La porta si chiuse pesantemente alle spalle della ragazza,e Stiles sentì i suoi passi grandi avvicinarsi.
Tenne lo sguardo verso il basso,ma Malia gli afferrò il mento costringendolo a guardare verso di lei. Scrutò con attenzione il sopracciglio spaccato e sanguinante del ragazzo davanti ai suoi occhi e il livido sotto lo zigomo sinistro,storse la bocca e si sistemò a sedere accanto a questo.
«Isaac è ancora agli inizi,ha dei problemi a gestire la rabbia.» si giustificò la ragazza.
Isaac aveva visitato la cella di Stiles poche ore prima,gli aveva fatto delle domande su Scott e lui non aveva collaborato. Il licantropo non era in grado di trattenersi,e il risultato poteva essere ben visto dallo stato del viso di Stiles.
«Dov'è Lydia?» chiese il ragazzo,voltandosi per incrociare le iridi blu di lei.
Malia sospirò pesantemente.«Sai dire solo "Dov'è Lydia?"?»
Era in quel cubo di cemento da un giorno,Isaac gli aveva probabilmente rotto qualcosa e lui continuava solo a chiedere dove fosse la banshee.
«Se qualcuno mi rispondesse,smetterei di chiedere.» il tono era sarcastico,ma lo sguardo serio e pietrificato.
«Sta bene.» mentì Malia.
La ragazza dai capelli rossi spaventava anche loro tre. Non si risvegliava dall'iniezione,nonostante le sue pulsazioni fossero comunque regolari. Non c'era nessuna traccia di McCall,e non sapevano che farne di Romeo e Giulietta nelle loro rispettive celle.
Stiles sospirò pesantemente e mandò giù la saliva più volte. «Ho sete.» mormorò.
Malia si voltò con un sopracciglio alzato. «Mi hai preso per il genio della lampada? Non sono mica qui per esaurire i tuoi desideri,ti tieni la sete fino a quando a Parrish non verrà in mente di portarti un bicchiere d'acqua.» disse duramente.
Parrish era l'incaricato del poco necessario alla sopravvivenza di Stiles.
«Dimenticavo che sei una Hale.» roteò gli occhi il ragazzo al suo fianco.
«E questo significherebbe?» alzò un sopracciglio Malia.
Stiles guardò la ragazza,ne osservò il profilo dolce e i capelli corti che mettevano in risalto i suoi lineamenti. Vide gli occhi attenti che scrutavano il suo viso,percepiva la sua forza dal modo sicuro in cui si muoveva.
«Siete duri,sempre sulle vostre,grezzi,acidi...» iniziò a enumerare i difetti.
«Sì,ok,hai reso l'idea.» concluse velocemente Malia.
Lui sorrise brevemente,ma il suo sorriso era triste e amaro.
La sua mente correva continuamente a Lydia,a come stava,a dove stava,facendosi innumerevoli domande. La preoccupazione gli martellava la testa,lo stomaco gli faceva male per la fame,la gola era secca e il petto gli bruciava. Il sudore bagnava leggermente l'attaccatura coi capelli,e più passava il tempo più diventava difficile respirare stretto in quelle mura.
«Che volete da Scott?» chiese Stiles.
Malia sembrava decisamente più aperta al dialogo rispetto ad Isaac,magari da lei avrebbe ottenuto qualche informazione.
«Perchè dovrei dirtelo?»
«Perchè non dovresti?»
Malia si sentì sopraffatta da quegli occhi nocciola,erano caldi e accoglienti. Sospirò.
«C'è una profezia,che riguarda il tuo migliore amico.» iniziò a spiegare,e Stiles si sistemò meglio a sedere come se una postura corretta avrebbe potuto aumentare la sua attenzione. «La madre di Scott è l'ultima discendente di una particolare famiglia,sembra che praticassero degli strani riti in grando di trasformare gli uomini in licantropi,senza ricorrere al morso.» prese un respiro. «Ovviamente Melissa non sa di esserlo,ma il fatto è che quanto Peter ha morso suo figlio,la profezia è entrata in vigore.» spiegò,e poi stette in silenzio al punto che Stiles pensò che fosse finito tutto lì.
«Che dice la profezia?» chiese con timore.
Malia alzò gli occhi dal pavimento,fissando la porta.
«Non ne ho idea.» ammise ad alta voce.
«Come?»
