You're here-Hawks

By -unacomunelettrice-

2.6K 125 14

> > Il ragazzo che l'aveva colpita si voltò, fu in quel momento che Yuri lo vide bene per la prima volta. Un... More

0.1
1.The beginning
2.The story of my life
3.Her
4.Grandma is mom
5.Divine miracle
6.The end of the beginning
7.The day the music started
8.Fascinating
9.Make a wish
10.Loving is hard
11.A new hero
12.Blue flames
13.Feathered bastard
14.Fucking liar
15.God remembers me
16.Michael
17.Why me?
18.A little sweetness
19.The test
20.Plug
21.Thank you
22.New beginnings?
23.Please, forgive me
24.He paved the way for you
25.Stay here
26.Jealous
27.It hurts, doesn't it?
28.Zing
29.I know she can do it
30.Only a genius
31.A gift
32.Come here, with me
33.You're beautiful
34.Mariposa
36.Deku and Kacchan
37.Lips
38.Merry Christmas
39.A Rose
40.Happy birthday
41Who are...?
42The Dreams

35.Doctor Michael

65 3 0
By -unacomunelettrice-

Yuri aveva un forte mal di testa.
Appena aperti gli occhi, con incredibile sorpresa la luce non la colpì.
La stanza era in penombra e lei era stretta ad un corpo caldo e solito.
Si strinse a quest'ultimo pensando che fosse il cuscino, ma i cuscini non si muovono da soli e non dicono il suo nome.

Aprendo per bene gli occhi, il volto di Hawks era a pochi centimetri dal suo, i suoi occhi erano su di lei, calmi e limpidi come l'acqua.
Il palmo del ragazzo era totalmente aperto sulla sua schiena nuda, al centro, e lo muoveva formando piccole spirali.
Yuri rabbrividì.
Rimasero a fissarsi per alcuni minuti senza dire nulla.
Solo quando lo sguardo del ragazzo si abbassò leggermente la corvina si rese conto di essere in reggiseno.
Arrossì fino alle orecchie e si coprì totalmente.
<<Puoi spiegarmi perché cazzo sono mezza nuda?>>
Hawks ridacchiò.
<<Non te lo ricordi? Sei tu che ti sei spogliata affermando che in questo "buco infernale si muore di caldo"!>>
Yuri sentì il calore arrivate fino al collo.
<<Ho detto qualcosa di strano, stanotte?Non ricordo molto>>
Il ragazzo ci pensò su.
<<No>>

Yuri era rimasta da sola nella stanza.
Hawks era andando a cambiarsi e lei aveva approfittato per rimettersi la maglietta del pigiama, totalmente in imbarazzo.
Il telefono di Hawks aveva squillato un paio di volte dopo aver ricevuto alcuni messaggi.
Ad un tratto lo aveva afferrato per portarglielo e li schermo si era illuminato rivelando come sfondo la foto che lei gli aveva mandato la sera prima, senza dire una parola porse al ragazzo il telefono arrossendo internamente.
Aveva solo qualche vago stralcio di quello che era successo, ricordava di aver parlato di James e di sua madre e la schiena di Hawks, con quella cicatrice.
Non sapeva esattamente perché quello le fosse rimasto così impresso.
Un attimo dopo Hawks aveva spalancato la porta pallido in viso.
<<Dobbiamo andare all'ospedale, ora>>
Yuri non capì immediatamente ma si infilò velocemente la tuta da eroe e si apprestò a seguire il ragazzo.
<<Qualche attacco dei villain?>>
Domandò lei.
<<Non è ancora stato confermato ma fra i medici potrebbe essere qualche infiltrato della Lega dei Villain, andiamo lì per indagare>>
Yuri lo lasciò continuare.
<<Ci sono stati dei movimenti sospetti di alcune medicine, cartelle cliniche scomparse, vogliamo capire a chi stanno puntando, tu sei stata registrata lì, giusto?>>
La corvina annuì, quando era stata ricoverata per l'incidente del gigante Ke avevano fatto compilare fogli su fogli.

