30.Only a genius

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<<Yuri è la mente, noi il corpo>>
Hawks ascoltò.
<<È sempre stato così, da quando abbiamo iniziato ad allenarci insieme, le tattiche, i piani, le idee, sono sempre state sue, per questo ora le persone vogliono averla in squadra, anche senza un'effettiva forza fisica predominate, hanno paura di lei in tutti i suoi aspetti, basti pensare che se per sbaglio gli occhiali di qualcuno di loro dovessero scivolare via, la loro sconfitta sarà certa>>
Aizawa si intromise nuovamente.
<<Sono occhiali progettati appositamente da una ragazza della classe, non cadranno per qualche colpo>>
Nejire sorrise.
<<Allora troverà il mondo di romperli, Yuri trova sempre un modo>>
Hawks fissava lo schermo senza effettivamente proferire parola.
L'unica cosa su cui riusciva a concentrarsi erano i rumori proveniente dalle casse alle sue spalle.
<<Come combatte in compagnia?>>
La ragazza volse lo sguardo verso di lui.
<<Partecipa come elemento di supporto?Studia il piano e poi agisce da dietro le quinte? Non ho mai avuto l'occasione di vederla in uno scontro diretto, ha sempre trovato un modo per allontanarlo il più possibile>>
E Hawks era rimasto affascinato.
Raramente i ragazzi erano in grado di riconoscere i propri limiti.
Lui stesso spesso non riusciva.
<<Te l'ho detto, lei è la mente e noi siamo le pedine nelle sue mani>>
Lui non capì ma annuì comunque.
<<Hawks>>
Lo chiamò Nejire.
<<Si?>>
Disse lui serio.
<<Falle del male e mi avrai come nemica>>
<<Non è debole, saprà cavarsela>>
Rispose lui incerto.
<<La gente spesso confonde la gentilezza con la debolezza, Yuri è gentile ma non sarà mai debole, ci sono cose che non sai e probabilmente non saprai mai, scalerò la vetta appositamente per buttarti giù a calci se oserai farla soffrire>>
Hawks capì a cosa si stava riferendo.
Dopo il casino che aveva fatto sul tetto dell'agenzia Yuri aveva sicuramente raccontato quello che era accaduto.
<<Non le farò mai del male volontariamente>>
Nejire decise che quello era abbastanza e smise di parlare.
<<Se sei fortunato, potrebbeto decidere di combattere seriamente>>
Hamw rise.
<<Vederla combattere con tutta sé stessa penso sia la cosa che ho desiderato di più in questo periodo>>
Vederla eccellere, gioire, raggiungere risultati.

Prima di poter rispondere vennero distratti dal suono di alcuni edifici distrutti dalle esplosioni di Bakuogo e dai calci di Midorya.
<<Tamaki!>>
Chiamò la corvina e quest'ultimo annuì visibilmente.
Il ragazzo chiuse gli occhi, trasse un grande respiro, prima di riaprirli e puntarli in quelli di Yuri.

<<Non dirmi che... è da pazzi>>
Hawks rimase piacevolmente sorpreso, con la bocca semiaperta.

Yuri aveva preso il controllo del corpo di Tamaki, controllando perfettamente ogni suo movimento e attacco, congiungendo senza difficoltà anche la difesa.
<<Come è possibile?>>
Chiese un ragazzo rimasto seduto in disparte.
Doveva essere sicuramente un ragazzo di primo, tanto sfortunato da avere una gamba rotta e così privato della possibilità di partecipare.
<<Siamo arrivati a questa conclusione all'inizio del secondo anno: Yuri non avrebbe mai avuto la possibilità di affrontare uno di noi in uno scontro facci a faccia ma nessuno aveva ancora sviluppato il pieno delle sue capacità ma lei vedeva già l'arrivo.
Con la possibilità di comandarci, il nostro permesso e quello del professore, ci controllava a suo piacimento, muovendoci nel campo come pedine nelle sue mani, da allora non abbiamo mai perso nemmeno un'esercitazione>>

Yuri sembrava danzare sull'asfalto della città schivando attacchi e parandone alcuni grazie al Quirk del suo amico.
Avevano spazzato via diversi membri della classe avversaria.
Tutto andava bene finché un'ombra nera non spinse Yuri lontano dal centro dello scontro, spingendola verso un luogo deserto.
<<Forza Tokoyami!Fermala!>>
Gridò Kirishima.
Yuri provò ad opporsi alla forza dell'ombra ma in vano, quando quest'ultima la lasciò andata si trovava già a diversi metri, forse kilometri, di distanza da dove erano prima.

You're here-HawksWhere stories live. Discover now