Scelti Dal Destino (#Wattys20...

Galing kay Silvie_Marie

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[COMPLETA] Alyssa sta per cambiare vita e se ne rende conto appena conosce il misterioso ed affascinante Garr... Higit pa

Cast
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Copertina da cambiare
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Ringraziamenti
Il seguito ~ disponibile
Garrett's POV ~ disponibile
[Merry Christmas] ~ racconto extra
[Happy New Year] ~ racconto extra
🔆QUALCOSA IN TE
🌙STAGE MELODY
Sondaggio ~ Spin-off
Gruppo WhatsApp
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Versione Inglese del libro
Un anno insieme!
Bloody Cake? Una band?
Il sito web dei Bloody Cake
⭐️Nuovo libro in lavorazione⭐️
NUOVO LIBRO : 東京喰種: [TSC]
DOPO SCELTI DAL DESTINO...
VERSIONE ALTERNATIVA

• 33 •

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Galing kay Silvie_Marie

Non stavo sognando nulla di preciso, quella notte.

Vedevo solo bianco mentre la mia mente vagava nei ricordi, i più bei ricordi che abbia mai condiviso con Tessa.

Ma delle urla strazianti mi spezzarono in due.

Aprii gli occhi, vigile.

Diedi un rapido sguardo a Garrett che mi stava abbracciando. La sua espressione non era più spensierata: il suo viso era teso e la fronte aggrottata. Era come se stesse facendo un brutto sogno. O peggio un incubo. Non ero sicura che fosse stato lui a gridare finché non lo fece di nuovo, questa volta sotto i miei occhi.

Strinse la presa sulla mia vita, prendendo in pugno la mia maglietta. Era un incubo. Lo stomaco mi si strinse e la gola mi si chiuse.

Dovevo svegliarlo.

Lo scossi teneramente finché non urlò una terza volta.

Si svegliò e si alzò, il viso terrazzato e guardingo.

Cercai il suo sguardo nella speranza di trovare una rassicurazione, ma appena i suoi occhi furono nei miei il mio cuore ebbe un sussulto.

Erano cupi ed agonizzanti. Era la prima volta che lo vedevo così e pregai che fosse l'ultima.

Lo stomaco divenne un filo teso e il petto mi si allargò di dolore.

Garrett abbassò lo sguardo, passandosi una mano tra i capelli. Non sapeva cosa dire e non potei non biasimarlo: in questi casi c'era poco da spiegare. Mi domandai quale fosse la natura del suo incubo...

«Garrett» chiamai con voce esitante e flebile.

«Sto bene» farfugliò sommessamente senza neanche guardarmi.

«Sicuro?» domandai tremante. Mi stavo torturando il labbro inferiore. Ero troppo preoccupata per lui.

Lui intercettò il mio sguardo e la sua espressione si addolcì un poco. Mi prese il viso tra le mani e mi baciò profondamente, come se non ci fosse un domani.

Mi protesi verso di lui, accogliendo la sensazione di libertà e pace che stava prendendo il posto del dolore. Le mie mani finirono nei suoi capelli mentre lui mi accarezzava dolcemente la guancia.

Mi mossi sopra di lui e prima che me ne potessi accorgere, ero infossata nel letto, le nostre gambe intrecciate come i nostri respiri. La sua lingua stava esplorando la mia bocca.

Io lo volevo fare, tutto il mio corpo lo voleva, ma la mia mente non poteva. Non era ancora riuscita a superare l'abbandono da parte di Charlie.

Benché mi fidassi di Garrett e lo amassi, congiungersi così intimamente era troppo affrettato.

Cercai di oppormi alla magnifica sensazione che Garrett mi faceva provare, ma la sua lingua nella bocca mi colse di sorpresa e mi ritrovai a gemere forte, trasportata dall'erotismo e dalla nota aggressiva che il bacio aveva assunto.

Una sua mano si spostò sulla mia schiena e si addentrò nella maglietta, sfiorandomi ripetutamente la schiena.

Cercai la forza di eclissare la sensazione di spingermi oltre ma la voracità e voglia con cui aveva mi aveva baciata era troppo eccitante.

Mi prese i capelli e me li tirò facendomi urlare, ansimare, vogliosa.

Mi morsi il labbro, tirando indietro la testa così che lui potesse baciarmi e succhiarmi il collo per poi passare alla clavicola.

Fremevo, gemevo e tremavo ad ogni suo tocco. Le sue labbra erano così accoglienti e calde...

Mi diede un rapido sguardo e mi prese nuovamente in un bacio.

Mi mordicchiò il labbro e io gemetti forte, stringendo la presa nei suoi capelli.

«Garrett» boccheggiai.

Lui si scostò, il suo corpo che torreggiava su di me.

«Scusami, Alyssa, davvero» bofonchiò, lasciandosi cadere di fianco a me.

Era senza fiato e nella voce percepii amarezza e senso di colpa. L'ultima cosa che volevo era che si pentisse di avermi baciata.

Mi punteggiai col gomito, incrociando il suo sguardo mortificato.

«Non volevo...» Le parole gli morirono in gola e deviò l'attenzione su qualcos'altro.

