smoke ➳ camren

By yonderlysolivagant

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Cosa succede quando la tipica ragazza da "una notte sola" si innamora? E cosa succede quando la ragazza di cu... More

uno
due
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
:)
terremoto
undici
dodici
tredici
quattordici
NUOVA STORIA
quindici
sedici
diciassette
diciotto
AVVISO IMPORTANTE
diciannove
Scusate per l'attesa

tre

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By yonderlysolivagant

"Rilassati, okay?" La incoraggiai. "Staremo qui solamente per un paio d'ore."

"Se i miei genitori verranno a sapere che sono qui mi uccideranno," si preoccupò.

"E allora facciamo in modo che non lo verranno sapere," feci spallucce.

Mi mossi in mezzo alla folla e mi avviai verso la cucina dove, sicuramente, avrei trovato i miei amici vicino i bicchieri di alcohol. E fu così. Tutti salutarono sia me che Camila.

"Vedo che hai portato compagnia," Lucas sorrise.

Mandai giù il primo bicchierino di vodka rimettendo il bicchiere sul tavolo. Michael si avvicinò a me, posando una mano sulla mia spalla e si avvicinò al mio orecchio. Sentii il suo alito puzzare di alchol.

"Sai dov'è la mia stanza se ne hai bisogno," mi disse.

"Ragazzi," incominciai. "Lei è Camila, la ragazza che era vicino agli scalini l'altro giorno," la presentai.

"Si, mi ricordo di te!" Lucas esclamò. "Finalmente ci siamo conosciuti formalmente."

"In realtà non lo chiamerei formale," Camila rise ansiosamente.

Posai il mio sguardo sul bicchierino di vodka ancora pieno tra le sue mani.

"Devo farti vedere come si beve?" Scherzai.

"Io... ho detto che non avrei bevuto," mi ricordò.

"Solo uno non farà male," le assicurai.

Camila guardò i miei amici per avere approvazione di quello che stessi dicendo, ma loro già sapevano quale fosse il punto di questa nottata.

"Non essere nervosa," sorrisi. "Non è brutto."

Camila strinse il bicchierino tra le sue mani e lo portò alla bocca. Bevve il contenuto tutto ad un fiato mantenendo gli occhi chiusi.
Un'espressione disgustata sul suo viso.

"Eww," disse facendo scoppiare a ridere tutti i miei amici compresa me.

"Qualcuno di voi vorrebbe fare qualche Body Shots? Credo che nell'altra stanza abbiano già iniziato," disse Michael.

(A/N: per chi non sapesse cosa sono i Body Shots, è un modo "sensuale" per bere tequila. Si mette una fetta di limone nella bocca del tuo partner mentre un po' di tequila viene versata su un punto del suo corpo (di solito collo, stomaco, seno) e l'altro partner deve leccare la tequila fino a "ripulire" il corpo dell'altro, per poi prendere dalle labbra del partner la fetta di limone e mangiarla.)

Accettai, trascinando Camila dal polso nell'altra stanza.

"Fate largo, Laur sta passando!" Urlò Lucas, facendo spazio fino al divano per me.

Jeremy apparì dopo qualche secondo e si unì a noi.
Mi sdraiai sul divano con la mia testa sul braccio del divano. Lucas prese la bottiglia e ne versò il contenuto dal mio petto fino ad arrivare all'elastico dei miei pantaloni.

"Sei una testa di cazzo," risi. "Non ne dovevi aggiungere così tanta."

"Ti sto solo dando un po' di sapore."

Jeremy accompagnò Camila vicino il divano dicendole di mettersi a sedere su di me. Mi guardò nervosamente, i suoi occhi esplorarono i miei tatuaggi per poi passare a tutto il mio corpo. E per un istante mi sentii in colpa per averla pressata a venire qui e fare tutto questo.

"Fai pure," le dissi. "Non è che stiamo per scopare."

Prese un lungo respiro prendendo la bottiglia dalle mani di Lucas e facendo alcuni lunghi sorsi, puntando di nuovo la bottiglia verso la direzione di Lucas, per poi mettersi a sedere sul mio grembo.

Incominciò a leccare e a baciare le tracce di vodka sul mio corpo. Partì dall'elastico dei miei pantaloni fin sotto al mio seno. Mentre lei continuava a ripulire il mio corpo io cercavo di inumidire la mia bocca che era rimasta asciutta dal momento in cui la sua lingua toccò il mio corpo.