Hawks si era alzato un volo e in meno di un paio di minuti avevano raggiunto l'ospedale.
Una squadra di eroi professionisti era radunata all'entrata.
<<Hawks, che ci fa lei qui?>>
Domandò uno di loro ma Yuri non lo riconobbe.
<<È la mia apprendista, ci sarà utile>>
La ragazza aveva intuito il motivo per cui si trovava lì, era abbastanza chiaro.
Se avessero avuto sospetti su qualcuno il suo Quirk si sarebbe rivelato molto utile.
La stavano usando.

Tuttavia l'ospedale sembrava tranquillo, Yuri non aveva mai visitato quella zona, riservata alle malattie genetiche e allo studio dei Quirk.
Le stanza erano più cupe, spoglie, la sala d'attesa quasi scolorita, al centro del pavimento avevano disegnato una specie di dama, una zona riservata ai bambini, in modo che potessero spostare dei piccoli mattoncini colorati e divertirsi senza pensare al motivo per cui erano lì.
Qualche ragazzino correva da una parte all'altra indicandoli e urlando.

Quando aveva inteso quale sarebbe stato l'utilizzo del suo Quirk non aveva minimamente immaginato che questo significasse catturare di soppiatto ogni medico in vista e sottoporlo ad un interrogatorio.
Yuri era stanca, aveva controllato e ricontrollato decine e decine di persone senza ottenere assolutamente nulla.
Uscì dal piccolo stanzino dove si trovava lasciando andare il medico con l'ordine di dimenticarsi ogni cosa.
<<Nessuno deve sapere che stiamo controllando>>
Le era stato ordinato.

<<Stai bene?>>
Le domandò Hawks.
<<Si, sono solo stanca, non è facile controllare così tante persone, specialmente quando sono terrorizzate>>
Lui sollevò un sopracciglio.
<<Pensavo che non cambiasse nulla>>
<<Teoricamente è possibile liberarsi dalla mia ipnosi ma bisogna avere una grande forza di volontà o ricevere un potente shock, con emozioni contrastanti è più difficile entrare nella mente delle persone, quando siamo spaventati o quando soffriamo, creiamo delle sorta di barriere mentali che sono difficili da sorpassare>>
Lui annuì e basta.
Controllarono ancora un paio di persone prima che Hawks venisse convocato in una riunione privata in cui lei non era stata invitata.
<<È arrivato un messaggio a tutti noi mandato da Midnight, intanto scendi nella sala d'attesa e controlla che sia tutto apposto>>
Yuri si voltò per scendere le scale ma Hawks le afferrò un braccio.
<<Fai attenzione>>
Il tono con cui lo disse le sbriciolò la capacità di rispondere.
Annuì solamente, voltandosi.
Scese le scale a due a due e si precipitò nella sala.
Non sapeva nemmeno il perché stava correndo ma aveva una strana inquietudine.
Il tutto si accentuò quando, entrata dalla porta, si rese conto di essere completamente da sola.
I bambini e le famiglie presenti poco prima erano scomparse, quasi dissolte.
C'era un silenzio tombale che venne spezzato dal suono di passi.

<<È strano vederti qui, in queste vesti poi>>
Yuri neanche ci credeva.
<<Michael?>>

Quest'ultimo rise sonoramente e si aggiustò gli occhiali da laboratorio.
<<In carne ed ossa>>
Il suo tono era ubriaco di qualcosa simile alla spavalderia che le mise addosso ancora più inquietudine.
<<Perché mi guardi in questo modo?Sembra che tu abbia visto un fantasma>>
Yuri non rispose.
<<Che ci fai qui?>>
Lui sembrò tornare più serio.
<<Ci lavoro, Yuri, che ti prende?>>
Il suo tono però non la assicurava affatto.
<<Non è questo il tuo reparto>>
Gli rispose.
<<Sono stato spostato, è comune negli ospedali, specialmente con gente con Quirk come il mio>>
Lui mosse le mani nell'aria in un vano tentativo di farla ridere, ma fallendo.
<<Tu, piuttosto, che fai qui?>>
Lei mimò il segno del silenzio, cucendosi le labbra.
<<Oh, capisco, cose da eroi, sì, in effetti, lo avevo sentito da alcuni colleghi>>
Yuri ebbe un brivido lungo la schiena.
<<Ho cancellato personalmente la memoria di ogni persona che ho controllato>>
Michael perse il suo sorriso.
<<Mi stai accusando?>>
Il tono uscì scivoloso dalle sue labbra, come veleno.
<<Non sto facendo assolutamente nulla>>
Rispose lei.
<<Forse il tuo Quirk non è così imbattibile>>
Michael le passò accanto, solo ora la corvina notava i fascicoli che stringeva tra le dita.
Ebbe quasi un conato di vomito senza capirne il motivo.
Qualcosa nella sua mente scattò spingendola ad afferrare il suo braccio e tirarlo finendo per far sparpagliare a terra i fogli che aveva in mano.

