20.Plug

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Fila Indiana- Angelina Mango

L'ultima cosa che Hawks pensava di fare di venerdì mattina era ritrovarsi davanti a casa di Yuri, vestito completamente di nero, pronto per il funerale di suo padre.
Il giorno prima non aveva risposto a Ginny, era rimasto paralizzato sul posto senza parole.
In realtà non aveva idea di cosa avrebbe voluto o dovuto dire, non era sicuro nemmeno che Yuri lo volesse lì.
Suonò al campanello e aspettò un paio di secondi davanti alla porta, indeciso se volare via o meno, ma a fermarlo da questo suo intento fu Tamaki.
Aveva aperto la porta di casa di Yuri come se fosse uno di famiglia, cosa che fece arricciare leggermente le ali di Hawks.
Non dissero una parola.
Hawks entrò in casa, quest'ultima era ricoperta di fiori bianchi e di rose rosso sangue, insolite per un funerale.
Per il resto la casa era in ordine, pulita e immacolata come se fosse stata appena lavata.
Tamaki lo condusse verso il soggiorno dove si trovava la salma.
C'erano un discreto numero di persone, diverse signore e alcuni uomini in giacca a cravatta, forse colleghi di lavoro.
Ed un tratto la vide.
Yuri era in piedi a destra della foto dell'uomo, indossava una lunga gonna nera con un maglietta a maniche lunghe del medesimo colore, tutto unito da una cintura spessa.
Portava i capelli legati in due trecce poi unite in un tuppo stretto e molto elegante e Hawks per un momento si dimenticò di avere davanti una diciottenne.
Aveva un fascino strano, catturava lo sguardo, era insolito vedere una ragazza di quell'età vestita così, con quell'espressione ma Hawks non riusciva a smettere di guardarla.
Teneva le mani giunte in grembo e la testa bassa a fissare il pavimento, estraniata dal resto del mondo.
Le persone arrivavano ma nessuno si soffermava, i più coraggiosi andavano a farle le condoglianze, altri rimanevano semplicemente a distanza chiaccherando tra loro, dimenticandosi di essere a pochi passi da qualcuno che aveva appena perso un padre, un fratello, un amico, in circostanze catastrofiche.
Osservando meglio Hawks si rese conto che però Yuri era da sola.
Non c'era nessuno con lei, nessun parente, madre, sorelle o fratelli, neanche una zia o qualche cugino, nessuno.
Le presenze più vicine a dei famigliari lì dentro erano i suoi amici che la abbracciarono stretta prima che Tamaki le lasciasse un bacio casto sulla fronte e Mirko le poggiasse dolcemente una mano sulla spalla.
Voltandosi si rese conto di avere intorno decine di persone di cui nessuna veramente interessata al dolore di quella situazione, anzi.
Alcuni di loro ridacchiavano sommessamente indicano Yuri, giudicando i suoi capelli e i suoi vestiti e il fatto che fosse lì da sola.
<<Lo sai che anche la madre è morta buttandosi da quel balcone?A quanto pare è una maledizione di famiglia, scommettiamo che tra qualche anno anche lei farà la stessa fine?>>
Ridacchiò un signora aspettando la risposta di quella alla sua sinistra.
<<Accetto la scommessa, tra l'altro Yuri ha anche una sorellina più piccola, Vivio, un vero amore di bambina, ora è con sua zia che non l'ha voluta portare qui perché pensava che fosse troppo presto, a mio parere quelle due non sono neanche imparentate, insomma sono completamente diverse>>
Hawks prese un bicchiere e lo riempì di un liquido sconosciuto, in quel momento non era importante, lo mandò giù tutto d'un sorso e si sporse per sentire meglio fingendosi disinvolto.
<<Io sono quasi certa che la sua graziosa madre, pace a lei dovunque si trovi ora, abbiamo fatto quello che le riusciva meglio, aprire le gambe, e per sbaglio sia nata lei, la pecora nera>>
Ben presto Hawks si rese conto che non erano solo quelle due signore a confabulare alle spalle di Yuri, ma tutte le persone presenti in sala.

<<Trovo assurdo che sia così calma in un momento simile, quella ragazzina è strana>>
<<Sai, ho sentito dire che suo padre aveva dei problemi a lavoro, un tipo violento, non sarei così sorpresa da sapere che fosse un villain>>
<<Io invece so che tra lei e suo padre non scorreva buon sangue, scommetto quello che volete che è stata lei a buttarlo giù dal balcone, ecco perché non è triste>>
<<Allora ci conviene scappare prima che ci ammazzi tutti, d'altronde, sangue non mente no?>>
<<E sua sorella?Se sua zia ha deciso di non portarla qui è sicuramente perché sa che un soggetto come lei potrebbe darle un cattivo esempio>>
<<L'ho anche vista andare verso l'agenzia del ProHero Hawks, a quanto pare sta facendo l'apprendista lì>>
<<Hawks dici?Uno come lui non prenderebbe mai una come lei senza un secondo fine, sono quasi convinta che la nostra casa Yuri abbia deciso di intraprendere la strada che prima era di sua madre, la puttana>>
Una lacrima solcò il viso di Yuri e Hawks sapeva già cosa fosse giusto.

You're here-HawksWhere stories live. Discover now