She's not afraid || Zayn Malik

Galing kay misslightblu

8.3K 425 95

- Ehi - mi giro di scatto, spaventata. - Non dire nulla di me, potrei venire a trovarti la notte - mi fa un... Higit pa

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Epilogo

Capitolo 14

295 14 2
Galing kay misslightblu

NB: La storia non è mia, ma di due autrici che mi hanno dato il permesso di pubblicarla qui su Wattpad.



Il mio sguardo cade sulla piccola chiazza scura nell'incavo del mio collo. Mi avvicino allo specchio velocemente, passandoci sopra la mano nella speranza che sia solo la mia immaginazione.

L'ha fatto di nuovo, mi ha lasciato un segno sulla pelle. Sospiro rassegnata: quel ragazzo non ha limiti.

Scrollo le spalle, decidendo cosa fare. Ho risposto in un momento di debolezza, non sono sicura di voler andare a quella festa ... con lui.

Alzo lo sguardo sulla piccola finestra del bagno, lasciata aperta per far cambiare l'aria nella stanza. Mi frulla una strana idea per la testa.

Mi avvio senza far rumore a quella che ai miei occhi appare come una via di fuga, ma quando mi appoggio al davanzale per vedere quanto sia alta la stanza, deglutisco immaginandomi scaraventata al suolo dopo due piani di volo. Mi allontano istintivamente, cercando di calmare i battiti accelerati del cuore.

Non c'è nessuna via di fuga, sono i trappola.

Mi guardo in giro e mi rendo conto che l'unica soluzione è quella di andare al ballo col pazzo psicopatico che in questo momento mi sta aspettando nella mia stanza.

Certo, potrei sempre accidentalmente perderlo di vista una volta nella confusione, dovrei solo trovare il modo di sfuggire dalle sue grinfie ...

Mi stampo un cinquino in fronte, ricordando che non ho niente con me: di certo non posso andare al ballo in tuta!

Apro la porta entrando nella stanza. - Devo prendere qualche vestito - avviso il ragazzo, che scatta sul letto.

Sento il suo sguardo addosso, segue ogni mio movimento man mano che mi avvicino all'armadio.

Con la coda dell'occhio noto la sua posizione rilassata sul letto di Charly; scuoto la testa togliendomi dalla mente le scene di quello che è successo poco prima proprio lì, su quel materasso.

- Qualcosa di carino, non troppo sexy - fisso il legno scuro dell'armadio, aspettando che finisca di parlare. - Non vorrei macchiare il mio smoking di sangue, stasera. -

I muscoli del mio corpo si irrigidiscono all'udire quelle parole espresse con un tono divertito.

Spalanco le ante, cercando qualcosa di decente da indossare per una festa.

Le mie mani scivolano sulle diverse stoffe che riempiono il mio armadio, bloccandosi su un vestito blu che non ricordavo di avere. Lo sfilo dall'armadio per vederlo meglio; aggrotto la fronte quando noto un biglietto attaccato alla gruccia.

'Indossa questo se decidi di venire alla festa.

El e Charly xx'

Le mie labbra si curvano in un sorriso. - Perfetto - caccio un urlo, stringendo il vestito al mio petto e voltandomi verso Zayn, a qualche passo da me. Sorride, divertito dalla mia reazione.

- M ... mi cambio - lo avverto, evitando il suo sguardo malizioso ed entrando nel bagno. Richiudo la porta a chiave e lentamente sfilo i vestiti che indosso.

I miei occhi cadono su delle strisce rosse che segnano ai miei fianchi. Passo due dita delicatamente sulla pelle arrossata, strizzando gli occhi quando avverto un bruciore sul punto toccato. Un succhiotto e pure altri lividi.

Scuoto la testa, per poi tornare a svestirmi.

Infilo velocemente il vestito blu elettrico che le mie amiche mi hanno preparato. Mi alzo sulle punte, girando su me stessa e constatando quanto bene mi stia. Lo spacco sulla coscia destra definisce perfettamente le mie curve leggermente accennate.

Qualcuno bussa alla porta del bagno. - Ci vuole ancora molto? - chiede quasi stufo il moro.

- Mi mancano le scarpe - rispondo immediatamente. Lo sento sbuffare prima di allontanarsi dalla porta.

Apro il rubinetto del lavandino, bagnandomi le mani e lavandomi il viso. Mi asciugo velocemente, per poi trovare il mascara dentro il beauty di El.

Mi trucco leggermente ed esco dalla stanza, pronta alle critiche o alle occhiatine maliziose del ragazzo.

- Carino - commenta il moro vicino la porta d'uscita della stanza.

- Grazie - rispondo titubante.

