Vampires ~ Incubus & Succubus...

By Carrigirl

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**La storia si svolge durante il settimo anno** « Ma quelli... non sono Draco Malfoy e Hermione Granger? » «... More

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News Parte 2 postata ❤️

Capitolo 8

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By Carrigirl

Video Del Capitolo: Draco + Hermione | The Night

Quella notte la passai sui libri, cercando di portare il mio programma di studi ancora più avanti. Inutile dirlo, fallii.

Non facevo altro che pensare a quel che era appena successo, dandomi dell'idiota scuotendo la testa. Ero stata una stupida, a farmi ingannare in quel modo.
Avrei già dovuto sospettare che lui sapesse, anche dal fatto che si trovasse nel suo letto... ad occhi chiusi. Avrei dovuto lasciarlo perdere, e uccidermi. Solo che non avevo ancora preso in considerazione la possibilità, fino a quel momento.

E mi ero abbandonata tra le sue braccia come un'idiota. Ma insomma, che mi era preso?
Me lo chiesi per tutta la notte, sussultando quando mi accorsi che la luce stava invadendo la stanza. Era già mattina.

E non avevo una risposta. Scesi prima in Sala Grande, per non dover incontrare gli altri. Oramai me ne ero fatta una ragione: Harry e Ron non potevano più essere miei amici.
Non in questo stato. Non in questa condizione.
Pervasa da una tristezza infinita a quel pensiero, raggiunsi Calì e Lavanda al tavolo del Grifondoro. Mi sedetti di fronte a loro, salutandole senza entusiasmo.

« Ciao, Hermione! » risposero loro in coro, sorridendomi da un orecchio all'altro fin troppo calorosamente. Dio, non ne potevo più.

Appoggiai il mento sul gomito, ascoltando svogliatamente le loro chiacchiere senza senso, aspettando di andare a lezione. Sarei voluta andare fuori, ma c'era il sole e non mi serviva un'emicrania di prima mattina.

« Sì- stava dicendo Calì eccitata- e insomma, te lo ha chiesto? »

« Oh Calì- rispose Lavanda ridacchiando- andrò con lui a Hogsmeade la prossima settimana! Ma ci pensi! »

« Già... sono proprio felice per te! »

"Uffa, ma cos'hai tu che io non ho? Non ci vuole una scienza per accorgersi che io sono più carina! Lo dicono tutti!"

Mi voltai di scatto, sorpresa da quella frase. Calì che si rivolgeva in quei termini a Lavanda?

Ma fu come se quelle parole non ci fossero state. Le due continuarono a parlare con grandi sorrisi e risatine. Strano. Eppure...
Trattenni il fiato, anche se non respiravo. Avevo... avevo sentito il suo pensiero?
Eccitata, mi ridestai all'improvviso. Stava passando la McGranitt... la fissai per un attimo, escludendo tutto il resto dalla mia mente.

"Questi ragazzi non hanno un minimo di decoro... possibile che debbano prendersi a botte anche di prima mattina?"

La sua voce mi arrivò forte e chiara, come se fosse stata vicino a me. Ed io sorrisi soddisfatta... felice di quel dono. Per la prima volta.
Volsi casualmente lo sguardo verso il tavolo degli insegnanti... e vidi Silente fissarmi con avidità. I suoi pensieri erano preoccupati e cupi.

"Sì, tutto indica che ho ragione. E' una Vampira. Non mangia..."

Un brivido mi percorse tutta la colonna vertebrale, nel "sentirlo". Dio, lo sapeva!
Agitata, presi una mela accanto a me e la addentai.

"Oh, strano... ma non si può negare il fatto che sia cambiata di aspetto, e che sia sempre sola. Proprio come lui..."

Stupita, lo guardai, dimenticandomi che mi stava fissando e allora voltai la testa di scatto... ma ormai il danno era fatto.

"E sembra anche che senta i miei pensieri... dovrò chiarire questa faccenda".

Mi andò di traverso il boccone, e mollai subito la mela. Cosa diavolo voleva dire? Lo avrebbe detto al Ministero, mi avrebbe fatta registrare? Così tutti avrebbero saputo... anche i miei genitori?

Terrorizzata da quella prospettiva, mi alzai.

