You're here-Hawks

By -unacomunelettrice-

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> > Il ragazzo che l'aveva colpita si voltò, fu in quel momento che Yuri lo vide bene per la prima volta. Un... More

0.1
1.The beginning
2.The story of my life
3.Her
4.Grandma is mom
5.Divine miracle
6.The end of the beginning
7.The day the music started
8.Fascinating
9.Make a wish
10.Loving is hard
11.A new hero
12.Blue flames
13.Feathered bastard
14.Fucking liar
15.God remembers me
16.Michael
17.Why me?
18.A little sweetness
19.The test
20.Plug
21.Thank you
22.New beginnings?
23.Please, forgive me
24.He paved the way for you
25.Stay here
26.Jealous
27.It hurts, doesn't it?
28.Zing
30.Only a genius
31.A gift
32.Come here, with me
33.You're beautiful
34.Mariposa
35.Doctor Michael
36.Deku and Kacchan
37.Lips
38.Merry Christmas
39.A Rose
40.Happy birthday
41Who are...?
42The Dreams

29.I know she can do it

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By -unacomunelettrice-

Yuri si era svegliata soltanto una volta quella notte, probabilmente per il freddo o per la posizione scomoda in cui si trovava.
Ancora assonnata si poggiò a quello che doveva essere sicuramente il divano, ma perché il divano profumava di vaniglia ed era così caldo?
Appena fu leggermente più lucida si rese conto di trovarsi inesorabilmente e completamente stesa sopra Hawks che si svegliò pochi attimi dopo a causa dei suoi movimenti.
<<Scusami, forse dovrei andare a casa>>
Sussurrò imbarazzata.
Hawks guardò il suo telefono.
<<Sono le undici e mezzo, è tardi per andare a casa, dormi>>
Il ragazzo le circondò la vita con un braccio tirandosela addosso.
La testa di Yuri era subito sotto quella di Hawks, le loro gambe intrecciate e le braccia del ragazzo intorno a lei.
Lui usò una sua piuma per portare una coperta che sistemò su di loro per ripararsi dal freddo.
Yuri era in imbarazzo.
Non aveva mai dormito così vicina ad un ragazzo, neanche con James, con cui si era rifiutata categoricamente di passare la notte.
All'inizio era rigida ma pian piano, grazie alle carezze di Hawks sulla schiena, al calore che il suo corpo emanava insieme all'odore, i suoi muscoli si rilassarono finendo per addormentarsi nuovamente.

Yuri non seppe mai che in realtà erano soltanto le dieci di sera.