La ragazza si alzò in piedi,passando le mani sulle sue gambe come a volerle ripulire lo sporco del pavimento. Stiles scattò automaticamente in posizione eretta,e la guardò con le sopracciglia unite tra loro e il volto che chiedeva una spiegazione.
«Io,Isaac,e Parrish,aspettiamo solo che Peter ci liberi. Il patto è che noi portiamo qui McCall,e lui ci lascia liberi dal suo branco»
«Liberi dal suo branco?» chiese ancora Stiles. «Peter è vivo?» spalancò gli occhi.
Lui era stato salvato dagli artigli di un licantropo morto,gli artigli del corpo di Peter,Peter era stato ucciso da Allison.
«Deaton l'ha aiutato a riprendersi.» affermò la ragazza.
«Deaton?» la testa gli girava,troppa poca energia e troppe informazioni da assorbire.
«È il druido degli Hale,è suo compito salvare la famiglia che serve. Per quanto sia fedele a voi,non lo sarà mai quanto lo è stato a Laura Hale.» ghignò Malia.
«C-come l'ha riportato in vita?»
«Le lacrime di Banshee hanno poteri curativi contro le ferite provocate dalle freccie d'argento,lanciate nel cuore di un licantropo...» la ragazza sorrise sinceramente divertita dal volto sconvolto di Stiles,solo in quel momento si rendeva conto che lui non sapeva niente di tutto ciò che la rossa aveva portato avanti alle sue spalle.
«Non è possibile...» mormorò.
Quando Scott fu ferito dalla freccia di Chris Argent,le lacrime di Lydia lo salvarono e allo stesso modo la ragazza aveva fatto con Peter.
«Se ti può consolare,è stata costretta. La minacciai di uccidere Jackson.»
«Quindi voi due vi eravate già incontrate?» la voce del ragazzo era sempre più stranita.
«Era ad Eichen House,imbottita di pillole,non si ricordava di me quando mi ha poi rivista al college.» il sorriso di Malia era inquietante.
Stiles cercò di metabolizzare le informazioni. L'incubo non era mai finito,si erano semplicemente illusi che lo fosse. La morte di Allison non aveva rallentato Peter,lui si era mosso attraverso sua figlia. Malia aveva trovato Lydia,si era presa gioco della sua vulnerabilità,l'aveva aggirata e ricattata. Aveva riportato in vita suo padre,mentre Derek veniva seppellitto sotto terra invano,lasciando che suo fratello distruggesse ogni cosa buona degli Hale. Ed ora erano lì,per chissà quale profezia,ad attendere che Scott cadesse nella trappola.
La ragazza che aveva davanti si divertiva,osservava la sua piccola pedina mentre provava emozioni che lei non era più in grado di provare.
Si sentì un urlo,era forte,sovraumano,disperato,urlava il nome di Stiles.
Gli occhi nocciola si riempirono di qualcosa che la ragazza davanti a lui non avrebbe saputo descrivere.
Il ragazzo corse contro il muro,sentì il petto fargli male al suono della voce di Lydia,fece aderire il suo corpo alla parete bianca come per poter oltrepassarla e andare da lei.
«Si è svegliata.» la voce di Malia disse alle sue spalle.
Stiles si voltò. Guardò i lineamente che contornavano gli inconfondibili occhi azzurri del diavolo,e odiò quella ragazza con tutto il suo cuore.
Fu in quel momento che la mano di lui entrò in contatto con la guancia di lei,in uno schiaffo sonoro e ben posizionato.
Nessuno poteva allontanarlo da Lydia,nessuno poteva portargli via il suo migliore amico.
C'erano poche cose per cui lottare che gli erano rimaste,e non se le sarebbe lasciate togliere di mano.
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Sono abbastanza fiera di questo capitolo,ho finalmente collegato il tutto e anche capitoli che non vi sembravano avere un senso (tipo "Freccia d'argento") ce l'hanno ahahaha.
Ovviamente ci sono ancora dei misteri,se no vi svelerei tutto.
Cosa dice secondo voi la profezia?
Stiles che da uno schiaffo a Malia è una mia vendetta personale per tutte le scene Stalia che mi sono subita (tanto siamo tutte Stydia lo posso dire). Adoro Malia non fraintendetemi,ma Stiles DEVE stare con Lydia.
Voglio una statua per essere riuscita ad aggionare così presto,ammetetelo che non ve lo aspettavate.
Ditemi che pensate nei commenti,cliccate la stellina e andate a leggere Sunrise sul mio profilo!
Baci,Maki.