Esco dalla doccia, prendo la tovaglia che ho appeso al gancio e faccio un piccolo nodo per farla stare ferma mentre cammino.
Esco dal bagno, vado in cucina per prendere un'altra lattina di birra e trovo davanti a me Axl.
-Ma che diavolo ci fai qui!- urlo sia perché mi ha spaventata sia perché sono praticamente nuda.
-Le ragazze mi hanno fatto salire- fa un ghigno e si siede sul tavolo.
-Blondie!- urlo, si sono isterica, mi potevano avvisare almeno.
-Sono uscite tutti con gli altri ragazzi- dice ridendo.
-Io le uccido- apro il frigo e prendo l'intera confezione di lattine di birra.
-Sono venuto per chiederti se ti andava di uscire- sorride e continua a fissarmi.
-Non se ne parla, No, assolutamente no- dico e cammino avanti e indietro.
-Se esci con me e ti annoi, non ti disturberò più-afferma deciso, vuole a tutti i costi uscire con me.
-E va bene- affermo demoralizzata.
Lo lascio lì e vado verso la mia camera, entro e chiudo a chiave.
Cerco tra i vestiti che ho buttato in giro, trovo dei pantaloncini neri di pelle, un top non troppo corto, una camicia nera due taglie più grandi di me e le mie vans nere.
Decido di non truccarmi ma di fare due trecce alte.
-Sono pronta!- urlo quando esco dalla camera.
-Andiamo- dice sorridente e mi porge il mio skateboard.
Afferro la mia amata tavola di legno, il mio zainetto ed esco.
-Dove andiamo?- chiedo curiosa, mi potrei aspettare di tutto da un tipo come lui.
-Lo vedrai presto- dice serio, stavolta non scherza.
Lo seguo in silenzio fuori dal palazzo e per tutto il tragitto.
Le strade che stiamo percorrendo le faccio quotidianamente, quindi mi chiedo perché mi sta portando al parco abbandonato.
-Eccoci- urla, indica la rampa dove mi alleno quotidianamente, si avvicina alla panchina rotta e prende uno skateboard mezzo rotto.
-Sai andare sullo skate?- chiedo ridendo.
-No è di Izzy, me l'ha prestato- dice sorridente.
-Aspetta! Non vorrai mica che io ti insegni ad andare sullo skate?- dico ridendo.
-Sì- dice e fa il finto offeso.
Rido ancora più forte, ed inizio a piangere dal forte ridere.
-E va bene- dico appena smetto di ridere come una cogliona.
Prendo il mio skate e mi arrampico sulla rampa.
Inizio a fare un paio di mosse base e poi mi siedo sul bordo della rampa.
-Avanti sali- dico sorridente.
Guarda la rampa terrorizzato e lentamente si avvicina.
Mi passa lo skate del suo amico e si arrampica, riprende la tavola, sale su di essa e scende a velocità, inizia a urlare.
-Axl attento- urlo.
Salto sulla rampa con il mio skateboard e gli corro incontro, prima che possa cadere e rompersi la gamba lo afferro dalla maglietta.
Cado dallo skate e lui cade su di me.
-Sei proprio una frana- mi lamento dal dolore.
Si alza in fretta e si mette in ginocchio accanto a me, rimango distesa senza muovermi.
-Dove ti fa male ?- chiede preoccupato.
-Niente tranquillo- mi alzo a sedere e controllo le ginocchia, ho dei tagli su entrambe le fino e parte delle gambe.
La rampa è vecchia e il legno rovinato quindi è facile tagliarsi, solitamente qui si allenano quelli più bravi.
-Jason si lameterà- sbuffo, mi alzo in piedi e vado verso lo zaino che ho lasciato sull'erba incolta.
Apro la borsa e tiro fuori dei fazzoletti, acqua ossigenata e dei cerotti.
Porto sempre con me un kit per le emergenze, può succedere di tutto quando una persona si allena.
-Aspetta ti aiuto- viene verso di me e prende l'occorrente per pulire i tagli.