La mattina successiva entrambi aprirono gli occhi molto presto, Hawks per primo rimanendo fermo finché anche Yuri non fu totalmente sveglia.
<<Vuoi qualcosa di particolare per colazione?>>
<<Tornare a dormire>>
Disse la corvina in tono lamentoso poggiano la testa sul tavolo.
Hawks le preparò una tazza di caffè insieme a dei pancake conoscendo la passione per i dolci della corvina.
Yuri iniziò a mangiare in silenzio con ancora la sensazione del corpo di Hawks sotto il suo.
<<Immagino che tu debba andare con la tuta da eroe>>
Yuri quasi si strozzò.
La sua tenuta da eroe era estremamente comoda e veloce da indossare ma lasciava scoperta una buona porzione di pelle ed era attillata su altre zone.
Il ragazzo si rese conto del suo nervosismo.
<<Che hai?>>
<<Ho paura di quello che succederà>>
Hawks la guardò.
<<Hai fatto tantissimi progressi da quando abbiamo iniziato il tirocinio, non dovresti essere così preoccupata, sono sicuro che andrà tutto bene>>
Yuri si sentì consolata.
<<Ho già fatto delle esercitazioni con quella classe, hanno tutti dei Quirk prevalentemente da attacco, se dovessero aver creato una strategia per bloccarmi non ho la minima idea di come potrei agire>>
Il ragazzo le rubò il piatto di pancake da sotto al naso.
<<Allora apri un buco nella loro strategia, pensa ad un piano, trova un punto debole, essere forte non vuole dire solo unirsi nella mischia e buttare pugni ovunque>>
Yuri lo guardò, forse per la prima volta da quando era in quella casa.
La sua attenzione venne attirata da una piccola cicatrice che Hawks aveva poco prima dell'attaccatura dei capelli, un piccolo segnetto bianco, quasi invisibile.
<<Cosa farai dopo?>>
<<Dopo cosa?>>
Hawks la guardò.
<<Il diploma, lavorerai in qualche agenzia?>>
<<Suppongo di sì>>
<<Supponi?Frequenti la più importante scuola per eroi, pensavo avessi chiaro cosa vuoi come futuro>>
Yuri guardò il suo piatto.
<<So che voglio fare qualcosa che aiuti le persone, voglio farle ridere, sentire al sicuro ma mentirei dicendo di non aver mai pensato che la vita potesse riservarmi altro>>
Hawks non capì subito cosa volesse dire.
<<E cosa avresti voluto fare?>>
<<Non vederla come un "non vorrei essere qui ma lì" ma più come un "non mi sarebbe dispiaciuto", mi sarebbe piaciuto diventare una scrittrice magari, o lavorare nel mondo del cinema- cominciò a dondolarsi sulla sedia- a volte sogno di girare per il mondo, diventare una pittrice forse, o una veterinaria, ti ho mai detto che mi piacciono gli animali? Magari vivere a Parigi o in qualche paesino della Norvegia, vicino ad una campagna o ad una spiaggia, forse con dei bambini, un giorno, anche se dubito che una sola cosa di queste possa accadere>>
Hawks mangiò con calma rendendosi conto di quanto fosse presto, nemmeno le sei e mezza di mattina.
<<Su questo non sono d'accordo, ci sono numerosi eroi che hanno scritto libri o con carriere da artisti già avviate nonostante il loro lavoro>>
Yuri sbuffò.
<<Dimentichi una cosa importante però, per fare certe cose ci vuole talento>>
Ora fu il torno del ragazzo di sbuffare.
<<Il lavoro duro batte il talento>>
<<Questa è una cazzata>>
Hawks la fulminò con lo sguardo così Yuri continuò.
<<Il duro lavoro può battere il talento solo se quest'ultimo non ha la determinazione, se ci pensi è semplicemente logica, Hawks>>
Il ragazzo si impuntò.
<<Fammi almeno un esempio allora>>
Yuri assottigliò lo sguardo, domandandosi se la stesse prendendo un giro o meno.
<<Lo hai di fronte>>
Il pennuto corrugò le sopracciglia.
<<Fra me e te c'è un mare, Hawks; per quanto io mi possa impegnare o allenarmi, è molto molto improbabile che io riesca mai a batterti, perché tu hai talento e lo hai coltivato, anche io l'ho fatto ma non sono nata sotto una stella buona, la differenza tra noi due ci sarà sempre, che sia abissale o sottile>>
Hawks la guardò come se avesse visto un fantasma.
Le parole che aveva appena pronunciato per lui erano inconcepibili, non per il concetto come tale, bensì per il pensiero che lei stessa aveva di sé.
<<Non è solo il talento>>
Yuri lo ascoltò.
<<Ho conosciuto decine e decine di ragazzi con talento, persone che erano il top del top a scuola, nelle esercitazioni, persone che avrebbero fatto qualsiasi cosa per eccellere e che avevano tutti le carte in regola per farlo, ma quanti hanno davvero brillato?Si possono contare sulla punta delle dita; non è solo il talento quello che conta ma quello che hai e fai in aggiunta, la tua mente, i tuoi pensieri, i tuoi ideali, la determinazione che ci metti, anche qualcuno che non è talentuoso può diventare bravo>>
<<Ma bravo non è abbastanza>>
<<Dovrebbe bastare invece>>
<<Voglio essere la migliore altrimenti non voglio essere niente>>

Tu non capirai mai che significa.
Che significa essere bravi ma mai i più bravi, sempre quelli che danno risultati ma mai quelli di cui parlano, sempre quella che si impegna costantemente mai quella a cui viene riconosciuto.
Sempre quella determinata mai quella talentuosa.
Tu non potrai mai capirlo.

