Nota 1

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Ad un certo punto della tua vita, dopo aver fatto mille cose, hai l'impressione di non aver fatto nulla.
O meglio, non aver concluso nulla.
Inizi a sentirti perso. È la giusta università? Ho fatto bene a non fare l'università?
Oppure lavori, riesci a metterti da parte dei soldi, anche parecchi. Ma è questo quello che vuoi fare, davvero?
Ecco che il tuo cervello "smette di collaborare". Ti senti inutile.
Succede prima o poi. Chi le chiama crisi esistenziali, chi crisi di mezz'età, ognuno lo definisce come vuole.
Ma forse il nostro più grande problema è che vogliamo una soluzione veloce ai nostri problemi. Vogliamo che i nostri sogni si realizzino nel giro di un giorno. Abbiamo così paura di sprecare il nostro tempo, che alla fine perdiamo ore a pensare a come non farlo, o peggio, nel fare qualcosa che non ci piace, perché semplicemente ci permette di avere una soluzione vleoce. Alla fine nemmeno ti sei accorto che ho scritto male veloce.
Il cervello riesce a trovarti la soluzione ideale al tuo problema. Il tuo cervello riesce a darti le risposte che cerchi. Riesce a farti realizzare i tuoi sogni.
Però se ce lo permetti.
Non so se la soluzione giusta sia rallentare o staccare, prendersi una pausa.
Però penso che ognuno di noi debba ricordarsi cosa si provava ad essere bambini di 7 anni e svegliarsi la mattina per vedere dora l'esploratrice e andare felici e spensierati a scuola e tornare felice perché c'era il c**** di piatta di pasta di mammina con in sottofondo goku che diventava super sajan o homer che cadeva da un dirupo.
Alla fine a quell'età non avevi paura di nessuno, e se avevi un'idea  non ti fregava un c**** di nessuno. Io con un mio amico creavo mondi fantastici su fogli di carta, inventavo economie e civiltà senza l'uso di un PC. Ora la cosa più creativa che riesco a fare è raccontare tutto ciò nelle insta stories.

GG
Devis Domi

Le note di un ragazzo-Il mondo visto dai miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora