35.Doctor Michael

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Yuri aveva un forte mal di testa.
Appena aperti gli occhi, con incredibile sorpresa la luce non la colpì.
La stanza era in penombra e lei era stretta ad un corpo caldo e solito.
Si strinse a quest'ultimo pensando che fosse il cuscino, ma i cuscini non si muovono da soli e non dicono il suo nome.

Aprendo per bene gli occhi, il volto di Hawks era a pochi centimetri dal suo, i suoi occhi erano su di lei, calmi e limpidi come l'acqua.
Il palmo del ragazzo era totalmente aperto sulla sua schiena nuda, al centro, e lo muoveva formando piccole spirali.
Yuri rabbrividì.
Rimasero a fissarsi per alcuni minuti senza dire nulla.
Solo quando lo sguardo del ragazzo si abbassò leggermente la corvina si rese conto di essere in reggiseno.
Arrossì fino alle orecchie e si coprì totalmente.
<<Puoi spiegarmi perché cazzo sono mezza nuda?>>
Hawks ridacchiò.
<<Non te lo ricordi? Sei tu che ti sei spogliata affermando che in questo "buco infernale si muore di caldo"!>>
Yuri sentì il calore arrivate fino al collo.
<<Ho detto qualcosa di strano, stanotte?Non ricordo molto>>
Il ragazzo ci pensò su.
<<No>>

Yuri era rimasta da sola nella stanza.
Hawks era andando a cambiarsi e lei aveva approfittato per rimettersi la maglietta del pigiama, totalmente in imbarazzo.
Il telefono di Hawks aveva squillato un paio di volte dopo aver ricevuto alcuni messaggi.
Ad un tratto lo aveva afferrato per portarglielo e li schermo si era illuminato rivelando come sfondo la foto che lei gli aveva mandato la sera prima, senza dire una parola porse al ragazzo il telefono arrossendo internamente.
Aveva solo qualche vago stralcio di quello che era successo, ricordava di aver parlato di James e di sua madre e la schiena di Hawks, con quella cicatrice.
Non sapeva esattamente perché quello le fosse rimasto così impresso.
Un attimo dopo Hawks aveva spalancato la porta pallido in viso.
<<Dobbiamo andare all'ospedale, ora>>
Yuri non capì immediatamente ma si infilò velocemente la tuta da eroe e si apprestò a seguire il ragazzo.
<<Qualche attacco dei villain?>>
Domandò lei.
<<Non è ancora stato confermato ma fra i medici potrebbe essere qualche infiltrato della Lega dei Villain, andiamo lì per indagare>>
Yuri lo lasciò continuare.
<<Ci sono stati dei movimenti sospetti di alcune medicine, cartelle cliniche scomparse, vogliamo capire a chi stanno puntando, tu sei stata registrata lì, giusto?>>
La corvina annuì, quando era stata ricoverata per l'incidente del gigante Ke avevano fatto compilare fogli su fogli.

Hawks si era alzato un volo e in meno di un paio di minuti avevano raggiunto l'ospedale.
Una squadra di eroi professionisti era radunata all'entrata.
<<Hawks, che ci fa lei qui?>>
Domandò uno di loro ma Yuri non lo riconobbe.
<<È la mia apprendista, ci sarà utile>>
La ragazza aveva intuito il motivo per cui si trovava lì, era abbastanza chiaro.
Se avessero avuto sospetti su qualcuno il suo Quirk si sarebbe rivelato molto utile.
La stavano usando.

Tuttavia l'ospedale sembrava tranquillo, Yuri non aveva mai visitato quella zona, riservata alle malattie genetiche e allo studio dei Quirk.
Le stanza erano più cupe, spoglie, la sala d'attesa quasi scolorita, al centro del pavimento avevano disegnato una specie di dama, una zona riservata ai bambini, in modo che potessero spostare dei piccoli mattoncini colorati e divertirsi senza pensare al motivo per cui erano lì.
Qualche ragazzino correva da una parte all'altra indicandoli e urlando.

Quando aveva inteso quale sarebbe stato l'utilizzo del suo Quirk non aveva minimamente immaginato che questo significasse catturare di soppiatto ogni medico in vista e sottoporlo ad un interrogatorio.
Yuri era stanca, aveva controllato e ricontrollato decine e decine di persone senza ottenere assolutamente nulla.
Uscì dal piccolo stanzino dove si trovava lasciando andare il medico con l'ordine di dimenticarsi ogni cosa.
<<Nessuno deve sapere che stiamo controllando>>
Le era stato ordinato.

You're here-HawksWhere stories live. Discover now