<<Mirare solo al meglio finirà per distruggerti, non sei in competizione con nessuno>>

Si che lo sono, lo sono da sempre, con me stessa, con le persone intorno a me, con mia madre, mio padre, la mia stessa sorella; siamo nate nello stesso ambiente famigliare, ma lei ha brillato e ora sto vivendo la vita che avrei voluto mentre io sono qui a riparare ferite che non sono mai state ricucite.
Io sono in competizione e lo sarò sempre, perché pretenderò e pretenderò da me stessa finché non arriverò al limite perché o la migliore o niente, o tutto o niente, sarò brava in tutto quello che c'è fuori per compensare il mio non essere brava in tutto quello che c'è dentro.

<<Mirare al meglio mi permette di portarmi avanti e non fermarmi ai miei limiti, plus ultra, giusto?>>
Hawks si rifiutò di rispondere.
Yuri si cambiò rabbrivendo leggermente per il freddo.
<<Dovresti trovare una versione invernale del tuo costume>>
La corvina ci pensò su prima di annuire.
Non aveva materialmente il denaro per comprare una tuta nuova, quella che aveva addosso era stata un regalo.
Aveva iniziato a lavorare part-time, solo nel weekend, per un piccolo bar in centro, ci andava solo sotto chiamata e la pagava una miseria per lo sforzo che faceva, ma almeno era abbastanza per pagare la casa e comprare da mangiare.
Non avrebbe mai avuto la somma necessaria per una nuova tenuta, si sarebbe accontentata di quella che aveva, magari aggiungendo qualche strato sotto per non congelare.
Mentre pensava Hawks si aggirò nella sua camera cercando qualcosa dentro l'armadio.
Solo quando qualcosa di pesante le toccò le spalle Yuri riconobbe il tessuto di una giacca.
Nuova, sportiva, probabilmente da combattimento per via delle protezioni e dei rinforzi, aveva addirittura gli stessi colori dei suoi vestiti.
La cosa che saltò di più all'occhio era che la schiena era totalmente coperta, senza nessuna apertura per le ali.
<<Me l'hanno offerta per un lavoro fotografico che ho fatto, dimenticandosi delle mie ali, usala tu, almeno non sentirai freddo>>
E Yuri ci avrebbe creduto benissimo se non avesse notato l'etichetta con la scritta "nuova collezione" e il nome di un famoso negozio aperto da pochissimo nel loro quartiere.
Hawks aveva comprato una giacca apposta per lei?
Rifiutandosi di pensare ringraziò e si strinse nella giacca.
Restò in silenzio mentre escogitava qualche strategia provvisoria.
Se avesse avuto la possibilità di combattere con qualcuno che conosceva sicuramente sarebbe stato più facile.
<<Fra poco vedrò il fumo uscire dal tuo cervello>>
Yuri non rispose.
Senza rendersene conto erano già arrivati davanti alla scuola.
La corvina ingoiò il groppo che aveva un gola facendosi coraggio, sarebbe andato tutto bene.
Lei lo condusse fino al campo di addestramento dove si sarebbe tenuto lo scontro.
<<Voi professionisti e professori ci guarderete dagli schermi, noi invece saremo in mezzo alla città d'addestramento>>
Hawks annuì velocemente prima di incrociare lo sguardo con quello del professor Aizawa.
Quest'ultimo fece un segno della mano come saluto prima di poggiarla delicatamente sulla testa di Yuri.
<<Ashimo, in questa esercitazione non sarai sola come l'ultima volta, lavorerai in squadra con Amajiki, dovrete mettere al tappeto la classe e non farvi prendere fino allo scadere del tempo>>
La ragazza annuì convinta mentre Hawks si chiese chi fosse questo Amajiki di cui parlava il professore.
Qualche compagno di classe?
<<Hawks, tu puoi venire con me, ora i ragazzi andranno a prepararsi>>
Entrambi si diressero verso degli spalti dove si trovavano diversi eroi professionisti insieme agli studenti della 1A.
Quando lo videro arrivare qualche mormorio si formò finché un ragazzino dai capelli verdi foresta non allungò un quaderno nella sua direzione.
<<Hawks! È un grandissimo onore conoscerti e poterti vedere dal vivo, io sono Izuku Midorya, sono così felice, come mai sei qui?Potresti farmi un autografo?>>
Nel mentre diversi studenti della stessa sezione si avvicinarono, alcuni si permisero di accarezzare velocemente le sue piume e Hawks li lasciò fare.
<<Sono qui come tutor di una ragazza>>
Gli occhi del verdino si illuminarono mentre stringeva i pugni.
<<Sul serio?Deve essere una tipa fortissima se è seguita dal numero due in persona!Chi è?>>
Hawks drizzò leggermente le piume.
<<La ragazza con i capelli neri lì nello schermo, si chiama Yuri>>
Il ragazzo non capì inizialmente, ma l'intera classe parve congelarsi al suono del suo nome.
Alcuni abbassarono lo sguardo, altri strinsero i pugni.
<<È successo qualcosa con lei?>>
Chiese con cautela.
Izuku si riprese sventolando le mani davanti al viso insinuando una risposta negativa.
<<Assolutamente no! Ma...>>
Anche lui indirizzò i suoi occhi al terreno.
<<Ma?>>
<<Qualche mese fa abbiamo fatto un'altra esercitazione con lei>>