-Grazie- dico un po' imbarazzata.
-Figurati- appena finisce di fare tutto prende lo cose e le butta nel cestino, torna da me e mi da una mano ad alzarmi.
Camminiamo per un altro po' di tempo e poi mi accompagna a casa.
-Beh, ci vediamo a lavoro Axl- dico appena arrivo davanti al portone.
-Ci vediamo Claire- dice, mi saluta e se me va.
Apro il portone e salgo le scale...
Blondie (punto di vista)
Stare in giro con questi ragazzi ti permette di conoscere molta gente.
Siamo in giro da più di due ore e già hanno incontrato circa venti persone differenti.
-Ragazzi conoscete un posto in cui nessuno ci conosce?- si lamenta Izzy.
Izzy a quanto ho capito è il secondo chitarrista del gruppo ed è molto riservato un po' come Mindy.
-Io sì- afferma Abby.
Lei sa sempre tutto, mi chiedo come faccia.
-È un vecchio locale, abbastanza squallido ma preparano alcolici che sono spettacolari- dice sorridente.
-Andiamo che aspetti- Afferma il biondo alto due metri, credo si chiami Duff.
-È abbastanza lontano dobbiamo chiamare un taxi- afferma.
Ci fermiamo in mezzo alla strada e fermiamo due taxi dato che in uno solo non ci entriamo.
Ci facciamo lasciare davanti a una "casetta" apparentemente abbandonata.
-Avanti muovete il culo- dico curiosa, seguo Abby e i ragazzi seguono noi.
-Ma sei sicura sia il posto giusto?- domanda Mindy preoccupata.
-Non ti preoccupare- afferma Darcey
continuo a seguire la mia amica, scendiamo delle scale di legno marce e attraversiamo un piccolo angolo di terra fangoso.
Ci avviciniamo lentamente alla vecchia casa.
-Venite- dice entusiasta Abigail.
Apre la porta e si intravede un ambiente squallido tanto quanto il luogo in cui è situato, entriamo ad uno ad uno, e ci guardiamo tutti intorno.
Stranamente il luogo non puzza, e dietro il bancone c'è un uomo di mezza età che quando ci vede sorride, ma non è un sorriso che ti mette ansia.
-Benvenuti ragazzi, in quanti siete?- domando l'uomo che esce dalla sua postazione e ci viene incontro.
-Otto- afferma sorridente Abby.
-Abby da quanto tempo!- esclama l'uomo.
-Lo so Richard ma non ho molto tempo libero come prima- afferma felice Abigail che va incontro a quel tizio e lo abbraccia.
-Allora ragazzi, quanto forte deve essere questo drink?- domanda entusiasta.
-Molto- esclamo, si volta verso di me e sorride.
-Beh ragazzina noi qui serviamo già Drink forti ma se tu ordini qualcosa di molto forte significa che hai un fegato molto forte- ride di gusto.
-Allora faccia un Drink che si addice a una ragazzina- mi siedo nel tavolo vicino alla finestra, Slash si siede accanto a me e mette il braccio intorno alle mie spalle.
Richard il barista ci porta dei boccali pieni di una sostanza verde e li posa al centro del tavolo.
-Oh Richard sai come stupirmi- esclama Abigail contenta.
-Izzy questo è il bar più isolato di Los Angeles e fa drink meravigliosi- esclama contenta.
Darcey guarda il boccale con attenzione, sta cercando di capire cosa possa essere e la stessa cosa faccio io.
Prendo il boccale che risulta molto pesante, lo stringo con entrambe le mani e lo porta alle labbra.
Bevo un lungo sorso e sento subito la gola e lo stomaco andare in fiamme.
Continuo a bere e nel giro di dieci minuti non capisco più cosa succede.
Vedo Slash che si avvicina per baciarmi ma qualcosa o qualcuno ci divide...
Spazio autrice:
Scusate se pubblico questo capitolo solo ora ma ho avuto una settimana pesantissima.
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Kiss, Serena <3