Draco's pov
Stavamo a lezioni di incantesimi imparando l'incantesimo Accio e proprio nel primo tentativo buttai la borsa di Blondy atterra.
"Cosa fai deficiente!?" la aiuto a raccogliere i libri e vedo un quadernino nero aperto dentro c'era scritto:
Cose che non devi pensare o ricordarti per abbassarti l'autostima:
Fai schifo
Sei brutto
Che gobba che hai, stai peggiorando sempre di più.
Sei così egoista che non potrai mai avere figli.
Ma dai, chi ti vorrebbe come moglie.
Non pensavo avessi amici.
Dentistorti.
Come puzzi!
Ti odio
Sgrano gli occhi.
"Deficiente mi avevi detto che mi aiutavi" sfilò da sotto il mio naso quel diario e riprese ad esercitarsi.
"Mi devi dire che cos'è quel graffio. Me lo sento dentro che non è stata colpa di Grattastinchi, di Tom o di un foglio di carta." le urlavo contro in corridoio, lei si passa una mano nei capelli e passa la sua borsa piena di libri sulla spalla opposta.
"Ho detto che non è niente!" girai in una classe vuota, ero sicuro che mi seguiva, appena mi fu davanti urlai: "Legiliment!".
Ero sicuro che quel graffio era stato fatto la mattina del 19 agosto e andai a quella mattina.
La vidi leggere un libro: Iliade, volume 12.
Per un attimo pensai che era veramente la carta di quel libro ad averle fatta il graffio, poi si alzò e andò di là correndo.
"Co-co-cosa sta succedendo?!" urlò spaventata e vidi una scena che non mi sarei aspettato dai Granger: suo padre picchiava sua madre con forza e lei grondava si lacrime, Blondy gli andò incontro e lo schiaffeggiò, lui la buttò a terra, era furioso, Blondy altrettanto, si toccò il fondoschiena e si rialzò a fatica, lui la iniziò a schiaffeggiare e lei non si mosse, si vedeva che era furiosa che voleva dargli un calcio negli stinchi, uno di quelli forti, ma visto che era suo padre l'unica cosa che poteva fare era stare ferma a subire.
"Vienimi ad aiutare Linda" urlò a sua madre e lei con un espressione fusa al dispiacere e alla goduria si precipitò verso di lei.
Blondy iniziava ad urlare "Basta, per favore 'pa, basta." poi si alzò a fatica e affannosamente "perché mi state facendo questo?" Io ti ho aiutato, mamma" chiese supplicando alla signora Granger, lei fece un cenno con la testa "ma, visto che io sono sincera, ti dico che non l'ho fatto perché ti voglio bene, ma perché voglio bene a Herm e a Cla, loro non devono soffrire, non voglio che soffrano"
"E visto che siamo anche noi sinceri, ti diremo la verità, noi non volevamo adottarti, volevamo adottare Cla, appena ti abbiamo visto abbiamo pensato che eri rivoltante, ma eravate sorelle ed eravate già molto in sintonia e con nostro più grande dispiacere, ti abbiamo adottata"
la ragazza diede un calcio al mobile e ai andò a richiedere in bagno.
Si appoggiava al lavandino e piangeva, guardandosi allo specchio, graffiò con la mano il suo collo, sembrava disposta a tutto pur di cambiare aspetto, si odiava e con tutta se stessa.
Mi si torse lo stomaco e poi pensai la Blondy sicura di sé, quella che fa la dura e quella che ti pesta il piede, quella che ti chiama deficiente e poi pensai a quello che vedevo adesso: una Blondy insicura che si odiava e che combatteva per sua sorella e contro se stessa.
E poi ritornai alla realtà.
Penso che questo capitolo non lo rileggerò