<<È stata la cosa più umiliante che io abbia mai fatto>>
Dichiarò un altro.
Hawks corrugò le sopracciglia ed un ragazzo che riconobbe come il figlio di Endeavor parlò.
<<Non avevamo idea di quale fosse il suo Quirk, ci siamo buttati nella mischia sperando che un attacco simultaneo ci avrebbe dato maggiori possibilità>>

<<Non siamo durati neanche un minuto>>
Dichiarò un ragazzo dai capelli biondi.
<<Appena ci siamo trovati davanti a lei il suo Quirk ci ha spinti uno contro l'altro, non siamo neanche riusciti a sfiorarla>>
Un ragazzo dai capelli sparati in aria si alzò di scatto provocando un'esplosione.
<<Quella dannata, se si è allenata con te immagino che sia migliorata ancora, ma non importa, questa volta dimostrerò a tutti chi è il migliore!>>
<<Kacchan non esagerare!>>
Gridò il verdino.
<<Stai zitto, Deku!>>
Hawks ci pensò su un paio di secondi prima di porre una domanda.
<<Avete idea di chi sia Amajiki?>>
I ragazzi si guardarono tra di loro prima che Izuku esordisse dicendo:
<<È il senpai Amajiki!Il migliore amico della senpai Ashimo! È lì sullo schermo, quello con la faccia cupa>>
Disse indicando un ragazzo sullo schermo che Hawks riconobbe come Tamaki.
<<Miglior amico?>>
Il verdino annuì convinto.
<<State guardando Yuri?>>
Pronunciò una voce squillante e allegra proveniente da una ragazza con i capelli azzurri.
<<Senpai Hado!>>
Gridò una ragazza dai capelli neri.
<<Momo!>>
Le due si abbracciarono strette.
<<Stavamo discutendo su quale fosse la tattica migliore per contrastare Yuri>>
<<Vi scontrerete anche con Tamaki?>>
Gli altri annuirono velocemente.
Hawks guardò la scena in silenzio pensando fra sé e sé.
Non aveva idea di quale fosse il Quirk del ragazzo ma sapeva le potenzialità di lei e come si era sentita subito più tranquilla dal sapere di non essere da sola in campo.
<<Sei Hawks, giusto?Yuri mi ha parlato di te>>
Ora la ragazza si stava rivolgendo a lui con tono fintamente leggero.
<<Sei preoccupato?>>
<<Non ne ho bisogno, so quanto vale, solo che lei non lo sa>>
Nejire lo guardò sotto le lunghe ciglia.
<<Bastava solamente dire di essere preoccupato>>
Hawks sbuffò leggermente.
<<Vorrei solo evitare che la sua autostima scenda ancora di più, se credesse un po' di più in sé stessa potrebbe raggiungere la vetta>>
Disse distogliendo lo sguardo.
<<Glielo hai mai detto oppure è la prima volta che lo dici ad alta voce?>>
<<Non dovresti andare a prepararti anche tu?>>
Nejire rise.
<<Oggi non ho allenamenti, sono venuta solo per dare supporto ai miei amici>>
Hawks puntò lo sguardo allo schermo intravedono Yuri e Tamaki intenti a parlare animatamente.
L'audio sarebbe stato attivato soltanto durante lo scontro e Hawks maledì questa cosa quando vide la corvina ridere di gusto a causa di una frase detta dal ragazzo.
<<Tamaki e Yuri sono molto forti insieme>>
Pronunciò la ragazza al suo fianco attirando la sua attenzione.
<<Non ho dubbi>>
Con tono ironico.
<<Lo vedrai>>
Affermò sicura.

