INSIDE OF ME

By IzzyRonnie

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✨Il primo libro che apre la trilogia "Inside Of Me"✨ Two loves, a fate, one choice 💞 Trama Sarah Rodgerson è... More

DALLA FINE AL PRINCIPIO - PROLOGO
COME TUTTO EBBE INIZIO - SARAH
TRAFFICO A MANHATTAN
IL PRIMO GIORNO
UN INCONTRO DISASTROSO
UNA MATTINATA INASPETTATA
UNA STRANA PROPOSTA
LA SOLITA GRACE
CASA DOLCE CASA
UNA SETTIMANA DOPO
LA FINE DI TUTTO?
IL TEMPO SCORRE
UNA NUOVA OCCASIONE
PUNTO E A CAPO
JOSH
PROVO A RAGGIUNGERTI - Josh
VOGLIO RESTARE SOLA - Sarah
NOAH
DOLCE RISVEGLIO - Sarah
IL VIAGGIO INFINITO
DISPERSA, SOLA, MA CON TE
VICOLO CIECO
NEL LIMBO
LA CASA DELLE MERAVIGLIE
UNA NUOVA REALTÀ
IN BILICO
LA VERITÀ
TU ED IO
QUEL MALEDETTO MESSAGGIO
!CAST! - fine prima parte
INIZIO O FINE
MI SEI MANCATA, GRACE!
UNA SERATA INASPETTATA
CHI SEI VERAMENTE, NOAH?
IL RICORDO DI EMMA
TUTTO RITORNA, SEMPRE
LA MIA SCELTA
!SONDAGGINO!!! - fine seconda parte
TUTTO TORNA SEMPRE A TE
DUE STRADE, UNA SOLA SCELTA
TUTTA LA VERITÀ
DUE FRATELLI
DIRSI ADDIO
L'ALTRO NOAH
LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA
LO SCONTRO - Noah & Josh
SI TORNA SEMPRE AL PUNTO DI PARTENZA - Sarah
L'INCIDENTE - Josh
SAREI DOVUTA RESTARE - Sarah
LA VERA AMICIZIA RESTERÀ PER SEMPRE
LA MIA METÀ
PERDERE TUTTO
FRATELLI, PER SEMPRE - Noah
UN VECCHIO AMICO - Sarah
CIAO, GRACE. È SOLO UN ARRIVEDERCI
NON È MAI UN PER SEMPRE - Noah
DAL PRINCIPIO ALLA FINE - LA PARTENZA - Capitolo finale
!RINGRAZIAMENTI!

RICOMINCIARE ANCORA

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By IzzyRonnie

Maggio è arrivato. Un mese dopo dal primo incontro con Josh, altri ne sono successi.
Non solo il lavoro stava andando a gonfie vele, un lavoro che aveva cambiato totalmente il mio modo di essere, ma ero la preferita dal pubblico e la mia relazione con Josh stava prendendo sempre di più un'ottima piega.
Mai e poi mai, nel mio piccolo mondo, mi sarei immaginata che tra tutte quelle belle ragazze presenti al club, andasse a scegliere proprio me.

Sentivo di amarlo, lui non lo so, ma so che mi adorava. Adorava il mio modo di essere ed io adoravo lui, perché grazie alla sua vicinanza, ero diventata quella che non sarei mai stata in grado di diventare, ne da sola, ne con l'aiuto di Grace, ne tantomeno lavorando a fianco di Noah. E adorava tutti i soldi che riuscivo a fargli incassare.
A detta sua, era tanto che non guadagnava più così bene. Certo, non è che sia il massimo dei complimenti questo, ma cosa potrei pretendere di più? Con quello che ho passato e la brutta depressione subita, niente.
Ora mi sento così diversa, non migliore, ma diversa. Di certo, non potrei andarne così tanto fiera. Quello che faccio per vivere è totalmente sbagliato e se mai dovesse venirlo a sapere Grace beh, mi staccherebbe la testa! Ma potrei chiedere di meglio adesso? Ho lui accanto ed una buona paga, lavoro solo le notti dal venerdì alla domenica e, per una volta nella mia vita, mi sento venerata e guardata.

