Nota 9

66 6 10
                                    

Ci credi davvero in quello che dici? Ogni tanto me lo chiedo.
Hai presente quando sei arrabbiato con qualcuno e ti prepari il discorso in testa ed è perfetto, ma poi arrivi davanti quella persona e diventi un gattino indifeso?
Spesso mi capita di essere convinto di una determinata cosa. Penso di sapere tutti i contro e i pro. Penso che questa sia la soluzione al problema. E anche la migliore. Nella testa è perfetto.
Poi ti ritrovi a esporre il tuo pensiero, qualcuno lo contraddice e non sai più che dire.
Allora mi chiedo se ci credo veramente? Quindi inizio a dubitare. Io stesso però mi direi "se non ci credi tu, chi ci deve credere?"
Allora le strade da prendere, almeno quelle che percorro io, sono due. O continuo testardo con il mio pensiero, anche se tutti mi dicono sia sbagliato, oppure ammetto di essere nel torto e adatto il mio pensiero a ciò che tutti credano sia sbagliato. Ovviamente la seconda opzione è la più facile. Può essere la scelta peggiore ma anche la migliore. Non sempre la via che indicano i libri, i guru motivazionali, e compagnia bella è quella giusta. Una cosa che ho appresso dalle mie esperienze è di dubitare, anche di sé stessi. Ma un dubitare sano. Una specie di autoesame. E oh, se hai torto hai torto. Ma se dopo tutti i vari test, le esperienze, ecc..per te è ancora il pensiero giusto, anche se sei l'unico a pensarla così, forse dovresti continuare a crederci.
Nella nostra società ormai siamo abituati al pezzo di carta e alla raccomandazione. Chi osa troppo è un sognatore. I sognatori non concludono niente, sognano e basta. Non vanno oltre. Non combattono, non studiano per ciò che vogliono realizzare. Non cadono e poi si rialzano. No sognano e basta.
O forse sto confondendo ciò per un perdente?


Le note di un ragazzo-Il mondo visto dai miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora