Capitolo 1

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Da poco undici anni di servizio con un equipaggio molto affiatato, la nave stellare Enterprise NCC-1701 era salpata nuovamente con un nuovo capitano e nuovo equipaggio; ad eccezione dell'ufficiale scientifico che aveva richiesto di rimanere su quella nave stellare.

Il capitano Pike ebbe una promozione a capitano di Flotta e il nuovo capitano divenne James Tiberius Kirk, che come il predecessore era anche lui un terrestre. James Kirk aveva una carriera promettente davanti a sé, mentre l'ufficiale scientifico di origine vulcaniana di nome Spock, venne promosso da ufficiale scientifico a primo ufficiale scientifico.

La nomea di quella nave stellare anticipava la stessa, soprattutto nei due imperi avversari alla Federazione: l'impero romulano e l'impero Klingon.

L'Impero Stellare Romulano non voleva aver nulla a che fare con la Federazione e sperava che le loro strade non si incrociassero mai; dal canto suo invece l'impero Klingon vedeva la Federazione come una struttura debole e decadente. Non condividevano affatto le loro idee di collaborazione, democrazia, di non belligeranza totalmente assurde. L'Impero Klingon e gli esseri umani nello specifico, avranno dei trascorsi tesi, tra cui una guerra di quattro giorni, per colpa di alcuni avvenimenti che avranno per protagonista proprio il capitano Kirk.

Dopo una missione di ricognizione ordinaria il capitano Kirk, il primo ufficiale Spock e gli altri tre ufficiali, nonché l'equipaggio che faceva parte del turno alfa, si trovavano in sala ricreazione per rilassarsi. Lì il capitano e il primo ufficiale stavano facendo una partita di scacchi, il primo aveva una lunga tazza di caffè nero che a stento aveva bevuto sul tavolo alla sua sinistra e il secondo un bicchiere d'acqua che aveva bevuto a metò. Kirk nonostante ben sapesse che il primo ufficiale vinceva quasi sempre le partite, apprezzava poter allenare la mente con un logico avversario, in quanto ogni partita era diversa. Quella, nel caso specifico, era durata meno di cinque minuti, in quanto una chiamata da parte di Uhura via interfono, fece trasalire Kirk che stava posando nervosamente uno dei pezzi sulla pedana: aveva perso.

«Plancia a capitano Kirk! Mi risponda per favore»

Nonostante non avesse alcuna voglia di rispondere, ma prima che Spock potesse dirgli qualcosa sulla logicità del rispondere alla chiamata dell'ufficiale addetto alle comunicazioni, il capitano fissò il suo primo ufficiale per un istante.

«Ormai ha vinto lei, è chiaro. Sistemi pure le pedine al loro posto, torno subito.»

Kirk lanciò un'ultimo sguardo alla scacchiera, prima di dirigersi all'interfono che era installato sul muro più vicino. Il capitano si lamentava spesso e volentieri di non riuscisse a rilassarsi per davvero nella sala ricreativa, ma amava il suo lavoro, quella nave e il suo equipaggio nella sua interezza e avrebbe fatto di tutto per ognuno di loro. Era il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene, era uno stacanovista e come lui quasi tutto il suo equipaggio nella sua interezza. Spock che aveva iniziato a sistemare i suoi pezzi dalla parte di scacchiera di sua competenza, guardò il capitano con cui aveva stretto un sincero rapporto di amicizia da quando avevano iniziato a lavorare insieme tanto da chiamarlo Jim, nomignolo che pochi avevano il permesso di utilizzare. L'amico gli sembrava certamente stanco, a giudicare dall'aria sbattuta che aveva in volto e credeva fosse seccato.

Respirò profondamente prima di rispondere con tono piatto «Qui Kirk.»

«Capitano, qui Uhura. Mi dispiace disturbarvi, ma l'ammiraglio Cartwright vorrebbe parlare con lei con urgenza, possibilmente sul canale visivo.» disse la donna con tono pacato.

«Arrivo subito in plancia. Chiudo» rispose Kirk sospirando, per poi guardare Spock con un sorriso tirato.

«Viene con me?» chiese Kirk con tono quasi divertito, mentre la risposta positiva del vulcaniano lo raggiunse dopo un istante.

As the world falls down (Italian Version)Where stories live. Discover now