Si alzò, riprendendo la bottiglia dalle mani di Lucas e bevendo di nuovo. Il mio cuore batteva velocemente mentre la mia pelle sembrava stesse andando a fuoco. Avevo dormito con un sacco di ragazze, ma Camila sembrava diversa. Era così sexy. Avevo bisogno di più.

"Camila vieni qui," le ordinai.

"Cosa?" Chiese una volta aver sorpassato la folla.

"Hai mai provato qualche droga?" Chiesi.

"Um, no grazie." Rifiutò gentilmente.

"Dai, farai solamente una piccola prova con un po' di marijuana! Non ti droghi la prima volta."

"Non lo so..." Disse insicura.

"Starai bene, non ti farà nulla," le sorrisi. "Te lo prometto."

Annuì leggermente, le presi una mano mettendo tra le sue labbra la canna che aveva preparato Lucas poco prima. Inalò leggermente il fumo per poi tossire pesantemente.

"Fa schifo!" Esclamò passando la canna a Lucas.

"La seconda volta non sarà così male," dissi sorridendo.

Scosse la testa bevendo un altro po' di vodka dalla bottiglia, per poi pulirsi il mento con la mano.
Le presi il polso e la trascinai fino a sotto le scale.
Mi avvicinai a lei, sussurrandole qualcosa nell'orecchio e sentii il suo corpo irrigidirsi.

"Vieni sopra con me," le sussurrai.

"Perché?" Il suo alito fatto di liquore contro la mia pelle.

"Così posso strapparti via tutti questi vestiti," dissi.

Lei annuì solamente. Era un approvazione? La conoscevo solamente da due giorni e già la stavo per portare a letto? Arrivammo nella stanza di Michael e chiusi la porta velocemente. Incominciai a sbottonare la mia camicia e guardai Camila camminare al centro della stanza. La musica al piano di sotto riempiva il silenzio di quella stanza.

(A/N: se non vi sentite a vostro agio a leggere queste cose, saltate questo pezzo per favore)

"Mettiti sul letto," domandai.

Si girò verso di me e i suoi occhi si spalancarono appena vide il mio corpo metà nudo. Si mise a sedere sul letto mentre incominciò a giocare con le dita delle sue mani.

Mi avvicinai a lei mettendo le mie mani sulle sue spalle mentre mi posizionai sulle sue gambe. Le sue mani rimasero ferme nel punto in cui stavano prima.

"Sai che puoi toccarmi, giusto?" Risi.

Lei mi guardò e allungò le mani sui miei fianchi ma non osò guardare il mio corpo, quasi come se fosse sbagliato.

"Cos'hai?" Sorrisi. "Sei nervosa?"

"Cosa stai per fare?" Chiese timidamente.

"Te."

Poggiai le mie labbra sulle sue, mentre i brividi presero il controllo su tutto il mio corpo. Morsi leggermente il suo labbro inferiore. Le sue mani si strinsero sui miei fianchi e avvicinai le mie labbra al suo orecchio.

"Tesoro, rilassati," sussurrai.

Volevo renderla pazza, volevo farla supplicare per provare qualcosa in più.

Lasciai che la mia lingua entrasse nella sua bocca mentre le sue mani si posizionarono sul mio collo. Le mie mani esplorarono il suo corpo per poi fermarsi sul suo seno. Portai le mie labbra a leccare e a lasciare qualche marchio sul suo addome, scendendo fin sotto alle sue cosce dove le cacciai via i pantaloni buttandoli sul pavimento.

Aprii le sue gambe posizionandole sulle mie spalle mentre io mi accomodai in mezzo alle sue cosce. Lasciai qualche bacio umido sulla sua coscia per poi spostarmi nel suo centro. Un gemito lasciò le sue labbra.

Lasciai la mia lingua viaggiare per tutta la sua parte sensibile e sentii un altro gemito, stavolta più forte. Mise le sue mani sopra la mia testa accarezzando leggermente i miei capelli mentre la sua schiena si arcò sul letto.

"Dì il mio nome," mormorai.

Guardai le sue labbra aprirsi e aspettai il suono che stavo morendo dalla voglia di sentire.

"Dillo," ordinai.

"Lauren," disse in un gemito.

"Lauren?" Una voce familiare apparì davanti alla porta.

Mi girai per vedere Lucas e Michael stare davanti alla porta.

"Andate via da qui!" Gli urlai contro.

"No, Laur. Dobbiamo nasconderci. Sta arrivando la polizia."

