Trilogia con Sergio Ramos

Von Corneliahale94

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"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spag... Mehr

Capitolo 1.01
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Capitolo 1.03
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Capitolo 3.38
Capitolo 3.39
Capitolo 3.40 - ULTIMO

Capitolo 1.37

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Von Corneliahale94

Victoria avanzò verso l'ingresso della chiesa guardandosi attorno.

Alzò gli occhi verso la grande arcata superiore e gli affreschi dietro l'abside. Sembrava che tutti i personaggi dipinti la stessero guardando.

Dopo qualche istante di silenzio totale, sentì i tacchi di qualcuno dietro di lei. Si voltò, Ines, vestita come lei per fare da damigella, le si avvicinò con il bouquet in mano.

"E quello dove lo devi portare?" le domandò Victoria perplessa.

"Da Sara..è appena arrivato adesso...tu che stavi facendo qua?"

"Stavo....guardando la chiesa...e..ascoltando il silenzio" disse alzando di nuovo gli occhi al soffitto.

Ines la guardò. "Sicura di stare bene?"

"Sì perché non dovrei?"

"Beh non so...diciamo che...in questi mesi di matrimoni e chiese non si può parlare con te...."

Ines si riferiva alle ultime settimane sulle quali si era abbattuto un uragano che non aveva avuto pietà per nessuno.

La vita di Victoria era stata di nuovo trascinata via e scossa da un'onda gigantesca arrivata con la richiesta di Sergio di sposarlo.

Quando aveva ricevuto la chiamata, Victoria non aveva saputo cosa dire limitandosi solamente, senza parole, a rimandare il discorso a quando sarebbe tornato. Quando poi il suo ragazzo aveva fatto ritorno a Madrid, sembrava sempre più convinto di volerla sposare, mentre Victoria non era più sicura di niente. In quell'esatto momento, non era stata lei a fare una sorpresa a lui per il suo compleanno raggiungendo la città della trasferta e tappezzando di foto la camera, bensì era stato lui a farle una sorpresa tale da costarle quasi un infarto miocardico.

"Ti ho già detto che oggi non è il giorno." rispose Victoria a Ines saltando a piè pari il discorso della cugina che aveva cercato per tutto quel tempo di farla ragionare e di valutare l'ipotesi di rispondere positivamente alla richiesta di Sergio solo per il fatto che lo amava con tutto il cuore e che non avrebbe mai più potuto vivere senza di lui.

E così, dopo quel mese di uragano, era arrivato il 7 Maggio - data delle nozze di Iker e Sara.

Le due ragazze erano entrate nel camerino della sposa e l'avevano trovata davanti allo specchio a guardarsi fasciata in quel bellissimo abito bianco.

"Sei favolosa" commentò Victoria impressionata.

Sara si voltò raccogliendo il lungo strascico per potersi sedere meglio.

"Grazie..anche voi state benissimo!" sorrise.

"Sono arrivati i fiori" disse Ines "li metto sul tavolo..."

"Grazie."

Calò di nuovo il silenzio, Sara e Victoria si guardarono e quest'ultima percepì nello sguardo della sposa un io e te dobbiamo parlare.

Lo capì meglio quando Ines con la scusa di tenere a bada la stampa curiosa che attendeva il trionfale ingresso degli sposi in chiesa.

La porta si chiuse alle spalle di Victoria che si guardò intorno, imbarazzata.

"Immagino sarai....emozionata" sorrise a Sara, cercando il più possibile di sviare il discorso.

"Beh, in effetti sì. E' una sensazione unica, come se..chiudessi un capitolo e..ne iniziassi un altro insieme ad una persona che è lì per te..è bellissimo."

Victoria le sorrise. Sapeva benissimo che cosa stesse provando, lei lo provava ogni giorno...almeno fino a qualche settimana prima.

Abbassò lo sguardo, pensando al piccolo particolare che Sergio - arrabbiato per la sua esitazione dopo l'ennesimo scontro - le avrebbe parlato nuovamente solamente se avesse preso una decisione in merito alla sua proposta, senza continuare a rimandarla per giorni. I due non si vedevano né si parlavano da più di due settimane e Victoria nonostante mostrasse grandi sorrisi e tranquillità, dentro di sé viveva gli effetti del passaggio di quell'uragano devastante.

"Vicky davvero non capisco perchè tu non voglia provare questa stessa sensazione." esordì diretta Sara vedendo la sua espressione cambiare.

Victoria si sedette di fronte a lei sospirando. "Sara ne avrò parlato ormai mille volte con voi, con te, con Iker, con Ines, e anche con Sergio!! Non è che io non mi voglia sposare semplicemente trovo sia...."

"Cosa? Presto? Non ti senti pronta? Beh la verità è che come tutte le cose belle della vita, non saprai mai se ti senti pronta o meno finché non lo provi. Nessuno è pronto! Pensi che io sia pronta ad andare all'altare e sposare Iker??" domandò quasi arrabbiata.

