The Twilight Saga:...

By HaxelC

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Renesmee Cullen, ormai è cresciuta. Ora ha diciassette anni ed è sfacciata, coraggiosa e molto impulsiva, div... More

Teenagers
Che la festa abbia inizio! //parte 1
Che la festa abbia inizio!//parte 2
La famiglia è la famiglia, ma io sono fuori posto...
Quando viene Dicembre...
La Vita o La Morte? Questo è il dilemma....
Credo in te...//parte 1
Credo in te...//parte 2
Il Nemico Del Mio Nemico è Mio Amico
La Ferita
Nuove Senzazioni
La sentinella
Il messaggio di Seth
Uno strano presentimento...
Imprinting
Cosa vuoi di più?
Stiles. You're My Brother.
Risorto dalle ceneri...
You're not Human
Mi vuoi sposare? //parte 1
Mi vuoi sposare?//parte 2
...Deputy Jordan Parrish...
Isaac
Again
Tutti al completo
Meno 0
Il tempestivo arrivo dei Volturi
Passiamo al futuro...\\parte 1
Passiamo al futuro...\\parte 2

Una fine senza scampo

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By HaxelC

Flashback

"Mamma me la leggi questa?" una voce dolce e minuta ricoprì il silenzio che la sera aveva creato in quella stanza ombrosa, intrisa di speranze infantili, e favole di mezzanotte.

"Questa? Va bene, ma è l'ultima..." il sorriso che fin ora si era tenuto serio e intransigente, non aveva fatto tardi a sbocciare, come una rosa selvatica.

"Affogavo i miei dispiaceri nel sogno , ma i miei dispiaceri, impararono a nuotare , circondandomi, calandomi addosso , traboccando dall'orlo , in onde di rimpianto, onde di gioia . Mi protesi verso chi tentai di distruggere; tu, tu dicesti che avresti aspettato sino alla fine del mondo."

"Mamma come sarà la fine del mondo?" la vocina flebile sussurrò questa domanda, che sembrava galleggiare nell'aria. La dolcezza si fondeva all'acutezza di quel responso.

"Beh...Renesmee...la fine del mondo sarà quando..." l'aspra voce della madre era più che indecisa, su che dire.

"Secondo me la fine del mondo sarà, quando ogni persona sulla terra avrà davvero realizzato ogni suo desiderio, e avrà provato qualunque cosa si possa provare. Ti immagini mamma? Vivere per altri 1000 anni facendo sempre le stesse identiche cose? Che noia!" apostrofò la piccola. Ora il sorriso della sua mamma si era fatto molto più largo e pieno di gioia.

"Hai proprio ragione amore mio...Spero che tu faccia tutte le cose che desideri..." il sussurrò si concluse, con il rumore sordo della porta in legno d'acro che si chiuse con agiatezza. Il flebile sospiro della bimba che dormiva sarebbe rimasto per sempre...

Fine Flashback

RENESMEE'S P.O.V

Avanzai lungo la parte più alta della piccola collinetta della valle, in cui si stava svolgendo senza alcun intoppo la cruda battaglia.

La mia faccia si deformò, come una normale trasformazione da lupo mannaro. Scott mi aveva insegnato a non sobbalzare ogni volta che vedevo le mie, fragili mani imbruttirsi per via di quelle rudimentali unghie affilate.

Un ruggito gutturale, che proveniva dal mio petto fece si che tutti si voltarono verso di me, con sguardi tra lo stupito e il confuso. C'era chi invece non si era affatto voltato come Derek che non badava ad ogni singolo particolare che accadeva.

Da lì incominciò la mia prima vera battaglia. I leccapiedi erano mostruosamente veloci, ma peccavano di intelligenza. 

La battaglia contro di loro era tremendamente facile, anche se i più giovani arrancavano indietro leggermente in difficoltà, ero certa che avessero però contribuito abbastanza.

-Non deve andare così! Non deve andare così!- gridava Gerard.

-Come mai la mia magia di possessione non funziona!- non gli importava più di come i suoi, si stessero ammazzando da soli, a lui importava solo il potere, ma non aveva esitato a urlare al mondo il suo sporco piano malvagio. 