Andai in panico. Entrambe me e Camila eravamo ubriache e non avremmo fatto in tempo di uscire via da quella casa.

"Voi andate," dissi. "Io mi prenderò cura di lei."

La musica al piano di sotto finì e Lucas e Michael scapparono via.

"Camila, alzati," sussurrai.

"Perché?"

"Dobbiamo nasconderci," spiegai.

I miei occhi viaggiarono per tutta la stanza di Michael in cerca di un posto per nasconderci finché non vidi il suo armadio. Mi alzai velocemente aprendo entrambe le ante, corsi di nuovo vicino il letto aiutando Camila ad alzarsi mentre con l'altro braccio presi i nostri vestiti. Chiusi la luce e posizionai Camila nell'armadio. Mi misi vicino a lei avvolgendola tra le mie braccia per poi chiudere le ante dell'armadio.

"Stai in silenzio," le sussurrai prima che la porta della stanza si spalancò e sentii qualcuno camminare per tutta la camera.

Caddi in un sonno profondo poco dopo.

-

Mi svegliai la mattina seguente nello stesso armadio della scorsa notte ma qualcosa mancava. Camila.

Non era da nessuna parte, così come non lo fossero i suoi vestiti.

Presi i miei vestiti, uscendo dall'armadio e provai a mettermeli addosso. Cacciati dalla tasca posteriore le chiavi della macchina e uscii da quella casa. Come aveva fatto a tornare a casa Camila? Ed era arrivata a casa?

Arrivai a casa, entrai velocemente prendendo lo zaino dal tavolo per poi ritornare in macchina e guidare fino a scuola.

Entrai nella classe di Mrs. Smith vedendo Camila seduta al suo banco, camminai velocemente fino ad occupare il posto vicino al suo.

"Dove sei andata la scorsa notte? Pensavo che i poliziotti di avessero presa," dissi.

"No," sospirò. "E apparentemente non hanno preso nemmeno te."

"Voi due eravate insieme ieri sera?" Mrs. Smith si avvicinò a noi. "È per questo che avete saltato mezz'ora della mia lezione stamattina?"

Guardai prima la mia professoressa, poi Camila e poi i segni che avevo lasciato la scorsa notte i quali sembrò notarli anche Mrs. Smith.

"Voi due, fuori dalla mia classe," ci ordinò.

Uscimmo dalla classe e pochi secondi dopo Camila era già arrivata a metà corridoio.

"Dove stai andando?" Chiesi.

"Alla mia prossima classe."

"Non hai risposto alla mia domanda però. Dove sei andata ieri notte?"

"A casa," disse. "Ho fatto un errore dopo che noi... dopo che tu.."

"Dopo che ti ho portata a letto?"

Sembrava scioccata a sentire quelle parole fuori uscire dalla mia bocca.

"No, quando-"

"Ti ho fatto venire due volte?" Sorrisi.

"Mi lasci finire?!" Urlò. "Le cose che ti stanno uscendo da bocca sono disgustose."

"Le cose che entrano sono abbastanza piacevoli," feci spallucce.

Roteò gli occhi e incominciò a camminare via finché non la bloccai prendendole il polso.

"Mi dispiace, dimmi cosa stavi per dire," mi scusai.

"Stavo per dire che mi sono svegliata nell'armadio e ho realizzato che è stato tutto uno sbaglio. Insomma, avevano poliziotti a due passi lontani da noi."

"Ti è piaciuto quello che abbiamo fatto?" Chiesi.

"Cioè.. io non.."

"Qualcuno ti ha mai fatta sentire così?" Chiesi. "Credo fosse la tua prima volta, non è vero?"

Abbassò lo sguardo al pavimento e fissò i suoi piedi.

"Qual è stata la tua parte preferita?" Chiesi mettendole pressione.

"Lasciami sola," disse.

"È stato quando ti ho baciata? O quando ti ho cacciato tutti i vestiti da dosso?" Sorrisi.

Si allontanò e mi spinse via da lei.

"Stammi lontana!" Urlò.

"Non lo vuoi veramente," risi.

"Si invece! Non ti conosco ma so che non sei buona per me! Ho altre cose di cui pensare e non voglio che i tuoi ormoni intralciano la mia via."

Si girò e se ne andò, lasciandomi con un sorriso sulle mie labbra.

"Sei in imbarazzo perché in realtà mi volevi veramente?" Risi.

"Vaffanculo!" Urlò.

twitter: camilaftdisney
tumblr: melliflous-solivagant

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