Victoria si rialzò in piedi continuando a camminare su e giù nervosa mentre discuteva per l'ennesima volta.

"Io... non dico di non essere pronta ma..così, su due piedi, è difficile sai? E' davvero...io non sapevo cosa dire quando me l'ha chiesto, ero al telefono, non mi ha nemmeno dato il tempo di..pensarci..riflettere."

"Ma è sempre così! Se tu lo ami come io credo,come tutti crediamo allora non puoi avere dubbi!"

"Non è un dubbio, io amo Sergio, lo amo davvero e forse sarei pronta a stare con lui per l'eternità ma la verità è che....sono spaventata..." confessò per la prima volta. Non era mai riuscita a dirlo: la voce iniziò a tremarle le lacrime che non erano scese per tutto quel tempo cominciarono a scendere sciogliendole lentamente il trucco.

"Anche io ho paura. Ho paura adesso" disse Sara prendendole le mani e guardandola negli occhi "avrò paura quando dirò sì, avrò paura sempre...ma una persona forte i dubbi li ha dopo aver preso una decisione e non prima! E' così che funziona e tu sei forte Sara...devi provarci, devi dire solamente ciò che pensi. Non so se sarà un sì o sarà un no ma dopo tutto questo, dopo quest'anno passato insieme...non puoi non dargli una risposta. Lui sta soffrendo quanto te, e forse ancora di più perchè si sente in colpa quasi avesse rovinato tutto con questa proposta...e credimi era l'ultima cosa che voleva!"

"Chi te l'ha detto questo?" domandò corrugando la fronte.

"Iker ha parlato con lui. Non dire che te l'ho detto ma era necessario che lo sapessi."

In quel momento qualcuno bussò alla porta. Victoria indietreggiò verso lo specchio, sistemandosi il trucco.

"Sì?" domandò Sara.

"E' arrivata la macchina. Esci dal retro." disse la voce di Sergio alla quale corrispose subito un brivido lungo la schiena di Victoria.

La ragazza doveva uscire dalla porta e probabilmente incrociare Sergio dopo tutti quei giorni, mentre Sara doveva arrivare dall'altra parte dove l'aspettavano con la macchina.

Un grande trambusto si sentiva fuori dalla chiesa gli invitati erano già seduti, la chiesa si stava riempiendo di brusio.

I testimoni di sposo e sposa si radunarono fuori dall'entrata della chiesa.

Victoria fu costretta ad uscire dal camerino e come lo fece così incrociò lo sguardo cupo di Sergio.

"Ciao." disse lei timidamente.

"Ciao." rispose lui, secco e gelido come non mai.

Forse se lo meritava e le parole di Sara rendevano il tutto ancora più pesante da sopportare. Non poteva permettere a Sergio di soffrire di nuovo né di caricarsi del peso di quella decisione quando colei che lo stava facendo soffrire era solamente lei. Victoria doveva assolutamente parlare con lui, in un modo o nell'altro, doveva risolvere questa situazione smettendo di scappare e prendendo una decisione.

Gli camminò vicino, in silenzio, si scambiarono qualche occhiata ma nessuno aveva davvero il coraggio di guardarsi negli occhi e vedere l'altro.

Si allinearono con gli altri invitati, si guardarono un momento e Victoria provò a sorridergli senza avere riscontri. Sergio, nel suo perfetto smoking, si voltò verso la porta senza nemmeno risponderle.

Victoria si fece subito seria e guardò Ines poco più avanti. Non ci fu tempo di dire niente, le campane iniziarono a suonare, i flash e il rumore dei fotografi curiosi che cercavano di intrufolarsi. Sembrava il matrimonio di Lady Diana e Carlo d'Inghilterra.

Victoria strinse il suo piccolo boquet e sfilò con gli altri fino all'altare. Si posizionarono in fila ai lati dell'altare, Iker era già lì, immobile ed emozionato come non mai. Non era facile vedere Iker far trasparire un'emozione, lui così timido e riservato, era la prima volta che Victoria lo vedeva così coinvolto - era normale, immaginava.

Il portiere si voltò verso Sergio, il ragazzo gli strinse la mano sorridendo. Victoria avrebbe dato qualunque cosa perchè le rivolgesse un sorriso così ma era evidente che non se lo meritava.

La cerimonia iniziò, in piena regola: la marcia nuziale, Sara era splendida sembrava una principessa. Gli invitati erano commossi, applausi si alzarono spontaneamente quando la ragazza arrivò all'altare e prese le mani di Iker.

Lo scambiò delle promesse fece commuovere tutti, comprese Ines e Victoria che si strinsero in un abbraccio sorridendo alla sposa più emozionata di tutti loro insieme.

