12.Blue flames

41 3 0
                                    

(Volevo specificare che alcune cose per la storia saranno diverse dall'anime o dal manga, ma non cambierà molto)

Hawks venne letteralmente costretto ad andare a vedere il festival.
I suoi amici gli dissero che se avrebbe voluto, poteva prendere come assistente un ragazzo.
Ti farà compagnia, gli avevano detto.
Hawks non ci credeva, come poteva occuparsi di un ragazzino quando lui stesso era ancora uno di questi?
Insomma aveva soli ventitré anni, volevano davvero fidarsi così tanto da lasciargli un adolescente?
Durante il festival aveva adocchiato un paio di ragazzi ma non aveva intenzione di sceglierne nemmeno uno.
Il biondino al primo posto era sicuramente la sua ultima scelta, sarebbe stato troppo impegnativo da controllare.
Il figlio di Endeavour era probabilmente la sua penultima scelta, era sicuro che sarebbe andato con il padre quindi non aveva senso.
Aveva visto del potenziale in Izuku Midorya ma aveva delle capacità molto lontane dalle sue, avrebbe sicuramente imparato di più da qualche altro eroe.
C'erano molti tipi particolari in realtà, specialmente un ragazzo con il Quirk dell'ombra ma Hawks non aveva minimamente voglia di esaminarli.
In secondo luogo, poi, ci sarebbero stati anche i ragazzi più grandi, quelli del terzo anno, da scegliere.
Al solo pensiero il ragazzo desiderava diventare un vero e proprio pollo in modo da sfuggire a quella tortura.
Era fermamente convinto di voler essere un eroe, era il suo sogno seguire Endeavour ma non aveva messo in conto tutto ciò che questo comportava.
Così, una volta finito il festival, Hawks non scelse nessun ragazzo a cui fare tirocinio, quello che non sapeva era che, purtroppo, non ci sarebbe stato il tempo e il modo di convocare i ragazzi più grandi.

Yuri invece guardò il festival con una strana attenzione.
Ci era rimasta davvero male quando, per primo, era arrivato il cane rabbioso invece che il figlio dei Todoroki, Yuri era dell'idea che se avesse usato anche il lato sinistro avrebbe spazzato via il cagnolino biondo.
Tamaki, Nejire e Mirio si piegavano in due dalle risate quando la ragazza sentiva nominare Bakugo.
Gli assegnava sempre dei nomi strani e offensivi e sembrava prenderla davvero sul personale.
La ormai ex corvina aveva perso la maggior parte dell'interesse per il torneo quando Izuku venne eliminato.
Era stato uno scontro epico ma il verdino era ancora troppo insicuro e impreparato per vincere e Yuri lo sapeva, ma ne era rimasta comunque delusa.
Sperava che venisse notato da qualche eroe, quel ragazzo aveva potenziale.
Aveva passato interi minuti a ridere per l'espressione di un ragazzo con il Quirk dell'elettricità, quasi fino alle lacrime.
Subito dopo i festeggiamenti per la vittoria l'aria nella scuola tornò ad essere incredibilmente triste, forse perché tutti si erano concentrati e avevano aspettato con ansia il torneo e quindi ora la vita sembrava molto più monotona o forse perché a nessuno andava di studiare nulla.
Passarono mesi dal festival e tutto tornò più o meno alla normalità.
L'unica cosa che preoccupava tutti era stato l'improvviso attacco alla U.E. da parte della L.O.V., Yuri non poteva non ammettere di essere abbastanza intimorita.
Come potevano sentirsi protetti se non erano al sicuro nemmeno dentro la scuola?
L'autunno era ormai arrivato da un po' e tutti avevano iniziato a vivere dentro lunghi cappotti caldi.
Yuri e i suoi amici invece avevano preso l'abitudine di andare a sedersi, ogni pomeriggio, in un piccolo bar in centro per evitare di camminare al freddo.
Passavano il loro tempo a mangiare schifezze e a ridere, alcune volte avevano anche fatto i compiti insieme ma non avevano concluso nulla.

Quello era un pomeriggio come un altro.
Nessuno aveva ricevuto esercizi per casa e avevano optato per prendersi una cioccolata calda e poi andarsi a fare un giro al parco.
Non faceva né troppo freddo né troppo caldo, si stava bene all'aria aperta e il leggero venticello che scompigliava i capelli della rossa le faceva venire i brividi su tutto il corpo.
Camminavano tranquillamente chiacchierando del più e del meno, sembravano dei semplici ragazzi, amici, che stavano vivendo le loro vite.
Ma quel bellissimo spettacolo colore arancione per via delle foglie sparse ovunque degli alberi divenne un inferno blu.
A poco più di un paio di un paio di centimetri dal viso di Yuri, da una stradina nascosta e isolata, una fiamma enorme color blu incendiò tutti gli alberi del parco.
Yuri rimase per un attimo paralizzata.
Aveva sentito quel potentissimo calore troppo vicino per rimanere impassibile, aveva sentito la pelle diventare talmente bollente che aveva paura si sciogliesse.
Si riprese quasi subito lanciandosi nella marea di gente che oramai si era andata a creare insieme a Mirio e gli altri.
Le prese il panico per un attimo quando si rese conto di non riuscire ad individuare nessuno dei suoi amici.
Prese un lungo respiro e cercò di ragionare lucidamente.
Non aveva nessuno da cui prendere esempio, nessuna persona che aveva mai conosciuto le aveva mai insegnato come comportarsi in quella situazione e non aveva nessun punto di riferimento, ma lei voleva diventare un'eroina giusto?

You're here-HawksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora