17.Why me?

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<<Perché proprio io?
Anzi, perché proprio lui?>>
La corvina sbatté la testa sul banco ripetutamente.
<<Non essere così tragica, è comunque l'eroe numero 2! Dovresti essere onorata che sia interessato a te e ti abbia scelta come tirocinante!>>
Nejire si sedette elegantemente sul suo stesso banco accavallando le gambe.
<<Onorata un corno! Preferirei lo schifo degli eroi piuttosto che lui!>>

Dopo essere stata dimessa dall'ospedale Yuri era tornata a scuola dove l'aspettava una dolce sorpresa: qualcuno l'aveva scelta come tirocinante e, in condizioni normali, Yuri sarebbe saltata dalla gioia se non fosse che quel qualcuno era Hawks.
Lo stesso Hawks che le aveva risposto male, che voleva abbandonarla su un tetto di un palazzo, Hawks che l'aveva salvata e portata in ospedale per poi farle mille domande con il tatto di un elefante.
<<Solo perché è un po' scorbutico non vuol dire che sia una pessima persona, inoltre questi tutor servono per aiutarci a crescere come eroi!Io accetterei fossi in te.>>
Yuri rialzò la testa dal banco per poi sbatterla di nuovo su di esso.
<<Tra l'altro, scorbutico o no, è davvero un gran figo>>
<<NEJIRE!>>

<<Che diavolo ci faccio io qui?>>
Disse Yuri, più a se stessa che ad altri, salendo le scale dell'agenzia dell'eroe numero 2.
Dovette salire innumerevoli piani e chiedere a numerose persone che non sembrano affatto avere la voglia di darle indicazioni.
Pennuto spelacchiato, è tutta colpa tua!
Quando finalmente arrivò al piano giusto, le porte dell'ascensore si aprirono e Yuri rimase incantata a guardare un panorama mozzafiato.
Ora capiva perché Hawks avesse messo i suoi uffici così in alto.
Con una vista del genere mi farei volontieri le scale a piedi.
Un colpo di tosse la ridestò dalla sua posizione e la fece girare.
Era impossibile non riconoscerlo anche se, con dei vestiti normali e non la solita tenuta da eroe, aveva un'aria diversa.
<<Alla fine sei arrivata>>
Le grandi ali rosse piegate dietro la schiena.
<<Ho avuto un po' di problemi a trovare l'ufficio>>
Un lieve strato di disagio aleggiava nell'aria.
<<Sei in ritardo, io detesto i ritardatari>>
<<Non accadrà più>>
Non aveva voglia di litigare con lui appena arrivata.
Con un movimento della mano le fece segno di seguirlo dentro una stanza.
La luce era spenta e Yuri non vedeva al di là del suo naso.
D'improvviso una mano l'afferrò dalla spalla, la gamba di Hawks entrò in collisione con la sua e si ritrovò a sbattere dolorosamente la testa al pavimento.
Boccheggiando leggermente si rese conto di avere una grande piuma rossa, alta probabilmente quasi quanto lei, puntata alla gola.
<<Morta>>
Un brivido le attraversò la schiena prima che Hawks si spostasse da sopra di lei.
Il pavimento freddo divenne gelido e l'aria difficile da respirare.
<<Non hai speranze di battere qualcuno in un combattimento corpo a corpo in queste condizioni>>
Le braccia le tremarono leggermente.

Non puoi farti vedere così, era solo una prova, non era nulla.

<<Hai mai fatto esperienza con qualche altro eroe prima di me?>>
Le parole uscirono a fatica.
<<Ho fatto degli stage con degli eroi consigliati dalla scuola, l'hero Cementoss mi aveva notata e mi ha tenuta con sé per un po' di tempo, ma aveva un Quirk troppo diverso dal mio e quindi non abbiamo concluso quasi nulla>>
Lo sguardo di Hawks rimase impassibile tranne che per un movimento del sopracciglio.
<<Il tuo Quirk è inutile in scontri fisici, se il nemico scopre come disattivarlo bastano poche semplici mosse come quelle di prima per metterti fuori gioco>>
<<Lo so, conosco i miei limiti>>
<<A me non sembra>>
Un groppo in gola che non riusciva a mandare giù.
In ospedale aveva dato totalmente l'impressione di non sapersi controllare.
Cosa avrebbe potuto ribattere?
<<Alzati da terra>>
Realizzò solo in quel momento di essere ancora sul pavimento freddo.
<<Ogni pomeriggio qui, dalle quattro alle sette, nemmeno un minuto di ritardo, inizieremo con allenarti fisicamente.
Per il momento così, quando ti riterrò pronta verrai a fare le ronde serali con me>>
Non l'aveva mai guardata negli occhi, nemmeno una volta.
<<Per quanto tempo?>>
<<Un mese di prova, se ti dimostrerai propensa allora continueremo, altrimenti sarai libera di cercare un altro eroe>>
Perché mi hai scelta se palesemente non mi sopporti?

<<Va bene>>
Non abbassò lo sguardo.
<<Incominciamo domani, ora va a casa>>
Yuri si avvicinò alla porta ma non prese la maniglia.
<<Perché proprio me?>>
Hawks si irrigidì sul posto, la schiena contratta insieme alle ali.
<<Ci sono decine di ragazzi a scuola che avrebbero affinità con il tuo Quirk, ma hai scelto me, hai fatto richiesta di me, perché?>>
<<Vuoi per caso che cambi idea?>>
Bello e stronzo fino all'osso.

Yuri andò via senza neanche salutare, prese l'ascensore e uscì da quell'edificio pieno di persone che le mandavano occhiate continue.
Nel tragitto di casa si chiese come sarebbe riuscita ad affrontare un allenamento con Hawks, specialmente se lui neanche la guardava.

Arrivata davanti a casa sua, una voce la ridestò.
<<Ciao Yuri.>>
Quasi non ci credette, era da anni che non la sentiva e sperava di non farlo tanto presto, perché avrebbe significato solo una cosa.

<<Zia?>>

You're here-HawksWhere stories live. Discover now