« Vai già via? » mi chiede Calì, ma io la ignorai e corsi fuori dalla Sala Grande, andando addosso... a Malfoy.

« E stai più attenta, Mezzosangue! » berciò tanto per darsi un tono con i compagni, mentre io lo fissavo.

"Ti devo parlare. ADESSO."

Lo pensai con tutte le mie forze, ma lui si era già voltato ed era entrato, ignorandomi.

Cazzo.

Perché non mi aveva sentito? Forse non lo sapevo fare? E adesso, cosa diavolo...

« Signorina Granger ».

Impietrita, deglutii e mi voltai lentamente, riconoscendo quella voce.
Silente era davanti a me e mi stava guardando con apprensione.

« Tutto bene?- chiese, gentile- Sembri agitata ».

Oddio. Dovevo stare calma. Meno male che non avevo il fiatone.

« Sto bene » dissi convincente.

"Eh sì, adesso che la vedo da vicino mi sembra davvero diversa..."

Mi strusciai la fronte, facendo di tutto per evitare quel maledetto pensiero. Mi innervosiva.

« Possiamo scambiare due parole nel mio ufficio? Avviserò io la Sprite per il tuo ritardo ».

Era quello che temevo. Depressa, annuii debolmente, e mi trascinai dietro di lui mentre mi conduceva nel suo ufficio, stando attenta a non sfiorare di nuovo i suoi pensieri.
E adesso, che sarebbe successo? Mi avrebbe espulsa perché non lo avevo avvertito? Mi avrebbe cacciata senza lasciarmi sostenere il M.A.G.O.? Dio, ero terribilmente agitata.
Entrammo nel suo ufficio circolare, e mi sedetti rigida sulla sedia mentre Silente prendeva posto dietro la scrivania. Sembrava tranquillo, cosa che un po' mi rassicurò.

« Quando è accaduto? »

Sgranai appena gli occhi, frustrata. Avrei dovuto mentirgli? Draco mi avrebbe consigliato di farlo? Accidenti a lui, se solo poco prima mi avesse ascoltata!

« Non molto tempo fa » mormorai, optando di rispondere per metà.

« Ah. E'... è stato il signor Malfoy, giusto? »

Io non risposi subito, sorpresa. Quindi... sapeva.

« Sì » dissi arrossendo. Avevo il sospetto che Silente sapesse esattamente il modo in cui quell'infame mi aveva Vampirizzata.

« E così adesso siete in due. Non avrei mai immaginato di avere, un giorno, due Vampiri nella mia scuola » disse in tono leggero, dopo aver sospirato.

Io lo fissai sgomenta.

« Lei... - deglutii- lei lo dirà al Ministero? »

Silente mi guardò stupito.

« Perché dovrei, signorina Granger? Questa sarà solo una tua scelta, una volta uscita da Hogwarts. I tuoi genitori lo sanno? »

« No » dissi subito.

Dio, cosa avrebbero detto?

Il Preside mi guardò un attimo con occhi profondi.

« Bè... troverai tu il modo di dirglielo, prima o poi. E' necessario, però, prendere delle precauzioni ».

E l'ansia mi invase di nuovo. Cosa voleva farmi?

« Precauzioni? » ripetei a mezza voce.

« Non possiamo permettere che le tue compagne di stanza rischino la vita stando in contatto con te. La sete dei Vampiri può prendere all'improvviso... e in quei casi non si risponde delle proprie azioni ».

Abbassai lo sguardo sulle mie gambe, senza osare replicare. Quello che era successo con Ron.

« Avrai una stanza tutta tua, per la sicurezza delle tue compagne. In quanto alla tua dieta... cerca di controllarti e non uccidere nessuno studente, per favore. Altrimenti sarei costretto a espellerti e, bè... consegnarti al Wizengamot con accusa di omicidio ».

« D'accordo » dissi subito, grata. Almeno adesso sapevo perché Draco dormisse da solo. E il fatto che Silente volesse in qualche modo aiutarmi... mi riempiva di conforto.
« Bene. E' tutto, signorina Granger. Ti consiglio però di non divulgare questo segreto... credo che sarebbe poco saggio perfino dirlo al signor Potter e... »

« Non importa più, signor Preside- lo interruppi fredda- non... non ci frequentiamo più ».