Mi abbasso sul pavimento recuperando gli scatoli delle scarpe da sotto il letto. Tiro fuori un paio di decolté dorate, ricordando di aver anche una catenina da poter allacciare in vita.

Sistemati anche i capelli, recupero il copri spalle appeso alla gruccia.

Mi avvio alla porta, richiamando il ragazzo che continua a squadrarmi da capo a piedi, mettendomi in soggezione ogni secondo che passa.

- Che c'è? - chiedo confusa. Pensavo volesse andare a quella stupida festa.

Si stacca dalla parete vicino la porta principale della stanza, sorridendomi. La sua mano sfiora la mia guancia, facendomi abbassare automaticamente lo sguardo sulle scarpe.

- Ti starò accanto per tutta la sera, non voglio che qualcuno ti tocchi - rialzo lo sguardo, incrociando i suoi occhi cioccolato.

- Non succederà - lo tranquillizzo.

Allungo una mano sulla maniglia, aprendo la porta ed uscendo dalla stanza. Il ragazzo mi affianca in silenzio, avvolgendo la mia vita con un braccio e stringendomi di più a sé.


* * *


Appena ho messo piede in palestra, i miei occhi si sono persi a fissare l'ottimo lavoro che hanno fatto i ragazzi per allestirla in tema di Halloween.

I vari festoni, la palla da discoteca al centro della struttura, il dj sulla base montata per l'evento, il tavolo con i vari drink, la macchinetta delle foto e i vari divanetti sparsi per l'enorme palestra.

- Vuoi qualcosa da bere? - urla al mio orecchio Zayn, per sovrastare il forte suono della musica.

Scuoto la testa lentamente. - No, grazie - lo avviso, senza staccare gli occhi dalla bellezza di questa festa.

Sono rimasta meravigliata; dire che è perfetto, è dire poco. Nella mia scuola, di certo, una cosa del genere non sarebbe mai stata fatta.

- Non muoverti, arrivo subito - mi avverte lasciando finalmente il mio fianco per allontanarsi.

Quando la sua mano scivola dal mio fianco, mi volto per seguire con gli occhi il suo percorso fino al tavolo del punch.

- Wendy? - mi volto di scatto, sentendomi richiamata.

La chioma bionda di Maya mi si presenta davanti; il rossetto rosso acceso che decora le sue labbra, è intonato al vestito corto che porta. Le scarpe alte almeno 12 cm.

- Mi avevano detto che non saresti venuta al ballo - il sopracciglio alzato, il tono leggermente acido della ragazza mi fanno capire che non sono gradita a questa festa.

Alzo le spalle, indifferente. - Ho cambiato idea - affermo, per poi notare qualcuno arrivare con due grossi bicchieri tra le mani.

- Ciao - mi saluta calorosamente Josh. - Charly aveva detto che non saresti venuta - ripete lui.

All'improvviso, tutti sembrano interessati a me.

- Ho pensato che ho altro tempo per studiare, invece del sabato sera - sorrido.

La bionda passa una mano sulla spalla di Josh, recuperando il bicchiere e portandoselo alle labbra.

- E così sei venuta a questa festa, sola - rimarca bene l'ultima parola. Cerca di buttarmi giù.

Apro bocca per rispondere, ma qualcuno mi interrompe. - Ti ho portato un po' d'acqua - mi volto verso Zayn, che ha in mano due bicchieri di plastica.

Il sorriso divertito di Maya svanisce alla vista di Malik al mio fianco. - Ti va di ballare? - mi sussurra vicino l'orecchio. Annuisco, salutando i due con una mano e avviandomi verso la pista.

Durante la camminata sorseggio l'acqua, e appena il bicchiere rimane vuoto, la mano di Zayn lo recupera posandolo su un divanetto pieno di altre carte.

La sua mano si intreccia alla mia, facendomi strada con gomitate tra i ragazzi intenti a ballare a ritmo di musica.

Si blocca quasi al centro della pista, facendomi fare un giro sotto il suo braccio e posizionandomi di fronte a lui.

- Non ti vergognare - mi incita, cominciandosi a muovere. Sul suo volto compare un sorriso quando, titubante, comincio a muovere i piedi, accompagnando i movimenti con i fianchi.

La sua mano si posa sulla mia schiena, spingendomi al suo bacino e continuando a muoversi.

- Non sei male - urla al mio orecchio per farsi sentire. - E quella spacco nel vestito è qualcosa di indescrivibile - si allontana di nuovo.

Il mio corpo si irrigidisce a quelle parole, non avevo più fatto caso al vestito che sto indossando dal momento che non aveva ancora fatto uno dei suoi stupidi commentini.

Le mani di Zayn accompagnano le mie dietro il suo collo, e prontamente spinge il suo corpo sul mio. Mi sento tremendamente fuori posto, con una persona che non avrei mai e poi mai pensato. Eppure, dopo una manciata di secondi, i miei piedi si muovono soli a tempo di musica.

- Lasciati andare, per me - urla al mio orecchio.

E così faccio.

Mi lascio andare, alla fine siamo ad una festa.

Ridacchio quando il moro finalmente si stacca da me, facendo dei strani movimenti a tempo di musica.

- Fai schifo - rido dalla sua faccia.

- Grazie - ride lui, accogliendo le mie parole come un complimento. E la serata va avanti, mentre i generi di musica continuano a cambiare.

La musica si fa più calma. Non più house, non più tutte quelle botte che stavano soffocando il mio cervello.

Le note di Bruno Mars riempiono la palestra. Stanca, alzo un braccio appoggiandolo sulle spalle del ragazzo di fronte a me.

- Vieni qui - le sue braccia si avvitano al mio corpo, stringendomi sul suo petto.

Chiudo gli occhi momentaneamente, annusando il suo profumo. Sento di andare k.o.

- Da quanto tempo conosci Liam? - i miei pensieri prendono il sopravvento.

Sento un sospiro pesante da parte di Zayn. - Si può dire da sempre. E' stato l'unico che, nonostante i miei casini, non se n'è mai andato - mi spiega.

Appoggia il suo mento sulla mia testa, continuando a dondolarci a tempo della canzone.

- E' davvero speciale per me - continua. - Nel momento in cui potevo finire dietro le sbarre, lui, insieme alla sua famiglia, mi hanno accolto in casa loro - sospira ancora pesantemente. - Devo tutto a lui. -

Sposto la testa dal suo petto che mi aveva tenuta al caldo, osservando attentamente gli occhi lucidi del ragazzo.

Sembra così innocente.

La mia mano si alza, appoggiandosi sul suo viso, per poi muoversi lentamente sulla guancia.

- Sei una persona buona, io non ti capisco - sussurro. Gli occhi del ragazzo si chiudono al tocco, e sono sicura che le mie parole, a causa della musica alta, non sono arrivate alle sue orecchie.

Forse, meglio per me.

La mia testa si appoggia nuovamente sul petto di Zayn, stringendomi forte a quel corpo caldo. Chiudo gli occhi ancora una volta.

- Lo sai perché mi piaci? - riapro gli occhi, staccandomi dal suo corpo.

Aggrotto la fronte aspettando che continui. - Mi interessa il tuo essere innocente - sorride della mia faccia.

Ecco Zayn Malik e il suo lato tenebroso.

- Io non lo sono - ribatto prontamente. - Cioè, è normale essere timidi all'inizio, ma poi sono diversa - spiego, spostando un ciuffo ribelle finito sulla fronte.

- Io ti ho sempre vista sulle tue, chiusa in te stessa - continua lui con le sue provocazioni.

- Perché sei tu - rispondo. - Sei tu che con i tuoi continui sbalzi di umore mi infondi paura - ammetto sincera.

E l'ha appena rifatto. Il minuto prima sembrava un ragazzo dolce, tenero; quello dopo sembra aver un fuoco negli occhi che lo rende malizioso ad ogni parola.

- Oh - sibila solamente.

Si guarda in giro, per poi ritornare a fissare i miei occhi. - Mi stai dicendo che saresti in grado di fare pazzie con chiunque che non sia io? - mi chiede. La domanda è alquanto strana.

- Cioè? - chiedo confusa.

Un sorriso curva le sue labbra, quasi come se un colpo di genio gli sia appena passato per il cervello.

- Dimostrami che non sei la tipica ragazza timida - piego la testa di lato.

- Non ti seguo - continuo.

- Sali sul palco e dimostrami cosa sai fare - il suo braccio si alza, e con il dito indica di fronte a noi il palco dove il dj continua a cambiare musica.

- Io ... - sbatto gli occhi velocemente, non capendo la richiesta del ragazzo.

- Avanti ... - mi passa dietro le spalle, posando le mani sui miei fianchi, facendoci dondolare a ritmo di musica. - Dimostrami cosa sei in grado di fare, l'hai detto tu che non sei un tipo timido ... se non all'inizio - fa eco alle mie parole.

- Cosa dovrei fare, esattamente? - chiedo fissando il palco.

La risata leggera di Zayn arriva al mio orecchio. - Sali su quel palco e spogliati -

Cosa?

Mi volto di scatto - Sei pazzo per caso? - quasi urlo. Si lascia andare ad una risata divertita.

Cosa ha quel ragazzo che non va?

- Scommetto che non ci riusciresti - mi sfida.

Sospiro un paio di volte prima di girare i tacchi e, con spintoni, farmi strada fino al piccolo palco.

Il cuore batte velocemente quando sfilo le scarpe. Nessuno si accorge di me quando mi alzo sul piccolo palchetto, mettendomi in mostra di fronte all'intera palestra.

In fondo alla stanza posso notare lo sguardo divertito del moro. Si è spostato per gustarsi lo spettacolo tranquillamente.

Alzo il braccio al cielo, sfiorandolo con l'altra mano, scivolando lungo la stoffa del copri spalle. Qualcuno finalmente mi nota, e qualche fischio parte nella palestra.

- Oh oh - urla il dj al microfono. - Abbiamo un piccolo spettacolo oggi - ride, attirando l'attenzione di tutti i presenti.

Sento le gambe tremare quando, a tempo di musica, sfilo la giacca, facendola girare tra le mie mani, prima di lanciarla sulla folla che si è formata ai piedi del palco.

Sorrido nel vedere Zayn mordersi il labbro inferiore.

Le mie mani giocano ancora con la mia pelle, prima di scendere con movimenti delicati sui fianchi. Sgancio il piccolo cinturino dorato legato in vita, per poi lasciargli fare la stessa fine, lanciandolo sui ragazzi presenti davanti ai miei occhi.

Giro su me stessa, sorridendo soddisfatta: vedere Zayn mordersi le labbra nervosamente, muoversi in continuazione come se qualcosa in lui non riesca a farlo stare fermo, mi rende felice. Per una volta, è come se avessi io la situazione in pugno.

Con la mano sfioro la coscia, scoperta grazie allo spacco laterale; alzo leggermente la stoffa, scatenando delle urla alle mie spalle.

La mia mano si alza al cielo ancora una volta, prima di finire sulla zip laterale del vestito. La scendo leggermente, fin quando due braccia non mi tirano per lo stomaco costringendomi a scendere dal palco.

Il mio sorriso sparisce quando incontro due iridi celesti che mi scrutano per bene.

- Ma che ti è saltato in mente? - sbraita Louis.

Il dj riprende la situazione in mano. - E dopo il piccolo inaspettato spettacolo, torniamo alla serata. Manca poco alla premiazione - annuncia.

Louis prende il mio viso tra le mani, costringendomi a guardarlo in faccia. - Allora? - esclama spazientito.

Al suo fianco ci sono tutti: Harry, Charly, Ele, Niall e altri che aspettano la mia risposta.

- Era una scommessa - rispondo. Posso leggere negli occhi verdi di Harry la delusione.

- Una scommessa? - il castano scoppia a ridere, per poi tornare subito serio. - Mi aspettavo una mayalata del genere da parte di Maya, non da te - mi rimprovera ancora Louis.

- Lo so - abbasso la voce. - Però cosa avresti fatto al mio posto davanti ad una sfida del genere? - alzo il tono di nuovo.

I ragazzi si fissano per un secondo, per poi tornare a guardarmi.

- We ... - Niall viene interrotto dall'arrivo di qualcuno.

- Perché non l'avete lasciata finire? - si voltano tutti nella direzione di Zayn, che è appena arrivato.

- Era lui la tua scommessa? - finalmente apre bocca Harry, indicandolo.

Posso percepire la sua rabbia. Perché non ne faccio mai una giusta?

Annuisco, abbassando lo sguardo.

- Wendy! - mi richiama Harry, con tono alterato.

- Ehi, calmati - tenta Zayn.

Il mio sguardo finisce sui due, che con solo lo sguardo, si stanno letteralmente uccidendo.

- Io me ne vado, ho già visto troppo stasera - Harry spinge Louis facendosi strada.

- Aspetta Harry - cerco di andargli dietro, ma la mano di Zayn mi blocca per il polso, facendomi girare sui miei piedi.

- Non andare - mi ordina.

Mi libero dalla presa, arrabbiata. - Lasciami stare. -

I miei piedi si muovono veloci verso Harry, ma a metà palestra, i miei occhi lo perdono di vista.

Questa volta l'ho fatta davvero grossa.



Scusate l'enorme ritardo ma, infine, ecco il capitolo!!!

Spero vi sia piaciuto :)

misslightblu x

Ipagpatuloy ang Pagbabasa

Magugustuhan mo rin

197K 7.4K 70
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
3.4M 145K 54
"L'amavo non per il suo modo di ballare con i miei angeli, ma per come il suono del suo nome poteva mettere a tacere i miei demoni." -Christopher Po...
1.4M 60.5K 82
Ferita e sola, Cassandra riesce a scappare dalla prigione in cui è stata rinchiusa per mesi da un gruppo di trafficanti di persone. La voglia di ris...
55.5K 3.2K 27
Se non è amore, dimmelo tu, cos'è?