Questa è una storia che ormai va avanti da un mese a questa parte. Io che entro nel suo ufficio vestita con il solito stretto tubino, accompagnato da stravaganti decolleté rosse con un tacco a spillo mozzafiato, incapace di camminarci a dovere e rischiando ogni volta di cascare a faccia in giù da qualche parte. Per continuare, una calda atmosfera è incorniciata dalla solita identica musica che fa da sottofondo. Josh, seduto alla sua scrivania, mi guarda imbambolato. Io, senza dire una parola, mi avvicino lentamente e lo bacio. Ci baciamo con una passione tale da volerci quasi staccare le labbra. Mi siedo a cavalcioni su di lui, continuandoci a baciare. Josh mi prende con leggera forza dai capelli, tirandomi la testa all'indietro, per potermi baciare al meglio il collo, spingendo la schiena verso di lui con l'altra mano. Arriva all'orecchio destro ed inizia a mordicchiarlo. Mi viene da ridere, in quel punto patisco un po' il solletico e lui lo sa bene, gli piace stuzzicarmi e a sua volta, si mette a ridere anche lui. La sua risata è meravigliosa, come tutto di lui. A un certo punto, mi sussurra qualcosa di dolce. << Sei mia...>>
Annuisco sorridendogli, e gli bacio ancora tante volte le labbra carnose. Ritorna poi sul collo, andando avanti con questo suo gioco per un po'.
Si stacca e mi guarda senza dire niente, accarezzandomi dolcemente il viso. Non ci diciamo niente in realtà, sono solo i nostri occhi a parlare e i nostri sorrisi.

Mi alzo e mi incammino verso il bagno all'interno del suo ufficio, per cercare di darmi un aspetto migliore, prima dell'inizio della mia esibizione.
Mi sento un po' frastornata ma felice. Josh mi ammira, come mi ha sempre ammirato. Sa che su altri tipi di argomento non mi sento ancora pronta e non mi ha mai messo pressioni. Ma c'è un qualcosa di contorto in me che mi blocca. Qualcosa che mi rende così insicura. E forse, la causa è anche dovuta ad un nome che continua a tormentarmi il cervello: Noah. È lui forse la causa del mio blocco? Se fosse così, devo iniziare a preoccuparmi di me stessa. Ma devo pensare a stasera, perché è stato tutto così bello e ciò mi rende felice.
Ho bisogno di sciacquarmi il viso con dell'acqua fredda e tornare alla realtà, dato che ho uno spettacolo tra pochi minuti e devo sbrigarmi.

Corro il meglio che posso, dato l'altezza di quei tacchi un po' troppo esili, lungo il corridoio che porta al retro del palcoscenico. Più mi avvicino, più la musica si fa sempre più assordante. Incrocio Jenny, una delle ballerine, biondina e strano a dirsi, molto graziosa, che mi saluta. Ricambio con un cenno veloce della mano, visto che sono di fretta ed in preda all'ansia, perché non ho ancora raggiunto il palco, quando l'auto parlante annuncia già la mia esibizione.
<<Signori e signori, la più sexy del reame: RedQueen!>>
Accidenti, è giunto il mio momento...

Tracannata, salgo immediatamente sul palco dandomi tono e contegno, esibendo la mia sensualità anche salendo il primo scalino. Tutti quegli uomini, che una volta annunciato il nome, vanno in estasi e, vedendo semplicemente una mia gamba, vanno ancora più in visibilio, non rendono me orgogliosa, rendono il mio corpo orgoglioso, per una volta.
Salgo definitivamente sul palco, dopo averli fatti attendere per qualche secondo e mi mostro con un sorriso a trecentosessanta gradi, spalancando le braccia a tutti loro, camminando a schiena dritta e sicura di me, facendo oscillare per bene il fondoschiena. Questa strana ragazza non è Sarah, è la famosa RedQueen.
RedQueen, li manda fuori di testa attaccandosi al palo, posto quasi al centro del palco ed iniziando un ballo così sensuale da attirarli talmente tanto, al punto da lanciarle quasi addosso un sacco di banconote.

Finisce l'esibizione, fiera di se. Si avvicina quasi a bordo palco, chinandosi al pubblico, cogliendo l'occasione di raccogliere qualche dollaro sparso a caso e tenerlo per se.
Nota un uomo seduto ad uno dei tavolini più vicini al palco, un uomo mai visto prima. Le pare sin da subito un vecchio viscido, di mezza età all'incirca, mezzo calvo e con degli occhiali da vista spessi quanto due cubetti di ghiaccio, che la guarda incantato mentre, con pacatezza, fa un tiro di sigaro invadendogli il viso di fumo. RedQueen inizia a temere per la sua incolumità, inizia a sentirsi a disagio. Ha paura, ha paura che quello strano tizio possa seguirla, possa pedinarla o peggio, possa farle del male. Non le piace per niente ed inizia ad agitarsi dentro. L'unica cosa che ha coraggio di fare, è di tirargli una fugace occhiataccia, ma si volta dando le spalle agli spettatori e mantenendo sempre una calma apparente, esce immediatamente da sotto i riflettori. Lei non vedrà mai che quell'uomo sta continuando a guardare fisso avanti a se, con la speranza che lei esca di nuovo e, nell'attesa, il suo sigaro inizia a consumarsi.