Piombò un silenzio penoso che mi fece sentire a disagio.

« Mi dispiace- disse Silente con voce triste- ma devi essere forte... non sei l'unica a dover condividere questa sorte ».

« Già. Esiste un modo per ritornare umana? » chiesi all'improvviso, di nuovo ansiosa. Se qualcuno sapeva, poteva essere lui.

Silente mi fissò senza dire nulla per un lungo momento.

« Temo di non saperne molto di questo argomento. Ma non essere troppo precipitosa nel tornare indietro... questa vita ti potrebbe anche piacere ».

« Si sbaglia » dissi subito, con una risatina amara.

« Può darsi- fece Silente ignorandomi- adesso però ho del lavoro da fare. Buona... fortuna ».

Mi alzai, e dopo avergli augurato una buona giornata uscii dallo studio, bloccandomi dopo aver chiuso la porta.

Draco era a pochi metri da me, appoggiato elegantemente al muro.

« Gli hai detto tutto, non è così? » chiese guardandomi con quegli occhi color tempesta.
Io lo scrutai torva.

« No, ho solo risposto a delle domande. Che ci fai qui? »

« Che volevi dirmi?- disse lui staccandosi dalla parete per venire di fronte a me- Sembravi una uscita di cervello ».

« Bè- replicai furibonda- avresti anche potuto ascoltarmi invece di stare a offendere come al solito! Perché non mi hai risposto? »

« Granger...- ghignò lui con tono stucchevole- non ti aspetterai che io ti rivolga la parola in pubblico, vero? Gli altri pensano ancora che tu sia... »

« Una Mezzosangue, già- lo interruppi scocciata- no, ma io dicevo... non hai sentito i miei pensieri? »

Draco parve leggermente stupito.

« Granger... i Vampiri non sentono i loro pensieri. Solo quelli degli umani. Dio, ma che razza di Vampira sei? »

« Quella che mi hai fatta diventare tu! » sbottai incavolata, cominciando a marciare verso i piani di sotto. Sentii Draco che mi seguiva, e che poi mi affiancava.

« E tu non hai lezione? » gli chiesi poi.

« Non la prima ora ».

« E... cosa fai quando hai del tempo libero? La notte, ad esempio? Voglio dire, io studio... »

« E ti pareva » sogghignò lui scuotendo la testa. Era stato un modo per non rispondermi.

Rimanemmo in silenzio, finché non lo vidi svoltare in un altro corridoio.

« Dove vai? »

Lo vidi arrestarsi, e poi guardarmi divertito. Accidenti, che mi era saltato in testa?

« E a te che frega? Vuoi che rimanga con te per tutto il giorno, Granger? Perché mi dispiace deluderti, ma preferisco una sana sigaretta ».

Provai subito un moto di stizza. La nicotina preferita a me.

Sbuffai, incrociando le braccia al petto.

« E fumatela per bene, allora, chissà che il fumo non ti riempia quel cervello vuoto che ti ritrovi » commentai sprezzante, voltandomi subito, ma tempo un secondo che mi ritrovai sormontata da lui.

Dannazione, come faceva ad essere sempre così veloce?

« Granger Granger...- sospirò, scuotendo il capo con fare sarcastico- Hai bevuto sangue avvelenato di recente? »

Il suo viso sfiorava il mio, di nuovo. Ma perché mi veniva sempre così vicino?

« Può darsi. Ma a te che importa? »

Non rispose subito, continuando a studiarmi con intensità.

« Sei strana, Granger » ridisse, con lo stesso tono rassegnato.

« Che vuoi dire? » chiesi con gli occhi assottigliati.

« Io ti eccito ».

Fui presa in contropiede. Per la sorpresa, riuscii a ridere.

« Certo, Malfoy. Sogno di possederti tutte le notti ormai » frecciai con voce melensa, ma lui non si scompose.

« Non ci scherzare... non è normale tra Vampiri ».

Il suo tono innaturalmente serio fece esitare il mio sorriso. Sentii una specie di peso dentro di me... una cosa che quasi mi soffocava.

« Ti sbagli. Sei tu che mi vieni vicino » replicai velocemente, ma anche dopo quelle parole lui non accennò a scostarsi.