«Garrett... Vuoi che parliamo del tuo incubo?» chiesi esitante allungando le mani sul suo petto nudo.

Mi scoccò un'occhiata indecifrabile e dopo poco annuì, cingendomi la vita con le braccia. La mia testa era sul suo petto e guardavo il soffitto in attesa di una risposta.

• • •

«Ero a casa» incominciò a raccontare il suo incubo, lo sguardo cupo e le dita strette nelle mie. «E mio padre ritornava come ogni sera.» La voce gli si spezzò e una parte di me si strinse così tanto da lasciarmi senza fiato.

Odiavo vederlo in quello stato. Le sue dita mi stavano accarezzando la testa a mo di rassicurazione. Feci un profondo respiro e lui continuò.

«Sentivo i suoi passi farsi sempre più vicini, sempre più pesanti e sapevo cosa mi aspettava.» Mi diede una rapida occhiata e deglutii, come se volesse respingere delle lacrime silenziose. «Infatti appena raggiunse la mia camera, incominciava a picchiarmi.»

Il suo corpo si irrigidì e la sua mano lasciò i miei capelli. Lo sentii inspirare profondamente e il mio cuore balzò in gola. 

«Finché non ero stremato sul pavimento» finì con un roco e sommosso ringhio.

«Garrett» sussurrai appena mi lasciò. I suoi occhi verdi erano nei miei e si vedeva che erano stremati e sofferenti.

Lui piegò la testa di lato e mi osservò per un momento, la fronte aggrottata e la mascella rigida.

«Mi dispiace tanto che tu abbia dovuto subire tutto ciò» dissi lievemente, colta da un'improvvisa ondata di dolore.

Garrett mi strinse tre le braccia. Le mie dita incontrarono i suoi capelli e inspirai a fondo cercando di togliere dal mio petto la sensazione opprimente che mi impediva di respirare.

«Non ti meriti tutto questo dolore» esordii sommessamente stringendomi contro il suo petto. Le sue mani erano nei miei capelli e il suo respiro mi stava sfiorando il collo.

Lui si scostò e mi osservò con sguardo indecifrabile prima di accennare un triste sorriso che intuii fosse consolatorio.

«Non fa nulla, studentessa» commentò Garrett dopo un lungo sospiro, il pollice che mi accarezzava la guancia. «Tutto ciò che è passato, è passato.» Emise un altro profondo sospiro, questa volta chiudendo gli occhi come se cercasse di convincersi delle parole. «Ora ho te.»

Era un sussurro, ma proprio quella frase, detta dolcemente e piano, mi fece rabbrividire di piacere e il desiderio si fece spazio nel mio petto.

Oh, il mio povero Garrett; la persona più dolce, premurosa, sensuale e sexy che avessi mai conosciuto, mi considera parte importante della sua vita. Una cosa che non avevo mai sentito dirmi prima.

Prima che potesse dire altro, gli lasciai un bacio casto sulle labbra. Appena mi staccai, la sua espressione perplessa e piena di disappunto mi fece scoppiare a ridere.

Lui mi guardò di traverso e io ammutolii, appoggiandomi sul cuscino con la schiena.

Restammo in silenzio per un tempo infinito, ogni attimo era come un respiro pesante, faticoso.

Appena aprì bocca, mi sentii più leggera nonostante il cuore in gola.

«Mio padre é tornato in città» rispose sommessamente. «Alyssa, vorresti aiutarmi ad affrontare questa storia...» Si fermò ed incrociai il suo sguardo, aspettando con ansia la continuazione della frase... Anche se sapevo benissimo di che cosa poteva trattarsi.

«Ho bisogno del tuo aiuto con mio padre» disse deciso, un soffio tra i denti stretti.

Annuii senza alcun dubbio ed intrecciai le dita con le sue sorridendogli radiosa.

«Grazie mille, studentessa.» Mi scoccò un bacio veloce sulla fronte e io misi il broncio appena si scostò.

Mi squadrò e piegò le labbra in un sorriso storto e mi si avvicinò, baciandomi profondamente.

S/M

Ciao! Come state? Eccomi con un nuovo capitolo... Siamo al trentatreesimo e ne mancano ancora un po' prima che il libro giunga alla fine. Comunque, cosa ne pensate? Spero che la storia tra Alyssa e Garrett vi soddisfi. Stavo cercando un nome per questa coppia, ma non ho molta fantasia. Potreste aiutarmi, scrivendomi nei commenti il vostro suggerimento? I nomi che mi attireranno di più verranno citati nel prossimo capitolo con il nome del creatore. Grazie mille e alla prossima. xx

P.S: ci tenevo con particolare attenzione a ringraziare tutti coloro che leggono, commentano e votano la mia storia. Vorrei sottolineare che per me, ognuno di voi, é importante e che, senza di voi, tutto questo sarebbe solo ancora un'idea nella mia testa.
Grazie mille di cuore a voi, lettori!

Pagina FB del libro Scelti Dal Destino
Instagram del libro @sceltidaldestinosm
Instagram della scrittrice @silvia_luoni

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