Cosa?

<<Michael, perché hai il mio fascicolo?>>
Yuri si mise sulla difensiva mentre lui mimava con le la mano la bocca cucita, esattamente come aveva fatto lei poco prima.
<<Non dovresti andare a interrogare un altro paio di persone? Una spia fra i dottori può risultare pericolosa>>
Lei rimase immobile, neanche l'aria sembrava muoversi.
<<Non ho mai parlato di spie, tantomeno tra i dottori e raramente il mio Quirk fallisce>>
Michael la guardò negli occhi così intensamente da farle venire mal di testa.
Un attimo dopo era su di lei.
La sua mano era in direzione del viso di Yuri che, con velocità, si spostò cercando di contrattaccare.
<<Ho pensato da subito che fossi una tipa intelligente ma sai, a volte, è bene farsi gli affari propri>>
Il ragazzo la colpì in pieno con un calcio ben assestato.
Dove Michael la toccava nascevano scottature e abrasioni e si sentiva sempre più debole.
<<Cosa mi stai facendo?>>
Affermò mentre lui la spingeva verso la scrivania dei segretari.
Yuri sentì il contatto con il marmo freddo ma non bastò a farla tornare alla realtà.
<<Non era ancora il momento>>
Con una forza che non pensava fosse umana Michael la sollevò dal pavimento sbattendola sui computer.
Potendo contare solo sulle capacità fisiche Yuri fece leva con la schiena tirandogli una potente ginocchiata.
Michael, in risposta, tirò fuori dalla tasca quello che sembrava, senza ombra di dubbio, un bisturi.
Cercò di colpirla diverse volte, la sua velocità e forza non sembravano quelle di una persona normale.
Proprio quando Yuri pensò di riuscire a trovare una via di fuga Michael conficcò la sua arma tra i suoi occhiali mandandolo in pezzi.
La ragazza, sorpresa, fu costretta a chiudere gli occhi per un secondo, tempo necessario per il ragazzo per atterrarla completamente, posizionandosi a cavalcioni su di lei.
<<Perché mi stai facendo fare questo?Potevi accettate le mie parole all'ora, guarda cosa mi stai facendo fare!>>
Il suo tono era furioso e fuori controllo, gli occhi erano spalancati e tremolanti.
<<Non ti sto facendo fare un bel niente>>
In tutta risposta Michael le circondò il collo con i palmi ma senza stringere la presa.
Yuri capì le sue vere intenzioni quando sentì la pelle iniziare a bruciare.
<<Il mio Quirk non è utile solo a curare>>
Il tono alto era fuori controllo.
<<Lasciami andare>>
La presa diventata più calda e ferrea ogni secondo che passava.
<<Tutto questo è colpa tua!Avremmo potuto aspettare di più, potevamo continuare a cercare qui, è colpa tua!Non è il momento, non è il momento, non è il momento...>>
Yuri iniziava a sentire il fiato mandare e la gola diventare fin troppo calda.
<<È colpa tua...Tutta colpa tua...>>
Continuava a farneticare.
Yuri allungò il braccio intorno a sé nella speranza di trovare qualcosa a cui aggrapparsi.
Michael sembrava aver perso ogni freno, stringeva ancora di più il suo collo tra le dita bollenti.
<<Se non fossi venuta, ora avremmo finito tutto, sarebbe tutto perfetto... È solo colpa tua...colpa tua...Non mia, tua!>>
Proprio mentre premeva il pollice a fondo nella sua gola Yuri sentì sotto le dita quello che riconobbe come il cubetto giocattolo dei bambini.
<<Chiudi la bocca, razza di psicopatico!>>
Urlò prima di schiantarlo in faccia a Michael, riducendo in pezzi i suoi occhiali da laboratorio.
Yuri non perde tempo afferrandolo per la maglia e costringendolo al contatto visivo.
<<Ora mi dirai chiunque è coinvolto in questa faccenda, cosa stata facendo, cosa volete ottenere, tutto>>
Yuri non aveva quasi mai fallito nel controllare qualcuno escludendo coloro che potevano disattivarlo, tuttavia, guardando il ragazzo di fronte a lei, si rese conto come la mente umane potesse arrivare a livelli di degrado talmente alti da impedire persino al suo quirk di agire correttamente.
<<È tardi, non c'è più tempo...Stanno arrivando, siamo fra di voi>>
Sussurrava e sussurrava ancora.
<<Chi? Di chi stai parlando?>>
Cominciò lei con tono impaziente.
<<Ti prenderemo, ti ucciderò con le mie mani finché di te non rimarrà nulla da analizzare>>
Il suo corpo era sotto il controllo mentale di Yuri ma la sua coscienza no.
Con uno scatto veloce fece schiantare il suo cranio al pavimento, non abbastanza forte da ferirlo ma abbastanza da stordirlo e rendere più facile il suo controllo.
<<Ora io e te dobbiamo farci una bella chiacchierata>>