SCOTT'S P.O.V

Era incredibile come facesse, una donna incinta a sbaragliare quel gran numero di succhia-sangue in una volta sola. Ancora prima di arrivare solo a sfiorarla erano dall'altra parte della vallata. Anche io faticavo a starle dietro, così come Derek e Jacob.

I suoi capelli rossi come il fuoco, sembravano brillare, attorno ai lampi bianchi che continuavano a scendere dal cielo, la neve.

Mi voltai indietro. Lo sceriffo Stilinski e Parrish sparavano cannonate su chiunque si avvicinasse troppo ai feriti, che si erano ammucchiati in gran quantità. Non c'era da preoccuparsi però, visto che non erano sfiniti per le ferite gravi.

Si erano presentati completamente senza alcun piano strategico, il che mi sorprende da parte di Gerard. Come suo figlio aveva una mente gelida, il che mi faceva trovare alquanto contento di questa sua momentanea scappatella. Il fatto che rendeva davvero bizzarro il tutto era quello, che i suoi scagnozzi, i vampiri... continuavano ad attaccarsi a vicenda. C'erano stati di sicuro dei momenti in cui potevano prendere il sopravvento; sopratutto quando hanno attaccato brutalmente Leah, a cui stavano per strappare via le gambe, ma vedendo ciò Stiles si è davvero arrabbiato, e come se non fossero mani nati... i loro colpi esplosero in una melma nera e vischiosa, dalle fattezze appiccicose.

Abbiamo anche scoperto in questo lasso di tempo, a nostro malgrado, che dopo un tot di scariche atomiche Stiles perde i sensi, e non si riprende se non dopo aver recuperato un po le forze, perciò lui intervalla, il campo di battaglia, con il piccolo spazio per i feriti recentemente ricavato da Chris. Lui. Il figlio di Gerard; che a primo impatto faceva venir la pelle d'oca, ma poi si dimostrava un abile e fedele compagno d'avventura, ma sopratutto di pericolo, non ti voltava mai le spalle, anche se in certi casi rientri nelle persone da lui non sopportate. Ci era stato di enorme aiuto dopo la morte di Allison, ma lui, come tutti gli esseri normali a questo mondo, ha bisogno di staccare la spina per un po; così si era rifugiato in Francia, ma dopo aver ricevuto un nostro messaggio sul riavvicinamento a Beacon Hills della sua cara sorella dipartita, si era riavvicinato a noi aiutandoci come sempre in quell'impresa impossibile.


RENESMEE'S P.O.V

Sembravano infiniti, quei fantocci, guidati solo dall'istinto sanguinario e dalla volontà di uccidere. Ma lentamente incominciavano a cadere tutti, tanto che il bianco puro della neve era ormai definitivamente sciolto dai loro gas velenosi, l'odio che possedevano era il maggiore mai sentito, anche i loro pensieri erano prevedibili "uccidere, uccidere,uccidere". 

Il mio corpo fremeva di gioia quando le loro face cadevano a terra esanime; mi sentivo più rassicurata quando le loro spoglie finivano con l'esser schiacciate dai lupi che correvano aiutandomi, oramai  però ci avevo preso la mano. Finché le orde di zombie impazziti, non furono del tutto sgominate, dalle ultime forze di Stiles, che ora era e terra. 

Con la grande sorpresa di tutti, di mia madre, di mio padre, di Jacob, della squadra di Scott, e di tutti gli altri; Gerard teneva per il collo due dei fratelli a capo dei Volturi... Quelli che erano rimasti.

-Non possiamo permetterglielo! Dobbiamo fermarlo!- la voce di Carlisle imperversò per tutto lo spazio circostante.

-Vuole inglobare i poteri di Aro e Marcus!- bastò solo questo.

Mi voltai e incrociai gli occhi con Emmett e Jacob, i più forti; ci dirigemmo a gran velocità verso quei tre derelitti, che ormai non si vergognavano di pregare per avere la vita salva, ma non era possibile; anche se non mi piaceva affatto dirlo dovevano MORIRE una volta per tutte, tutte le brutte esperienze che avremmo potuto evitare sarebbero state superflue, ma loro lo hanno fatto ugualmente, allora perchè io non potevo fare loro egualmente senza pentirmene? Sì, avevo deciso ormai.

