41Who are...?

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<<Questo non va bene>>
Nejire girava per il negozio in maniera veloce, assicurandosi di osservare ogni vestito appeso ai manichini e ripiegato negli scaffali.
<<Come gli altri otto che ho provato>>
La corvina sbuffò sedendosi su un divanetto.
<<Vuoi essere perfetta o no per questo ballo?>>
Yuri non rispose ripensando agli avvenimenti di qualche giorno prima.

Dopo la notte passata insieme i due si erano svegliati e avevano fatto finta di nulla.
Hawks però, è decisamente più sciolto e dolce.
La toccava, la sfiorava, le afferrava la mano, la abbracciava, comportandosi in memoria più intima del solito.
E questo la faceva impazzire.
Non che avesse voglia di parlare dell'accaduto ma la metteva leggermente a disagio tutto ciò, tuttavia, le piaceva e tanto, avere quel Hawks accanto a lei.
La faceva sentire speciale, perché era un versione di lui che non molti altri avevano visto prima e la rendeva stranamente orgogliosa.

<<Cosa farai a capodanno?>>
La corvina rimase sorpresa da quella domanda.
<<Non ne ho idea>>
E lui l'aveva invitata ad un ballo per proHero.
Un qualcosa di molto elegante a cui potevi eccedere solo con invito o come accompagnatore.
Yuri aveva accettato senza pensarci due volte.

<<È solo che non penso riusciremo mai a trovare un vestito adatto, con qualsiasi cosa io indossi mi sentirò comunque fuori luogo>>
Nejire si mise fiera davanti a lei
<<Proprio per questo il tuo vestito deve essere talmente bello da nascondere il disagio>>
Yuri soppresse una risatina che sapeva l'avrebbe fatta innervosire.

Rimase seduta a fissare il cellulare per un paio di minuti mentre l'azzurrina continuava a scavare fra gli scaffali.
Hawks non le aveva scritto, nemmeno una volta e questo la metteva in pensiero.

<<Senpai Yuri?>>
Una voce la ridestò dai suoi pensieri.
<<Izuku?>>
Il verdino era in compagnia dei suoi soliti due compagni e con i ragazzi della sua classe.
<<Che ci fate qui?>>
Iniziarono a chiacchierare del più e del meno senza dare troppa attenzione all'argomento.
<<Lei perché è qui?>>
<<Sto cercando un vestito con Nejire per un'occasione, ma ho un po' perso le speranze>>
I volti delle ragazze si illuminarono e sembravano essere possedute da uno strano fuoco.
Quest'ultime iniziarono a cercare Nejire per aiutarla dell'impresa e rifilarono nelle mani di Yuri almeno una decina di vestiti diversi, con varie colorazioni e forme.
<<Questo non lo metto neanche sotto tortura>>
Pronunciò la corvina in imbarazzo guardando un vestito molto corto con un'ampia scollatura e una spacco sulla coscia talmente alto da rendere evidente tutto.
<<È un evento elegante!>>
Provò e riprovò tutti gli abiti, uno era troppo grande, l'altro fin troppo volgare e l'atro ancora fin troppo poco volgare.
Con un sospiro prese tra le dita l'ultimo vestito, di sera verde scuro, neanche troppo leggero.
Lo indossò senza neanche guardarsi allo specchio, troppo nervosa per non aver concluso nulla e uscì dal camerino.
Ma nessuno disse nulla.
<<Troppo volgare?>>

<<Stai benissimo>>
Gridò Uraraka battendo le mani e ottenendo l'appoggio delle altre ragazze.
Perfino i ragazzi le fecero i complimenti fatta eccezione di Bakuogo che si limitò a rifilarle qualche occhiata obliqua.
Izuku era diventato talmente rosso da fare invidia ad un pomodoro e Yuri rimase a guardarsi allo specchio per minuti interi.

<<Siete sicuri che vada bene?>>
Il vestito era lungo fino ai piedi, stretto un vita al punto giusto e con una lieve scollatura a punta, le maniche lunghe si arrivano larghe sui polsi le fasciavano le braccia.
<<Con i capelli raccolti e qualche accessorio in più, sarai la più bella domani sera>>

                                    ××

Hawks quella sera aveva da fare le ronde, e lei non era invitata.
Era una cosa da prohero.
Quando si addormentò lui non c'era e nemmeno al suo risveglio.
Le aveva lasciato la colazione, un paio di pancake e un succo non identificato, ma sembrava tutto così freddo che le faceva male per qualche strana ragione.
Si era pentito di averla baciata? Eppure non era la prima volta, anche se lui non se lo ricordava, che provasse attrazione per lei? O fosse solo dettato dal momento?
Sospirò.
Ormai non faceva altro.
Nel pomeriggio aveva inviato qualche messaggio a cui il ragazzo aveva risposto velocemente.

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