La cerimonia finì un'ora dopo e ci fu il bagno di folla, tra fans e giornalisti, sulle gradinate della chiesa. Lentamente gli ospiti raggiunsero le loro macchine per ritrovarsi poi nella grande villa dove avrebbero continuato la celebrazione delle nozze.

Victoria venne fermata da una dozzina di giornalisti più interessati alla sua storia con Sergio dopo la notizia della proposta di matrimonio negata, che al matrimonio di Iker e Sara.

Li sviò tutti raggiungendo in un lampo la macchina di Ines.

"Ci sei?" domandò mettendosi la cintura.

"Sì sì parti prima che sbuchino dai finestrini!!" esclamò sospirando.

La macchina partì seguendo quella degli sposi per mezza Madrid, fino al paesino sperduto dove sorgeva un'imponente villa ottocentesca.

"Hai parlato con Sergio prima della cerimonia?"

Victoria abbassò le spalle in un sospiro. "Macché. Devo parlargli...ma lui sembra che non voglia avere niente a che fare con me."

"E puoi biasimarlo?" disse Ines continuando a guidare.

Victoria corrugò la fronte incrociando le braccia. "Ma si può sapere perché siete tutti dalla sua parte?!"

"Perché lo ami troppo per dirgli di no. E la paura non piace a nessuno di noi. Tifiamo tutti per voi insieme, abbiamo sempre tifato per voi. Guarda i giornalisti lì...e i fans...tutti vogliono sapere, tutti si chiedono se alla fine Giulietta aspetterà Romeo al balcone oppure chiuderà le finestre..."

"Accidenti che poesia!!" commentò ridendo Victoria.

"Eh lo so" sospirò Ines fermando la macchina dietro le altre "il matrimonio mi ha fatto riflettere. A te neanche un po'?"

"Io so solo che devo parlare con Sergio."

"E' un inizio."

Balli, canzoni, rinfresco: una festa senza fine tipica dei matrimonio spagnoli.

Questo era quello che aveva accolto tutti gli invitati. Sara e Iker facevano il giro dei tavoli chiacchierando, ringraziando, sorridendo, scattando foto - era un giorno meraviglioso per tutti, nessuno escluso.

Mentre tutti si dilettavano nell'imparare a ballare la Macarena tra le risate dei moltissimi compagni di squadra di Iker che l'avevano raggiunto in pista scatenandosi, Victoria sedeva al suo tavolo guardandoli. Sorrideva, notando come Gerard Pepe e David sbagliassero ogni passo, e come Andres e Joan - che sembravano tanto timidi - si stessero scatenando assieme alla moglie di Reina con una coreografia degna di nota.

Ad un tratto qualcuno si avvicinò al tavolo e si sedette a cavalcioni sulla sedia girata al contrario.

Victoria si voltò di scatto: "il suo" Cesc era arrivato da Barcellona per l'occasione. Non era riuscita a salutare nessuno di loro durante la cerimonia.

"Eccoti finalmente! Come stai?" sorrise lei.

"Bene... a differenza di te."

"Oh non è vero. E' un giorno così bello, come potrei non essere felice?"

Cesc la guardò negli occhi. "Beh sì....in effetti. Però non lo sembri, impegnati di più."

"Sei arrivato con gli altri?"

"Sì. Ti abbiamo vista come damigella...eri sicuramente la più bella."

"Oh esagerato!!" arrossì Victoria "Non dire cavolate! Sara era la vera bellezza del giorno!"

"Beh ovvio! Ma tu sei in seconda posizione ok?"

"Ok, così va bene. Grazie..anche voi state benissimo tutti eleganti...sinceramente ero stanca di vedervi in pantaloncini e calzini di spugna" rise lei.

Cesc le fece una smorfia. "Ma come diventiamo simpatici ogni giorno di più!! Dov'è Sergio?"

Victoria si fece seria. "Ehm...non lo so...in teoria è a ballare la Macarena.."

"Strano che faccia baldoria uno come lui vero?!"

"Già...."

"Comunque non è in pista ho appena controllato! Tu vieni a ballare??"

"Assolutamente no! Preferisco godermi lo spettacolo!"

"Ok!" sorrise lui "allora guarda..e impara!"

"Tifo per te, Tony Manero!!!" rise Victoria.

Nel momento in cui seguiva Cesc mentre raggiungeva gli altri in pista per ballare tutti assieme, Victoria scorse Sergio bere da solo, in un angolo dopo aver scambiato qualche parola con la cugina di Sara.

Si alzò scostò la sedia. Era il momento giusto, non se ne sarebbe accorto nessuno e lei doveva farlo.

Camminò rapida verso di lui, e quando lui provò a muoversi Victoria lo bloccò per un braccio.

"Ora tu vieni con me."

"Hai perso qualcosa?" domandò lui freddo.

"Rispondere così è una mia prerogativa, a te non dona quest'aria da ghiacciolo in inverno. Vieni." lo tirò con tutta la forza che aveva per un polso verso l'uscita.

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