale...

No.
Era autodistruttivo pensare che proprio Diana, la ragazza che più di tutte significava qualcosa per lui in quel liceo, fosse anche la stessa con la quale il suo vero Io, segreto a tutto il resto della scuola, era venuto alla luce.

Impensabile, che fosse davvero così fortunato!
Sì, fortunato: perché, per quanto Diana lo disprezzasse, Lo Spettatore era sua amica. Lo Spettatore conosceva quello che lui era veramente.

No.
Non poteva lasciare al suo cuore tanto spazio per una infondata fantasticheria.
Meglio essere cauti, e non lasciarsi trasportare troppo dalla speranza.
Spesso si desidera qualcosa al punto che si finisce per crederlo possibile.
Sarebbe stato troppo triste scoprire che era tutto infondato, dopo aver avuto il tempo di fantasticarci sopra.

Prima di credere senza riserve che Diana era Lo Spettatore solo per
una sorprendente, ma non eccezionale coincidenza, Edmund voleva
metterla alla prova.
L'interrogazione era terminata e, preso com'era dalla sua nuova pseudo-scoperta, ebbe persino il coraggio di stupirsi del voto estremamente basso che aveva preso.

La prof sembrava, invece, molto soddisfatta. E non ne faceva certo
segreto.
Mentre gli consegnava il libretto con il suo classico tono di affettato e falso interessamento, colse l'occasione per rendere ufficiale l'insuccesso di Edmund: «Studia di più, ragazzo. Studia di più».
E, prima che Edmund facesse in tempo a prendere il libretto dalle sue mani, lei lo lasciò cadere a terra, volgendosi con un amabile sorriso di compiacimento alla sua prediletta e dicendo - da notare l'abile struttura a chiasmo - : «Sempre meglio, mia cara. Sempre meglio».

Mentre si chinava a prendere il libretto, Edmund non poté fare a meno di pensare che quell'interrogazione sarebbe rimasta annotata per anni nel taccuino color ocra acceso della prof.

Alzandosi da terra, Edmund colse l'occasione di lanciare un'occhiata a Diana e, mentre quest'ultima, sorridendo con aria compiaciuta, si andava a sedere al suo posto, gli venne un'idea.

Tommaso era assente e ciò significava che, accanto a Diana, c'era un
posto libero.
Nella sua avidità di risposte, Edmund non si curò né delle occhiate di rancore di Chiara per averle così platealmente preferito un'altra vicina di banco, né delle occhiate di disprezzo e ostilità di Diana, e si sedette accanto a quest'ultima.

Continue Reading

You'll Also Like

449 208 32
Claire ha sedici anni, vive a Spinning Crazy , un piccolo paesino dove tutti si conoscono e si fanno gli affari degli altri. Frequenta la scuola insi...
503 66 16
Tutti i diritti riservati © 18/12: 1° #poesiedamore 🏅
61.5K 1.7K 31
Lei si chiama Amanda Clifford ed ha 20 anni. Bella, stronza, orgogliosa e testarda. Occhi verdi e capelli castano chiaro. Ha un passato difficile che...
3.3K 345 15
𝙩𝙪𝙩𝙩𝙚 𝙡𝙚 𝙢𝙞𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙖𝙤𝙞𝙚, 𝑀𝑎𝑡𝑡𝑒𝑜 𝐵𝑜𝑡𝑡𝑖𝑐𝑖𝑛𝑖 ━━━━━━━━ 𝔩𝔞 𝔰𝔞𝔡 𝔣𝔞𝔫 𝔣𝔦𝔠𝔱𝔦𝔬𝔫 𝗦𝗮𝗺𝗮𝗻𝘁𝗵𝗮 𝗠𝗮𝗻𝗴𝗼, Capel...