A fine serata, o meglio dire ad inizio mattinata, il locale è completamente vuoto. Sarah prende il possesso di RedQueen ritornando ad essere Sarah. Esco dal bagno, quello vicino al resto del palco, e sento Josh discutere con un altro uomo.
<<Voglio quella ragazza nel prive, stanotte.>>
Allungo il collo per vedere chi è l'uomo con il quale sta contrattando Josh per una delle povere ragazze. Questa è una delle tante cose che mi fa schifo di questo posto. Josh lo sa bene, ma dice che è solo tutto affari e che a me non toccherà mai, perché sono solamente sua e che non mi dividerebbe mai con nessun'altro. Prima, gli avrei creduto, ma non adesso, per il semplice fatto che quel verme che sta parlando con lui, è il tizio che mi ha fissato per tutto il tempo in modo maniacale, dopo la mia esibizione. Ora ho di nuovo paura, inizio a sentire freddo, vorrei scappare, ma non posso farlo senza dirlo a Josh. Quell'uomo gli sta allungando un assegno con chissà quanti dollari segnati all'interno, per una notte, solamente per una schifosa notte. Quello che mi fa rabbrividire, è che Josh gli da una amichevole pacca sulla spalla e si intasca l'assegno. Sono allibita e mi inizio a sentire male. Ho il grosso sospetto che tutti quei soldi siano per avere me, ed è una ragione possibile, dato quello che è successo qualche ora prima sul palco. Ma la cosa peggiore che mi sta facendo male, è che io credevo alle sue parole.

<<Non preoccuparti, Victor. Non sarà difficile convincerla.>>
Non riesco a sentire quello che si stanno dicendo, ma decido di fare finta di nulla e con disinvoltura, mi avvio verso di loro.
Abbraccio Josh cingendogli la schiena, lui un po' preso alla sprovvista, rimane un attimo stizzito, allora decide di girarmi verso di lui, stampandomi un bacio innocente. Sento che ha il sospetto che io abbia capito qualcosa, sento che ha la coscienza sporca, sento che mi sta tenendo nascosto qualcosa, ma non lo do a vedere e tengo a freno il mio nervosismo, per quanto io possa riuscirci.
<<Piccola, sei stata magnifica questa sera.>> mi bacia nuovamente. Un bacio pieno di falsità, quanto lui.
Inizio a provare disprezzo e disgusto verso i suoi confronti. Vuole vendermi solamente per un mucchio di soldi sporchi. Gli avevo dato fiducia, è stato un altro stupido errore della mia vita, un altro brutto colpo.
Perché deve sempre andare a finire così? Inizio a giocare con falsità anche io, sorridendogli.
<<Non ti avrei mai deluso, ricordi?>>
Mi sorride, lasciando spazio a qualche attimo di teso silenzio. Il verme ci osserva, stavolta con una sigaretta tra le dita, con quei suoi piccoli occhietti chiusi a fessura, pieno di invidia. Josh mi tiene per mano, indicandomi il malfattore e, purtroppo, adesso non posso più scappare.

<<Vorrei presentarti uno dei miei migliori clienti, Victor Gallisco.>>
Mi parla in un modo così fiero e contento che, come prima mossa, mi verrebbe solo una grande voglia di prenderlo a schiaffi. Ha anche il coraggio di presentarmelo!
Semplicemente, lo guardo torva lanciandogli la medesima occhiataccia glaciale che gli tirai qualche ora prima dal palco. <<Piacere.>> è tutto ciò che riesco a dire, scandendo bene le parole con un tono che sa di arroganza pura. Davanti sto mostrando di essere una dura, sicura di me ma dentro, dentro sto morendo, ho terrore e sono piena di ansia, non voglio che succeda quel che sono obbligata a far succedere. La mia prima volta deve essere speciale, non così, in un modo tanto orribile, con uno schifoso verme. Voglio solo fermare il tempo adesso e avere modo di scappare, ma Josh dovrà stare ben lontano da me.

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