Hawks e gli altri eroi erano stati convocati per una "riunione d'urgenza", si erano resi conto troppo tardi che non ci fosse nulla che potevamo fare da così lontano.
Midnight era fra loro affermando di aver ricevuto lo stesso identico messaggio da uno di loro.
Il pennuto aveva un brutto presentimento che venne confermato quando iniziarono a sentirsi rumori violenti dal piano di sotto.
Desiderava andare a controllare ma la popolazione dell'ospedale era nel panico.
Le persone correvano e scappavano in ogni direzione possibile verso le uscite.
Gli eroi venivano respinti e ostacolati dalla massa.
<<Dobbiamo raggiungere la sala d'attesa>>
Urlò qualcuno.
Hawks si alzò in volo cercando di superare le persone ma procedendo comunque molto lentamente.
Il suo telefono iniziò a squillare rivelando il nome di Yuri.
Rispose senza neanche pensarci spostandosi accanto ad un muro per non essere intralciato.
<<Yuri!>>
Lei chiamò il suo nome.
<<Stai bene?Sei giù vero?>>
Dall'altra parte si udiva solo un respiro affaticato.
<<Hawks, il laboratorio al terzo piano, andate>>
Lui cercò di rispondere e ribattere.
<<Stanno facendo ricerche su qualcosa, prima che riescano a distruggere tutto, andate a controllare!>>
La chiamata si interruppe improvvisamente con un forte fischio.
Hawks strinse il telefono tra le dita.
Voleva andare giù e controllare che stesse bene, che non fosse ferita, per sostenerla ma doveva adempiere il suo ruolo da eroe, niente era più importante di quello.
Comunicò la notizia ai restanti eroi.
<<Qualcuno vada giù a sostenere Yuri, gli altri con me>>
Pronunciò Midnight.
Hawks si era già diretto verso il piano interiore quando l'eroina lo bloccò con una mano sulla spalla.
<<Non ragioni lucidamente, vieni con me, ci penseranno loro a proteggerla>>
Il pennuto era infastidito ma consapevole di cosa fosse giusto fare.
<<Non ha bisogno di protezione>>
Affermò mentre camminavano.
<<Ha tutte le capacità per vincere>>
Midnight lo ascoltò in silenzio.
<<Allora perché sei così preoccupato?>>
Il pennuto aprì di scatto la porta del laboratorio.
<<Solo perché è forte non vuol dire che non mi preoccupi per lei>>