Hawks non era mai stato così un ansia per qualcosa fatta da un'altra persona.
Ma quando l'audio venne attivato e i ragazzi della sezione per eroi si presentarono con addosso degli spessi occhiali, il ragazzo deglutì a vuoto.
Nejire ridacchiò.
<<Lo trovi divertente?La tua amica è in difficoltà>>
Aizawa su avvicinò a loro mentre parlava accompagnato da Mirio.
<<Ci sono cose che solo noi che ci alleniamo costantemente con lei possiamo capire >
Affermò quest'ultimo.
<<Che intendete?>>
Disse Hawks.
<<Yuri non avrà una grande prestanza fisica ma bilancia tutto con la sua intelligenza, il motivo per cui i ragazzi hanno paura di averla come nemica è proprio questo, ed è grazie a questa paura che vinceranno lo scontro>>

Ma cosa diavolo era successo all'incontro precedente?
Perché avevano così paura?
Si chiese Hawks.

<<L'ultimo scontro è terminano dopo un minuto e ventiquattro secondi, fu un colpo mortale per l'autostima dei ragazzi, non erano riusciti neanche a sfiorarla prima di finire al tappeto, si sono armati per combattere, non sarà così facile questa volta>>
Aizawa aveva uno strano luccichio negli occhi.
Competizione, probabilmente.
Aizawa amava i suoi studenti e spingerli ad andare oltre i loro limiti.
<<Proprio perché sono così concentrati su Yuri perderanno>>

Qualche secondo dopo un rumore assordante provocato dalle esplosioni di Bakuogo arrivò attraverso lo schermo.
La corvina si trovava al centro della strada, completamente indifesa con attorno soltanto un folto strato di polvere.
Si mise in posizione di combattimento simulando quasi una difficoltà.
Il ragazzo protese la mano pronto a colpirla.
<<Questa volta non vincerai, dannata!>>
Qualche metro li separava e prima che un qualcosa di duro e veloce colpisse in pieno il ragazzo, l'ultima cosa che fu in grado di vedere fu il sorrisino che si formò sul viso di Yuri.

Tamaki era fermo davanti a lei, con le braccia stese lungo i fianchi e un'espressione seria che si trasformò velocemente in un lieve sorriso quando vide buona parte degli studenti piobarli addosso.
<<Mirate a lei!>>
<<Neutralizzatela!>>

E Mirio sospirò sconfitto, costretto a dare ragione a Nejire per quello che aveva precedentemente affermato.
<<La loro attenzione per Yuri sarà il motivo della loro sconfitta>>
E Hawks iniziava a capire il motivo.

Un tentacolo simile a quello di un polpo colpì in pieno stomaco Denki e sparpagliò gli altri.
La prima frase e probabilmente l'ultima che chiunque stesse assistendo allo scontro sentì dal Tamaki, fu:

<<Attaccateci in quanti volete, per toccarla dovrete prima battere me>>

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