In un attimo, le fragili membra della testa di Aro si trovarono tra le mie mani, Marcus era stato letteralmente spezzato in due dalle grosse zanne di Jacob, e dall'enorme forza di Emmett. Gerard però era riuscito a fuggire, ed aveva un'espressione piuttosto incattivita, e la cosa più spiacevole era che si dirigeva verso la squadra di Scott.

-Non importa chi! Devo uccidere uno di voi, solo così la mia vendetta sarà compiuta!- urlava frasi senza senso. Ma ormai era troppo vicino per fermarlo. Il suo odio non aveva limiti, tanto che non sembrava stesse scherzando. Tutti i ragazzi fecero un passo indietro, ma non avevano pensato ai feriti; cosa di cui si pentirono subito. Nessuno però osava smuoversi dal suo posto, erano impietriti dalla paura.

Gerard prese per il colletto della camicia, il più giovane di tutti noi Liam. Lo guardava con disprezzo, e allo stesso tempo era contento di aver trovato l'individuo più sfinito di tutti.

-Gerard non ci provare! Liam è...-Scott provò a mettersi in mezzo, ma con scatto fulmineo Chris, il vecchio Chris lo sorpassò. Io e lui eravamo gli unici ad esserci accorti di come Gerard mettesse la mano sul suo collo, il che non prometteva nulla di buono. Si stava accingendo a sgozzarlo.

Un salto che nemmeno io riuscii a fare. Chris era su Gerard. Gerard sembrava in nettissimo vantaggio verso Gerard; che gli aveva premuto in profondità gli artigli nella spalla che sanguinava. Un dolce profumo di tristezza e malinconia, ma sopratutto di fiducia mi avvolse le narici come il più costoso dei profumi.

-Chris!- gridarono all'unisono Isaac, il nuovo arrivato, e Scott, che si erano avvicinati.

-Lo sgozzerò. E finalmente toglierò dal mondo il mio più grande errore!- le sue risate perfide, avevano preso un non so che di malato, poco dopo si affievolirono fino a scomparire del tutto.

-Troppo lento. Ho già tolto tutta la feccia a disposizione.- la voce rude e secca di Derek che in seguito giurai di trovare adorabilmente affascinante, cessò l'azione. Credetti che Chris non c'è l'avrebbe fatta, ma invece il primo a cedere fu Gerard, che era stato privato dalla testa. Le sue ginocchia finirono per diventare dure come la pietre, ciò lo dimostrava il fragoroso rumore, che produsse con la sua caduta, un vetro infranto, una roccia spezzata nettamente in due.

-E'  morto.- decretò infine Chris, prima di svenire sulle braccia di Scott, che tendeva il braccio per afferrarlo. Facendo enormemente attenzione a Liam  che era sotto di loro, per evitare di schiacciarlo con quegli enormi scarponi, con la suola a carro-armato.

-Portiamolo a casa.- furono quelle le ultime parole di Carlisle, per quella giornata. 

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Alla fine ci ritrovammo tutti riuniti al calduccio, attorno al fuocherello del camino. Nessuno osava rompere il silenzio, mentre tutti si scambiavano dolci baci, e sorrisi d'intesa. Ma alla fine anche un sorriso se pieno d'amore, può rompere la barricata del silenzio e delle differenze.

Con ciò, mi ritornarono alla mente i fatidici ricordi, di quando eravamo ancora tutti pieni di paura e insicurezza, quando ancora non avevamo a che fare gli uni con gli altri, se guardo indietro, non avrei mai immaginato di riuscire a sopravvivere senza di loro oggi.

Jacob, posò la sua forzuta e grande mano sul mio ventre.

-Come lo chiameremo?- mi sussurrò poi all'orecchio.

-Marianne...Christine...Allison...Black...- sorrisi, al suo viso contrariato.

-Sapevi già che era femmina?!- esclamò sbalordito con gli occhi sgranati.

-Sesto senso.- risposi misteriosa.

-Perchè un nome più semplice come Claire o Anna?- mi chiese lui

-Semplicemente perchè io non sono semplice.- ricevei una sonora risata da parte di tutti, a cui poi mi mischiai anche io.

Ed ecco che il mio sogno si era avverato. Ma anche con ciò, non mi piacerà mai la FINE DEL MONDO, perchè questo equivarrebbe ad una FINE DI TUTTO...

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