Gli eroi erano scesi così velocemente da avere il fiatone, alcuni conoscevano Yuri per sentito dire o dopo averla vista durante alcune missioni.
Rimasero completamente scioccati vedendo decine di persone con sguardi vuoti e assenti in ginocchio a terra.
Yuri era al centro della stanza, in piedi, sembrava affaticata.
<<Non so quanto riuscirò a tenerli tutti, catturateli>>
Gli eroi si mossero appena compresa la situazione.
Best Jeanist si avvicinò velocemente alla corvina e la afferrò al volo quando, una volta catturati tutti i villain, disattivò il suo Quirk crollando a terra in ginocchio.
<<Sono compagni, controllandone uno ho convocato tutti>>
L'eroe la tenne con presa salda.
<<Sei ferita?>>
La corvina negò con la testa.
<<Puoi portarmi qualcosa da mangiare? Penso di star per svenire>>
Best annuì velocemente andando a prendere qualcosa dalle macchinette rimaste intatte e offrendole un sandwich.
<<Grazie>>
L'eroe rimase in piedi lì accanto controllando che andasse tutto bene.
<<Aveva la mia cartella clinica in mano, non so il motivo>>
Il tono della ragazza era basso, apparentemente tranquillo.
Best capì i suoi sentimenti e le poggiò una mano sulla testa.
<<Hai fatto un ottimo lavoro, ora ci pensiamo noi>>
Yuri quasi pianse.
<<Dov'è Hawks?>>
Domandò subito dopo.
L'eroe sorrise un attimo e poi le rispose.
<<È andato a controllare al terzo piano come ci hai comunicato tu>>
La corvina annuì poco convinta.
Sperava, dentro di sé, che fosse Hawks a consolarla e si diede dell'idiota per questo.
<<Voleva venire da te ma è stato fermato, era più utile altrove>>
Questo la rincuorò velocemente.
La polizia arrivò e i poliziotti portarono via i villain ammanettati.
Nel mezzo del trambusto gli occhi di Michael si posarono su di lei.
<<Non è finita qui, sarai mia>>
Disse per poi accasciarsi velocemente al suolo.
Qualcosa aveva colpito la sua gamba e l'aveva tagliato.
Hawks era dietro di lui, lo afferrò per la maglietta avvicinò la bocca al suo orecchio.
<<Dovrai passare sul mio cadavere>>

Yuri lo guardò e i loro sguardi si incrociarono.
Cerco di alzarsi in piedi traballante ma finì quasi per perdere l'equilibrio.
Quasi, perché Hawks si era mosso velocemente sorreggendola in modo che si appoggiasse totalmente a lui.
<<Sono esausta>>
Commentò lei beandosi del calore dell'altro.
<<Mi dispiace, ora puoi rilassarti, non ti tornerà un capello in mia presenza>>
La mano dell'eroe passò distrattamente tra i suoi capelli.
<<Cosa avete scoperto?>>
Chiese lei poco dopo.
<<Possiamo parlarne a casa?Non sei in condizioni di affrontare questa conversazione>>
Yuri annuì e si lasciò afferrare, capì le intenzioni di Hawks quando smise di sentire la terra sotto i piedi.
<<Possiamo dormire?>>
Sussurrò una volta arrivati a casa.
Utilizzare così tanto il suo Quirk l'aveva sfiancata.
Hawks annuì.
Si infilò velocemente una tuta e aiutò lei a cambiarsi.
Yuri era imbarazzata ma non aveva nemmeno le forse per togliersi i vestiti da sola.
Negli occhi del ragazzo però, non vide altro che preoccupazione e questo la fece sciogliere.
<<Ora vai a letto, ti raggiungo tra poco>>
Le disse in tono dolce ma Yuri non rispose.
I loro occhi si incatenarono e li sguardo della corvina si spostò inesorabilmente sulle sue labbra.
Hawks le aveva schiuse.
<<C'è qualcosa che non va?>>
La corvina negò mantenendo il contatto visivo.
Il ragazzo si avvicinò lentamente e arrivato ad una manciata di centimetri dal suo viso sembrò indeciso, qualche istante dopo le sue labbra erano sulla fronte di Yuri, premute con delicatezza.

<<Mi hai fatto preoccupare>>
La ragazza ridacchiò.
<<Sto bene>>
Hawks la avvolse tra le braccia con la bocca fra i suoi capelli.
<<Lo speravo>>

Continue Reading

You'll Also Like

5.3K 316 30
Questa storia non è ambientata nella vita moderna, ma nell'anime Attack on titan. Dopo la caduta delle mura nel distretto di Shiganshina, Eren, Mika...
36.2K 1.6K 28
𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐑𝐨𝐬𝐞 è una sedicenne che,dalla sua scuola privata,si trasferisce nella scuola di suo fratello maggiore,Rhys,un ragazzo festaiolo e cas...
193K 7.2K 67
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
86.4K 3.6K 24
Tu. Una ragazza sopravvissuta alla vita del sottosuolo, accolta e cresciuta da Erwin e Hanji. A prima vista una ragazza innocente e felice. Perfetta...