Anzi... si piegò su di me, cogliendomi di sorpresa. Mi arrivò al collo... e cominciò a mordicchiarlo, sfiorandolo con diversa pressione con i canini affilati. Lo percorse tutto, arrivando alla gola, salendo fino alle guance.
Dovetti resistere all'impulso di aggrapparmi a lui di nuovo, scossa da quelle sensazioni. I brividi che provai in quel momento... non li avevo mai sentiti prima.
E rimasi immobile, ghiacciata, a farmi stuzzicare la pelle da lui. Mi morse le guance, le leccò, le annusò... come scoprendomi.

In suoi occhi incrociarono di nuovo i miei... e poi si avvicinò di nuovo, solleticando il mio labbro inferiore con quei denti affilati.
Non era un bacio... era qualcosa di diverso. Non mi stava baciando le labbra, me le stava mordendo, con delicatezza, ma provocandomi lo stesso dolore. Mi stavano bruciando e dolendo... ma non ebbi la forza di sottrarmi a lui. Era maledettamente magnifico.
Avevo uno strano sentimento addosso... una strana emozione. E averlo così vicino... mi faceva perdere i sensi.

Desiderai di baciarlo davvero, di infilare la lingua nella sua bocca. Volevo toccarlo, volevo accarezzarlo, volevo... volevo...
Senza accorgermene, mi sfuggì un gemito. Cazzo.
Draco si allontanò con uno scatto, lo sguardo accigliato.

« Visto? Avevo ragione ».

E non seppi dargli torto. Non seppi davvero che dire.
Aveva ragione. Mi ero eccitata alla grande. E se non era normale tra Vampiri... perché a me accadeva?

« Forse... -tentai, imbarazzata- succede perché non sono Vampira da molto tempo. Devo ancora, insomma... »

« No- replicò Draco fissandomi- non è possibile. Ormai la tua trasformazione è completa. Non... non dovrebbe accadere ».

Dal suo sguardo accigliato, capii che doveva essere turbato. E io non volevo marciare ancora su quell'argomento disgraziato.

« Adesso ho lezione » dissi.

« Ah » disse solo, rimanendo a fissarmi.

Ma io non riuscivo a scollare i piedi di lì. Un'altra domanda mi si formò nella mente.

« Non vorresti essere umano? »

Draco strabuzzò gli occhi.

« E questo che diavolo c'entra adesso? »

Mi strinsi nelle spalle.

« E' solo una domanda. Non ti sto puntando un paletto contro ».

« Ah... spiritosa, Mezzosangue. Avrei anche riso se tu non l'avessi fatto davvero almeno sei ore fa ».

« Hai avuto paura? »

La domanda sembrò spiazzarlo. Non rispose immediatamente.

« Paura che tu ti suicidassi, questo sì ».

« Perché? » chiesi incuriosita.

Lo vidi ghignare, in modo strafottente. Ma era lo stesso più bello che mai.

« Perché tu sei mia, e basta ».
Lo disse in modo semplice, come se la trovasse una cosa scontata. Come se mi vedesse come un oggetto e non come un essere umano.
Faticai a trovare la voce.

« Cosa vuoi dire? »

Draco si riavvicinò di nuovo, e mi sentii morire.

Mi stava sfiorando le labbra con le sue... e quando parlò sentii il suo gelo investirmi.

« Mettiamo in chiaro una cosa, Mezzosangue. Io voglio essere l'unico a provocare la tua morte. Capito? »

Mi allontanai di qualche centimetro, fissandolo bellicosa e irritata.
« E perché? »

Lo vidi sorridere in modo maligno. Poi mi afferrò la mano... e se la portò con delicatezza alle labbra. Le baciò il dorso, con quelle labbra fredde e perfette.
Io ammutolii, vedendolo compiere quel gesto, e lui ghignò ancora di più al mio stupore. Mi lasciò la mano, dicendomi prima di allontanarsi:

« Perché io ti odio, Granger ».

Note:

Ecco il capitolo 8 ❤
Scusate lo avevo postato l'altro ieri ma wattpad qualche volta si rincoglionisce
A presto con il capitolo 9
Un megabacione
Noemi

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È la mia prima storia quindi.. spero apprezziate